INTESA TRA AUSL DI RAVENNA E OO.SS. RAPPRESENTATIVE DEI PEDIATRI DI LIBERA SCELTA IN APPLICAZIONE DI ALCUNI ISTITUTI DELL’ACCORDO REGIONALE Il giorno 29 del mese di ottobre dell’anno 2009, in via De Gasperi, 8, a Ravenna, l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Ravenna (d’ora innanzi Azienda USL), con sede in Ravenna, in via A. De Gasperi, 8, nella persona del Direttore Sanitario Aziendale dott. Andrea Rossi, e le rappresentanze locali delle Organizzazioni Sindacali dei Pediatri di Libera Scelta (d’ora innanzi PLS) firmatarie dell’Accordo Collettivo Nazionale del 29/07/2009 e dell’Accordo Regionale di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 17 del 19/01/2009, F.I.M.P. e C.I.Pe, rispettivamente nelle persone dei segretari aziendali dott. Stefano Testi e dott. Valerio Moschettini, di seguito individuate come le parti, nell’intento di sviluppare un quadro organico di interventi di collaborazione, concordano sulla necessità di dar corso ad una intesa che sviluppi e rafforzi l’assistenza pediatrica territoriale, in rapporto ai cambiamenti intervenuti nel quadro normativo di riferimento ed al mutato scenario rappresentato dalla evoluzione in corso nel Servizio Sanitario Regionale. A tal fine, le parti convengono di regolamentare i rapporti in materia di applicazione dell’Accordo Collettivo Nazionale, reso esecutivo in data 29/07/09 e dell’Accordo Regionale recepito con Deliberazione della Giunta Regionale n. 17 del 19/01/09, sulla base dei contenuti della presente Intesa. L’Intesa ha validità triennale, scade il 31/12/2011 ed è ulteriormente rinnovabile; è facoltà delle parti proporre e concordare, entro il 31 dicembre di ogni anno, eventuali modifiche o integrazioni in sede di Comitato Aziendale; gli effetti decorrono dal momento della sottoscrizione. L’Intesa si applica integralmente a tutti i PLS iscritti negli elenchi dell’Azienda USL di Ravenna. Premessa Nell’ambito delle cure primarie, la Pediatria di Libera Scelta rappresenta il livello di elezione per soddisfare i bisogni di base della popolazione in età pediatrica, assicurando un’ampia gamma di servizi preventivi e di cura e sostenendo attivamente le attività di promozione della salute a livello di individui, famiglie e gruppi. Esiste evidenza che i sistemi sanitari che si orientano maggiormente alle cure primarie producono esiti in termini di salute, equità nelle condizioni di accesso e continuità delle cure, superiori ai sistemi più incentrati sulle cure specialistiche ed ospedaliere, con un aumento della soddisfazione degli utenti e senza rischi avversi sulla qualità dell’assistenza. Studi internazionali comparativi condotti negli ultimi venti anni dimostrano inequivocabilmente che paesi con robusti sistemi di cure primarie hanno tassi di mortalità evitabile più bassi e migliori indicatori di salute della popolazione. Per il fatto che le cure primarie erogano assistenza sanitaria alla popolazione con equità ed efficacia, rappresentano una componente essenziale di un sistema sanitario ad impronta solidaristica come il nostro. Le parti si impegnano pertanto a promuovere lo sviluppo di questo settore anche nell’area pediatrica, assumendo a riferimento i seguenti principi: 1) orientamento ai bisogni prevalenti dei pazienti; 2) sviluppo dell’associazionismo e del lavoro interprofessionale ed interdisciplinare d’equipe, in modo da assicurare una migliore accessibilità agli ambulatori, più elevati standards strutturali, strumentali ed organizzativi e più proficue opportunità di confronto, di scambio e di crescita professionale, senza arrecare pregiudizio al rapporto di fiducia medico/paziente, che resta il cardine delle cure primarie; 3) miglioramento dei sistemi informativi ed informatici di supporto in modo misurare le attività in termini qualiquantitativi; 4) realizzazione di iniziative formative di sostegno, con particolare attenzione ai nuovi modelli di erogazione delle cure; 5) diffusione degli strumenti del governo clinico (Linee Guida, Percorsi Diagnostico-Terapeutici, Audit Clinici) allo scopo di migliorare, documentare e comunicare efficacemente le pratiche assistenziali ed il loro valore. Tutto questo implica importanti cambiamenti nella organizzazione del lavoro, nella struttura del sistema premiante e nella struttura dei processi assistenziali. Nell’ambito delle cure primarie il PLS rappresenta una figura centrale di un sistema basato sul rapporto di fiducia, ed è quindi il naturale candidato ad occuparsi della gestione dei percorsi dei piccoli utenti e delle famiglie che si sono affidati alle sue cure. Le parti si impegnano a valorizzare il ruolo di questo professionista, sia in termini di partecipazione ai processi decisionali concernenti la programmazione e la organizzazione dei servizi aziendali, sia sul versante operativo che deve caratterizzarsi, quanto ad accessibilità, continuità, globalità e orientamento alla comunità, in modo da qualificare ulteriormente il servizio reso agli assistiti. La qualificazione dell’assistenza pediatrica di libera scelta rappresenta un impegno prioritario della Azienda USL anche e soprattutto in funzione del ruolo giocato dai PLS nella prevenzione e nella promozione attiva della salute, nonché nella diagnosi precoce e nel monitoraggio clinico delle malattie acute e croniche, con l’obiettivo ultimo di garantire alla popolazione pediatrica una tutela sanitaria globale. Il PLS è lo specialista formato specificamente per offrire una tutela della salute completa e coordinata ai bambini, ragazzi, adolescenti e giovani adulti per tutto l’arco della crescita e dello sviluppo e si muove nell’area delle cure primarie assicurando: a) accesso diretto alle cure pediatriche; b) continuità, globalità e coordinamento dell’assistenza; c) orientamento alle famiglie. Il PLS, nell’ambito delle conoscenze professionali, delle tecnologie disponibili e nei limiti delle risorse e del contesto in cui opera, attraverso il rapporto con i bambini, genitori e comunità: svolge attività medico specialistica di assistenza (diagnosi, terapia) nei confronti di bambini e adolescenti, con particolare attenzione all’integrazione e coordinamento delle cure per patologie acute e croniche; garantisce attività di prevenzione, educazione sanitaria e di promozione della salute con attenzione allo sviluppo fisico, psichico, relazionale, cognitivo del bambino e dell’adolescente nel contesto ambientale e sociale in cui è inserito; contribuisce ad attività di tutela del minore; promuove e aderisce a programmi di formazione professionale; progetta ed attua programmi di miglioramento continuo della qualità. Il PLS ha la responsabilità complessiva della tutela della salute dei propri assistiti, che esercita attraverso interventi diagnostici, terapeutici e preventivi, individuali e comunitari, nonché di educazione sanitaria, in forma ambulatoriale e domiciliare, finalizzati al soddisfacimento dei bisogni sanitari correlati ai livelli essenziali di assistenza (LEA). Alla luce della evoluzione del quadro socio-epidemiologico di riferimento, il ruolo del PLS oggi non può più essere esclusivamente finalizzato a fornire prestazioni diagnostico-terapeutiche; il PLS deve essere contestualmente impegnato a favorire un reale integrazione socio-sanitaria dell’assistenza territoriale, deve contribuire a realizzare nel territorio la più ampia continuità assistenziale e ad evidenziare i bisogni di salute, orientando la domanda di servizi nell’ambito di percorsi diagnostico-terapeutici ed assistenziali condivisi, a garanzia del perseguimento degli obiettivi di salute definiti dai livelli di programmazione nazionale, regionale e locale. Le cure primarie in età pediatrica sono oggi più che mai caratterizzate dall’esigenza di coniugare gli aspetti sociali ed assistenziali, così come la diagnosi e la cura con la prevenzione, mettendo al centro dell’attenzione il minore e la sua famiglia, dalla nascita fino all’adolescenza. Condizione indispensabile per il perseguimento di tali obiettivi di integrazione è la realizzazione, in ambito territoriale, di una rete integrata di servizi finalizzati all’erogazione delle cure primarie, con le specificità proprie dell’assistenza pediatrica, allo scopo di individuare ed intercettare a questo livello la domanda di salute, prendere in carico gli utenti e governare i percorsi sanitari e sociali, nell’ottica dell’appropriatezza degli interventi e della sostenibilità economica. In tale prospettiva, le parti condividono le seguenti scelte operative: favorire i processi di sostituzione professionale e di demedicalizzazione degli interventi, coerentemente ai processi di sviluppo delle nuove professioni (assistente sociale, educatore, assistente sanitaria, infermiere professionale); realizzare una rete organizzata di continuità dell’assistenza che consenta agli utenti la possibilità di ricevere risposte coerenti ed appropriate durante tutto l’arco della settimana, in modo progressivo e coordinato tra Pediatria di Libera Scelta, Continuità Assistenziale, Pediatria Ospedaliera e Pediatria di Comunità; integrare funzionalmente il territorio e l’Ospedale mediante l’individuazione di percorsi diagnostico-terapeutici condivisi e un collegamento informatico possibilmente tramite un software comune; incentivare in modo concreto ed innovativo il lavoro d’equipe, l’associazionismo e l’informatizzazione, allo scopo di migliorare la qualità delle cure e di incrementare l’accessibilità degli ambulatori; sviluppare i sistemi informativi finalizzati a supportare le complessità organizzative e a facilitare la comunicazione tra tutti gli operatori; sviluppare le attività di qualificazione e aggiornamento professionale dei pediatri di famiglia che operano nel territorio, attraverso la definizione di percorsi formativi comuni tra pediatri, altri medici e professionisti sanitari che operano nel territorio ed in ospedale, favorendo l’acquisizione di elementi di conoscenza comuni, l’ottimizzazione dei percorsi diagnosticoterapeutici e l’appropriatezza d’uso delle risorse. In coerenza con quanto sopra esposto, la presente Intesa vuole promuovere un cambiamento nelle strategie di intervento, non limitandosi ad azioni fondate sul controllo nell’uso delle risorse, sul governo della domanda e sullo sviluppo dei sistemi informativi finalizzati al controllo di gestione, pur necessarie, ma anche puntando a sviluppare strumenti per misurare la performance, per premiare la qualità e motivare i professionisti. Nell’ambito della presente Intesa le parti convengono circa il conferimento delle incentivazioni previste e la definizione delle relative decorrenze, a fronte del raggiungimento degli obiettivi definiti nell’Accordo Regionale sottoscritto. In tutti i casi il raggiungimento degli obiettivi è sottoposto a verifica secondo criteri, tempi e modalità definite dal livello regionale ovvero dal livello aziendale. 1. Obiettivi di sviluppo organizzativo Nel quadro delineato in premessa, lo sviluppo del lavoro in equipe (tra PLS e con professionalità diverse) è una necessità ma è anche una conseguenza di un percorso di maturazione effettuato dai PLS. Un percorso che si sviluppa dall’esperienza delle forme associative e che ora può mettere a miglior rendimento quell’importante bagaglio di competenze ed abilità acquisite nel tempo. In un contesto di riorganizzazione complessiva delle cure primarie la sfida è rappresentata dal far coesistere l’autonomia e la responsabilità dei singoli professionisti, con l’esigenza di assicurare una adeguata programmazione, coordinamento e valutazione delle attività. I PLS sono sempre più coinvolti in un contesto territoriale organizzato per fornire le risposte ai loro assistiti con criteri di efficienza, appropriatezza, evidenze scientifiche e corretto uso delle risorse messe a disposizione. Il Nuclei delle Cure Primarie e le Unità Pediatriche di Cure Primarie concretizzano le condizioni organizzative che innalzano i livelli di integrazione dei PLS e la loro relativa visibilità sul territorio, anche tramite l’evoluzione della modalità di esercizio del PLS dalla forma singola alla forma associata. I Nuclei delle Cure Primarie rappresentano le sedi in cui si concretizza l’integrazione del PLS con le altre figure professionali dell’assistenza primaria (MMG, Infermieri Professionali, Assistenti Sociali, ecc.), mentre le Unità Pediatriche di Cure Primarie sono gli ambiti in cui si realizza il coordinamento professionale fra i PLS, finalizzato in particolare ad integrare funzionalmente le attività territoriali e le attività dipartimentali afferenti l’area Materno-Infantile, per assicurare la continuità dei processi assistenziali. Le interfacce aziendali clinico-organizzative dei PLS sono rappresentate dal Dipartimento delle Cure Primarie e dalla Pediatria di Comunità, per quanto di rispettiva competenza. 1.A. Adesione al Nucleo delle Cure Primarie Ai fini della presente intesa i Nuclei delle Cure Primarie (NCP) dell’Azienda USL di Ravenna, i relativi ambiti territoriali, le sedi, le finalità, gli obiettivi, le funzioni, i processi di realizzazione, i modelli organizzativi, le relazioni con le altre funzioni di assistenza del territorio e dell’ospedale sono quelli riportate nell’Intesa in applicazione dell’Accordo Regionale con i Medici di Medicina Generale del settembre 2007, alla quale si rinvia integralmente. Il NCP, unità organizzativa multiprofessionale del Dipartimento delle Cure Primarie, è lo strumento con cui assicurare servizi più accessibili, meglio coordinati, più personalizzati e senza soluzione di continuità, con cui migliorare la globalità della presa in carico di bisogni complessi, la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni. L’adesione al NCP assicura maggiore strutturazione e visibilità all’integrazione organizzativa e professionale dei PLS nel sistema di cure, elemento fondamentale per assicurare il raggiungimento degli obiettivi assistenziali fissati dalla programmazione regionale e locale. I PLS che vi aderiscono partecipano all’individuazione di obiettivi, finalità e modalità operative condivise, indispensabili per l’espletamento dei compiti e delle funzioni loro attribuite; operano per la più ampia integrazione possibile con le altre figure coinvolte nell’assistenza territoriale. I PLS aderiscono ad un solo NCP in forma esclusiva e garantiscono l’assistenza primaria per la tutela della salute del bambino e dell’adolescente integrandosi con gli altri professionisti ed il sociale, anche attraverso la partecipazione alle attività di programmazione, di organizzazione e di valutazione proprie dei NCP. I principi orientativi per regolamentare l’appartenenza di un PLS ad un dato NCP sono i seguenti: 1. prevalenza percentuale di assistiti residenti o domiciliati nell’ambito territoriale di NCP; 2. presenza dell’ambulatorio principale nell’ambito territoriale di NCP con buona accessibilità da parte della parte prevalente degli assistiti. La condivisione e l’adesione al modello dei NCP è esplicita, con assunzione di responsabilità da parte del pediatra, formalizzata con dichiarazione da rilasciare all’Azienda USL utilizzando l’apposito modulo (Allegato 1). Preso atto dell’adesione dei PLS ai rispettivi NCP, i Dipartimenti delle Cure Primarie, nel rispetto dei criteri di cui sopra, attribuiscono i PLS aderenti ai rispettivi NCP con formale comunicazione individuale. Obiettivo: il PLS aderisce al NCP, unità organizzativa multiprofessionale del Dipartimento delle Cure Primarie, condividendone la logica di integrazione interprofessionale e le finalità di sviluppo dell’assistenza primaria, di miglioramento dell’accessibilità dei servizi, di evoluzione dei modelli di presa in carico e di fornitura di prestazioni dal carattere multiprofessionale. L’adesione al NCP è obbligatoria nella forma organizzativa funzionale definita come Nucleo di Base; tale adesione presuppone la partecipazione del PLS alle seguenti attività: a) individuazione degli obiettivi di salute derivati dall’attività clinica; b) definizione di percorsi diagnostico-terapeutici condivisi allo scopo di assicurare appropriatezza clinica ed organizzativa; c) condivisione con gli altri professionisti aderenti al NCP (in particolare infermieri professionali, assistenti sociali, medici di assistenza primaria, medici di continuità assistenziale) di modalità operative comuni per l’espletamento dei compiti e delle funzioni loro attribuite; d) partecipazione ad incontri di formazione e di aggiornamento, all’interno del NCP, finalizzati alla programmazione dei piani assistenziali; e) partecipazione alle attività del NCP con almeno 2 incontri annuali verbalizzati per la valutazione dei risultati di attività. Incentivo economico: per l’acquisizione del diritto alla corresponsione del compenso pari a €. 1,00/assistito/anno è necessaria la sottoscrizione da parte di ciascun PLS dell’allegato “Modulo di Adesione al Nucleo delle Cure Primarie”; al ricevimento della dichiarazione di adesione da parte dei medici, l’Azienda USL dà corso alla liquidazione dell’incentivo a decorrere dall’1 gennaio 2008, a valere per l’intero 2008 e per il primo semestre 2009. A far data dal 1 luglio 2009 il compenso è liquidato su base mensile, fatto salvo l’eventuale conguaglio negativo a fine anno, a seguito della verifica da parte del Dipartimento delle Cure Primarie della mancata partecipazione del pediatra alle attività del NCP, con particolare riferimento ai punti a, b, c, d ed e precedenti. Indicatore: numero di incontri di NCP a cui ciascun PLS ha partecipato su base annua, con evidenza di azioni di verifica, entro il 31 dicembre di ciascun anno di vigenza dell’Accordo, dei risultati delle attività di nucleo riguardo ai punti a, b, c, e d. Fonti: l’adesione al NCP viene raccolta con la dichiarazione di cui all’allegato 1; la partecipazione e la valutazione dei risultati delle attività di NCP è desunta dai verbali degli incontri convocati dai coordinatori di NCP. Standard: la programmazione degli incontri di NCP ha cadenza almeno bimensile (6 incontri/anno); per la corresponsione dell’incentivo economico è attesa per ogni PLS la partecipazione ad almeno 2 incontri/anno di NCP; per il secondo semestre 2009 è attesa la partecipazione ad un solo incontro di NCP. A far data dal 1 luglio 2009, per la prosecuzione della liquidazione del compenso mensile, ogni PLS dovrà anche assicurare la partecipazione ad almeno 1 incontro/anno dell’Unità Pediatrica di Cure Primarie, secondo quanto disciplinato al punto 1.C. Significato: assicurare la partecipazione alle riunioni organizzative mirate al governo delle principali attività da parte di tutti i PLS in tutti i NCP. 1.B. Allacciamento alla rete informatica La conoscenza informatica è requisito indispensabile per la partecipazione effettiva del PLS al lavoro d’equipe e per lo sviluppo dell’integrazione; i medici non in possesso dei requisiti di conoscenza informatica, si impegnano ad acquisirla entro i termini definiti dalle vigenti norme convenzionali e regionali. Incentivo economico: ai PLS che dichiarano, al momento dell’adesione al NCP, di possedere la conoscenza informatica, ovvero di impegnarsi a conseguirla entro i termini di tempo definiti dalle norme convenzionali e regionali ed esprimono la propria disponibilità all’allacciamento alla rete informatica aziendale, ai fini dei collegamenti orizzontali fra loro e con gli altri professionisti aderenti al NCP, e dei collegamenti verticali previsti nell’ambito delle attività di cui al Progetto Sole, è riconosciuto un compenso pari a €. 0,30/assistito/anno. La liquidazione dei compensi avviene con le stesse modalità e con la tempistica prevista per l’incentivo collegato alla partecipazione al NCP, dopo aver raccolto la disponibilità di ogni singolo PLS all’allacciamento alla rete informatica aziendale. Fonti: la disponibilità all’allacciamento alla rete informatica viene desunta dalla dichiarazione contenuta nel modulo di cui all’allegato 1. 1.C. Partecipazione all’Unità Pediatrica di Cure Primarie Con la firma della presente Intesa, i PLS dell’Azienda USL di Ravenna assumono anche l’impegno di partecipazione attiva alla Unità Pediatrica di Cure Primarie (UPCP), unità organizzativa monoprofessionale del Dipartimento delle Cure Primarie, composta dai PLS che insistono sul territorio di ciascun Distretto. Nell’Azienda USL di Ravenna sono costituite 3 UPCP, una per ogni Distretto. L’UPCP svolge sostanzialmente funzioni di coordinamento professionale per i PLS dell’Azienda USL di Ravenna, di valutazione delle problematiche connesse all’età pediatrica e di integrazione del contributo degli altri specialisti coinvolti in dette problematiche; le funzioni si sostanziano nel: fornire supporto al Dipartimento delle Cure Primarie per quanto riguarda l’indirizzo delle politiche di interventi rivolti alla popolazione in età pediatrica, il monitoraggio e la valutazione delle attività svolte; assicurare sviluppo alle politiche di miglioramento dell’assistenza farmaceutica, alla programmazione dell’accesso all’assistenza di secondo livello ed alla programmazione dell’assistenza ai cronici; contribuire a definire i rapporti di integrazione dell’assistenza sanitaria in età pediatrica con le figure professionali dell’area sociale e dei servizi sociali, con le istituzioni scolastiche, con le associazioni del volontariato, con la Neuropsichiatria Infantile, con la Pediatria di Comunità, con la Pediatria e con gli altri servizi ospedalieri. In ogni UPCP i PLS provvedono ad individuare elettivamente un loro Coordinatore/Referente, che ha in particolare il compito di programmare gli incontri dell’UPCP finalizzati ad assicurare le funzioni di cui sopra. Il Coordinatore redige i verbali degli incontri, rendendo conto delle criticità affrontate e delle conseguenti decisioni assunte. La programmazione degli incontri di UPCP ha cadenza almeno trimestrale (4 incontri/anno). Incentivo economico: dalla firma della presente intesa e dal conseguente insediamento delle UPCP e a valere per il secondo semestre 2009, per la prosecuzione della corresponsione del compenso pari a €. 1,00/assistito/anno di cui al precedente punto 1.A., le parti convengono che ogni PLS debba assicurare la partecipazione anche ad un incontro di UPCP. Per il 2009, primo anno di applicazione della presente intesa e con impegno delle parti a ridefinire in itinere gli impegni dei coordinatori di UPCP, il compenso degli stessi viene erogato con decorrenza dalla data di formale conferimento dell’incarico di coordinamento, prevedendo un compenso di €. 60,00/ora, per un forfait di 3 ore settimanali. Per gli anni successivi le parti si impegnano a commisurare i compensi dei coordinatori di UPCP coerentemente agli impegni effettivi, come stabilito dall’Accordo Regionale. Indicatori: 1) numero di incontri di UPCP a cui ciascun PLS ha partecipato su base annua; 2) verbali di UPCP con evidenza delle attività di coordinamento intraprese dai coordinatori. Fonti: la partecipazione ed il coordinamento delle attività di UPCP è desunta dai verbali degli incontri convocati dai coordinatori di UPCP. Standard: 1) per il secondo semestre 2009 per la corresponsione dell’incentivo economico ai singoli PLS è attesa per ogni PLS la partecipazione ad almeno 1 incontro/anno di UPCP; 2) per la corresponsione dell’incentivo economico ai coordinatori di UPCP è attesa la redazione di verbali con evidenza delle azioni di coordinamento intraprese. Per gli anni successivi al 2009 le parti si impegnano d’ intesa di ridefinire gli standard minimi di partecipazione all’ UPCD, anche in relazione alla rilevanza degli impegni da affrontare. Significato: assicurare la partecipazione ed il coordinamento delle riunioni organizzative mirate al governo delle principali attività da parte di tutti i PLS in tutti le UPCP. 1.D. Forme associative ed estensione dell’orario di ambulatorio Le parti riconoscono l’associazionismo tra i PLS ed in particolare la pediatria di gruppo quale elemento qualificante dell’assistenza e strumento privilegiato per assicurare i rapporti con il NCP e l’UPCP. I requisiti di carattere generale a cui devono conformarsi le forme associative di pediatria sono quelle definite dal vigente ACN e dal vigente Accordo Regionale, ai quali si rinvia integralmente. Le forme associative esistenti devono adeguare la propria organizzazione e funzionalità ai suddetti requisiti, se non già posseduti, entro il 30 giugno 2009. Obiettivo: migliorare l’accesso ambulatoriale alla pediatria di gruppo con soluzioni che mettano in relazione l’estensione della fascia oraria di ambulatorio ad una effettiva maggiore potenzialità di servizio. L’attività resa in termini di incremento orario sarà in tutti i casi opportunamente pubblicizzata dall’Azienda USL alla popolazione dei relativi bacini d’utenza, allo scopo di aumentare il soddisfacimento della domanda di assistenza comunemente riferibile alla Pediatria territoriale e di contribuire in modo concreto a ricollocare con maggiore appropriatezza molte richieste di assistenza oggi impropriamente rivolte al Pronto Soccorso ospedaliero. Incentivo economico: il compenso pari a €.1,50/assistito/anno è corrisposto ai PLS appartenenti alle pediatrie di gruppo, per la settima ora aggiuntiva finalizzata alla estensione della fascia oraria giornaliera di accesso ambulatoriale, già garantita attualmente per sei ore, per 5 giorni lavorativi/settimana e per tutto l’anno. Il compenso decorre dalla data in cui la forma associativa dà formale comunicazione all’Azienda USL circa la copertura dell’ orario aggiuntivo fermo restando quanto stabilito dall’ ACN. L’estensione oraria dalla ottava alla dodicesima è autorizzata dal Dipartimento delle Cure Primarie previo confronto con le componenti professionali e valutazione di opportunità economica ed assistenziale, con priorità alle sedi di NCP, con l’obbligo per ogni PLS ad incrementare proporzionalmente il proprio orario minimo settimanale di ambulatorio. Significato: rafforzare la pediatria di gruppo, forma associativa più funzionale allo sviluppo delle condizioni di accessibilità alle cure primarie pediatriche e potenziare il portafoglio di attività delle sedi dei NCP. 1.E. Progetto SOLE e sviluppo delle comunicazioni informatiche Il Progetto regionale SOLE (Sanità On LinE) è finalizzato a realizzare una rete informatica e telematica di collegamento fra i servizi territoriali e i servizi ospedalieri, per agevolare la comunicazione fra gli operatori sanitari e, di conseguenza, l’erogazione dei servizi, con importanti e positive ricadute sulla continuità assistenziale e sulla semplificazione dell’accesso ai servizi. Obiettivi: una volta a regime tale progetto consentirà di: a) gestire ed integrare tutto il ciclo informativo che dalla prescrizione del medico arriva al referto (laboratorio, specialistica, pronto soccorso); b) implementare i servizi di comunicazione telematica sui piani di assistenza domiciliare tra i PLS e gli altri professionisti delle Azienda USL; c) ricostruire la storia clinica degli assistiti attraverso l’accesso dei PLS ai dati sanitari; d) emettere una comunicazione tempestiva tra il PLS e i professionisti ospedalieri, in caso di ricovero dell’assistito, sia per la fase di ammissione che per quella di dimissione; e) aggiornare l’anagrafica degli assistiti; f) registrare le vaccinazioni facoltative effettuate dal PLS e i bilanci di salute. Tale evoluzione tecnologica rappresenta inoltre l’occasione per concordare standard e modalità per la tenuta delle schede/cartelle individuali degli assistiti e per la condivisione di documentazione on-line. La cartella informatica dei PLS deve essere in grado di recepire automaticamente tutte le informazioni rese disponibili nell’ambito del progetto SOLE. Al fine di semplificare più possibile l’utilizzo delle tecnologie informatiche e rendere possibili i collegamenti orizzontali (fra PLS) e verticali, le parti concordano di sostenere la scelta di un software unico su scala aziendale, fra quelli attualmente in uso, impegnandosi per quanto di competenza a far convergere univocamente le dotazioni in essere dei pacchetti informatici e le nuove acquisizioni verso tale obiettivo, nel minor tempo possibile. L’ AUSL di Ravenna, tramite CUP 2000 si impegna a collegare a SOLE tutti i PLS entro il 31 dicembre 2009. Incentivo economico: la corresponsione dell’ incentivo economico decorre dal 01.01.2010, è pari a €. 5,00/assistito/anno, come definito dall’ ACR e viene erogato in acconto nella misura del 60% corrispondente a €. 3,00/anno. Indicatore: numero di prescrizioni di specialistica ambulatoriale effettuate tramite nomenclatore SOLE / numero delle prescrizioni effettuate da ciascun PLS prenotate a CUP. Fonti: banche dati aziendali SOLE e ASA. Standard: la verifica delle prescrizioni verrà effettuato sull’ intero anno 2010; a fronte di una attività prescrittiva con catalogo SOLE pari o superiore all’ 80% verrà corrisposto l’intero incentivo previsto dall’ Accordo Regionale ( €. 5,00/assistito/anno ) e quindi il conguaglio di €. 2,00 verrà erogato dopo la verifica ed in una unica soluzione. A fronte di una attività prescrittiva tramite Catalogo SOLE dal 60% all’ 80% verrà erogato un incentivo pari al 60% ( €. 3,00/assistito/anno ); nulla è dovuto per una percentuale di prescrizione inferiore al 60%. Nella eventualità che i PLS non raggiungano tale percentuale si andrà a recupero dell’ acconto già erogato in tre rate mensili successive. Nella valutazione del raggiungimento dell’ obiettivo si terrà conto di eventuali problemi tecnici nel frattempo insorti e/o collegati all’ utilizzo del Nomenclatore SOLE. Significato: promuovere l’utilizzo delle potenzialità di SOLE da parte di tutti i PLS, attivando tutte le procedure disponibili sulla base del grado di avanzamento del progetto. Il Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Ravenna dott. Andrea Rossi Firmato _______________________________ Le OO.SS. dei Pediatri di Libera Scelta della Provincia di Ravenna dott. Stefano Testi delegato F.I.M.P. Firmato _______________________________ dott. Valerio Moschettini delegato C.I.Pe Firmato _______________________________