VADEMECUM ALUNNI BES (degli alunni con DSA, disturbi evolutivi specifici, difficolta’ di apprendimento e altro) PREMESSA Il seguente Vademecum traccia le linee guida di riferimento di questo Istituto per poter agire in presenza di alunni indicati col termine BES. L’intento è anche quello di rendere i docenti quanto più possibile autonomi nella conoscenza, nella didattica e nelle strategie di intervento mirato per alunni BES, nella consapevolezza che l’autonomia professionale nella didattica, come precisato anche nella Legge 107/2015, inizia con l’auto aggiornamento e l’auto formazione. Il numeroso materiale a disposizione di tutti in possesso del CTRH, le informazioni di ogni genere presenti in rete e la possibilità di aggiornarsi autonomamente e gratuitamente a seguito delle ultime novità legislative, unite ai suggerimenti dei due referenti DSA/BES della scuola spiegano perchè in questa guida non verranno dati suggerimenti didattici, né verranno spiegati concetti relativi al cosa è un DSA, al cosa fare in presenza di, al come intervenire. Inoltre, non tratteremo degli alunni con certificazione di disabilità, per i quali si rimanda allo specifico Vademecum in uso. DISABILITA’ Vedi vademecum specifico DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DSA, disturbi del linguaggio, disturbo non verbale, disprassia, disturbo evolutivo specifico misto “Funzionamento Borderline”- Borderline cognitivo” Disturbo da deficit dell’attenzione Iperattività Socio-economico, culturale, linguistico FIL (Funzionamento Intellettivo Limite) ADHD SVANTAGGIO Tabella 1: alunni BES - - - FINALITA’ DEL PROTOCOLLO Fornire criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per facilitare il processo di inclusione dell’alunno con BES e per una gestione efficace dei rapporti con l’alunno, la sua famiglia ed eventuali specialisti privati e del SSNN; Definire compiti e ruoli delle figure operanti nell’istituzione scolastica relativamente a questa tipologia di alunni; Definire pratiche condivise tra tutto il personale; Favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici di intervento; Tracciare le linee delle possibili fasi di accoglienza, osservazione, programmazione, messa in atto e monitoraggio-verifica delle azioni a favore degli studenti con BES (DSA e altri disturbi diagnosticati o meno); Favorire una cultura della documentazione e della trasparenza della comunicazione fra i già citati soggetti coinvolti nel processo formativo-educativo degli alunni con BES. Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra scuola, famiglie ed operatori altri. Adottare forme di verifiche e valutazioni adeguate alle esigenze degli alunni; 1 RIFERIMENTI NORMATIVI L 170 8/10/2010 DM 5669 12/07/2011 (Linee Guida) DM 27/12/2012 CM 8 06/03/2013 Nota MIUR 1551 27/06/2013 Nota MIUR 2563 22/11/2013 Nota USR Sicilia 13462 del 09/09/2015 Atto di Indirizzso del DS dell’I.C. Laura Lanza POF dell’I. C. Laura Lanza Regolamento dell’I. C. Laura Lanza PAI dell’I.C. Laura Lanza PROCEDURE DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DSA 1. Effettuare test e prove MT contenuti nella cartella in dotazione ad ogni consiglio di classe e interclasse; 2. Attivare percorsi didattici di recupero mirati. A tal fine, si suggerisce di consultare il materiale specifico in possesso del CTRH. 3. Se le difficoltà perdurano, compilare la “scheda segnalazione sospetto DSA” e il modulo NPIA contenuti nella cartella di cui sopra e consegnarli al docente referente DSA ; 4. Il docente referente DSA, insieme al docente di classe incontrerà la famiglia per invitarla a recarsi, come da normativa, all’NPIA per una valutazione ed eventuale certificazione. 5. Se la famiglia acconsente, essa stessa si recherà con le due schede debitamente firmate e protocollate all’NPIA per la prima visita. Segue punto 7. 6. Se la famiglia non acconsente a far certificare il figlio/a, il consiglio di classe ne verbalizzerà le motivazioni e considererà l’alunno quale rientrante in altra categoria BES (vedi procedure specifiche) 7. Appena ne è in possesso, la famiglia presenta la certificazione in segreteria all’ufficio alunni. 8. La scuola ( personale di segreteria) acquisisce la certificazione, la protocolla, informa il DS e il referente DSA che a sua volta informa il coordinatore di classe e avvia le procedure di legge. Entro trenta giorni dalla ricezione della certificazione (e quindi in qualunque momento dell’anno scolastico), il consiglio di classe/interclasse stila il PDP, lo firma, lo fa firmare alla famiglia e lo consegna al referente DSA per essere depositato agli atti. 9. Segue procedura dal punto tre del paragrafo successivo. 2 PROCEDURE DA SEGUIRE IN CASO DI DSA CERTIFICATO N.B. Per certificazione si intende un documento con valore legale che permette ed obbliga ad adottare le misure previste dalla legge 170/2010. La certificazione la rilascia l’NPIA. Per diagnosi si intende, invece, un documento che può essere rilasciato da un medico o da uno specialista e che attesta l’esistenza di una problematica. La diagnosi spesso precede il rilascio della certificazione, ma in attesa che questo avvenga (spesso i tempi sono lunghi), per garantire all’alunno gli interventi idonei, il consiglio di calsse/interclasse adotterà comunque le procedure previste (PDP e intervento didattico). 1. La famiglia presenta in segreteria alunni la certificazione in suo possesso al momento dell’iscrizione del figlio/a 2. La scuola (personale di segreteria) acquisisce la certificazione, la protocolla, informa il DS e il referente DSA che a sua volta informa il coordinatore di classe e avvia le procedure di legge. 3. Entro il mese di novembre si stila il PDP, lo si firma, lo si fa firmare ai genitori e lo si consegna al docente referente DSA per essere depositato agli atti 4. Durante ogni consiglio di classe/interclasse si verbalizzano gli aggiornamenti relativi all’alunno DSA 5. In previsione delle prove centralizzate trimestrali il consiglio di classe predispone in conformità a quanto previsto nel PDP, tempi, modi ed eventuali strumenti necessari all’espletamento della prova, raccordandosi con la FS “Valutazione ed Orientamento”. 3 PROCEDURE DA SEGUIRE PER ALUNNI “ALTRI BES “ Gli alunni in situazioni di svantaggio socio-economico e culturale vengono considerati BES nella misura in cui tali situazioni costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale e generano scarso funzionamento adattivo, ossia creano comportamenti devianti con conseguente peggioramento sia del rendimento personale ma soprattutto dell’immagine sociale di sé. Mentre per gli alunni con DSA vi è un obbligo di legge per la stesura del PDP e per l’adozione di misure previste nella legge 170/2010, per gli altri tipi di BES la normativa lascia ad ogni consiglio di classe/interclasse la facoltà di decidere se redigere o meno il PDP sulla base di documentazione fornita dalla famiglia o sulla base di considerazioni di tipo pedagogico e didattico. Pur restando nella possibilità di scegliere se personalizzare il percorso didattico e di eventualmente formalizzare tale decisione, il protocollo di questo Istituto prevede comunque che si debba procedere come segue: 1. Rilevazione dei bisogni educativi speciali 2. Coinvolgimento della famiglia 3. Verbalizzazione degli alunni BES al primo consiglio di classe/interclasse utile nel quale si dichiara se si è scelta l’adozione di un PDP o, se no, di un percorso personalizzato, motivando tali scelte. 4. Far visionare e firmare il PDP alla famiglia e consegnarne una copia in segreteria alunni per l’inserimento nel fascicolo personale dell’alunno/i 5. Se la famiglia non firma il PDP verbalizzarlo sempre al consiglio di classe/interclasse 6. Verbalizzare ad ogni consiglio di classe l’andamento didattico 7. Concordare eventuali esigenze particolari nelle prove centralizzate di Istituto raccordandosi con la FS “Valutazione ed Orientamento”. 8. Redigere relazione conclusiva a fine anno scolastico che indichi scelte metodologiche, percorsi didattici effettuati e risultati ottenuti. La copia della relazione rimane nel fascicolo dell’alunno ed è strumento fondamentale per la continuità didattica. 4 NOTE CONCLUSIVE: 1. Il modello PDP da utilizzare è scaricabile dal sito della scuola ed è valido sia per alunni DSA che per alunni con altri BES 2. La certificazione per alunno DSA ha durata per l’intero ciclo scolastico e oltre. Il PDP si rinnova ogni anno scolastico. 3. Il PDP per alunni “altri BES” ha natura transitoria, cioè può non essere riconfermato l’anno successivo 4. La normativa considera possibili alunni BES anche gli alunni stranieri. In questo Vademecum non se ne fa cenno perché l’utenza dell’Istituto non contempla casi di questo tipo. Va da sé che comunque le procedure da adottare in caso di alunno straniero nuovo iscritto siano riconducibili a quelle relative ad alunni “altri BES”, sempre e solo se se ne ravvisi la necessità. 5. Per lo svolgimento delle prove INVALSI e per gli esami di conclusione primo ciclo si raccomanda di leggere le note che ogni anno il MIUR pubblica e che vengono riportate sul sito della scuola. In esse si delineano le modalità di svolgimento delle prove per l’anno di riferimento. Raccordarsi con la FS “Valutazione ed Orientamento”. 5 ALUNNI CON DSA DIAGNOSI SPECIALISTICA OSSERVAZIONE OSSERVAZIONE OSSERVAZIONE DEGLI STILI DI DELLE APPRENDIMENTO PRESTAZIONI P.D.P PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO STRUMENTI MISURE COMPENSATIVI DISPENSATIVE PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO: interventi adeguati alle capacità e alle possibilità Registratore, programmi di video scrittura, calcolatrice, mappe concettuali, altro Interventi che consentono di non svolgere alcune prestazioni VERIFICHE E VALUTAZIONE Tabella 2: procedura DSA 6 ALUNNI CON ALTRI BES ASSENZA DI DIAGNOSI SPECIALISTICA OSSERVAZIONE OSSERVAZIONE OSSERVAZIONE DEGLI STILI DI DELLE APPRENDIMENTO PRESTAZIONI P.D.P PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (CONSIGLIATO) STRUMENTI MISURE COMPENSATIVI DISPENSATIVE PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO: interventi adeguati alle capacità e alle possibilità Registratore, programmi di video scrittura, calcolatrice, mappe concettuali, altro Interventi che consentono di non svolgere alcune prestazioni VERIFICHE E VALUTAZIONE Tabella 3: procedura altri BES 7