L’interpretazione dei risultati delle analisi microbiologiche nell’ambito delle attività di Controllo Ufficiale Dott. Bartolomeo Griglio – ASLTO5 Cosa possiamo intendere per “Interpretazione dei risultati delle analisi microbiologiche nell’ambito delle attività di Controllo Ufficiale”? Per esempio: -Essere in grado di leggere un rapporto di prova del laboratorio -Essere in grado di dare un significato ai valori espressi per i diversi parametri ricercati -Collegare il risultato al campione (tipo di alimento, fase di prelievo, modalità di conservazione, informazioni disponibili per il consumatore...) per arrivare ad esprimere un giudizio (favorevole, accettabile o borderline, inaccettabile o inadatto al consumo umano, dannoso) -Assumere le decisioni conseguenti dal punto di vista della sicurezza alimentare e delle garanzie di pratiche commerciali leali -Assumere decisioni in merito all’avvio di procedimenti sanzionatori amministrativi e/o penali - Essere in grado di leggere un rapporto di prova del laboratorio - Essere in grado di dare un significato ai valori espressi per i diversi parametri ricercati Parametri per i quali esistono limiti indicati dal regolamento CE n. 2073/2005 e s.m.i. Trattandosi di un regolamento diretto all’OSA è talvolta difficile disporre delle informazioni necessarie a stabilire il limite per Listeria monocytogenes su alimenti prelevati in fase di commercializzazione. Dovrebbe essere automatico per gli alimenti pronti che non consentono la crescita per le caratteristiche stabilite: pH < 4,4 o Aw < 0,92; prodotti con pH < 5,0 e Aw < 0,94; prodotti con periodo di conservabilità inferiore a 5 giorni, altrimenti si dovrebbe valutare gli studi di cui all'articolo 3, paragrafo 2, comprendono: — prove per determinare le caratteristiche fisico-chimiche del prodotto, quali pH, aw, contenuto salino, concentrazione di conservanti e tipo di sistema di confezionamento, tenendo conto delle condizioni di lavorazione e di conservazione, delle possibilità di contaminazione e della conservabilità prevista, — consultazione della letteratura scientifica disponibile e dei dati di ricerca sulle caratteristiche di sviluppo e di sopravvivenza dei microrganismi in questione. Se necessario, in base agli studi summenzionati, l'operatore del settore alimentare effettua studi ulteriori, che possono comprendere: — modelli matematici predittivi stabiliti per il prodotto alimentare in esame, utilizzando fattori critici di sviluppo o di sopravvivenza per i microrganismi in questione presenti nel prodotto, — prove per determinare la capacità dei microrganismi in questione, debitamente inoculati, di svilupparsi o sopravvivere nel prodotto in diverse condizioni di conservazione ragionevolmente prevedibili, — studi per valutare lo sviluppo o la sopravvivenza dei microrganismi in questione che possono essere presenti nel prodotto durante il periodo di conservabilità, in condizioni ragionevolmente prevedibili di distribuzione, conservazione e uso. - Essere in grado di leggere un rapporto di prova del laboratorio - Essere in grado di dare un significato ai valori espressi per i diversi parametri ricercati Parametri per i quali non esistono limiti di legge ma che svolgono un ruolo in quali di determinanti di malattia (sorveglianze delle MTA) o di impatto sulle caratteristiche dell’alimento (es. mozzarella blu) - Microrganismi patogeni (Campylobacter spp., Yersinia) - Microrganismi patogeni dose o ceppo-correlati C.perfringens, Stafilococcus, Vibrio spp.) - Microrganismi alteranti OPZIONI POSSIBILI (B.cereus, a. Non cercarli b. Cercarli senza fornire indicazioni interpretative c. Cercarli prevedendo a livello di autorità competente regionale o nazionale la individuazione di parametri sulla base di una valutazione del rischio - Collegare il risultato al campione (tipo di alimento, fase di prelievo, modalità di conservazione, informazioni disponibili per il consumatore...) per arrivare ad esprimere un giudizio (favorevole, accettabile o borderline, inaccettabile o inadatto al consumo umano, dannoso) Individuare sulla base dei dati epidemiologici e della letteratura i parametri microbiologici significativi per le diverse categorie di alimenti e stabilirne dei livelli di accettabilità in linee guida condivise dagli OSA Assumere le decisioni conseguenti dal punto di vista della sicurezza alimentare e delle garanzie di pratiche commerciali leali Reg.CE 178/2002 – Art. 14 – Requisiti di sicurezza degli alimenti Gli alimenti sono considerati “A RISCHIO” nei casi seguenti: Se sono DANNOSI per la salute Se sono INADATTI al consumo umano Reg.CE 178/2002 – Art. 14 Per determinare se un alimento sia “DANNOSO” per la salute si considerano: i probabili effetti immediati a breve termine sulla salute di chi lo consuma (tossina botulinica) i probabili effetti a lungo termine i probabili effetti sulle generazioni future (agenti cancerogeni genotossici) i probabili effetti tossici cumulativi (diossine) la particolare sensibilità di specifiche categorie di consumatori cui è destinato l’alimento (Enterobacter sakazakii) Dopo aver individuato un pericolo di qualsiasi natura, è fondamentale VALUTARE IL RISCHIO che può comportare per la salute, tenendo conto dei fattori di cui all'art. 14, paragrafi 3 e 4: le condizioni d'uso normali dell'alimento da parte del consumatore in ciascuna fase della produzione, della trasformazione e della distribuzione; le informazioni messe a disposizione del consumatore, comprese le informazioni riportate sull'etichetta o altre informazioni generalmente accessibili al consumatore sul modo di evitare specifici effetti nocivi per la salute provocati da un alimento o categoria di alimenti. Ai sensi dell'art. 17, sono gli OSA i responsabili della valutazione del rischio con il controllo delle autorità nazionali competenti, una volta che queste ultime sono state informate. Non tutti i pericoli presenti negli alimenti sono disciplinati da regolamenti specifici. Gli alimenti possono essere dannosi per la salute senza superare un determinato limite stabilito dalla legge. Es. quando si rileva negli alimenti la presenza di vetro, che di per sé non rappresenta una sostanza specificamente vietata. Es. quando viene identificata la presenza di una sostanza chimica pericolosa non specificamente individuata dalla legislazione sui contaminanti negli alimenti. Per determinare se un alimento sia “INADATTO”, occorre prendere in considerazione se 1) l'alimento è ragionevolmente inaccettabile per il consumo umano secondo l'uso previsto, in seguito a: contaminazione dovuta a materiale estraneo o ad altri motivi putrefazione deterioramento decomposizione. Es. pesce in decomposizione con un odore forte. Es. unghia in un involtino di pasta sfoglia ripieno di salsiccia. Cfr. art. 14, paragrafi 3 e 5, del Reg.CE 178/02 Per determinare se un alimento sia “INADATTO”, occorre prendere in considerazione se 2) l'alimento può comportare un rischio per la salute, in base al livello di contaminazione microbiologica non patogena. Es. alcuni tipi di alimenti ammuffiti (farcitura di frutta che contiene muffa non immediatamente visibile). Es. pesce contenente parassiti non patogeni. Es. alimenti che presentano un livello anormalmente elevato di microrganismi non patogeni. 1. Qualora i campioni risultino “NON CONFORMI” per: superamento dei limiti previsti dal Reg.CE 2073/05 e s.m.i. per i criteri di sicurezza (es. Salmonella spp., L.monocytogenes, E.coli, Enterobacter sakazakii, Enterotossine stafilococciche) presenza di microrganismi e/o tossine patogeni ripetizione parametro difforme, ai sensi del D.M. 16/12/1993 valutazione effettiva del rischio (tipo di consumo, informazioni rese disponibili al consumatore, ecc…) eventuale attivazione di allerta e adozione di misure sanitarie eventuali procedimenti penali e/o amministrativi al fine di irrogare eventuali (art. 55 del Reg.CE 882/2004). 2. Qualora i campioni risultino “NON CONFORMI” per: presenza di microrganismi e/o tossine potenzialmente pericolosi, oltre i valori di accettabilità indicati nell’allegato 2 al Protocollo tecnico 2012 ripetizione parametro difforme, ai sensi del D.M. 16/12/1993 valutazione effettiva del rischio (tipo di consumo, informazioni rese disponibili al consumatore, ecc…) eventuale attivazione di allerta e adozione di misure sanitarie eventuali procedimenti penali e/o amministrativi al fine di irrogare sanzioni (art. 55 del Reg.CE 882/2004). 3. Qualora i campioni risultino “NON CONFORMI” per: superamento dei limiti previsti dal Reg.CE 2073/2005 e s.m.i. per i criteri di igiene del processo superamento dei limiti previsti per altri valori guida dall’all.1 al Protocollo tecnico non si prevede, in automatico, alcuna ripetizione del parametro difforme. Essi rappresentano degli indicatori generici e il loro superamento raramente può essere considerato un pericolo per la salute del consumatore, né può dar luogo, senza l’individuazione di specifici rischi, a segnalazione all’Autorità Giudiziaria o attivazione di allerta. Si richiede una valutazione del rischio. Protocollo tecnico Regione Piemonte-IZS (allegato 16 del PRISA 2012) Protocollo - Capitolo 1 - Capitolo 2 - Capitolo 3 - Capitolo 4 - Capitolo 5 - Capitolo 6 - Capitolo 7 - Capitolo 8 - Capitolo 9 - Capitolo 10 - Capitolo 11 - Capitolo 12 - Capitolo 13 Normativa generale per il prelevamento dei prodotti alimentari Modalità di campionamento e trasporto dei campioni Composizione del campione Documenti di accompagnamento Modalità di consegna dei campioni Criteri di accettazione dei campioni Prove e metodi (accreditate e non accreditate) Sedi di attività analitiche Modalità e tempi di comunicazione dei Rapporti di Prova Esiti non conformi, conservazione del campione e della relativa documentazione Gestione delle emergenze e altre attività straordinarie Dati di attività analitica Reclami Cap.3 Protocollo Ogni aliquota deve essere formata da un numero di unità campionarie di peso adeguato a seconda della tipologia di analisi. Il peso minimo di ogni u.c. deve essere generalmente di almeno 100 g (parte edibile) (vedi Tabella “Pesi minimi riferiti ad ogni unità campionaria per l’esecuzione dell’analisi” del Protocollo Tecnico Regione Piemonte-IZS) Pesi minimi delle unità campionarie * * * * * Cap.3 Protocollo Criteri microbiologici Allegato 1 Protocollo Sono riportate le analisi microbiologiche su alimenti che i laboratori eseguiranno per tipologia di campioni e i relativi valori di riferimento. Allegato 2 Protocollo Microrganismi e/o tossine potenzialmente pericolosi Escherichia coli O157 (e altri STEC) Yersinia enterocolitica presunta patogena ASSENTE ASSENTE (tutti i ceppi dovrebbero essere considerati presunti patogeni, ad esclusione del biotipo 1A) Campylobacter spp. termofili ASSENTE Clostridi produttori di tossine botuliniche ASSENTI Tossine botuliniche ASSENTI Allegato 2 Protocollo Microrganismi e/o tossine potenzialmente pericolosi Vibrio cholerae ASSENTE Vibrio cholerae positivo per i fattori di patogenicità (STO) Vibrio parahaemolyticus ASSENTE Vibrio parahaemolyticus positivo per i fattori di patogenicità (TDH e/o TRH) Clostridium perfringens <104 ufc/g o ml e assenza di ceppi con geni codificanti l’enterotossina Stafilococchi coagulasi positivi <105 ufc/g o e assenza di enterotossine stafilococciche nell’alimento Bacillus cereus presunto <105 ufc/g o e assenza di tossina emetica nell’alimento Esiti NON conformi Superamento dei limiti previsti dal Reg.CE 2073/05 per i criteri di sicurezza (es. Salmonella spp., L.monocytogenes, E.coli, Enterobacter sakazakii, Enterotossine stafilococciche) Presenza di microrganismi e/o tossine patogeni Superamento valori accettabilità di microrganismi e/o tossine potenzialmente pericolosi indicati nell’allegato 2 risultato “NON CONFORME” (Ripetizione parametro, …) * Esiti NON conformi Eventuali successivi procedimenti stabiliti sulla base di una valutazione effettiva del rischio (tipo di consumo, informazioni rese disponibili al consumatore, ecc…): - segnalazione all’Autorità Giudiziaria - attivazione di allerta - attivazione di procedimenti penali al fine di irrogare eventuali sanzioni (come previsto dall’articolo 55 del Reg.CE 882/04). Esiti NON conformi Superamento dei limiti previsti dal Reg.CE 2073/05 per i criteri di igiene del processo Superamento valori guida previsti nell’allegato 1 NON si prevede, in automatico, alcuna ripetizione, il RdP verrà inviato solo all’Ente prelevatore via fax. Il loro superamento raramente può essere considerato un pericolo per la salute del consumatore, né può dar luogo, senza l’individuazione di specifici rischi, a segnalazione all’Autorità Giudiziaria o attivazione di allerta. Sulla base del risultato l’ente prelevatore effettuerà le opportune verifiche sul processo di produzione e sulle misure messe in atto dall’operatore del settore alimentare al fine di individuare la causa e imporre, in ottemperanza all’art.54 del Reg.CE 882/04, le necessarie azioni correttive. Esiti NON conformi Ove ritenuto necessario (ad esempio alimento inadatto al consumo umano), l’ente prelevatore potrà richiedere la ripetizione dei parametri interessati e, sulla base degli esiti, potranno essere attivati i procedimenti penali al fine di irrogare eventuali sanzioni così come previsto dall’art. 55 del Reg.CE n. 882/2004. Rapporto di Prova Il Rapporto di Prova (RdP) è il documento con il quale i risultati delle analisi vengono trasmessi al committente. Il luogo dove le prove sono state eseguite È numerato progressivamente e annualmente Rapporto di prova Riporta descrizione, identificazione e condizione del campione Riporta le prove eseguite e l’eventuale accreditamento Rapporto di prova I risultati sono espressi con lettere e cifre significative, compatibili con il metodo adottato e con le unità di misura correlate La dichiarazione dell’INCERTEZZA di misura è resa obbligatoria quando il suo valore influisce sulla validità o sulla applicazione dei risultati analitici, quando le istruzioni del cliente lo richiedono o quando il valore di incertezza influenza il valore di conformità a un dato limite specificato. Data accettazione Data prelievo Data inizio analisi pag 1/2 Analisi e metodi di prova Tutte le analisi, i rispettivi metodi di prova e i tempi di risposta sono elencate all’interno del tariffario IZS: “Attività laboratori Carta dei servizi e tariffario Elenco delle prestazioni” L’elenco delle prove accreditate da ACCREDIA è consultabile sul sito http://www.accredia.it/accredia_labsearch.jsp?ID_LINK=293&area=7& Vai su www.accredia.it Come controllare se una prova è accreditata? Come controllare se una prova è accreditata? 200 http://www.accredia.it/accredia_labsearch.jsp?ID_LINK=293&area=7& Come controllare se una prova è accreditata? Come controllare se una prova è accreditata? Listeria monocytogenes Listeria m. PRELIEVO Categoria alimentare Quali alimenti prelevare? Microrganismi/ loro tossine, metaboliti Fase a cui si applica il criterio … … … … … 1. PRONTI PRONTIPER PERIL ILCONSUMO CONSUMO Prodotti Prodotti alimentari alimentari destinati destinati dal dal produttore produttore oo dal dal fabbricante fabbricante alal consumo consumo umano umano diretto, diretto, senza senza che che sia sia necessaria necessaria lala cottura cottura oo altro altro trattamento trattamento per pereliminare eliminareooridurre ridurreaaun unlivello livelloaccettabile accettabilei imicrorganismi microrganismipresenti. presenti. Listeria m. PRELIEVO Categoria alimentare 2. Quali alimenti prelevare? Microrganismi/ loro tossine, metaboliti Fase a cui si applica il criterio IMMESSI IMMESSISUL SULMERCATO MERCATO Per Per “immissione “immissione sul sul mercato” mercato” sisi intende, intende, aiai sensi sensi del del Reg.(CE) Reg.(CE) 178/2002, 178/2002, lala detenzione detenzione didi alimenti alimenti aa scopo scopo didi vendita, vendita, comprese comprese l'offerta l'offerta didi vendita vendita oo ogni ogni altra altra forma, forma, gratuita gratuita oo aa pagamento, pagamento, di di cessione, cessione, nonché nonché lala vendita vendita stessa, stessa, lala distribuzione distribuzione ee lele altre altre forme forme didi cessione cessionepropriamente propriamentedetta. detta. Listeria m. PRELIEVO Categoria alimentare 3. Quali alimenti prelevare? Microrganismi/ loro tossine, metaboliti Fase a cui si applica il criterio DURANTE DURANTEIL ILLORO LOROPERIODO PERIODODI DICONSERVABILITA’ CONSERVABILITA’ Si Si rammenta rammenta che che ilil periodo periodo didi conservabilità conservabilità corrisponde corrisponde alal periodo periodo che cheprecede precedeililtermine termineminimo minimodidiconservazione conservazioneoolaladata datadidiscadenza. scadenza. Non Nondevono devonopertanto pertantoessere essereprelevati prelevaticampioni campioniallo allostato statosfuso sfusooo di dipreincarto preincartoche chenon nonriportino riportinodata datadi discadenza scadenzaooTMC. TMC. Listeria m. Definizioni Listeria m. Definizioni Le Le eventuali eventuali cellule cellule microbiche microbiche di di L.m., L.m., se se presenti presenti nell’alimento, nell’alimento, sono sono in in grado grado di di moltiplicarsi moltiplicarsi nel nel tempo tempo grazie grazie alle alle caratteristiche caratteristiche dell’alimento dell’alimentostesso. stesso. Alimento Alimentoche checostituisce costituisceterreno terreno FAVOREVOLE FAVOREVOLEalla allacrescita crescitadi diListeria Listeriamonocytogenes monocytogenes 1. Periodo di conservabilità ≥ 5 giorni pH > 4.4 2. oppure Aw > 0.92 oppure pH > 5.0 e Aw > 0.94 * OPPURE Listeria m. Definizioni Le Leeventuali eventualicellule cellulemicrobiche microbichedi diL.m., L.m.,se sepresenti presentinell’alimento, nell’alimento, non non sono sono in in grado grado di di moltiplicarsi moltiplicarsi nel nel tempo tempo aa causa causa delle delle caratteristiche caratteristichedell’alimento dell’alimentostesso. stesso. Alimento Alimentoche checostituisce costituisceterreno terreno NON NONFAVOREVOLE FAVOREVOLEalla allacrescita crescitadi diListeria Listeriamonocytogenes monocytogenes 1. Periodo di conservabilità < 5 giorni * pH ≤ 4.4 2. OPPURE oppure Aw ≤ 0.92 oppure La ditta deve essere in grado di attestarlo OPPURE pH ≤ 5.0 e Aw ≤ 0.94 3. Anche altri tipi di prodotti possono appartenere a questa categoria, purché vi sia una giustificazione scientifica. Nota 8 del Reg.2073/2005 Listeria m. Verbale di campionamento Quando NON E’ POSSIBILE STABILIRE al momento del prelievo se l’alimento pronto costituisce terreno favorevole o non favorevole alla crescita di L.m. il prelevatore crocetta sul verbale di prelievo la richiesta di determinazione di pH e Aw Una Unavolta voltaricevuti ricevutii ivalori valoridi dipH pHeeAw, Aw,sisistabilirà stabiliràse sel’alimento l’alimentopronto pronto costituisce costituisceterreno terrenofavorevole favorevoleoonon nonfavorevole favorevolealla allacrescita crescitadi diL.m. L.m.alalfine finedi di poter poterstabilire stabilirei ilimiti limitidi dilegge. legge. ALIMENTO Aw Carne fresca, pollame, pesce 0.99-1.00 Prosciutto crudo 0.90-0.93 Salame Milano 0.94-0.95 Bresaola 0.93 Prosciutto cotto 0.96-0.98 Salumi molto stagionati (12-15% sale/acqua) 0.84-0.90 Acciughe sotto sale 0.75-0.84 Uova 0.97 Formaggi molli 0.95-1.00 Formaggi duri stagionati 0.80-0.85 Cantoni; Parente ALIMENTO Aw Pane 0.96 Crackers 0.10 Dolci (cotti in forno) 0.90-0.94 Zucchero 0.19 Marmellata 0.75-0.80 Frutta fresca, vegetali a foglie 0.97-1.00 Frutta secca 0.55-0.80 Vegetali disidratati 0.20 Succhi di frutta e ortaggi 0.97 Cantoni; Parente ALIMENTO pH Carne fresca bovino 5.1-6.2 Prosciutto crudo 6.0 Salame Milano 5.2-5.4 Bresaola 6.0 Formaggi 6.3-6.5 Yogurt 3.8-4.2 Pesce (diverse specie) 6.6-6.8 Burro 6.1-6.4 Cantoni ALIMENTO pH Meloni dolci 6.3-6.7 Mele 2.9-3.3 Zucchine 5.0-5.4 Pomodori 4.2-4.3 Lattuga 5.8-6.0 Pane 5.3-5.8 Cacao 6.3 Marmellata 3.1-3.5 Cantoni Listeria m. Esempi di alimenti da NON prelevare Alimenti pronti a consumo per i quali NON si eseguono prove regolari per Listeria monocytogenes: gli alimenti che, dopo il confezionamento, sono stati sottoposti a un trattamento termico tale da inattivare le listerie eventualmente accumulatesi in precedenza (in pratica, le conserve e quei prodotti che subiscono un secondo trattamento di pastorizzazione in acqua bollente o vapore dopo che sono stati confezionati in pellicola plastica sotto vuoto). L’ermeticità della confezione esclude con buon margine di certezza che l’alimento si possa contaminare dopo il trattamento termico, frutta e ortaggi freschi non tagliati e non trasformati, perché è difficile che il batterio riesca a penetrare all’interno dei loro tessuti, a foglia integra, pane, biscotti e prodotti analoghi. Si ammette che siano alimenti con un’attività dell’acqua libera (valore di Aw) talmente bassa da impedire la proliferazione del batterio Listeria m. Esempi di alimenti da NON prelevare Alimenti pronti a consumo per i quali NON si eseguono prove regolari per Listeria monocytogenes: acqua, bibite, sidro, vino, bevande spiritose e prodotti analoghi, se sono presentati al consumatore in bottiglia o contenitore chiusi. I trattamenti di pastorizzazione o potabilizzazione cui sono sottoposte alcune bevande e il tenore in alcool di altre sono condizioni che inibiscono efficacemente la crescita di poche L.monocytogenes che giungano a inquinare il prodotto, zucchero, miele e dolciumi, compresi i prodotti a base di cacao e cioccolata. In questo caso il fattore determinante che ci mette al riparo da un’eventuale proliferazione del batterio è il ridotto valore di Aw che caratterizza tutti questi prodotti pronti a consumo, i molluschi bivalvi vivi perché L.monocytogenes costituisce un componente della loro tipica flora microbica, sale alimentare. non Listeria m. Limiti Reg.(CE) n. 2073/2005 e s.m.i. Situazione 2 Situazione 1 Situazione 3 Alimento Alimentopronto pronto SISI n = 10, c = 0 È destinato ai lattanti o è per fini medici speciali? NO NO Situazione 3 Assenza/25 g durante il periodo di conservabilità La shelf life è < 5 gg? SISI Nota 8 del Reg.2073/2005 NO NO NO NO Si Sirichiede richiede determinazione determinazionedi di pH pHeeAw Awsul sulverbale verbale Si può stabilire al momento del prelievo se è un terreno NON favorevole alla crescita attrav pH e Aw? SISI È un substrato NON favorevole alla crescita di L.m.? SISI Nota 8 del Reg. 2073/2005 Situazione 1 <100 ufc/g durante il periodo di conservabilità NO NO n = 5, c = 0 NO NO * È possibile dimostrare che non supererà 100 ufc/g entro Il periodo di conservabilità? SISI Situazione 2 <100 ufc/g durante il periodo 52 di conservabilità Listeria m. Metodi di prova Campione Campione Ricerca L.m. AFNOR BRD 07/10-04/05 LMPCRNA Conteggio L.m. ISO 11290-2:1998/Amd 1:2004 LMISO L.m. è assente? L.m. è <10 ufc/g ? SISI Risultato CONFORME NO NO SISI Risultato Ricerca L.m. ISO 11290-1:1996/Amd 1:2004 LMISOQL + LMISOQC SISI Risultato CONFORME L.m. è assente? CONFORME NO NO Valutare il risultato in base alle caratteristiche dell’alimento (Reg.2073/2005) NO NO Valutare il risultato in base alle caratteristiche dell’alimento (Reg.2073/2005) Listeria m. Glossario Conteggio di L.m. con tecnica colturale Conteggio di L.m. con tecnica colturale (conferma) Ricerca di L.m. con PCR Real-time Ricerca di L.m. con tecnica colturale Ricerca di L.m. con tecnica colturale (conferma) Listeria m. RdP (1) * Listeria m. NEGATIVA in PCR Listeria m. <10 ufc/g CON F Quindi QuindiListeria Listeriam. m.èèASSENTE ASSENTE ORM E Listeria m. RdP (2) Listeria m. POSITIVA in PCR * Listeria m. ASSENTE all’esame colturale ISO Listeria m. <10 ufc/g Quindi QuindiListeria Listeriam. m.èèASSENTE ASSENTE CON FOR ME Listeria m. RdP (3) Listeria m. POSITIVA in PCR e sottoposta a metodo colturale LMISOQL L’esame L’esamecolturale colturaleISO ISO evidenzia evidenziacolture colturericonducibili riconducibili aaListeria Listeriam. m.che chevengono vengono sottoposte sottoposteall’esame all’esamedi di conferma confermaLMISOQC LMISOQC L’esame L’esamedi diconferma conferma LMISOQC LMISOQCdà dàesito esitoPOSITIVO POSITIVO per perListeria Listeriam. m. Listeria Listeriam. m.<10 <10ufc/g ufc/g Quindi QuindiListeria Listeriam. m.èèPRESENTE, PRESENTE,ma maèè<<10 10ufc/g ufc/g Potre bbe e s NON CONF sere ORME Listeria m. RdP (4) Listeria m. POSITIVA alla PCR e sottoposta al metodo colturale con LMISOQL L’esame colturale ISO evidenzia colture riconducibili a Listeria m. che vengono sottoposte all’esame di conferma LMISOQC Gli esami di conferma LMISOC e LMISOQC danno esito POSITIVO per Listeria m. Listeria m. 490 UFC/g (quindi>100 UFC/g) Quindi QuindiListeria Listeriam. m.èèPRESENTE PRESENTE ed ed èè>>100 100UFC/g UFC/g (490 (490UFC/g) UFC/g) NON CONF O RME Listeria m. RdP (5) Listeria m. POSITIVA alla PCR e sottoposta al metodo colturale con LMISOQL L’esame colturale ISO evidenzia colture riconducibili a Listeria m. che vengono sottoposte all’esame di conferma LMISOQC L’esame di conferma esito POSITIVO per Listeria m. 90 UFC/g Quindi QuindiListeria Listeriam. m.èèPRESENTE PRESENTE ed ed èè<100 <100UFC/g UFC/g Listeria m. pari a 90 UFC/g e confermata Potre bbe e s NON CONF sere ORME SALMONELLA spp. Campione Campione Ricerca Salmonella spp. AFNOR BRD 07/6-07/04 AFNOR ABI 29/01-09/07 SALPCNA SISI Salmonella spp. è assente? Risultato CONFORME Risultato CONFORME * NO NO Ricerca Salmonella spp. ISO 6579:2002/Corr 1:2004 SALISO + SALISOC (conferma) SISI * * NO NO Salmonella spp. è assente? Risultato NON CONFORME Salmonella spp Glossario Ricerca di Salmonella spp. con PCR Real-time Ricerca di Salmonella spp. con tecnica colturale Ricerca di Salmonella spp. con tecnica colturale (prova di conferma) Salmonella spp RdP (1) SALPCNA SALPCNAèèla lasigla sigladell’IZS dell’IZS che cheindica indicala laricerca ricercacon con PCR PCRdi diSalmonella Salmonellaspp. spp. L’analisi L’analisidura duracirca circa24 24ore. ore. Es. Es.se seinizia iniziailillunedì, lunedì,si siha hailil risultato risultatoililmartedì martedì Salmonella spp. NEGATIVA in PCR NON NONèènecessario necessarioeffettuare effettuareanche ancheililmetodo metodoSALISO SALISO (ovvero (ovveroililmetodo metodocolturale colturaleISO) ISO) Quindi QuindiSalmonella Salmonellaspp. spp.èèASSENTE ASSENTE CON FO R ME Salmonella spp RdP (2) Salmonella spp. POSITIVA in PCR e sottoposta a metodo colturale SALISO Campione di 25 g sottoposto a PROVE DI CONFERMA L’esame colturale ISO evidenzia colture riconducibili a Salmonella spp che vengono sottoposte all’esame di conferma SALISOC L’esame di conferma dà esito SALISOC Positivo per SALMONELLA spp. POSITIVO per Salmonella spp Quindi QuindiSalmonella Salmonellaspp. spp.èèPRESENTE PRESENTE NON CONF ORME Salmonella spp RdP (3) Salmonella spp. POSITIVA in PCR e sottoposta a tecnica colturale SALISO L’esame colturale ISO dà esito NEGATIVO Quindi QuindiSalmonella Salmonellaspp. spp.èèASSENTE ASSENTE CON FOR ME YERSINIA ENTEROCOLITICA presunta patogena Yersinia e. POSITIVA all’esame colturale e sottoposta a conferma L’esame di conferma è POSITIVO QUI MANCA LA BIOTIZZAZIONE!! LETTURA RdP INDICATORI CBT Nel campione ci sono meno di 1.000 ufc/g * Pseudomonas spp. Nel campione sono presenti più di 1.500.000 ufc/g di Pseudomonas spp. * Escherichia coli Nel campione sono presenti più di 250 ufc/g di E.coli Bacillus cereus Bacillus cereus è compreso tra 100 e 400 ufc/g * È confermata la presenza di Bacillus cereus Chi dovrebbe “Interpretare i risultati delle analisi microbiologiche nell’ambito delle attività di Controllo Ufficiale”? Regolamento CE n. 882/2004 Articolo 8 Procedure di controllo e verifica I controlli ufficiali ad opera delle autorità competenti sono eseguiti secondo procedure documentate. Dette procedure comportano informazioni e istruzioni per il personale che esegue i controlli ufficiali in relazione, tra l’altro, agli ambiti di cui all’allegato II, capo II. Allegato II capo II «Settori per le procedure di controllo» ..Omissis… 5. La procedura di campionamento, i metodi e le tecniche di controllo, l'interpretazione dei risultati e le successive decisioni. ..Omissis… 8. Le attività da svolgere a seguito dei controlli ufficiali. -IL DIRETTORE DEL EFFETTUATO L’ANALISI LABORATORIO CHE HA -GLI ORGANI DI CONTROLLO DELL’AUTORITA’ COMPETENTE LOCALE CHE HANNO EFFETTUATO IL PRELIEVO -L’AUTORITA’ GIUDIZIARIA Come “Interpretare i risultati delle analisi microbiologiche nell’ambito delle attività di Controllo Ufficiale” a fronte di non conformità (es. presenza di salmonella in ready to eat) non confermata in analisi di revisione? -REVOCO I PROVVEDIMENTI ADOTTATI A SEGUITO DELLA POSITIVITA’ IN PRIMA ISTANZA (SEQUESTRO E RITIRO DAL MERCATO) E AMMETTO AL LIBERO CONSUMO -MANTENGO IN PIEDI I PROVVEDIMENTI SANITARI MA SOSPENDO EVENTUALI PROCEDIMENTI SANZIONATORI Grazie per l’attenzione