Dicembre 2015
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DOCUMENTO RISERVATO AD INVESTITORI PROFESSIONALI
COMMENTO MENSILE
Gentile Collega,
la significativa positività di inizio trimestre ha incontrato un naturale
ridimensionamento in Novembre, mese in cui, tuttavia, sono state
ampiamente confermate le solide impostazioni di fondo sui principali
mercati azionari, scossi solo in parte dalle recenti e tragiche tensioni
di carattere geopolitico. Il saldo di performance (MSCI World LC AC:
+0.16% MTD e +1.51% YTD) cela in sé molte informazioni: le borse
sono giunte ad una fase più matura del ciclo di crescita con i recenti
segnali di recupero che parlano di mercati capaci di reagire agli
imprevisti ma che devono ancora dimostrare la capacità di sostenere
un ciclo rialzista solido e duraturo. Il contesto rimane caratterizzato da
elementi contrastanti con i dati macro, estesi a livello globale, che
alternano indicazioni costruttive con altre decisamente più deludenti,
tutti elementi che contribuiscono ad alimentare una certa confusione.
In questo quadro un punto fisso rimane il percorso delle Banche
Centrali di Giappone ed Euro profondamente determinate a sostenere
il ciclo economico con una politica monetaria espansiva a fronte di
livelli di inflazione strutturalmente bassi, ma con effetti già
ampiamente incorporati in particolare nelle quotazioni degli strumenti
obbligazionari. Giungono invece dal fronte Usa le principali incertezze,
non tanto sul probabile incremento dei tassi, ormai dato di fatto,
quanto dalla dinamica dello stesso e dalla reazione degli operatori di
fronte ad uno scenario strutturale “nuovo”.
Mentre su questi temi si concentrano le incertezze e le attese della
maggior parte degli operatori finanziari, sulle azioni ha continuato a
prevalere la positività. Guidano le performance i mercati azionari Euro
(+2.58% Eurostoxx50) trainati in particolare dalla Germania (Dax
+4.90%) ed accompagnati dal Giappone (+1.42%). Bene in Usa il
mercato tecnologico (Nasdaq +1.09%) mentre fatica di più l’indice
generale (S&P500 +0.05%) a ridosso dei suoi massimi storici. Rimane
più critica la situazione sui Paesi Emergenti (-3.96% l’indice generale
nel mese) penalizzati anche da un Dollaro in rafforzamento. Poche le
tematiche settoriali dove emergono in particolare le difficoltà di
Energy, Materials ed Utilities con gli altri comparti invece allineati in
termini di performance.
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Anche nel mese di Novembre gli investimenti obbligazionari hanno continuato
a mostrare due facce, allineate con i dettami delle Banche Centrali. I Bond
Governativi Euro hanno guadagnato ancora (+0.72% Italia, +0.11%
Germania) mentre sul fronte Usa i risultati sono stati negativi (-0.40%).
Lo stesso quadro si è riproposto sulle obbligazioni societarie con i corporate
del vecchio continente decisamente in crescita. Chiudono invece il mese
negativamente gli investimenti obbligazionari dei paesi emergenti. Ultima nota
sullo spread BTP-Bund, ormai ampiamente sotto quota 95 a delineare un
clima chiaramente più disteso all’interno dell’area Euro.
Sul lato valutario appare deciso ed in evoluzione il ribasso della valuta Euro.
La spinta della BCE ad avere una valuta debole sta portando i suoi effetti con
un rapporto Eur/Usd a quota 1.056 (-4.01% nel mese) accompagnato da
significative discese anche per Eur/Yen e Eur/Gbp. Infine il mercato delle
commodities in seria difficoltà dove alla continua discesa del prezzo del
Petrolio (-10,08%) si affianca la debolezza dell’Oro (-6.78%) con uno scenario
di fondo incrinato ed una incertezza che caratterizzerà anche i mesi entranti.
Il contesto finanziario si avvia a chiudere l’anno in un clima positivo, seppur di
fronte a molteplici variabili che rendono complessa per gli investitori
l’interpretazione degli scenari futuri. Effettuare alleggerimenti tattici sia sul
fronte azionario che obbligazionario, in questo frangente, permette di
stabilizzare i risultati ed offre disponibilità immediate per un riposizionamento
strategico contestuale con l’inizio dell’anno nuovo.
Per il MESE DI DICEM
DICEMBRE
EMBRE viene ridotto il peso della
complessiva per una minore esposizione al rischio.
ESPOSIZIONE
componente azionaria
PESO
AZIONI
OBBLIGAZIONI
VALUTE
A livello di allocazione gli equilibri qualitativi cambiano solo parzialmente,
vengono ridotte le posizioni azionarie in area Euro ed in Usa aumentando
parzialmente, in termini relativi, il ruolo della selezione settoriale rispetto alle
principali aree. Sul lato obbligazionario si evidenziano solo marginali
cambiamenti con una maggiore esposizione a favore di tematiche globali.
Stabile l’esposizione valutaria orientata a sfruttare la debolezza della valuta
Euro.
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