Responsabilità condivise in chirurgia SCHIO Sabato 19 Aprile 2008 Per meglio comprendere se esiste più coesione o confusione nel lavoro di gruppo, dobbiamo fare una premessa. Oggi, il sistema sanitario nazionale è in grande fermento sotto spinte continue di trasformazione, a causa della normativa degli ultimi anni. La normativa sanitaria di riferimento (il Decreto Legislativo 502/92) e le sue successive modifiche ed integrazioni, il Decreto Legislativo 229/99, i piani Sanitari Nazionali, hanno introdotto il concetto di aziendalizzazione in Sanità. Tutto il settore è stato trasformato, con la gestione delle strutture sanitarie in termini di logica e con strumenti di pura economia aziendale. L’azienda ospedale è diventata un’organizzazione particolare e complessa, con carattere di unicità in quanto essa è allo stesso tempo impresa e servizio. Oggi il paziente/cliente chiede un rapporto e un confronto di elevata qualità e umanità e sempre più personalizzato. In tutto questo contesto così cambiato e così veloce, la professione infermieristica, negli ultimi anni, ha visto mutare il proprio quadro normativo. Tutto ciò ci permette, oggi, di essere pienamente partecipi dei cambiamenti previsti. L’infermiere oggi è responsabile dell’assistenza generale infermieristica così come previsto dal D.M. 739/94 relativo al profilo professionale. Ha un suo ordinamento didattico, si veda per ultima la legge n° 43 del 1 Febbraio 2006. Svolge la sua professione con un suo codice deontologico (si veda il testo approvato dal comitato centrale federazione IPASVI – Febbraio 1999). Il codice deontologico guida l’infermiere nello sviluppo della identità professionale e nell’assunzione di un comportamento eticamente responsabile, con l’impegno di viverlo nel quotidiano. PRINCIPI ETICI DELLA PROFESSIONE: • Rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo • Riconosce la salute come bene fondamentale • Riconosce che tutte le persone hanno diritto ad uguale considerazione • Agisce tenendo conto dei valori religiosi, ideologici ed etici della persona PRINCIPI ETICI DELLA PROFESSIONE: • Si impegna a trovare la soluzione attraverso il dialogo in caso di conflitti da diversità etiche • Si impegna a non nuocere nell’agire professionale, orientando la sua azione all’autonomia e al bene dell’assistito • Contribuisce a rendere eque le scelte allocative, attraverso l’uso ottimale delle risorse RESPONSABILITA’ CONDIVISE? Coesione o confusione nel lavoro di gruppo? Con le premesse sopra esposte l’infermiere gioca un ruolo importante per centrare in pieno gli obiettivi. Buona parte di tutto ciò si realizza attraverso la COMUNICAZIONE. Essa in generale è risorsa, è figlia della scienza, della cultura, dell’innovazione, della partecipazione e del rispetto del cittadino. Nell’organizzazione sanitaria dove gli obiettivi sono difficili da raggiungere, il valore aggiunto deriva dalle persone, pertanto bisogna rendere effettiva ed efficace ogni forma di comunicazione. Essa è la linfa vitale dell’organizzazione, quando è buona mantiene il gruppo, lo motiva e lo porta al raggiungimento degli obiettivi prefissati. In un blocco operatorio plurispecialistico e multiprofessionale, come pure nei reparti e servizi chirurgici, il progetto comunicativo si basa sul miglioramento di elementi quali: • la COMPETENZA • gli ATTEGGIAMENTI Questi permettono di ottenere risultati solo se le multiprofessionalità perseguono il raggiungimento di uno stesso fine. All’interno di un blocco operatorio e nei reparti chirurgici lavorano varie figure professionali e il suo buon funzionamento dipende dalla sinergia che si instaura tra i professionisti presenti. Lavorare in gruppo significa partecipare agli stessi obiettivi, condividere gli stessi valori, condividere senza prevaricazioni il proprio sapere e le proprie conoscenze. Tutto ciò è possibile attraverso l’uso della comunicazione, che in sala operatoria (soprattutto) non è solo verbale, ma tutto ciò che determina la relazione tra persone (lo sguardo, il tono della voce, la postura, gli atteggiamenti, il rispetto, etc…) Nella realizzazione di un progetto comunicativo per un blocco operatorio è importante applicare e seguire una logica di azioni: 1) una buona organizzazione del lavoro 2) una buona gestione e un buon coordinamento all’interno del gruppo 3) un buon coordinamento tra le equipe professionali 4) un totale rispetto della struttura organizzativa da parte di tutti 5) ricerca ed implementazione di protocolli e procedure multiprofessionali 6) condivisione e diffusione dei contenuti e dei valori strategici Se questi elementi sono i pilastri per un miglioramento, esso porta certamente a quell’obiettivo di efficacia ed efficienza dei servizi che si traduce, per il paziente/cliente in GARANZIA DI PRESTAZIONE E DI RISULTATO Noi infermieri - e personalmente in qualità di coordinatore di un gruppo operatorio – sentiamo il dovere di rivolgerci a questa platea, rappresentata da figure multiprofessionali, per affermare che oggi la professione infermieristica è molto cambiata rispetto al passato. L’infermiere collabora, interagisce e condivide con i colleghi e gli altri operatori, di cui riconosce e rispetta lo specifico apporto all’interno dell’equipe. Nell’ambito delle proprie conoscenze, esperienze e ruolo professionale, contribuisce allo sviluppo delle competenze assistenziali. Tutela la dignità propria e dei colleghi, attraverso comportamenti ispirati al rispetto ed alla solidarietà. Si adopera affinchè la diversità di opinione non ostacoli il progetto di cura. La professione infermieristica così cambiata in pochi anni, ha permesso ed ha favorito l’implementazione giorno dopo giorno di una strategia per un vero cambiamento, già iniziata e che continuerà nel tempo. I risultati già ottenuti sono rappresentati da alcuni percorsi assistenziali già preparati ed applicati, altri in fase di completamento. esempio: CARTELLA DI RACCOLTA DATI Questa introduzione nella nostra attività quotidiana ha lo scopo di ridurre i rischi e dare garanzia al paziente. PRESENTAZIONE DELLA CARTELLA La rintracciabilità ci permette di rispondere in maniera efficace a qualsiasi rischio, a qualsiasi dubbio, a qualsiasi paura. Questo strumento dà garanzia di risultato a tutte le figure professionali. Per raccogliere questi dati, questi elementi o semplici etichette ci vuole del tempo. Questo tempo è rappresentato da un carico di lavoro ben definito e che rappresenta per noi infermieri un momento importante ed indispensabile del nostro vivere professionale quotidiano. Tutto ciò permette di coniugare il complesso aspetto normativo delle sale operatorie, con quello della qualità totale. In conclusione è doveroso sottolineare un aspetto che incide nei concetti di garanzia e sicurezza: I COSTI. Molti ritengono che tutto questo sia solo un costo aggiuntivo, ma dipende solo dai PUNTI DI VISTA. La garanzia del paziente e la sicurezza, intesa come risultato di un professionista, oltre che un obbligo, credo siano soprattutto un SEGNO DI CIVILTA’ ed un corretto e responsabile INVESTIMENTO. Vi ringrazio per la Vostra Cortese Attenzione