SVILUPPO DI UN METODO PER LA DETERMINAZIONE DI COCCIDIOSTADICI
IN ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE MEDIANTE LC-MS-MS
Bidolli G., Gennuso E., Fiorucci F., Sanna P.
Istituto Zooprofilattico Sperimentale Regioni Lazio e Toscana, Via Appia Nuova 1411, 00178
Roma
Nel controllo ufficiale degli alimenti di origine animale sono ricercati i residui di
coccidiostatici, sostanze ampiamente utilizzare per impedire lo sviluppo della coccidiosi, una
malattia amebica contagiosa che interessa il bestiame, specialmente pollame, che può
svilupparsi in particolari condizioni di temperatura e umidità. La malattia è trasportata dagli
organismi unicellulari che appartengono al genere Eimeria appartenente alla categoria
Sporozoa ed è la malattia parassita più importante di pollame [1] che può portare a perdite
economiche significative all'industria di prova del pollame [2].
In questo lavoro è stato sviluppato e validato un metodo rapido, accurato e sensibile per la
determinazione di alcuni coccidiostadici (nicarbazina, robenidina, dimetridazolo,
metilclorpindolo) in diverse matrici alimentari di origine animale, come muscolo e uova.
Dopo una prima estrazione con solvente organico e sua successiva filtrazione, l’estratto viene
analizzato direttamente in LC-MS-MS, frammentando lo ione genitore sul secondo quadruplo
con azoto. La separazione cromatografia è stata realizzata con una colonna C18 (150 mm X
2.1 mm X 5µm) in condizioni di eluizione in gradiente, utilizzando una fase mobile costituita
da acetonitrile /acqua contenente 0.1% di acido formico in percentuali variabili nel tempo di
fase organica. La rivelazione, eseguita con ionizzazione positiva e negativa, è stata ottenuta
utilizzando uno spettrometro di massa con interfaccia ion-spray e un’acquisizione in multi
reaction monitoring (MRM).
La validazione è stata eseguita seguendo le indicazioni riportate nella decisione Europea
(2002/657/CE) determinando la linearità, la precisione, il recupero, la specificità, la capacità
di rilevazione e il limite di decisione.
Tale metodo risulta particolarmente indicato per quei laboratori coinvolti nella ricerca dei
residui di coccidiostadici in campioni di alimenti di origine animale perché semplice, veloce e
affidabile.
Riferimenti bibliografici
[1] D.K. Matabudul, N.T. Crosby, S. Sumar, Analyst 124 (1999) 499.
[2] P.L. Long (Ed.), The Biology of the Coccidia, Univ. Park Press, Baltimore, MD, 1982.
Si richiede di partecipare con il seguente lavoro per una presentazione poster
Autore a cui inoltrare la corrispondenza:
Dr. Bruno Neri:
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana
Via Appia Nuova, 1411 - Roma, Italia;
tel. 06.79099430
fax 06.79340724
email: [email protected]
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