PROFESSIONAL LENTI A CONTATTO ASFERICHE - COME MIGLIORARE LA QUALITÀ VISIVA Far crescere la propria attività con le lenti a contatto sferiche Nidhi Satiani, OD MS e Kathryn Richdale, OD MS FAAO The Ohio State University College of Optometry I n qualità di optometristi, abbiamo fatto giuramento di “consigliare ai pazienti, in modo esauriente ed onesto, tutto ciò che potrebbe essere utile a ripristinare, mantenere o migliorare la loro visione”. Purtroppo, la sola correzione delle aberrazioni di ordine basso (miopia, ipermetropia e astigmatismo) non sempre garantisce il completo ripristino, mantenimento e/o miglioramento della visione. Tutti noi abbiamo avuto esperienza di pazienti che vengono nel nostro studio e leggono con un’acuità visiva di 20/20 sia da lontano che da vicino, ma che affermano di vedere immagini sfuocate o aloni. Studi condotti in passato hanno evidenziato che, una volta corrette le aberrazioni di ordine inferiore, quelle di ordine superiore divengono fattori significativi per la qualità visiva.1,2 Forse, invece di parlare di “aspettative realistiche”, dovremmo prendere in considerazione per questi pazienti la prescrizione di lenti a contatto asferiche. Misurazione e correzione delle aberrazioni di ordine superiore Gli aberrometri tipo ‘Shack-Hartmann’ sono gli aberrometri clinici più comuni e possono essere utilizzati per scopi diversi, compresa la misurazione oggettiva dell’errore refrattivo e della dimensione della pupilla, ma vengono molto spesso impiegati per quantificare le aberrazioni di ordine superiore.3-7 Le aberrazioni di ordine superiore clinicamente significative sono generalmente classificate dal terzo al sesto ordine (Fig. 1). Nella popolazione normale ed in salute, l’aberrazione sferica è una delle più diffuse aberrazioni di ordine superiore ed è causata dal fatto 44 | PROFESSIONAL OPTOMETRY | FEBBRAIO 2012 che i raggi luminosi provenienti dalla periferia della pupilla vengono deviati in misura maggiore o minore rispetto a quelli che la attraversano al centro (Fig. 2).8 In ultima analisi, gli aberrometri ci permettono di comprendere meglio il sistema visivo dei nostri pazienti. L’aberrazione sferica può dare sintomi di visione sfocata, abbagliamenti, aloni ed effetti di tipo starburst9 (luce ‘scoppiettante’ – nota del traduttore). Gli effetti visivi dell’aberrazione sferica dipendono dalla dimensione della pupilla, e i sintomi sono minori o del tutto assenti nei soggetti con pupille più piccole. Questi sintomi vengono spesso avvertiti in modo particolare in condizioni di bassa luminosità o di basso contrasto luminoso. Fortunatamente l’aberrazione sferica è relativamente semplice da ridurre, perché è 2° ordine: Defocus (miopia, ipermetropia) e Astigmatismo 4° ordine: aberrazione sferica Figura 1. Polinomi di Zernike. (Adattati da Advanced Medical Optics Wavefront Sciences) PROFESSIONAL simmetrica rispetto all’asse visivo, contrariamente ad altre aberrazioni di ordine superiore che variano in orientamento.10,11 Nella nostra società la popolarità della visione ad “alta definizione” (Visione in HD) si è estesa dai televisori alla chirurgia refrattiva e agli impianti di lenti intraoculari. Gli strumenti ottici mantengono la promessa dell’alta definizione grazie alla riduzione delle aberrazioni di ordine superiore; ciò ha messo in evidenza quanto sia importante la correzione dell’aberrazione. Anche noi specialisti dell’EyeCare possiamo mantenere questa promessa grazie all’applicazione di lenti a contatto che correggono l’aberrazione sferica. Lenti a contatto asferiche Le lenti a contatto morbide vengono generalmente realizzate con superfici sferiche che possono indurre un’ulteriore aberrazione sferica nell’occhio. Nelle lenti a contatto asferiche la forma della lente varia andando dal centro verso la periferia. Attualmente sono disponibili sul mercato numerose lenti a contatto disposable asferiche, sia hydrogel che silicone hydrogel, con programmi di sostituzione da giornaliero a mensile (Tab. 1). È importante notare che non tutte le geometrie asferiche sono uguali. Alcune lenti a contatto asferiche sono ideate per contrastare le aberrazioni sferiche indotte dalla sola lente a contatto, mentre altre geometrie riducono al minimo la combinazione di aberrazioni insite nell’occhio della popolazione media con le aberrazioni indotte dalla lente a contatto stessa. Gli ultimi sviluppi della tecnologia Figura 2. Esempi di aberrazioni sferiche positive nelle quali i raggi luminosi periferici vengono deviati maggiormente rispetto ai raggi centrali. asferica riguardano non solo la miglior correzione mirata per ogni intervallo di 0.25 D dell’intera gamma dei poteri, ma anche geometrie che comportano una variazione della forma della lente a contatto, e perciò della sua ottica, una volta che la lente viene applicata sull’occhio. I contattologi possono documentarsi sulle caratteristiche specifiche delle varie geometrie delle lenti, contattando i rappresentanti locali delle Aziende produttrici o visitandone i siti web. Che cosa fare in pratica Qui di seguito ci sono due esempi di pazienti, visti alla Ohio State University di Columbus, Ohio, che lamentavano problemi visivi con le loro lenti a contatto abituali ed erano interessati a migliorare la loro visione. A questi pazienti sono state applicate lenti a contatto di prova sia sferiche che asferiche, e le aberrazioni sono state misurate con l’Aberrometro COAS (Wavefront Sciences), un aberrometro di tipo Shack-Hartmann e con una pupilla di 6 mm (Fig. 3). Paziente 1: Ad una donna di 28 anni, con refrazione manifesta di -6.50 -0.50 x 147° in OD, e -7.25 -0.75 x 45° in OS, sono state applicate lenti a contatto CooperVision Biofinity di -6.00D e -7.00D. Le aberrazioni sferiche nell’occhio destro non corretto erano +0.20 μ, aumentavano leggermente a +0.21 μ con una lente a contatto sferica, e scendevano a +0.01 μ con una lente a contatto asferica Biofinity. Paziente 2: Ad una donna di 26 anni, con autorefrazione di -3.25 -1.00 x 156° in OD e -3.50 -1.25 x 18° in OS, sono state applicate lenti a contatto sferiche, asferiche e toriche. Nell’occhio destro non corretto l’aberrazione sferica era +0.23 μ, +0.25 μ con una lente a contatto sferica, e +0.03 μ con una lente a contatto asferica PureVision2. Anche se in questo caso l’aberrazione sferica era minore con la lente a contatto asferica rispetto a quella sferica, occorre sempre correggere innanzitutto le aberrazioni di ordine inferiore come l’astigmatismo prima di tentare di ridurre gli errori di ordine superiore, perché quelle di ordine minore hanno un maggior impatto sulla qualità complessiva della visione. Perciò, anche se l’aberrazione sferica è stata ridotta con la lente asferica, data l’entità dell’aberrazione associata ad astigmatismo riteniamo che per la paziente sarebbe stata più indicata una lente Purevision Toric con superficie anteriore asferica che avrebbe corretto anche l’astigmatismo. La figura 4 mostra il risultato ottenuto con l’Aberrometro COAS per il Paziente PROFESSIONAL OPTOMETRY | FEBBRAIO 2012 | 45 PROFESSIONAL #2. Sulla sinistra, i dati dell’occhio non corretto mostrano che le maggiori aberrazioni qui sono il defocus sferico (OSA 2,0), l’astigmatismo (OSA 2,2 e 2,-2), ed anche l’aberrazione sferica (OSA 4,0). Le aberrazioni rilevate con Purevision2 sono rappresentate al centro e dimostrano la diminuzione sia del defocus sferico (miopia) che dell’aberrazione sferica. Inoltre le lenti a contatto Purevision Toric (a destra) riducono il defocus, l’astigmatismo e l’aberrazione sferica. Costruisci la tua attività di contattologia Applicare lenti a contatto asferiche è proprio un’occasione in più con cui i contattologi possono soddisfare maggiormente i pazienti e fidelizzarli. Spesso durante i controlli dell’acutezza visiva i pazienti affermano di avere problemi con la guida notturna o con la lettura delle slides durante le conferenze, e questi sintomi vengono etichettati come “normali.” Questi problemi visivi possono essere dovuti ad una aberrazione sferica non corretta. I contattologi raramente misurano i profili dell’aberrazione dei pazienti o verificano la loro funzione visiva completa utilizzando ottotipi a bassa illuminazione o a basso contrasto. Fortunatamente non è necessario per noi ottici modificare i nostri protocolli di analisi o acquistare attrezzature costose per poter essere in grado di applicare lenti a contatto asferiche. Produttore Bausch + Lomb È più importante ascoltare direttamente dai nostri pazienti i loro sintomi visivi ed essere proattivi tenendo aggiornati noi stessi e i nostri pazienti sulle più recenti innovazioni tecnologiche nell’ambito della geometria delle lenti a contatto. La geometria asferica delle lenti a contatto può risultare vantaggiosa per quei pazienti che lamentano visione sfuocata, riflessi e aloni o che possono avere diametri pupillari di grandi dimensioni o un vizio di refrazione elevato. Più elevato è il vizio refrattivo e maggiore è l’entità dell’aberrazione sferica indotta dalla superficie sferica delle lenti. Le aberrazioni aumentano anche all’aumentare del diametro della pupilla: pazienti con pupille oltre i 5 mm. o che lavorano o studiano in ambienti poco luminosi, possono essere maggiormente soggetti alle aberrazioni sferiche. Tuttavia è importante ricordare che una diminuzione delle aberrazioni di ordine superiore risulta più rilevante nel caso in cui le aberrazioni di ordine inferiore vengono minimizzate. Ci sono alcune avvertenze da tener presenti quando si applicano lenti a contatto asferiche. Una lente con ottica asferica decentrata può in effetti peggiorare la visione rispetto ad una lente con ottica sferica, ed è quindi opportuno verificare il centraggio di questo tipo di lente. Inoltre, alcune lenti a contatto asferiche sono indicate per la correzione di un certo range di aberrazione sferica, a causa di limitazioni intrinseche nella geometria delle lenti stesse o nella capacità Lente a contatto Curva base Diametro Gamma poteri PureVision 8.3, 8.6 14.0 Da +6.00 a -12.00 PureVision2 8.6 14.0 Da +6.00 a -12.00 SofLens daily disposable 8.6 14.2 Da +6.50 a -9.00 14.2 Da +6.00 a -10.00 Sito web www.bausch.com 8.6, 8.9 Biomedics 55 Premier 8.8 (plus power) Biomedics XC Aspheric 8.5 14.2 Da +6.00 a -10.00 Frequency 55 Aspheric 8.4, 8.7 14.4 Da +20.00 a -20.00 Biofinity 8.6 14.0 Da +20.00 a -20.00 Optical Connection Definition AC 8.3, 8.6 14.2 Da +8.00 a-12.00 www.opticonnection.com Unilens C Vue 55 8.5 14.2 Da +8.00 a -12.00 www.unilens.com CooperVision Tabella 1. Esempi di lenti a contatto disposable con geometria asferica disponibili negli Stati Uniti. 46 | PROFESSIONAL OPTOMETRY | FEBBRAIO 2012 www.coopervision.com PROFESSIONAL produttiva. Infine, non tutte le aberrazioni di ordine superiore riscontrate nei pazienti rientrano nel range della popolazione normale. Se una certa geometria può ridurre le aberrazioni e migliorare la qualità visiva per un dato paziente, quella stessa geometria potrebbe non risultare migliorativa per la visione di un altro paziente. Non disponendo di un aberrometro, è più opportuno istruire i pazienti sui benefici delle lenti a contatto asferiche e incoraggiarli a verificare la qualità visiva utilizzandole nelle loro condizioni ambientali quotidiane. Potrebbe rendersi necessario per i pazienti provare una o due marche per trovare la lente che garantisca loro la migliore qualità visiva. Ma se terrete fede al vostro giuramento di migliorare la visione dei pazienti e vi prenderete il tempo necessario per gestire i loro sintomi riguardo la qualità della visione, allora potrete conservare un paziente per tutta la vita. Paziente 1 Paziente 2 Occhio non corretto Lente a contatto sferica Lente a contatto asferica Figura 3. Aberrazioni sferiche (micron) con una pupilla di 6 mm. Figura 4. Risultati misure con Aberrometro COAS. Aberrazioni di ordine inferiore evidenziate in blu, aberrazioni sferiche evidenziate in rosso. Occhio non corretto: colonna di sinistra. Occhio con lente a contatto asferica: colonna centrale. Occhio con lente torica asferica: colonna a destra. 48 | PROFESSIONAL OPTOMETRY | FEBBRAIO 2012 Bibliografia 1. Thibos L, Hong X, Bradley A, Cheng X. Statistical variation of aberration structure and image quality in a normal population of healthy eyes. J Opt Soc Am A Opt Image Sci Vis. 2002;19(12):2329-48. 2. Lindskoog Petterson A, Jarko C. Spherical aberration in contact lens wear. Cont Lens Anterior Eye. 2008;31(4):189-93. 3. Applegate R, Marcos S, Thibos L. Aberrometry: clinical and research applications. Optom Vis Sci. 2003;80(2):85-6. 4. Charman W. 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