Questo rapporto esprime la velocità media nell'intervallo di tempo [l ; l + ~tl in funzione di ~t. Saremmo tentati di assumere come velocità istantanea il valore di questo rapporto per ~t = O, ma tale !apporto perde significato per ~t = O. Possiamo però osservare che, per ~t -# 0, si può operare una semplificazione Vm = ~t(lO + 4,9~t) ---+ A" vm = lO + 4,9~t (~t -# O) ?ossiamo perciò affermare che, quanto più è piccolo ~t, tanto più la velocità media si avvicina al valore di lO mls. Tale osservazione intuitiva è confermata, a livello intuitivo, dal grafico di FIGURA 1, cne rappresenta la velocità media Vm in funLiione di ~t. La curva rappresentata in FIGURA 1 è la retta di equazione !jm = lO + 4,9~t, privata del punto (O; lO), perché per ottene:re questa equazione abbiamo dovuto operare una semplificazio!le lecita solo per ~t -# O. 10 La situazione che si presenta con le considerazioni fatte fin qui è paradossale: sappiamo che quanto più ~t si avvicina allo zero, tanto più vm si avvicina a lO, senza però poter mai assumere taI I le valore: siamo perciò tentati di dire che la velocità istantanea è di lO mls, ma non siamo in grado di dare un significato rigoroso I I i I a tale affermazione. I O flt I È evidente che il nostro bagaglio teorico non ci consente di suI i FIGURA 1 ) perare questa difficoltà. Si rende perciò necessaria l'introduzione di un nuovo concetto: quello di limite. Quando avremo definito rigorosamente tale concetto, potremo affermare che, al tendere di ~t a zero, la misura in mls della velocità media tende al valore limite lO; scriveremo l l lim 6.t -; O Vm = !:: :s: ::! c m rr- m ." c: Z N O Z lO Si potrà allora definire rigorosamente il concetto di velocità istantanea all'istante t, dicendo che essa è il limite a cui tende il valore della velocità media in un intervallo di tempo [t ; t + ~tl, al tendere di ~t a zero. Il Limite finito di f(x) per x che tende a un valore finito Il Definizione Consideriamo la funzione y = f(x) 2 = 2x - X - x-l l il cui insieme di esistenza è IR- {l}. Ci proponia- mo di esaminare il comportamento della funzione Ccioè i valori di y), quando si scelgono valori di x prossimi a l, cioè prossimi al valore in cui la funzione non è definita. Costruiamo perciò la seguente tabella, calcolando i valori dif(x) corrispondenti a valori di x che si avvicinano sempre più a l per difetto (per esempio 0,9; 0,99; 0,999; ...) o per eccesso (per esempio l,l; 1,01; 1,001; ...). x 0,9 0,99 0,999 1,001 1,01 1,1 f(x) 2,8 2,98 2,998 3,002 3,02 3,2 121 _ _ Come si vede, quanto più x si approssima al valore l, tanto piùf(x) si avvicina al valore 3. Si usa dire che, «per x tendente a l,j(x) ha per limite 3», o anche, che <1(x) tende a 3 per x tendente a 1», e si scrive limf(x) = 3 x-.l Che cosa significano esattamente tali locuzioni? Se rappresentiamo sulla retta reale cFIGURA 2) i punti corrispondenti af(x) e il punto 3, osservando le precedenti tabelle, vediamo che, all'approssimarsi di x a l, diminuisce la distanza tra tali punti e il punto 3. i 2,8 ROORA2 3,2 3 f(x) ~~------------------------------------------------- Questa distanza, com'è noto, misura If(x) - 31e in effetti diminuisce all'approssimarsi dix a l, come si desume dalla seguente tabella. x cc ii If(x) - O ... 31 0,9 0,99 0,999 1,001 1,01 1,1 0,2 0,02 0,002 0,002 0,02 0,2 III Tuttavia tale proprietà non corrisponde pienamente Consideriamo, per esempio, la funzione g(x) al concetto che vogliamo esprimere. = _x2 + 2x + 1 e facciamo tendere x a l. x 0,9 0,99 0,999 1,001 1,01 l,l g(x) 1,99 1,9999 1,999999 1,999999 1,9999 1,99 1,01 1,0001 1,000001 1,000001 1,0001 1,01 Ig(x) - 31 . Come si vede, anche in questo caso Ig(x) - 31 diminuisce all'approssimarsi di x a l, ma l'affermazione che g(x) tende a 3 al tendere di x a l contrasta con la nostra intuizione: l'esame della seconda riga dell'ultima tabella fa intuire che il limite di g(x) sia 2. Vi è una sostanziale differenza tra i valori di If(x) - 31 e quelli di Ig(x) - 31: mentre i primi, cioè le «distanze» dei valori dif(x) da 3, possono essere resi più piccoli di qualunque numero positivo prefissato Cacondizione di scegliere valori di x abbastanza prossimi a 1), i secondi, ossia le «distanze» dei valori di g(x) da 3, sono tutti maggiori di l. In altre parole la «distanza» dif(x) da 3, considerando valori di x sufficientemente prossimi a l, può essere resa «piccola a piacere», mentre lo stesso non si può dire per là «distanza» tra g(x) e 3. Per esempio, la «distanza» dif(x) da 3 è minore di 0,01, se risulta: 2x2 -x -l 1 x-l _31< 0,01 2x2 - ---+ 1 X - x-l l - 3x + 31 Se escludiamo il valore x = l, per cui la funzione non è definita, tale disequazione si può semplificare e diviene ---+ 12(x - 1)1 < 0,01 ---+ - 0,01 < 2x - 2 < 0,01 ---+ 2 - 0,01 < 2x < 2 + 0,01 ---+ 1,99 < 2x < 2,01 ---+ 0,995 < x < 1,005 122 < 0,01 2(X - 1)21< 0,01 1 x-l SAI CIÀCHE ... > O si If(x)1 < k ~ Per k ---+ ha - k < f(x) < k parole si ha If(x) - 31 < 0,01 per tutti i valori di x dell'intervallo (0,995; 1,005), che è un in-orno di l, con l'unica eccezione del valore x = l. Analogamente risulta If(x) - 31 < 0,0001 nell'interalro (0,99995; 1,00005), che è ancora un intorno di l, sempre per x -# l ecc. Diamo perciò la seguente definizione. ln altre DEFINIZIONE LIMITE FINITO PER x CHE TENDE A UN VALORE FINITO Sia Y = f(x) una fW1zione definita in un intorno completo I del punto c, escluso al più il punto c. Si dice che, per x tendente a c, la funzione y = f(x) ha per limite C e si scrive limf(x) = X-+C C se, comunque si scelga un numero positivo E carbitrariamente piccolo), si può determinare in corrispondenza a esso un intorno completo di c, contenuto in I, tale che, per ogni x di tale intorno Cescluso al più x = c), si abbia If(x) - CI < I f' !:: E C m • Ai fini della definizione di limite il comportamento dif(x) nel punto c non ha importanza: f (c) può essere uguale a C o a qualsiasi altro numero reale, ma il valore di f(c) può anche non essere defirlito; per questo in FIGURA 3 il corrispondente punto del grafico di y = f(x) è rappresentato da un tondino vuoto . • La disuguaglianza If(x) - CI < E m ." c: Z N La definizione ci permette di verificare se, per x tendente a c, un dato numero reale f! è il limite di f(x). Non siamo però ancora in grado di determinare il limite f!. che compare nella definizione equivale C- Ciò significa che il valore dif(x) rr- E <f(x) -E <f(x) - C< E, O Z ossia < C+E dev'essere interno all'intervallo (C - E ; C + E). Per comprendere la definizione ora data consideriamo la FIGURA 3. Scegliendo un numero E > Orisulta determinato l'intervallo (C - E ; C + f), rappresentato in rosso sull'asse y. Tracciamo due rette parallele all'asse x passanti per gli estrerni di questo inr--tervallo; la condizione C - f <f(x) < C + f è soddisfatta da quei valorLdi x corrispondenti a Y punti del grafico della funzione che si trovano all'interno della striscia di piano compresa tra queste due rette. Come si vede ciò avviene per i punti interni dell'arco AB del grafico di ----C+EI BI11 f(x), con l'eventuale esclusione del punto di ascissa c. Le proiezioni diA e B sull'asse x sono f A due puntiA' e B', estremi di un intervallo V dell'asse x, evidenziato in verde; questo intervallo è un intorno dico Se ora prendiamo un qualsiasi valore x -# c in questo intorno vediamo, seguendo le frecce verdi, che il valore di f(x) corrix /' AO x c BO spondente cade nell'intervallo (C - f ; C + f). / V(c) Naturalmente l'intorno di c dipende dalla scelta di f > O;in generale più piccolo è f, più piccolo FIGURA 3 sarà l'intorno di c corrispondente. .J Y=f(; o _n_ff~X~1 o o ~ 123 _ _ IN PRATICA Per verificare che < f(x) < l + é /im f(x) = f! si scrive f! - é • si potrà supporre che sia x • si potrà supporre che il numero Si potrà ricordare, la relazione x~c e la si risolve rispetto all'incognita i= li < é o quella a essa equivalente x. Ne,lla risoluzione: C; E > O sia minore di un qualsiasi prefissato se occorre, che la relazione f! - Se l'insieme delle soluzioni /im f(x) = J!. If(x) - della disequazione é < f(x) < f! + é contiene equivale a un intorno numero positivo. {i~;~~~~:. di c si potrà affermare che è x~c ESEMPI IlVerificare 2 che si ha /im 2x x~l - x- x-l = 3. Incominciamo a osservare che la funzione di cui si deve verificare il limite è definita per x i= l, e quindi è definita anche in tutti i punti di qualsiasi intorno completo di 1, con la sola eccezione del punto x = 1. Occorre mostrare che, comunque si scelga é > O, la disuguaglianza ~ cc O I I ~ 1 2x 2 X - - 31 <é l - x-l è verificata per tutti i valori di x di un opportuno intorno di 1, eccetto al più per x = 1. Trattiamo perciò questa disuguaglianza come una disequazione nell'incognita x, al fine di determinare i valori di x, diversi da l, per cui è soddisfatta. Abbiamo 2X2 -x-l 1 1 - 3(x-l) x-l <é ----> 2(X2 - 2x+ 1 Come abbiamo più volte detto, possiamo supporre x 12(x-l)l<é ----> 2 - é < 2x < 2 Poiché l'intervallo (l - ~ ; 1+ ~) ----> + é ----> 1) x-l i= 1 <é 12(X-l)21 ----> <é x-l 1 e quindi, dopo aver semplificato, avremo -é<2x-2<é----> 1- ~ < x < l + ~ con x i= l costituisce un intorno completo di l, possiamo affermare che il limite è verificato. Cerchiamo ora di interpretare si può così riscrivere f(x) graficamente = il procedimento 2x2 -x-l x-l ----> f(x) = (2x+ e la funzione non è definita per x = 1, mentre per x sua equazione si può semplificare; si ha quindi f' _ { 2x + 1 (x) non definita seguito. L'espressione della funzione data i= 1 la per x i= l per x = l Il grafico di equazione y = f(x) sarà perciò costituito dalla retta di equazione y = 2x + 1 con l'esclusione del suo punto di ascissa x = l (FIGURA 4J Segniamo ora, sull'asse y, il punto di ordinata 3 e i punti di ordinata rispettivamente 3 - é e 3 + é. Da questi ultimi due punti tracciamo due rette parallele all'asse x, che incontrano il grafico di f(x), rispettivamente, nei punti A e B. La condizione 3 - é < f(x) < 3 + é è soddisfatta da quei valori di x corrispondenti a punti del grafico della funzione che si trovano all'interno della striscia di piano compresa tra queste due rette. 124 l)(x-l) x-l y ---3 f(x) I " 113 - - 3- 4 E Ciò avviene per i punti interni al segmento AB (con esclusione del punto di ascissa l) punti A e B si trovano risolvendo i sistemi Y=3-E { Y = 2x E 2 x=l-- -----> +l {Y=3+E Y = 2x x Dunque, se si prende sull'asse delle ascisse un punto la cui ascissa 1e 3 ~ e l +E + ~ , si (l - ~;l + ~) Poiché l'intervallo (diversa da l) è compresa tra valore di Y = f(x) è certamente trova che il corrispondente E 2 x=l+- -----> +l Le ascisse dei compreso tra 3 - E costituisce un intorno di 1, si può dire che il limite pro- posto risulta verificato. Si osservi che l'ampiezza dell'intervallo così costruito dipende da E in particolare la sua ampiezza diminuisce al decrescere di E, come puoi verificare graficamente rifacendo la FIGURA 2 e considerando un diverso valore di E, minore di quello usato precedentemente. Tuttavia tale intorno esiste sempre, qualunque sia il valore di El Verificare che si ha /im(4 x~2 E _x2) = ::! O c m rr- La funzione Y = 4 - X2 è definita in qualsiasi intorno di 2. Occorre verificare che, comunque si scelga E > O, arbitrariamente 14-x2-OI<E m piccolo, la disuguaglianza 2 I<E 2 -E<4-x -----> -----> <E -----> ." c: 14-x21<E Z N sia soddisfatta da lutti gli x appartenenti a un opportuno intorno di 2. Trattiamo dunquè questa disuguaglianza come una disequazione nell'incognita nell'insieme delle soluzioni risulta contenuto un intorno di 2, il limite è verificato. 14-x !:: :s: >O 2 {4-X <E 4 - X2 > O Z x e risolviamola Si ha 2 {x >4-E X2 < 4 -----> -é se +E Osserviamo che, essendo E> O, il numero 4 + E è sicuramente positivo. Inoltre si ha 4 - E> O per E < 4; essendo E arbitrariamente piccolo, si può supporre che sia E < 4 e quindi anche 4 - E risulta positivo. x2>4-E { 2 x <4+E -----> {x<-~vx>~ -J4+E<X<J4+E Rappresentiamo l'insieme 51 delle soluzioni della prima disequazione e l'insieme 52 di quelle della seconda nel seguente schema (FIGURA 5); poiché è 4 - E < 4 < 4 + E, si ha e ~<2<~ < -2 <-~ -J4+E 2 -/4 51 52 ................. FIGURA I I 0- .... ~ ....J I 0 E I I 1 o .................. 5 '._-- Come si vede, la disequazione è verificata per -J4+c<x< -~v~ <x< J4+E e quindi l'insieme 5 delle soluzioni è 5= (-J4+E; -~)u(~;J4+E) Tale insieme contiene l'intervallo (~; J4 +E) che, essendo ~ = 2. Possiamo perCiò affermare che il limite è verificato. < 2 < J4 + E, è un intorno di x 125 _ If(x) - f!1 < é per verificare il limite 11mf(x) Si osservi che, risolvendo la disequazione = f!, nell'e- X~C sempio '- si era trovato un intorno di c, mentre in questo caso si è trovato l'insieme S che non è un intorno di c, ma che contiene un intorno di c; per poter affermare che il limite è verificato è sufficiente che nell'insieme delle soluzioni sia contenuto un intorno di c B Verificare che non esiste 11m f(x) = cos 7f . X X~O La funzione f(x) = cos.!!.... è definita per x =F O x Dopo aver osservato che - 1 ::; f(x) ::; l, vogliamo determinare risulta f(x) = 1 oppure f(x) que intorno del punto x =O = - l. cc vi sono infiniti punti di ascissa x = cos 2k7f = 1 e f( 2k 1)+ 1 2k ii o = x ex = ± 1, 7f1 = cos 2k+ ai quali si trova che in qualun- = ...., l , [k E 1') per i quali si = cos [(2k + 1 )7f] = - 1 1 In prossimità dell'origine il grafico di f(x) compie dunque infinite oscillazioni nite volte sia il valore - 1 sia il valore 1. Concludiamo che il limite di f(x) per x ---+ O non esiste. ... III • 7f1 = cos * Dopo aver risolto le equazioni cos.!!.... ha f( 2k1 ) i valori di x in corrispondenza [FIGURA 6) e assume infi- y = 1 y = (05.2:.. x x y =-1 FIGURA Il Data 6 la funzione di Dirichlet f(x) = { ~ reale c,11m f(x) X~~C per x razionale .. dimostrare per x Irrazionale che, qualunque sia il numero non esiste. Supponiamo, per assurdo, che tale limite esista e che, quindi, sia 11m f(x) = t Fissato ad arbitrio O, dev'essere, in un opportuno intorno di c X~C é> Ifex) - f!1 < 126 é un In tale intorno cadono certamente sia numeri razionali, per cui f(x) f(x) = 1. Quindi in tale intorno dovrà essere contemporaneamente Il - f!1 < é { IO - €I < é {l - -> -é = O, sia numeri irrazionali, per cui é < f! < 1+ é <R <é È facile rendersi conto che tale sistema non può essere verificato per qualunque esempio, é = 1-; si ottengono le relazioni incompatibili di f(x) non può esistere, per x Ti lasciamo identicaf(x) --+ il compito, come esercizio, = x ha per limite c = k è una funzione f! < ~ e- > O si prenda, per 1- < < 1- Dunque il limite f! c, qualunque sia c. di dimostrare I Inoltre, se f(x) stante k 1- < é che, se x tende a un numero c, allora la funzione !-i~x = c I costante, allora qualunque sia c, il suo linlite è la stessa co- C m rr- m IZimk X-l-C = ." k I c: Z N O Il Limite sinistro e limite Consideriamo y la funzione quelle del precedente = are paragrafo tan~ Z destro x il cui dominio è IR - {O} e costruiamo allo scopo di esaminarne il comportamento una tabella in prossimità simile a del punto x= O. x -0,1 f(x) -1,4711... -0,01 -1,5607 -0,001 0,001 0,01 0,1 -1,5697 .. 1,5697 .. 1,5607 .. 1,4711 ... In questo caso quando X' si approssima a OJ(x) sembra approssimarsi a due valori diversi, a seconda che sia x < O o x > O. In casi come questi, secondo la definizione formulata nel precedente paragrafo, non esiste il limite. Si possono però applicare le seguenti definizioni. DEFINIZIONE LIMITE SINISTRO una funzione definita in un intorno sinistro I del pW1tO c. Si dice che la funzione a c dalla sinistra, cioè per difetto, ha per l.imite sinistro il numero C se, comunque si scelga W1numero positivo f, arbitrariamente piccolo, è possibile determinare in corrispondenza di esso un intorno sinistro di c, contenuto in I, per tutti i punti del quale si abbia Sia y = f(x) f(x) per x tendente If(x) - i scriverà allora lim X-l'C- f(x) = C e si legge: «il limite di.f(x) per x che tende a c per difetto Co dalla sinistra) è uguale a C». In modo del tutto destro. CI < f analogo si definisce il limite Nelle definizioni di limite destro e sinistro non è necessario escludere il punto x = c perché ogni intorno sinistro o destro di c è un intervallo aperto di cui c è un estremo, e quindi c non ne è un elemento. 127 _ _ DEFINIZIONE LIMITE DESTRO Sia Y =f(x) una funzione definita in un intorno destro I del pW1to c. Si dice che la funzione f(x) per x tendente a c dalla destra, cioè per eccesso, ha per limite destro il numero C se, comunque si scelga un numero positivo f, arbitrariamente piccolo, è possibile determinare in corrispondenza di esso un intorno destro di c, contenuto in I, per tutti i punti del quale si abbia If(x) Si scrive allora lim f(x) , x--;')c+ stra) e uguale a o>. Osserviamo che: • si ha lirn f(x) X-----loC- = CI < C e si legge «il limite dif(x) = x~c.J,.. lirn f(x) = f per x che tende a c per eccesso Codalla de- = C se e solo se è limf(x) X--TC C; • viceversa, se uno dei due limiti sinistro o destro non esiste, oppure se esistono entrambi finiti ma sono diversi, allora non esiste il limite dif(x) per x ----t C. IN PRATICA cc Per verificare che 11m f(x) ii o LLI = fi., x--+c- si risolve rispetto a x la disequazione If(x) - f!1 < IO, o, in forma equivalen- te, f! - IO < f(x) < f! + IO Nel risolvere questa disequazione si potrà supporre x < c e che IO > O sia rninore di un qualsiasI prefissato numero positivo Se l'insieme delle soluzioni della disequazione contiene un intorno sinistro di c si potrà affermare che è 11m f(x) = f!. ... x--+c- Ti lasciamo il compito di formulare le analoghe osservazioni riguardo al limite destro. ESEMPI La funzione y = Vx è definita per x 2': O e quindi ha senso parlare solo di limite destro per x ---> O Si verifica subito che 11m X-J.o+ Vx = O Infatti, fissato IO > O, si ha IJX - 01 < IO ----; Vx < IO X ----; < 102 da cui, tenendo conto che deve essere x 2': O, si ha O :s: x < 2 10 Dunque l'insieme delle soluzioni è [O; c:2) e contiene l'inlervallo (O; c:2), che è un intorno destro di O. EJ Verificare che si ha 11m are tan~ x~o- x = _ 11 2 Fissato un arbitrario numero reale IO > O risolviamo rispetto a x la disequazione [f(x) - f!1 < c: ----; larc tan+ + ; I < c: supponendo sia x < O Cominciamo con l'osservare che il codominio della funzione arcotangente è l'intervallo ( - ; quindi per qualsiasi x =1= O si ha arcton~ 128 x >_..21:... 2 arctan~+..21:... > O x 2 ; ;) e PertanLo l'argomento è positivo e possiamo per- del valore assoluto che compare nella disequazione ciò eliminare il simbolo di valore assoluto 1 11 arctan-+-o-<E x 2 Ricordando poi che la funzione arcotangente Entrambi i membri dell'ultima risulta - ; + è crescente, avremo disequazione sono negativi < E < ;, te, potendo supporre O 1 11 arctan-<~-+E x 2 ---> <~ ; infatti è +E< O x <O [FIGURA Possiamo quindi eseguire il seguente passaggio x> Ricordando che x <O E) J... < O e d'altra x 7) e quindi tan (- ; -1- par- E) < O Se a e b sono due numeri reali concordi [ossia entrambi positivi o entrambi negativi), si ha si ha allora <x < O l e quindi E. 1 tan( - ; + < ton ( ~ ; + E). r- :s: ::! J...>J... a<b a tan( - ; + E) c m b rr- m ." c: TI: 2' _.2I. + 2 ti 0< 8 E Z O 1l ~' .l 2 < lL ~ _lL < _lL + 2 2 2 E x L'insieme delle soluzioni è un intorno sinistro di O e pertanto f(x) = are tan J... è x esercizio in il compito di verificare • _.2I. 2 FIGURA 8 come O Z ~""an+ <O FIGURA 7 Ti lasciamo N y il limite è verificato. che è lim arctanJ... x x~o+ = -2/1; il grafico di FIGURA 8. Possiamo concludere che il limite di f(x) = orctanJ... per x x ---+ O non esiste infatti esistono finiti sia il limite sinistro sia il limite destro ma sono diversi. Limite per difetto e limite per eccesso In alcuni casi, si può precisare sef(x) lim x-.c tende a C per difetto o peT eccesso: si scriverà, rispettivamente f(x-) = g- l:imf(x) = e+ X----+C TIsignificato di tali espressioni è quello che suggerisce l'intuizione: diremo chef(x) tende a C per difetto quando, oltre a tutte le condizioni viste nelle definizioni precedenti, si abbia anchef(x) ::; C in un opportuno intorno eli c; diremo invece limf(x) = chef(x) tende a C per eccesso quando, oltre alle condizioni citate, si abbia anf!f!+ f! chef(x) 2: C in un opportuno intorno c di c. Considerando anche che x può tendere a c, a c- o a c+, si hanno complessivamente nove casi che riassumiamo nella. tabella a lato. x---+ c- lim f(x) = f! x~c lim f(x) ~ f! X-+C- c+ lim f(x) = f! x-+c+ lim f(x) = f!- X~C lim f(x) = x-c e- lim f(x) = f!x-+c+ lim f(x) X~C f!+ = lim f(x) = X--+C- e+ lim f(x) = f!+ x-+c+ 129 _ _ Ti lasciamo il compito, come esercizio, di formulare le relative definizioni. Per verificare che l/m f(x) = f!- si risolve rispetto a x il sistema x~c If(x) - t'I < { f(x) :; t' é o, in forma equivalente, f! - é < f(x) :; f! Per verificare che l/m f(x) = f!+ si risolve invece il sistema x-c If(x) - f!1 < { f(x) ;:::f! é o, in forma equivalente, f! :; f(x) < f! + é In entrambi i casi si potrà supporre che x f.= c e che é > O sia minore di un qualsiasi prefissato numero positivo. Se l'insieme delle soluzioni contiene un intorno completo di c si potrà affermare che il limite è verificato. Se invece si deve verificare il limiLe (per difeLto o per eccesso) per x ---> c o per x ---> c+ è sufficiente che l'insieme delle soluzioni contenga un intorno sinistro o destro di c. cc ii O Verificare che ... LI! + 2) lim (x2 x-o Fissato un é >O f! :; f(x) risolviamo la disequazione < f! + é ----+ = 2+ O:; ----+ < X2 é 2:; X 2 ----+ - +2 < 2+é VE < x Poiché la soluzione è un intorno completo rificato (FIGURA 9) E1 Data la funzione f(x) = 2x di + M, definita x < O, ----+ VE 2+ il limite è ve- f.= O, per x E-----~\_+___+___,.,L 2 ----- dimo- strare che X-{i --lE lim f(x) = - I - e x---,Q- lim f(x) x.--;.o+ = 1+ x FIGURA 9 Osserviamo che 2xf(x) = { 2x+ x <O l per 1 per x> O e quindi basta verificare che lim (2x - 1) = - l x-----o- e l/m (2x X--'lO-' + 1) = :V 1+ Verifichiamo, per esempio, il primo dei due limiti; fissato é> O, basterà poter trovare un intorno sinistro di x = O, per tutti gli x del quale è verificata la relazione - l --: é < 2x - 1 :; - 1 -1 ----+ é -2 <x < O Il risultato è proprio un intorno sinistro di O. Analogamente si verifica il secondo limite. In FIGURA 10 vi è il grafico di f(x). 130 x FIGURA 10 ) Il Limite Il Limite finito di f(x) per x che tende all'infinito finito di f(x) per x che tende a +00 Consideriamo la funzione f(x) = vfx2+T x che è definita per tutti i valori di x -# O, e quindi è definita anche in un intorno di +00. Esaminiamo, mediante la seguente tabella, il variare dei valori dif(x) in corrispondenza di valori di x positivi sempre più grandi. x 5 10 50 100 500 1000 f(x) 1,0198039 1,004987 1,000199 1,000049 1,000002 1,0000005 !:: :s: ::! c m Osservando la tabella e il grafico di FIGURA 11 si intuisce che, quanto più sono grandi i valori positivi di x tanto più il valore dif(x) si avvicina a 1. y Si usa dire che «per x tendente a più infinito,j(x) ha per li2 y = -vx + 1 mite 1» o anche che 4(x) tende a l per x tendente a più inx finito». Ciò significa che la «distanza» traf(x) e l diviene sempre più piccola e il valore di If (x) - 11 può essere reso piccolo a piaceY = 1 re, ossia minore di qualsiasi numero positivo arbitrariamente piccolo. Ma ora ciò non avviene in un intorno di un valore finito Xl di x: in questo caso il valore di If(x) - 11 può essere reso piccolo quanto si vuole a condizione di considerare valori di x abbastanza grandi, ossia a condizione di considerare valori di x ap\ FIGURA 11 \ I ) partenenti a un opportuno intorno di +00. rr- m ." c: Z N (5 Z I I ~-----------~~-- DEFINIZIONE LIMITE FINITO PER x CHE TENDE A +x Si dice che per x tendente a +00 la funzionef(x), definita in un intorno I di +00, ha per limite C e si scrive lim f(x) = C x~+oo l se, comunque sia fissato un numero positivo E, arbitrariamente piccolo, si può determinare in corrispondenza di esso un intorno di +00, contenuto in I, tale che, per ogni x di tale intorno, si abbia If(x) - CI < Come già detto la disequazione If(x) - CI < lim f(x) = C se, in corrispondenza di qualsiasi f f f I J equivale a C - f <f(x) < C + f. Perciò si ha > O, è possibile determinare un intorno V di +00 .1:-'+00 -:ale che, per tutti gli x di tale intorno, il valore dif(x) appartenga all'intervallo (C - f; C + E). Per comprendere la definizione guardiamo la FIGUR.A 12. Scegliendo un numero f > O risulta determi!lato l'intervallo (C - f ; C + f), rappresentato in rosso sull'asse y. Tracciamo due rette parallele all'asse x passanti per gli estremi di questo intervallo; la condizione C - f <f(x) < C + f è soddisfatta da quei -alori di x corrispondenti a punti del grafico della funzione che si trovano all'interno della striscia di piano compresa tra queste due rette. Come si vede ciò avviene per i punti del grafico dif(x) che si :rovano a destra del punto A di ascissa a. Se ora prendiamo un qualsiasi valore x dell'intervallo a ; +00), che è un intorno di +00 Cevidenziato in verde), troviamo, seguendo le frecce verdi, che 131 _ _ l'' il valore di f(x-) corrispondente +00 dipende dalla scelta I- di appartiene all'intervallo (C- f ; C+ f). Naturalmente tale intorno di > O. f I I I FIGURA a 12 x x ----------------/ "----- Per verificare che te, f! CC é f(x) lim X---lo+OO = f! si risolve rispetto If(x) - f!1 < é o, in forma equivalen- a x la disequazione + é. < f(x) < f! Nel risolvere questa disequazione ii x si potrà supporre che O ~ sia maggiore di un qualsiasi numero prefissato; si potrà supporre che il numero Se l'insieme lim f(x) delle soluzioni é >O sia minore di un qualsiasi prefissato numero positivo. della disequazione contiene un intorno di +00 si potrà affermare che è = f. x-, +00 ESEMPI IlVerificare che lim ~ x~+oo La funzione f(x) = ~ - 1 -. x è definita per x f= O e quindi anche in ogni punto di (O; +(0), che è un x intorno di -1-00. Occorre mostrare che, comunque si scelga un If(x) - f!1 < é é ----+ > 0, la disuguaglianza I~ - 1I<é è verificata in un intorno di +00. Trattiamo questa disuguaglianza come una disequazione che nella risoluzione potremo supporre x > o. I~ Risulta, 1- é < X > V)(2 = x> O, ~ per ~. x + -ll<é 1 . Resta pertanto ----+ Ixl = x x e risolviamola, nell'incognita 1-é<~ osservando <l-1-é e quindi > ~ da risolvere la disequazione x 1 e, a maggior - ~<l+é X Entrambi i membri di questa sono positivi e quindi possiamo elevarli al quadrato x2 + 1 < (1 -I-é)2 Se ----+ o e I] sono numeri positivi, si ha X2 ----+ 0< j -I- ~ X ----+ <j + X 2 2é -I- é2 > __ 1 2é 132 + é2 ----+ e anche b ~ 2 0 < b2 ragione, Anche in questo caso entrambi i membri sono positivi e quindi possiamo prenderne le radici quadrate; tenendo anche presente che x > O si ottiene x > __ 1 V2é+é2 I vfx2+T X La disuguaglianza 11 < IOè dunque tale intervallo è un intorno di +00, B Verificare che soddisfatta nell'intervallo (~ 210 possiamo affermare + 102 ; +(0) Poiché che il limite è verificato. (FIGURA 13) aX = lim X--.-x O) .p. ìI Risolviamo la disequazione lax - 01 < IO laxi ----> y < IO m rr- X OX < IO ----> > X m ." o<a< c: Z 1 --7 lim ax = O N x ----)+00 (5 Z 109010 L'insieme delle soluzioni è dunque l'intervallo (109010; +(0), che è un intorno di +00; il limite è così verificato. Limite finito di f(x) :s: :3 c y = ax Essendo a > O per qualunque valore di x, il simbolo di valore assoluto è superfluo; ricordando che se O < a < 1 la funzione esponenziale f(x) = oX è decrescente, si ha r- x FIGURA 13 per x che tende a -00 Consideriamo ancora la funzione y f(x) 2 =Jx x +l y= ed esaminiamo, questa volta, il variare dei va,Ii di f(x) in corrispondenza di valori di x negativi sempre più grandi in valore assoluto -Ji(2:i:1 x x "FIGURA 14). y =-1 FIGURA 14 I I x -5 -10 -50 -100 -500 -1000 f(x) -1,0198039 -1,00Lf987 -1,000199 -1,000049 -1,000002 -1,0000005 ome possiamo osservare, in questo caso, quanto più sono grandi in valore assoluto i valori negativi di , tanto più il valore dif(x) si avvicina a -l. Si dice che «per x tendente a meno infinito,J(x) ha per limite -1» o anche che «f(x) tende a -l per X' tendente a meno infinito», e si potrebbero ripetere, con le opportune modifiche, le considerazioni svolte nel paragrafo precedente. 133 _ _ DEFINIZIONE LIMITE FINITO PER x CHE TENDE A Si dice che per x tendente a e si scrive -00 la funzionef(x) -C>(; , definita in un intorno I di lim f(x) = X---'-(X) -00, ha per limite C C se, comunque si scelga un numero positivo E, arbitrariamente piccolo, si può determinare in corrispondenza di esso un intorno di -00, contenuto in I, tale che, per ogni x di tale intorno, si abbia If(x) - CI < E IN PRATICA Per verificare che f(x) = Il si risolve rispetto a x la disequazione If(x) - f!1 lim X--oo < E o, in forma equivalente, Il - E < f(x) < f! + E Come nei casi precedenti si potrà supporre che E > O sia minore di un qualsiasi prefissato numero positivo; inoltre si potrà supporre che x sia minore di un qualsiasi numero prefissato Se l'insieme delle soluzioni della disequazione contiene un intorno di -C>(; si potrà affermare che il limite è cc ii o ~ ESEMPI .- Verificare che lim X~-oo JX2+T x Occorre mostrare che, comunque si scelga un If(x) - f!1 <E ----7 I > O, E JX2+T x +1I <E = -l la disuguaglianza ----7 JX2+T < -l x -l-E< è verificata in un intorno di -00. Poiché è x ---> -00 potremo supporre che sia x < O. In tale ipotesi risulta JX2+T> ,fX2 = -x > O +E SAI CIÀCHE ... x <O e quindi ----7 = ,fX2 = Ixl =-x JX2+T > 1 -x D'altra parte, essendo E> O, è -1 ta da qualunque valore di x <O <- !1 x la disuguaglianza JX2+T < - 1 + E è soddisfatx da risolvere la disequazione 1 +E x > JX2+T -x relazione sono positivi e quindi possiamo elevarli al quadrato 2 (1+E)2>x + E; quindi Resta pertanto -l-E<JX2+T Entrambi i membri di quest'ultima l ----7 j+2E+E2>j+~ ----7 X x2>-2 1 2 E+E Anche in questo caso entrambi i membri sono positivi e quindi possiamo prenderne le radici quadrate; tenendo presente che x < O si ottiene ----7 JX2+T - x<- 1 V2E+E2 11 < E è dunque soddisfatta nell'intervallo (-00; - ~). X 2E + E2 ché tale intervallo è un intorno di -00, possiamo affermare che il limite è verificato. La disuguaglianza 134 I Poi- El VeriFicare che Ia> (FIGURA 15) 1 ~ X lim a X--'X = O I y, y = ax Risolviamo la disequazione la x - 01 < E <E jaXI ----7 Anche in questo caso il simbolo di valore assoluto è superfluo; ricordando che se a > 1 la funzione esponenziale è crescente, si ha aX < E a > 1 --+ lim ax x .... =O -00 X < logaE ----7 L'insieme delle soluzioni è l'intervallo (-00 ; logaE), che è un intorno di -00; il limite è così verificato. x FIGURA 15 !:: :s: III Limite finito di f(x) per x che tende a ::! 00 c m rr- Consideriamo la funzione f(x) = m ." x +l x c: Z Come si osserva dal grafico di FIGURA 16 e come si potrebbe verificare applicando le rispettive definizioni, si ha lim x-.+oo x +l x- = l e lim x-'-oo x +l x- y= N x + 1- -x-- O Z 1-- y = 1 -_ I x = l In casi come questi, ossia se di una funzionef(x) esistono finiti sia il limite per x ----+ +00 sia il limi- te per x ----+ -00, ed entrambi sono uguali a C, si usa dire che «per x tendente all'infinito, j(x) ha per limite C» o anche che <1(x) tende a C per x tendente all'infinito»; osserva che in que- Ricorda che il simbolo 00 non può essere trattato come un numero. In particolare, mentre per esempio +5 e 5 indicano lo stesso numero, i simboli +00 e 00 hanno significaLi diversi. ste locuzioni si parla dell'i1?jinito senza speciJ~arne il segno. Si scrive anche lim j(x) = t x-) (X) Pertanto si ha Per verificare che una fW1zionef(x) ha per limite C quando x ----+ 00 invece di verificare entrambi i limiti per x ----+ +00 e x ----+ -00, si può anche applicare la seguente definizione che, come si potrebbe dimostrare, è verificata se e solo se risulta lim j(x) = lim f(x) = t x~+oo DEFINIZIONE X--T~OO LIMITE FINITO PER x CHE TENDE A x Sia y = f(x) una hmzione definita in un intorno I di infinito. Si dice che per x tendente all'infinito la fW1zione Y = f(x) ha per limite C e si scrive limj(x) =C X----t(X) se, comLmque si scelga W1numero positivo E, arbitrariamente piccolo, si può determinare in corrispondenza di esso Wl intorno di infinito, contenuto in I, tale che, per ogni x di tale intorno, si abbia If(x) - CI < E 135 _ _ ESEMPI Il Verificare che si ha l/m ~ x-----+oo La funzione f(x) = ~ = 1. x è definita per x X #O Occorre mostrare che, comunque si scelga 11 If(x) - l': < l': (FIGURA > O, X-l --- I 11 x L'insieme delle soluzioni è dunque perciò affermare El Verificare - cc Fissato ii o III l': che > O, 1 -<l': ----> <l': la disuguaglianza I x ~ 1 - 11 ----> è verificata per tutti i valori di x di un opportuno Si ha, per x # O (-00; - < l': intorno di infinito. IX I >1 ----; Ixl 16) +) +; u( ----> l x<-- l': l': +00 ) V x>- 1 l': che è un intorno di infinito; possiamo che il limite è verificato. llim X-H)O ...L x =O risolviamo, I· per x#O ... L'insieme delle soluzioni è un intorno di infinito e quindi il limite è verificato. Analogamente si verifica che I El Verificare Dobbiamo I/m.li. X-ex; x = con k O #OI se è l/m e-x = O. x~oo risolvere la disequazione le-x Essendo e-x> O per qualsiasi x, si ha Perciò l'ultima disequazione diviene e-x < l': 01 < l': le-XI = e-x ----; - -x < ----; logl': le-XI < l': ----> x> -Iogl':. L'insieme delle soluzioni è quindi (-Iogl':; +(0), che non è un intorno di infinito; il limite proposto non è perciò verificato. Si osservi che l'insieme ottenuto è però un intorno di +00. Possiamo perciò affermare che \.. l/m e-x = O. J X-----++OO LIMITI DELLE FUNZIONI PERIODICHE Come è intuitivamente evidente, il limite della funzione sen x, per x ----> 00, non esiste. Infatti, in qualunque intorno dell'infinito, senx compie infinite oscillazioni, assumendo tutti i valori dell'intervallo [-1 ; 1] infinite volte. Pertanto, qualunque sia il numero reale f!, la disuguaglianza Isen x - 1:1 < E. se O < E < 1, non può essere verificata in un intorno dell'infinito. FIGURA 11 ----_/ 136 Te ne puoi rendere conto osservando la FIGURA 11 la disuguaglianza Isen x-I!I < f, equivalente a f < senx < l + f, è soddisfatta per qualunque valore di x appartenente a un intorno dell'infinito, se i corrispondenti punti della curva di equazione y = sen xsi trovano tutti all'interno della striscia di piano delimitata dalle rette di equazioni y = l! - f e y = l! + f È evidente che se è O < f < 1, ciò non è possibile Queste considerazioni si possono estendere anche ai limiti di sen x per x ---+ ±oo, e valgono per tutte le funzioni periodiche: le funzioni periodiche non ammettono limite per x tendente all'infinito. l! - Limite per difetto e limite per eccesso In alcuni casi si può precisare se, per x criveremo allora, rispettivamente ----+ lim f(x) +00, la funzionef(x) = r lim f(x) x--++oo X----J.+OO Diremo che f(x) per x tende a Cper difetto o per eccesso. = C+ +00 tende a C per difetto quando, oltre a essere ----+ lim f(x) x--++oo = C, si ha f(x) ::;Cin un opportuno intorno di +00. Diremo invece chef(x) per x ----+ +00 tende a Cper eccesso quando, oltre a essere lim f(x) = C, si haf(x) 2 C in un opportuno intorno di +00. x-.+oo _-\nalogamente si possono definire i limiti per difetto e per eccesso nei casi in cui sia x I nove casi che si possono presentare sono riassunti nella seguente tabella. Iimf(x) +00 X---+ 11m f(x) = l! 11m f(x) = 11m f(x) =l X-+oo -00 X--oo 00 x~oo l! I!- 11m f(x) = I!- 11m f(x) x~co Ti lasciamo il compito, come esercizio, di formulare 00. m ." c: Z N l+ = X--oo ----+ O Z 11m f(x) X-+oo -00 o x m rr- = I!- l ----+ C = 11m f(x) = l+ 11m f(x) = X-+oo X_-oo f- Ilm x~oo f+ = I!+ f(x) le relative definizioni. IN PRATICA Per verificare che 11m f(x) X-+oo = I!- If(x) { li < f f(x) <::: l! Per verificare che 11m f(x) x~c si risolve rispetto a x il sistema = l+ o, in forma equivalente, l! - E < f(x) <::: l! si risolve invece il sistema If(x) -I!I { f(x) 2: l! <E o, in forma equivalente, l! <::: f(x) <l +E Se l'insieme delle soluzioni contiene un intorno completo di +00 si potrà affermare che il limite è verificato. Se è x ---+ -00 o x ---+ 00 si procede nello stesso modo ma, ovviamente, l'insieme delle soluzioni dovrà contenere rispettivamente, un intorno di -00 o di 00. ESEMPI Il Formulare la definizione di x~oo 11m f(x) = I!+ Sia f(x) una funzione definita in un intorno I di infinito. Si dice che per x per eccesso e si scrive ---+ 00 la funzione f(x) tende a l! 11m f(x) = I!+ x~oo 137 _ _ se, comunque sia fissato un numero é > O, arbitl-ariamente piccolo, ?i può determinare in corrispondenza a esso un intorno di 00, contenulo in I, tale che, per ogni x di tale intorno, si abbia I!::; f(x) < l! + é B Verificare che x!!.0.oo x: 1 = 1- Risolviamo le disequazioni l! - é < f(x) ::; l! --> Si ha l-é<.K±l<lx Poiché x ---> -00 --> - !-é<!+..l..<! x- possiamo supporre che sia basta risolvere la disequazione x < -é < ..l.. in cui x -é <..l.. x L'insieme delle soluzioni è dunque l'intervallo -é<..l..<O x- --> O; è quindi certamente entrambi --> vero che ..l..::; O e x perciò ci i membri sono negativi x < _..l.. (-00 ; - +), é che è un intorno di -00. Il limite proposto è così verificato. Per esercizio puoi verificare che si ha Il grafico della funzione è in FIGURA lim X--J>+OO .K±l X = 1+ 16. • Asintoti orizzontali • Se si ha lim f(x) = C,i punti del grafico dif(x), x-.+oo al crescere di x, tendono ad avvicinarsi sem- pre di più alla retta di equazione y = f. Infatti la distanza di tali punti da questa retta, che è If(x) - CI, può essere resa piccola a piacere pur di prendere x suilicientemente grande. Si dice allora che la retta y = C è un asintoto orizzontale destro del grafico di.f(x) cFIGURA 18). • Analogamente, se è lim f(x) = C,la re tx ..... -oo ta y = C costituisce un asintoto orizzontale sinistro del grafico di f(x) cFIGU. RA 19). Infine, se è lim f(x) X---> = C, 00 la retta y = Cè un asintoto orizzontale, sia desLro sia sinistro: in tal caso si parla semplicemente di asintoto orizzontale cFIGURA 20). • Si usa dire, sia pur impropriamente, che l'asintoto orizzontale è «tangente all'infirlito» della curva grafico della funzione. y __ 1 \ y y = f(x) asintoto orizzontale destro -- y = f ----\-j-~--If(~)-.:::~I-~------- ° FIGURA x 18 aSintoto orizzontale Sinistro ~' m y = f(x) • 01 01 FIGURA 138 19 Y~ , -----. Y = f "- X -----!--------------- asintoto orizzontale FIGURA 20 ) OS5ERVAZIO~1 Il grafico di una funzione può anche avere due asintoti orizzontali distinti, come in FIGURA 21. • . zlone y = x+sen(x2) x , d lO, . y = f(x) l! y = E2 ~:.s!,,~ x asintoto orizzontale sinistro orizzontale FIGURA 21 --+ y ~""" C\ ~ A A VVV\<T\.TV ---- x .../..0 r ' e 'lnlta per che interseca il suo asintoto y = l in infiniti punti y asintoto orizzontale L'asintoto e la curva grafico della funzione possono non avere punti d'intersezione oppure intersecarsi in un numero finito o infinito dì punti. In FIGURA 22 puoi vedere il grafico della fun- y = x + sen (x2) --x----''---'C V1\" V m rrm A A 00000000"0 V\.TVvvvvvvvvov~ x' O FIGURA 22 - ." c: Z N ---- O Z Limite infinito di f(x) valore finito El Limite +00 per x che tende a un per x che tende a un valore finito Consideriamo la funzionef(x) l = __ Il cui dominio è IR - {l}. ~. -lt (x Ci proponiamo di esarninarne il comportamento in prossimità del punto x = l in cui non è definita. x 0,9 0,99 0,999 f(x) 100 10000 1000000 1,001 1000000 Come si intuisce dalla tabella e dal grafico di FI· quanto più x si approssima a l, tanto più i valori dif(x) diventano grandi. Si usa dire che, per x tendente a l, f(x) ha per limite +00. Per poter dire chef(x) tende a più infinito non è però sufficiente che i valori dif(x) aumentino all'approssimarsi di x a l, ma occorre che f(x) diventi più grande di qualsiasi numero prefissato, per quanto grande esso possa essere. Per esempio i valori dif(.x) sono maggiori di 100se è 1,01 l,l 10000 100 y GURA 23, _1_ > 100 (x-l)2 ---+ (x _ 1)2 < _1_ 1 Y = (x - 1)2 x FIGURA 23 ---+ 100 ---+ l - --- lO < x - l < ---l lO ---+ O9 ' < x.< 1.1 , 139 _ _ L'intervallo (0,9; l)) è quindi un intorno di l, in tutti i pWìti del quale ccon l'esclusione dj x = l) il valore dif(x) è maggiore di 100. Analogamente puoi verificare che, sempre escludendo il punto x = l, si haf(x) > lO 000 nell'intervallo (0,99; 1,01), f(x) > 1000000 nell'intervallo (0,999; 1,001) ecc. DEFINIZIONE LIMITE +x PER x CHE TENDE A UN VALORE FINITO Sia f(x) una funzione definita in un intorno completo I del punto c, con esclusione al più del punto c stesso. Si dice che per x tendente a c la funzione f(x) ha per limite +00, e si scrive limf(x) X---4C = +00 se, comw1que sia fissato Wì munero positivo M, arbitrariamente grande, si può determinare in corrispondenza di esso un intorno completo di c, contenuto in I, tale che, per ogni x eli tale intorno, escluso al più x = c, si abbia f(x) > M Per comprendere la definizione consideriamo la FIGURA 24. Se le condizioni della definizione sono soddisfatte, scegliendo un numero positivo M risulta determinato l'intervallo (M; +(0), rappresentato in rosso sull'asse y. Tracciamo una retta parallela all'asse x passante per l'estremo di questo intervallo, di ordinata M; la condizione y f(x) > M è soddisfatta da quei valori di x corf(x) rispondenti a punti del grafico della funzione che si trovano all'interno del semipiano colora--------M~~ to che ha per origine la retta y = M, ossia per qÙei punti del grafico y = f(x) che si trovano al di sopra di questa retta. Tali valori di x sono quelli internj all'intervallo (a; b) evidenziato in verde sull'asse x Ccon l'eventuale esclusione del punto di ascissa c); questo intervallo è un y = f(x) intorno V di c CV (c) ç I (c)). Se ora prendiamo un qualsiasi valore x -# c in questo intorno vediamo, seguendo le frecce verdi, che il valore x di f(x) corrispondente rislùta maggiore di N/. Naturalmente l'intorno di c dipende dalla scelta V(c) eli M; in generale maggiore è M e più piccolo saFIGURA 24 rà !'intorno di c corrispondente. I Per verificare che lim f(x) = x~c l'incognita x. +00 si scrive la disuguaglianza f(x) >M J -------- e la si risolve come disequazione rìel- Nel risolvere questa disequazione: si potrà supporre che sia x =f. C; si potrà supporre che il numero M sia maggiore di un qualsiasi prefissato numero positivo Se l'insieme lim f(x) x~c 140 = delle soluzioni +00 della disequazione contiene un intorno di c si potrà affermare che è ESEMPIO Verificare che lim x~l(x-l) 1 2 = +00 Risolviamo la disequazione _l_>M (x - 1)2 Poiché x ---+ 1 possiamo supporre che sia x =1= 1, inoltre potremo supporre che sia M bri della disequazione sono positivi; prendendonei reciproci si ha (x - 1)2 <-1 ----> - M -- 1 -1M < -- 1 < x-l L'insieme delle soluzioni è dunque l'intervallo -1M (1 - ----> ; 1+ ~ 1 - -- 1 ~), -1M > O Entrambi i mem- 1 < x < 1 +-- -1M che è un intorno di 1 Il limite pro- posto è così verificato. m !:: :s: :3 Limite -00 c per x che tende a un valore finito m rr- m Consideriamo la funzione ." c: f(x) definita ; per x = _ Z l N O· Z -# ; + 2k7i ed esaminiamone il comportamento in prossimità del punto 1,570796 ... in cui non è definita. = x 1,4 f(x) -68,72 ... -399,19 Dalla tabella e dal grafico di . -48212783,07 -3 153895,94 ... FIGURA 25, ... si osserva Y che, quanto più x si approssima a ;, la funzio- 1,6 -23610,80 ... -2345,23 ... I 1 l n 2 x nef(x) assume valori negativi sempre più grandi in valore assoluto. Si usa dire che, per x tendente a ; ,j(x) ha per limite 1,58 1,571 1,570 1,5 -00. Y = sen x - 1 FIGURA 25 DEFINIZIONE LIMITE -oc; PER x CHE TENDE A UN VALORE FINITO Siaf(x) una funzione definita in un intorno completo I del punto c, con esclusione al più del punto c stesso. Si dice che per x tendente a c la funzionej(x) ha per limite -00, e si scrive limf(x) = -00 X->C se, comunque sia fissato un numero positivo M, arbitrariamente grande, si può determinare in corrispondenza di esso un intorno completo di c, contenuto in I, tale che, per ogni x di tale intorno, escluso al più x = c, si abbia f(x)'< -M 141 -.II _ Per verificare che lim f(x) = x-c -00 si può procedere come descritto che, in questo caso, si partirà dalla disequazione f(x) nel PARAGRAFO 9, con l'unica difFerenza < -M ESEMPIO Verificare che lim In (x x--> -2 La funzione f(x) = In (x + 2)2 è ---+ = -00 definita per ogni valore di x In (x Poiché x + 2)2 =J. -2. Risolviamo la disequazione + 2)2 < -M -2 possiamo supporre che sia x =J. -2; inoltre potremo SuppolTe che sia M> In(x+2)2<-M ----t /VI (x+2)2<e-/VI ----t -e-T<x+2<e-T /VI L'insieme delle soluzioni è l'intervallo cc ii che è un intorno di -2. Il limite propo- sto è così verificato. o ... + e- ~), (-2 - e- ~ ; -2 ----t /VI -2-e-T<x<-2+e-T ----t O /VI III Il Limite infinito per x che tende a un valore finito Consideriamo la funzione l f(x) = x + l definita per x -# -l. x -l,I -1,01 -1,001 -0,999 -0,99 -0,9 f(x) -10 -100 -1000 1000 100 10 Vediamo che, all'approssimarsi dix a -l, i valori della funzione diventano sempre più grandi in valore assoluto, ma sono negativi per x < -l e positivi se x > -l cFIGURA 26). Non possiamo perciò affermare né chef(x) tende a più infinito né che tende a meno infinito, ma è evidente che il valore assoluto dif(x) tende a +00. In casi come questo si usa dire chef(x) tende a infinito, senza specificare il segno. :\ y I I I I I I I I 1 Y="X+1 "':1 x FIGURA 26 DEFINIZIONE LIMITE 'X PER x CHE TENDE A UN VALORE FINITO Sia Y = f(x) una funzione definita in un intorno completo I del punto c, con esclusione al più del punto c. Si dice che per x tendente a c la funzione Y = f(x) ha per limite infinito e si scrive limf(x) X----+C 142 = 00 se, comunque sia fissato un numero positivo M, arbitrariamente grande, si può determinare in corrispondenza di esso un intorno completo di c, contenuto in I, tale che, per ogni x di tale intorno, escluso al più x = c, si abbia If(x) IJ(x) I > M equivale a. Osserva che la condizione y f(x) < -M = Perciò, se limf(x) X----1-C I>M V f(x) >M co, in corrispondenza di un ------- qualunque M > O è possibile determinare 1m intorno V ç I del punto c tale che, per ogni x eli tale intorno, con l'esclusione al più eli x = c, i corrispondenti punti del grafico cli y =f(x) giacciano all'esterno della striscia delimitata dalle rette di equazioni y = -M e y = M cFIGURA 27). M A y = f(x) C m rr- c a: m Ib x ." c: Z N Per verificare che lim f(x) x~c = CXJ O Z si può proce- dere come al solilo, partendo dalla disequazione If(x)1 > M -- - -- - -M Q--4i-.1+ f(x) FIGURA 27 f-- ESEMrlO Verificare che La funzione f(x) =~ x è definita per ogni valore di x f= O Risolviamo la disequazione I+I>M Poiché s.ipuò supporre che sia M > O e x f= O, i due membri della disequazione sono positivi; prendiamone i reciproci 1 _) __ l_<x<_l_ x I l<7IIl L'insieme delle soluzioni è l'intervallo (- M ~ ; ~), M che è un intorno di O Il limite proposto è perciò ve- rificato. Procedendo anche che in modo analogo potrai verificare I k f= O Se k ----+ lim.li.. x-o x = CXJ I = O la funzione f(x) =.li.. si riduce, per x x f= O, alla costante O, e pertanto il suo limite per x -> O è O 143 _ m Limite sinistro e limite destro Se le disuguaglianze che figurano nelle definizioni precedenti, anziché essere soddisfatte in un intorno completo di c, sono soddisfatte in un intorno sinistro di c o in un intorno destro di c, si dice che, per x tendente a c da sinistra ex --7 c~) ovvero per x tendente a c da destra ex --7 c+),j(x) tende a infinito Coppure a +00 o a -00). I nove casi che si possono presentare sono riassunti nella seguente tabella. lim f(x) = -00 +00 c c- x--+ lim f(x) = /im f(x) = +00 /im f(x) = +00 x~c x--+c- c+ X-tC+ cc +00 00 lim f(x) = /im f(x) = -00 = -00 x~c x-c- /im f(x) X-tC+ /im f(x) -00 x-c /im f(x) X---J.c- /im f(x) X--+C+ = 00 = 00 = 00 Ti lasciamo il compito, come esercizio, di formulare le relative definizioni. ii ESEMPI O ... III Il Formulare la definizione di lim X----+C+ f(x) = -00. Sia f(x) una funzione definita in un intorno destro I del punto funzione f(x) ha per limite -00, e si scrive = /im f(x) X--+C+ c Si dice che per x tendente a c+ la -00 se, comunque sia fissato un numero positivo M, arbitrariamente grande, si può determinare in corrispondenza a esso un intorno destro di c, contenuto in /, tale che, per ogni x di tale intorno si abbia f(x) <-M B Verificare che Io > 1 ---> lim x-o+ logax = -00 I Dobbiamo applicare la definizione formulata nell'esempio D. Scriviamo quindi la disuguaglianza f(x) < -M e risolviamola come una disequazione nell'incognita x; potremo supporre che sia M> O e, poiché x --40+, che sia x > O /ogax < -M ---> logax < logao-M y Poiché il logaritmo di base o > 1 é una funzione crescente, la disuguaglianza tra i logaritmi equivale a una disuguaglianza, dello stesso verso, tra i loro argomenti positivi logax < logao ---> -M ---> {x x o<a< y=I09ax(a>1) < O-M >O x O<X<O-M L'intervallo (O; 0- M), insieme delle soluzioni, è un intorno destro di O; il limite proposto è perciò verificato. Verifica, per esercizio, che si ha anche Y = I09ax (O < a < 1) a> (FIGURA 28) O <o < l 44 1 --+ lim I09aX = +(1) x--.o+ ----; /1m /ogax = x~o+ FIGURA 28 +00 '~ 1 --+ lim I09aX = x--.o+ -co Asintoti verticali Se per x ---+ c la funzionef(x) ha per limite infinito, si dice che la retta di equazione x = c è un asintoto verticale del grafico dif(x) CFIGURA29). Se il limite è infinito solo per x ---+ c- o solo per x ---+ c+, si dice che la retta x = c è un asintoto verticale, rispettivamente, sinistro o destro. L/ Y L/ YT , T , ,, , X '': asintoto Y Y X '': asintoto ''- ': asintoto , verticale , x I ''-asintoto , verticale , sinistro , verticale , _x , verticale , destro FIGURA 29 I SECNI DELL'INFINITO Abbiamo lim x~o- già visto che è lim X~O J.... = -00 x J.... = 00; x J.... = +00 x e lim x~o+ C si potrebbe precisare che, come si può facilmente necessariamente il suo limite sinistro sia -00 e il suo limite destro sia la seguente funzione, definita per x t= O J.... Si ha lim f(x) X~O = 00. Infatti è If(x)1 If(x)1 > M = ---> = { se x è --> +00 c una funzione tende a m rr- allora infatti ." c: Z N O Z razionale x - +- se x è irrazionale x >M L'insieme delle soluzioni della disequazione 00, o viceversa. Consideriamo _11_1 e, comunque si scelga M> O, si ha,~per x ~ è m Ma non si deve pensare che, se per x f(x) verificare, ---> Ixl < ~ ---> - ~ If(x)1 > M è perciò l'intervallo t= O <x < ~ (- ~ ; ~), che è un in- torno di O Se ora consideriamo il limite di f(x) per x --> 0+ vediamo che, come si può facilmente verificare, è lim f(x) = 00; ma in ogni intorno destro di O vi sono sia numeri razionali per cui f(x) è positiva, sia numeri x--+o+ irrazionali per cui f(x) è negativa Perciò il limite di f(x) per x --> 0+ non è né +00 né anche lim f(x) = 00, ma il limite per x --> O- di f(x) non è né +00 né -00. -00. Analogamente è x-----+o- Il Limite III Limite infinito di f(x) per x che tende all'infinito +00 di una funzione per x che tende a +00 Consideriamo la funzione che è definita per qualsiasi valore di x. x l 10 f(x) l 1000 100 1000000 1000 1000000000 145 _ Come si intuisce dalla tabella e dal grafico di si nota che, al crescere di x, il valore dif(x) cresce indefinitamente, in modo da assumere valori più grandi di qualsiasi numero reale prefissato, per quanto grande possa essere. Si dice che, per x tendente a più infinito, f(x) tende a più infinito e si scrive y = x3 FIGURA 30 lim f(x) = X->+OO +00 x FIGURA 30 DEFINIZIONE LIMITE +:x: PER x CHE TENDE A +:x: Siaf(x) una funzione definita in un intorno I di +00. Si dice che per x tendente a +00 la funzionef(x) ha per limite +00, e si scrive lim f(x) x-.+oo cc +00 se, comunque sia fissato un numero positivo M, arbitrariamente grande, si può determinare in corrispondenza a esso un intorno di +00, contenuto in I, tale che, per ogni x di tale intorno, si abbia f(x) >M ii O ... III • = Se le condizioni della definizione ora formulata sono soddisfatte, scegliendo un numero positivo M risulta determinato l'intervallo (M; +00), rappresentato in rosso sull'asse y CFIGURA 31). Tracciamo una retta parallela all'asse x passante per l'estremo di questo intervallo, di ordinata M; la condizione f(x) > M è soddisfatta da quei valori di x corrispondenti a punti del grafico della funzione che si trovano all'interno del semipiano, colorato in arancio, che ha per origine la retta y = M, ossia per y quei punti del grafico y = f(x) che si trovano al di sopra di questa retta. Tali valori di ,x; sono quelli interni all'intervallo (a; +00) evidenziato f(x) I in verde sull'asse x; questo intervallo è un intorMI-------- ---- A:V-~ no di +00. Se ora prendiamo un qualsiasi x in I questo intorno vediamo, seguendo le frecce verdi, che il valore di f(x) corrispondente risulta /~f(X} maggiore di M. Naturalmente l'intorno di +00 dipende dalla V(+oo) a x x scelta dj M; in generale, maggiore è M, maggiore sarà anche l'estremo a dell'intorno di FIGURA 31 +00. I 7: i I I Per verificare che nell'incognita = +00 si scrive la disuguaglianza f(x) > M e la si risolve come disequazione x. Nel risolvere questa disequazione x • si potrà supporre che • si potrà supporre che il numero M sia maggiore di un qualsiasi prefissato numero positivo. Se l'insieme lim f(x) x~+oo 146 /im f(x) X-++co = sia maggiore di un qualsiasi prefissato numero reale; delle soluzioni della disequazione +00 contiene un intorno di +00 si potrà affermare che è ESEMPI IlVerificare che I xli.'r-oo(2ft) = +00 I y y = Occorre verificare che, fissato M> O, grande a piacere, la disuguaglianza 2...jX> M è verificata in un intorno di +00. Infatti M 2ft> (~2 L'intervallo ----> M2 x >~ ; +00)' x che è un intorno I di +00, è l'insieme delle soluzioni della disequazione 2ft> M e quindi il limite è verificato [FIGURA 32). El Verificare che -----------~----------- M----- u 2-Yx I a > 1 ----> xli.'r-oo a X +00 = I \. ----.-.J FIGURA 32 r- :s: ::! I Occorre verificare che, fissato un numero M > 0, arbitrariamente grande, la disuguaglianza aX verificata in un intorno di +00 Per a > 1 la funzione esponenziale di base a è crescente e quindi risulta aX >M x ----> >M è C m rr- m ." c: Z N (5 > logaM Z L'intervallo (logaM; +00), insieme delle soluzioni, è un intorno di grafico della funzione f(x) = aX è in FIGURA 33. +00, e perciò il limite è verificato. Il y o<a< 1 --+Iimax= a> 1 --+ lim aX= +co +co x~-oo x~+oo x FIGURA 33 El Verificare che I a> 1 ----> x-----"+oo lim logax = +00 I . La funzione f(x) = logax è definita per x> O, ossia in un intorno di +00 Procediamo come nell'esempio 0, risolvendo la disequazione o < a < 1 --+ lim X~+CO logax > M. Per a > 1 la funzione logaritmica di base a è crescente e quindi risulta logax> M ----> ----> logax> X> logaaM I09aX = -co y = I09aX (a > 1) ----> x aM L'intervallo (aM; +00), insieme delle soluzioni, è un intorno di +00, e perciò il limite è verificato [FIGURA 34). y = 109ax (O < a < 1) I I a > 1 --+ lim I09aX x------»+co = +co I~---------------------------------FIGURA 34 147 _ _ III Altri casi di limite infinito per x che tende all'infinito La definizione che abbiamo formulato nel PARAGRAFO 13 può essere opportunamente modificata per considerare i casi in cui x tende, oltre che a +00, anche a -00 o 00, e i casi in cui f(x) tende a +00, -00 o 00. Si possono presentare nove casi, riassunti nella seguente tabella. Iimf(x) -00 +00 +00 x--; -00 00 lim f(x) =-00 lim f(xl = +00 lim f(x) = 00 X_+oo X-+oo X-+oo lim f(x) = 00 lim f(x) = -00 lim f(xl = +00 X--oo X-----+-oo lim f(x) = +00 00 = X--+-oo lim f(xl = -00 lim f(xl = 00 x~co x~co x~co Ti lasciamo il compito, per esercizio, di formulare le relative definizioni. cc ii ESEMPI ~ IlVerificare O che 3 I x-x lim x = 00 I La funzione f(x) = x3 è definita per qualsiasi x E IRe quindi anche in ogni intorno di infinito. Dobbiamo verificare che, qualunque sia il numero M > O, arbitrariamente grande, la disuguaglianza If(x)1 > M è verificata in un intorno di infinito. Si ha Ix 31 > M ---+ L'insieme delle soluzioni è (-00; verificato. El Verificare X 3 < -M v X 3 > M ---+ x <- ifM v x > ifM -ifM) u (ifM; +00), che è un intorno di infinito; il limite è perciò che lim X~-oo X a = +00 l La funzione f(x) = aX è definita per ogni x E IR e quindi anche in ogni intorno di -00. Occorre verificare che, fissato un numero M> O, arbitrariamente grande, la disuguaglianza aX > M è verificata in un intorno di -00. Per O < a < l la funzione esponenziale di base a è decrescente e quindi risulta aX L'intervallo (FIGURA (-00; > M ---+ x < logaM logaM) , insieme delle soluzioni, è un intorno di -00 e perciò il limite è verificato 33) Il Verificare che lim x-+oc logax = -00 l La funzione f(x) = logax è definita per x> O, ossia in un intorno di +00. Risolviamo la disequazione logax < -M, essendo M, come al solito, un numero positivo arbitrariamente grande Per O < a < 1 la funzione logaritmica di base a è decrescente e quindi risulta logax<-M L'intervallo (FIGURA 148 34) (a-M; ---+ logax<logaa-M ---+ x>a-M +00), insieme delle soluzioni, è un intorno di +00, e perciò il limite è verificato I SEGNI DELL'INFINITO Nel caso dell'esempio C, come puoi facilmente verificare, si ha lim x3 = +00 e lim x3 = -00. Ma non si deve pensare che, se per x ---+ 00 una funzione tende a 00, allora necessariamente i suoi limiti per x ---+ +00 e x ---+ -00 siano +00 e -00 o viceversa. Consideriamo infatti la seguente funzione, definita per x t= O X---4+OO X---4-00 ... se x ~ razionale -x se x e Irrazionale Si ha lim f(x) = 00, e come si può facilmente verificare, è lim f(x) = 00; ma in ogni intorno di +00 vi sono sia numeri razionali per cui f(x) è positiva, sia numeri irrazionali per cui f(x) è negativa Perciò il limite di f(x) per x ---+ +00 non è né +00 né -00. Anal?gamente è anche lim f(x) = 00, ma il limite per x ---+ -00 di f(x) non è né +00 né -00. X~-co f(x) = {x X---4(X) X--++oo DEFINIZIONE GENERALIZZATA DI LIMITE !:: Le definizioni di limite per x ---+ c o per x ---+ ±oo che abbiamo dato in precedenza, presuppongono che la funzione sia definita in un intorno di c (escluso al più cl o in un intorno di ±oo. Queste definizioni si potrebbero però estendere al caso in cui c o ±oo sono punti di a'ccumulazione per il dominio della funzione. In particolare la definizione di limite di una funzione per x ---+ +00 si può estendere al caso in cui ogni intorno di +00 contenga infiniti punti in cui la funzione è definita. Ciò accade, ad esempio, se il dominio di una funzione è l'insieme rJ dei numeri naturali, ossia se la funzione è una successione. s: 3 c m rrm ." c: Z N (5 Z Il Limiti m delle successioni Successioni convergenti Una successione e divergenti numerica è una funzione il cui dominio è l'insieme N dei numeri naturali. Poiché ogni intorno di +00 contiene infiniti numeri naturali, +00 è un punto di accumulazione per N e quindi, in base alla definizione generalizzata di limite, possiamo considerare il limite di una successione per n +00 . ----7 • Se Se Se Se lim an = C si dice che la successione lim an = +00 si dice che la successione è positivamente divergente. lim an = -00 si dice che la successione è negativamente divergente. n--j.+oo n----;.+oo è convergente. n----..+oo lim n---++oo an = 00 si dice che la successione Se non esiste il limite della successione è divergente. per n ----7 +00 si dice che la successione è indeterminata. ef(x) è una funzione il cui dominio contiene l'insieme N dei numeri naturali, possiamo associare a essa la successione an = f (n), ossia la successione i cui elementi sono i valori che f (x) assume per x = O, x = l ecc. TIseguente teorema, intuitivamente evidente, permette in molti casi di ricondurre il limite di una successione a quello di una funzione. TEOREMA Siaf(x) una funzione il cui dominio contiene N; se esiste il limite dif(x) anche la successione an = f (n) ammette limite e si ha lim n-----t+oo per x ----7 +00, allora an = lim f(x) X--Jo+OO 149 _