ROMA 20 GIUGNO 1999
GIORNATA PER FORMATORI ASSOCIATIVI
Letizia Fassio
Staff nazionale Scuola dell’Infanzia
LA PERSONA E’ INTESA COME
ESSERE EMERGENTE
IL SUO STATUTO
ONTOLOGICO-ESISTENZIALE
E’ STATUTO DI RELAZIONE
L’UMANAZIONE
A CUI DEVE TENDERE IL
PROCESSO EDUCATIVO
SI INSCRIVE IN UN
ORIZZONTE RELAZIONALE
NECESSITA’ DI
“ABILITARSI UMANANTE
AL COMUNICARE”
ATTRAVERSO
 Attenzione rispettosa
Rimozione del disprezzo per l’uomo
Conoscenza dei ritmi degli altri
Attenzione al “soffrire dell’uomo”
LA RICERCA NON E’ UN CAMMINO
DAL SEMPLICE AL DIFFICILE
MA UN SALTO
DA COMPLESSITA’
IN COMPLESSITA’
LA COMPLESSITA’ E’
“il riconoscimento della ricchezza
e della diversità delle organizzazioni
di ogni dimensione e di ogni natura”
( J.Melese- Vers l’entreprise à la complexitè humaine”
FARE RICERCA E’
ORGANIZZARE
UNO SPAZIO DI COMPLESSITA’
LA SALA D’ASPETTO
E’ LUOGO DI PASSAGGIO
A VOLTE DI DISAGIO
DI RIFLESSIONE ED ATTESA
CHE PRODUCE E PRECEDE
LA“RIVOLUZIONE”
O
“RIFORMULAZIONE
DI CONOSCENZA”
(“The Waiting Room”- Fabbri Montesano Munari)
“ l’unico uomo che possa considerarsi
educato è colui che ha imparato ad
imparare, che ha imparato ad adattarsi
e a mutare; che sa che nessuna conoscenza
è certa e che solo il processo di ricerca
della conoscenza costituisce una base
di certezza. La disponibilità al mutamento
la fiducia nel processo, piuttosto che
nella conoscenza statica, costituisce l’unica
meta sensata dell’educazione del
mondo moderno” (C.Rogers)
IL “FUNZIONAMENTO SOCIALE”
SI MISURA SU DIVERSI LIVELLI:
 abilità di gestione di se stessi
 abilità di gestione dei compiti di vita
 abilità di apertura verso gli altri
 abilità di rispetto degli altri nella loro
storicità, libertà, responsabilità
LA COMUNICAZIONE IN GRUPPO
SI SVILUPPA ATTRAVERSO
I CANALI DELLA
 SINTASSI che si occupa dei canali di
trasmissione dei messaggi
 SEMANTICA che si occupa dei
significati
 PRAGMATICA che si occupa dei
comportamenti indotti dalla interazione
ALL’INIZIO DI OGNI PROCESSO
VI E’ UN INCONTRO UMANO
UN GRUPPO HA CONFINI APERTI
E’ SOGGETTO A
CONTRATTAZIONE CONTINUA
E’ IN CONTINUA EVOLUZIONE
LE REGOLE DEVONO POTER
SUSSISTERE
ALLA LORO TRASGRESSIONE
CIASCUNO NEL GRUPPO
• fa pratica di ruoli di organizzazione, comunicazione,
di corretti flussogrammi di lavoro articolati
dal principio del feed-back
• sperimenta prassi attive di lavoro interattivo
• dialoga con se stesso e con gli altri, conosce e si conosce
• impara insieme
• allarga il campo di coscienza e conoscenza
• diviene sensibile agli altri
• si costruisce una immagine di sé
• si costruisce una pedagogia della rialimentazione e
della consapevolezza
• si verifica come insegnante e come persona
CIASCUNO NEL GRUPPO
COSCIENTIZZA IL VALORE:
 del dialogo e del confronto
 di un linguaggio comune
 di una comunicazione controllata
 di norme di lavoro e di vita di gruppo
 di responsabilità
 di consapevolezza del proprio ruolo
 di un feed-back consapevole e leale
 di trasformare le consuete prassi di vita
 di essere testimone di valori
NEL GRUPPO BISOGNA TENER
PRESENTI:
1. Il contratto
2. la dimensione emozionale
3. la realtà formativa
IL GRUPPO E’ DI TUTTI MA
NEL GRUPPO OGNUNO E’ UN “IO”
Ognuno deve sentirsi responsabile della
“MEMORIA” del gruppo,
l’unica che consente
di ricomporre e ricostruire
percorsi e processi, analizzare forme e
modi di relazione, prendere consapevolezza
dei cambiamenti e
riflettere su ciò che si era
e su come si sta cambiando
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Lavorare in gruppo (power point)