Ugo Foscolo – la vita
Inquadramento storico
Foscolo visse tra la fine del Settecento e
l'inizio dell'Ottocento: in quel periodo la storia
europea fu segnata dalla figura di
Napoleone, generale e politico francese che
tentò di esportare gli ideali democratici della
Rivoluzione attraverso campagne militari che
lo portarono a dominare gran parte
dell'Europa. Contro di lui gli stati legati
all'Ancien Régime (in particolare Austria e
Prussia) formarono varie coalizioni che
portarono alla fine alla sua sconfitta.
Foscolo - Biografia
Ugo Foscolo nacque nel 1778 a Zacinto (ora Zante), isola greca
nel mar Ionio allora appartenente alla Repubblica di Venezia.
I genitori erano Andrea Foscolo,
medico di origine veneziana, e la
greca Diamantina Spathis.
Dopo aver perso il padre nella
fanciullezza, Ugo si trasferì con la
madre e i tre fratelli a Venezia,
dove continuò gli studi classici
(latino e greco) e frequentò i salotti
aristocratici, tra cui quello di
Isabella Teotochi Albrizzi, con
cui ebbe una relazione amorosa.
Lesse in quel periodo gli autori del Settecento,
in particolare Rousseau, che lo avvicinò agli
ideali della Rivoluzione Francese (idee
democratiche).
Fu favorevole ai francesi in quanto promotori
degli ideali della Rivoluzione, ma ostile al
loro
capo politico e generale Napoleone,
soprattutto quando costui, nel 1797, cedette
agli austriaci il veneto in cambio del
riconoscimento delle altre sue
conquiste (trattato di Campoformio).
Ostile agli austriaci (promotori dell'Ancien
Régime), dopo il trattato di Campoformio
lasciò Venezia e si trasferì a
Milano, all'epoca capitale della Repubblica
Cisalpina fondata dai francesi.
Qui conobbe il vecchio Parini e il grande
scrittore classicista Vincenzo Monti, per la
cui
giovane moglie ebbe un'intensa passione
amorosa.
Arruolatosi volontario nell'esercito francese
(Guardia Nazionale) partecipò eroicamente a
numerose battaglie in Italia (battaglia di
Cento, battaglia di Marengo, assedio di
Genova...)
tornando poi nuovamente a Milano. Svolse
incarichi militari in varie città italiane, in
particolare a Firenze, dove conobbe Isabella
Roncioni, giovane pisana con cui ebbe
un'infelice relazione amorosa.
Fra il 1804 e il 1806 Foscolo andò in Francia
(a Valenciennes) per partecipare a un
progetto francese di invasione dell'Inghilterra
poi non realizzato. Qui conobbe Fanny
Hamilton, donna inglese con cui ebbe
un'intensa storia
d'amore e una figlia.
Tornato a Milano nel 1806, fu malvisto dal
regime napoleonico a causa della sua ostilità
verso Napoleone, giudicato un tiranno. Ebbe
inoltre un contrasto con Monti che lo
allontanò
dal favore degli ambienti letterari della città.
Lasciò quindi la città nel 1812, per poi
ritornarvi l'anno dopo per difenderla dagli
austriaci, e abbandonandola per sempre
quindi nel 15 con la vittoria di questi.
In questo volontario esilio dovuto al
fallimento del suo ideale democratico,
Foscolo visse prima in Svizzera (Zurigo),
Poi in Inghilterra (Londra), dove morì in
povertà nel 1827.
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