Il colloquio motivazionale: motivazioni ed aspettative del volontario Corso di formazione per volontari “CONOSCERE PER AIUTARE” 13 maggio 2015 Dott.ssa Erika Frasconi Psicologa – Psicoterapeuta – Mediatrice Familiare A.I.M.S. Perché Tizio ha smesso di andare a scuola? Perché Caio gioca a pallavolo? Perché Sempronio vuol fare il volontario? Motivazione deriva dal latino “motus” È ciò che spinge ad agire È ciò che dirige e sostiene un comportamento, rendendolo possibile, in relazione a diversi obiettivi ed interessi, guidati da processi cognitivi ed emotivi Gerarchia dei bisogni, cui corrisponde una gerarchia delle motivazioni Alla base: bisogni fisiologici più semplici All’apice: bisogni psicologici e sociali, più complessi MOTIVAZIONE INTRINSECA Interesse, curiosità, desiderio di apprendere, di sentirsi competenti, di migliorarsi, ecc.. Svolgere attività per se stesse MOTIVAZIONE ESTRINSECA Ottenere premi, elogi, approvazione sociale, evitare qualche svantaggio Svolgere attività per fattori esterni CONTESTO EMOZIONI COMPETENZE + MOTIVAZIONI ASPETTATIVE PRESTAZIONE Motivazione ed emozioni rappresentano due processi fra loro indipendenti “Scappò via per la paura..” “La tristezza gli impedì di reagire..” “La perdonò perché innamorato..” PERFORMANCE = f(MXC) nel contesto In un dato contesto, il prodotto di motivazione e capacità, dà luogo alla performance La motivazione è correlata a due fattori: La valenza, ovvero l’importanza attribuita al conseguimento di un obiettivo L’aspettativa, ovvero la probabilità riconosciuta di riuscire a conseguirlo Il volontario è, per definizione, colui che presta la propria opera senza ricevere denaro o ricompense materiali in cambio Reperire nuovi volontari Assicurare il mantenimento dell’impegno dei volontari esistenti MOTIVAZIONI AL VOLONTARIATO: Valori personali : mettere in pratica il proprio interesse umanitario per gli altri Comprensione :mettere in pratica abilità, capacità e conoscenze che altrimenti rimarrebbero inespresse Valori sociali : avere relazioni significative con gli altri Carriera: avere vantaggi per la propria carriera Protezione: proteggersi dal senso di colpa per sentirsi più fortunato di altri o sviare l'attenzione dai problemi personali Miglioramento : accrescere la fiducia in se stessi e l'autostima Indagine “Attività gratuite a beneficio di altri” (gennaio 2015) effettuata da Istat, CSVnet e Fondazione Volontariato e Partecipazione, secondo standard suggeriti dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil) Numero di volontari: 6 milioni e 630 mila (1 italiano su 8) Numero di ore: 126 milioni al mese, 19 in media per ciascun volontario La motivazione parte da un bisogno, che mobilita nella ricerca di modi adeguati alla sua soddisfazione, ricerca che – quanto più viene soddisfatta – quanto più spalanca a nuovi bisogni, in un circolo che si autoalimenta MOTIVAZIONE A PARTECIPARE: bisogni che l’individuo tende a soddisfare partecipando ad un sistema organizzato MOTIVAZIONE A RIMANERE: fattori che influenzano il perdurare dello sforzo ed impegno da erogare L’organizzazione sopravvive e si sviluppa se sa creare una manutenzione dinamica della motivazione, ovvero una continua rigenerazione della condizione di partenza Gratificazione Incremento di autostima Percezione di legame affettivo con l’Organizzazione Acquisizione di un’identità di ruolo Corrispondenza tra aspettativa iniziale ed esperienza Di essere utile Poter ricambiare ciò che si è ricevuto/ poter riottenere ciò che si è dato Essere partecipe di un progetto più ampio Di appartenenza a un gruppo Avere delle relazioni di qualità Mettersi in gioco/ aprire una sfida con se stessi Vedere realizzati i propri valori Aspettative (dei singoli) ed obiettivi (dell’associazione) non sempre coincidono e non necessariamente devono farlo Personalità prosociale Capacità empatica Visione positiva del mondo Problem solving creativo Competenze tecniche specifiche Paura di non essere utile Paura di non essere capace Paura di non riuscire ad inserirsi nell’associazione Paura della responsabilità Paura di non saper dire NO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Conoscere nuove persone Networking Ampliare il Curriculum Vitae Imparare nuove abilità Acquisire maggior fiducia in se stessi Migliorare la salute Sentirsi bene facendo del bene Radicarsi nella propria comunità Trovare nuovi hobby e interessi OBIETTIVI Conoscere e farsi conoscere Motivazione a partecipare ed aspettative La persona giusta al posto giusto Motivazione a restare Prevenzione del bournout Stato di esaurimento fisico, psichico e mentale che può manifestarsi nelle professioni con implicazioni relazionali molto accentuate Atteggiamenti di idealizzazione/onnipotenza “io ti salverò” Percezione di eccessivo impegno/sovraccarico “hanno bisogno sempre di me” Percezione di mancato riconoscimento “nemmeno un grazie” Mancata realizzazione delle aspettative “avrei voluto .. e invece..” Stanchezza Senso di inadeguatezza, calo dell’autostima Percezione di inutilità Ridotta soddisfazione personale Allontanamento/rifiuto verso chi chiede aiuto Distacco, impoverimento delle relazioni Criticismo verso gli altri volontari e/o l’organizzazione Assenze CALO DELLA MOTIVAZIONE E ABBANDONO Accurata analisi delle motivazioni ed aspettative al servizio Utilizzo del gruppo come contenitore emozionale e supporto Ascolto e supporto psicologico Racconto di un’esperienza Indagine conoscitiva Miglioramento della comunicazione Supporto ai volontari NUOVI VOLONTARI: conoscenza reciproca motivazione a partecipare ed aspettative VOLONTARI ATTIVI: conoscenza reciproca motivazione a restare supporto per emergenze soggettive Accesso intenzionale e diretto Setting Frequenza Colloqui di tipo orientato 1. Analisi della domanda 2. Anagrafica 3. Il volontario 4. I rapporti con il mondo del volontariato 5. L’esperienza in A.V.A.D. (attesa o effettuata) Perché sono qui, oggi? Nuovo volontario Volontario già attivo Sesso Età Titolo di studio Stato civile Vive con Attività lavorativa Cenni di storia personale Auto descrizione del volontario Il momento attuale Precedenti/concomitanti esperienze di volontariato Si/no – perché? Sceglie A.V.A.D.: quando, come e perché Rapporti con utenti Rapporti con volontari Esperienze di formazione Frequenza del gruppo mensile di supervisione Difficoltà/paure Propri punti di forza Propri aspetti migliorabili