IL PERCORSO DI AUDIT NELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI: RISULTATI E RIFLESSIONI “ASPETTI NUTRIZIONALI “ LUISA ZONI UOC DIETOLOGIA E NUTRIZIONE CLINICA AULS DI BOLOGNA GRAZIE A … • Rosa Angela Ciarrocchi – SOCIOLOGA – DIPARTIMENTO ATTIVITÀ SOCIOSANITARIE – AUSL DI BOLOGNA • Laura Morisi – DIETISTA – UOC DIETOLOGIA E NUTRIZIONE CLINICA – AUSL DI BOLOGNA • Francesca Lancellotti – GERIATRA – REFERENTE SANITARIO CRA CADIAI Per il lavoro assiduo ed insostituibile, per i suggerimenti brillanti, per l’impegno costante MA SOPRATTUTTO … • A tutti gli operatori ed i dirigenti delle CRA, che hanno saputo trovare spunti nuovi – per rileggere il loro lavoro quotidiano, – per stimolarsi al cambiamento – per migliorare piccoli e grandi gesti e far stare bene gli utenti e loro stessi LA PARTENZA • 2006-2007 – rilevazione spesa x integratori alimentari (SNO) • 2008 – gruppo di lavoro sulla nutrizione + indagine su organizzazione ristorazione + analisi consumi • 2009 – incontri distrettuali restituzione dati + incontri formativi + GDL x documento-guida su “Alimentazione e NA in SP x anziani” • 2010 – completamento Atto di Indirizzo + invio copie a strutture + avviso di monitoraggio consumi SNO + presentazione ufficiale Atto + avvio moduli formativi IL PERCORSO • 2011 – costituzione GLAM + prosecuzione moduli formativi + invio formale Atto a strutture + questionario di rilevazione (parte specifica x la nutrizione) + analisi dei dati rilevati + ritorno informazioni alle strutture • 2012 – definizione di standard ed indicatori + questionario di confronto (2011 vs 2011) + analisi e confronto dati rilevati + ritorno informazioni alle strutture • 2013 – visite alle strutture + questionario di confronto (2011 vs 2011) + analisi e confronto dati rilevati + ritorno informazioni alle strutture ASPETTI INDAGATI • Orario, Intervallo e Numero dei pasti • Diete per patologie (con scelte multiple) e di consistenza modificata • Coinvolgimento familiari al pasto e questionari di gradimento • Monitoraggio consumi alimentari, cambio abitudini, presenza segni di possibile scarso apporto • Monitoraggio idratazione • Valutazione deglutizione • Controllo peso • Valutazione stato nutrizionale (test screening, esami) • Integrazioni (quando, come,dose) • Nutrizione artificiale (tipo, inizio) RISULTATI INZIALI • Orari pasti poco fisiologici • Scelte alimentari e diete per patologie non o poco adeguate • Coinvolgimento familiari non presente • Mancato controllo assunzioni alimentari ed idriche • Diagnosi di malnutrizione e di disfagia non sempre eseguita e con modalità troppo varie • Integrazioni orali non ben definite (alimenti vs SNO) PRIMA RESTITUZIONE • I dati di quanto emerso sono stati condivisi con i rappresentanti delle strutture • Si è fornito il “razionale” a supporto della necessità dei cambiamenti • Si è fornito supporto per sviluppo e per chiarimenti ESEMPI RISULTATI PRIMA FASE • Aspetti positivi a macchia di leopardo per: – Organizzazione del lavoro – Rilevazioni rischio nutrizionale – Correzione nutrizionale (cibi, integratori) – Fornitori (modifiche vitto/dietetico) QUINDI … • … Per analogia … • … SE QUALCUNO GIÀ ADOTTA COMPORTAMENTI VIRTUOSI … • … QUESTI SONO OBIETTIVI RAGGIUNGIBILI PER TUTTI … INOLTRE • Il confronto fra operatori e management di strutture diverse consente la condivisione tra pari, che a sua volta facilita la diffusione del miglioramento e dell’efficacia degli interventi CORREZIONI • Progettazione specifica per l’ambito nutrizione: – Correzione delle criticità rilevate (individuale x le singole realtà, sulla base delle necessità e delle priorità) – Diffusione di “cultura della prevenzione della malnutrizione” prima ancora che della sua correzione/cura PROGETTI • Scelta dell’ambito di intervento (quale problema) • Progettazione dell’intervento (con quali strumenti/metodiche/personale, in quanto tempo) • Esito dell’intervento (quale risultato ottenuto, con quale sistema si misura l’efficacia) • Passaggio alla routine (quale protocollo, quale verifica periodica) AMBITI DI INTERVENTO SUPPORTO • Materiale informativo (in primis Atto di Indirizzo: specifiche sezioni ed allegati) • Formazione ed aggiornamento (corsi) • Visite di Audit • Verifica stato avanzamento dei progetti • Questionario FINE 2012 IN PRATICA • Utenti pesati più regolarmente • Maggiore attenzione ad un più fisiologico orario dei pasti • I lunghi intervalli tra i pasti coperti da merende o integratori • Maggior attenzione al non consumato del pasto RICADUTE • Miglioramento non solo nelle strutture che hanno modificato i propri comportamenti • Maggior attenzione generale alla nutrizione ed alle conseguenze della malnutrizione ULTERIORI PROGRESSI • Prosecuzione delle attività sullo stesso progetto (correzione, consolidamento e protocolli di routine, reimpostazione) • Codifica di sistemi di rilevazione dell’efficacia degli interventi (indicatori) MATERIALE E CORSI • Incontri di aggiornamento e confronto su: – MALNUTRIZIONE E STRATEGIE DI INTERVENTO NUTRIZIONALE – STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLA MALNUTRIZIONE E DEI CONSUMI ALIMENTARI IN PARTICOLARE • Strumenti di screening (MUST, MNA) e loro spiegazione + Esami bioumorali • Sistemi di rilevazione antropometrica (schemi, tecniche, esempi, monitoraggio continuo) • Modalità di rilevazione consumi (uso dei diari alimentari in forme diverse) • Suggerimenti di fortificazione dei pasti e di integrazione con cibi FINE 2013 • Progetti ancora in corso non tanto per “ritardi”, quanto per riconoscimento della validità dell’intervento e della sua prosecuzione • • • • Pesata Mensile Test di Screening Valutazione Disfagia Controllo Assunzioni di Cibo AUTOVALUTAZIONE • Aree passibili di miglioramento PESATA MENSILE e VALUT. STATO NUTRIZIONALE INCONTRI CON LE CRA • Audit presso le strutture da “esame” a “sistema di supporto”: – Semplificazione di percorsi o di rilevazioni – Identificazione di indicatori – Coinvolgimento di tutti gli operatori – Da sistema di controllo esterno ad auto-monitoraggio SEMINARI E RESTITUZIONI • Possibilità di incontro e di confronto su problemi comuni • Momento di scambio di opinioni e di arricchimento • Costruzione di gruppi di lavoro su temi comuni • Fare numero per aver potere contrattuale coi fornitori 2014 • Stessi progetti sistema di verifica oggettiva (uso sistematico degli INDICATORI come automonitoraggio) • Consolidamento delle competenze costruite e diffuse come oggettivo sistema di QUALITÀ • Anche se a volte il percorso può essere sembrato difficile ed astruso, non puntava a penalizzare … • … ma a collaborare per uno scopo comune e concreto di benessere e salute per i vostri assistiti