Gennaio 2016 Vietata la copia e la divulgazione non autorizzata DOCUMENTO RISERVATO AD INVESTITORI PROFESSIONALI COMMENTO MENSILE Il saldo leggermente positivo, premia in particolare i temi governativi, strumenti Corporate in particolare gli High Yield statunitensi. Sul debito emergenti si sono trasferite invece tutte le incertezze del comparto con risultati molto negativi in valuta locale. A questi elementi non possiamo fare a meno di aggiungere la performance della valuta Euro, molto negativa a livello globale. Il deprezzamento medio è stato attorno al 10% contro Dollaro, Yen e Franco Svizzero. In particolare solo verso Real Brasiliano, Rand Sudafricano e Lira Turca si sono registrati apprezzamenti significativi dell’Euro. Non dimentichiamo l’andamento ribassista delle materie prime ed in particolare del Petrolio (Brent), che nell’anno ha perso oltre il 20% del valore, segnando per il secondo anno consecutivo risultati molto negativi. Significativa anche la debolezza dell’Oro che in corso d’anno ha gradualmente annullato i guadagni di inizio periodo, chiudendo il 2015 con una perdita del 11%. Sebbene dunque si stia affrontando un contesto di mercato in cui le chiavi di lettura Gentile Collega, risultano la finale, soprattutto Euro e nello specifico i paesi periferici dell’area. In difficoltà invece gli dinamica incerta dei mercati nel mese di Dicembre riassume verosimilmente quanto visto nel corso dell’intero anno con l’alternarsi molteplici e le incertezze permangono, riteniamo preponderante una visione ed un sentiment positivi, con i mercati rivolti alla ricerca di una solida di crescita economica, magari moderata ma sufficientemente robusta da alimentare fasi positive e negative che alla fine ci fanno archiviare con un “nulla di un ciclo virtuoso, elemento costruttivo a sostegno soprattutto del quadro azionario fatto” per l’anno entrante. il 2015. L’attualità finanziaria è stata ancora dominata dal crollo del prezzo del petrolio, causa di ulteriore instabilità in un contesto Si riparte per il 2016 quindi con temi per certi versi poco diversi da quelli visti macroeconomico in fase di miglioramento ma ancora caratterizzato da forti nell’anno appena conclusosi: obbligazioni a rischio, azionari in discreta salute e distinzioni tra le diverse macro-aree. Il ciclo è sostenuto negli USA da dati tensioni valutarie da non sottovalutare. incoraggianti, tali da permettere la tanto “attesa” inversione della politica monetaria da parte della FED, ma la situazione di Europa e Giappone resta invece più arretrata con un recupero reale in ritardo ed un forte ancoraggio del ciclo economico alle politiche espansive delle rispettive banche centrali. Restano infine più alte le preoccupazioni per le economie l’esposizione azionaria Per il MESE DI GENNAIO complessiva complessiva confermando un sostanziale equilibrio fra componente azionaria viene mantenuta stabile ed obbligazionaria. emergenti, sofferenti per il crollo del prezzo delle materie prime e per le ESPOSIZIONE PESO prospettive di rialzo tassi in USA. Venendo azionari ai risultati, (-2.17% Dicembre MSCI-W-LC), consegna in performance particolare in area negative Euro sugli AZIONI (-6.8%), OBBLIGAZIONI inquadrate in un trimestre comunque di importante recupero che chiude un 2015 sui mercati caratterizzato da risultati decisamente variegati e da VALUTE una significativa selettività tra borse vincenti e perdenti. Solo alcuni indici sono risultati particolarmente premianti nell’anno, ricordiamo in tal senso Italia, Germania e Francia o la Russia tra gli emergenti, unica piazza ad offrire risultati positivi di spessore, oltre al Giappone con una crescita annua attorno a +10%. Sulle tematiche settoriali solo Tecnologia, Benessere/Salute e Consumi Ciclici e non Ciclici hanno offerto rialzi annui superiori al 3%. Pochi dunque gli indici “sostanzialmente invariati” (S&P500 -0.73%, Messico -0.39%, Svizzera -1.8% con Sud Africa e Korea attorno al +2%) mentre sono numerose le Borse decisamente negative come, in generale, A livello di allocazione si segnalano importanti variazioni con un sensibile riequilibrio di peso relativo fra gli investimenti sulle principali aree e la selezione settoriale che assume un ruolo più importante. A livello geografico privilegiamo in particolare l’area Euro mentre per i comparti merceologici confermiamo Healthcare e Consumi Ciclici e non Ciclici. Sulla componente obbligazionaria incrementiamo le posizioni sui governativi, in particolare Euro alleggerendo parzialmente le tematiche Corporate ed High Yield. Rimane contenuta l’esposizione valutaria extra euro. quelle emergenti trascinate al ribasso in particolare da Indonesia, Turchia e Brasile od anche comparti settoriali specifici come Basic Material, BUONA PERFORMANCE! Energy ed Utilities; temi che hanno lasciato sul campo ben oltre il 10% del loro valore iniziale. Anche gli investimenti obbligazionari hanno concluso il anno facile, le paventate difficoltà sui Bond si sono solo parzialmente Ambrosetti Asset Management SIM S.p.A. Via Conciliazione 1, 22100 Como [email protected] +39 031 338391 concretizzate ma i mercati hanno dovuto affrontare nel corso dell’anno fasi www.ambrosettiam.com 2015 in modo negativo con una saldo annuale sostanzialmente neutro e smentendo in parte le aspettative iniziali negative. Non è stato tuttavia un incerte e negative molto impegnative e soprattutto inusuali per questa tipologia di investimenti. AMBROSETTI ASSET MANAGEMENT SIM AMBROSETTI ASSET MANAGEMENT SIM AMBROSETTI ASSET MANAGEMENT SIM AMBROSETTI ASSET MANAGEMENT SIM