IL VALORE NUTRITIVO
DELLA RAZIONE
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Ogni alimento è dotato di una propria quota
energetica la cui utilizzazione dipende da tutta
una serie di fattori definibili come management
aziendale, ovvero dall’animale, dalla struttura
fisica della razione, dalla strategia alimentare
scelta dall’allevatore e dall’attitudine
produttiva dell’animale stesso
Possiamo rappresentare tutto ciò nel seguente modo:
efficienza energetica = ingestione x
digeribilità x efficienza metabolica
dell’energia
L’animale è una
macchina chemio
dinamica
L’energia chimica
degli alimenti è la
sola forma d’energia
utilizzabile dagli
animali per le loro
esigenze e
produzioni.
La trasformazione di questa energia chimica
dell’alimento in altre forme utilizzabili non
può mai avvenire integralmente, ma solo
con la degradazione in calore di una parte
rilevante dell’energia totale.
L’energia propria di un alimento viene
quantizzata in Kcal.
EL
ED
EM
EN
• - perdite del 33% per quota alimentare non digerita e prodotti
metabolici quali enzimi, batteri, muco ecc.
• - 11% per urina e gas di fermentazione gastrointestinale
• - 21% per utilizzazione degli alimenti attraverso fermentazione,
digestione, assimilazione e perdite per extracalore
• Utilizzazione come Em di mantenimento e come ENp di
produzione
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Energia di mantenimento, ovvero consumata durante i
processi vitali dell’animale (respirazione, circolazione,
secrezione ghiandolare, tono muscolare), durante il lavoro
muscolare dei movimenti spontanei e durante i processi di
termoregolazione;
Energia di gravidanza, utilizzata per gli invogli ed i fluidi
fetali, per l’accrescimento del feto stesso e lo sviluppo nella
madre di utero e mammella;
Energia di accrescimento, usata per soddisfare le esigenze
legate all’accrescimento ponderale dell’animale ;
Energia di lattazione, necessaria per sopperire ai dispendi
relativi alla produzione di latte, strettamente correlati alla
composizione in grassi e proteine;
Energia di prestazione dinamica, necessaria per sopperire ai
fabbisogni legati alle prestazioni del soggetto (corsa, traino,
lavoro).
Il valore nutritivo di un alimento è
la sua attitudine quantitativa a
fornire al soggetto che lo assume i
principi nutritivi e l’energia
utilizzabili per il mantenimento e
la produzione.
Varie scuole zootecniche nel corso dell’ultimo secolo
si sono occupate di trovare un’unità di misura che
riuscisse a rendere confrontabili fra loro i vari
alimenti.
Il metodo oggi più usato in Europa è quello delle
Unità Foraggere, che assume come unità di misura il
potere nutritivo di 1Kg di granella d’orzo.
Vengono presi pertanto in considerazione i valori di
efficienza produttiva dei vari alimenti, senza tener
conto della loro composizione chimica.
CORRISPONDENZE:
1UF =1,085 UFL
1UF = 0,935 UFC
In caso di foraggi
UFL = (0,66XUF) + 0,25
In caso di concentrati
UFL = (0,99XUF) + 0,07
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Alimentazione e nutrizione