IL GLI
GRUPPO DI LAVORO
PER L’INCLUSIONE
PERCHE’ QUESTO INCONTRO?
o Presentare il gruppo;
o Rendere nota la sua
attività.
DAL GLHI AL
GLI
COME AMPLIARE IL RAGGIO D’INTERVENTO SENZA
SMINUIRE LA CURA E L’ATTENZIONE PER OGNUNO;
VALE A DIRE COME MANTENERE LE FUNZIONI
ASSEGNATE FIN DALLA 104 AL GLHI E AL CONTEMPO
DISPIEGARE ENERGIE E IMPEGNO A FAVORE DI TUTTI
GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI .
Il
GLI del CIRCOLO 3
di
SESTO FIORENTINO
UN GRUPPO DI LAVORO FORMATO DA
PERSONE CHE OPERANO NELLA SCUOLA
O CHE VI PARTECIPANO, A VARIO TITOLO.
COMPONENTI
DIRIGENTE SCOLASTICO:
Prof.ssa Rita Carraresi
INSEGNANTI:
Baldassini Gianna (F.S. POF)
Bellandi Claudia (F.S. Disagio)
Cambi Cristina (F.S. PAI)
Codacci Manuela (Collaboratrice
Scuola Infanzia)
Del Vecchio Paola (F.S. POFT)
Esposito Angela (Referente DSA)
Maietta Anna (F.S. Disagio)
Marchica Carmela(Referente Sito
Web)
Marraccini Alessandra
(Collaboratrice Scuola Primaria)
Nocchi Cristina (F.S. Disagio)
PERSONALE ATA:
Boccuto Giuseppina
PERSONALE EDUCATIVO:
Annunziata Regina
GENITORI:
Anderlini Beatrice
Notarangelo Donatella
ENTI LOCALI:
Dott.ssa A. Morali
compiti
Il GLI ha tra i suoi
:
-la rilevazione degli alunni BES sulla base dei dati
emersi dai team docenti;
-la raccolta della documentazione;
-la consulenza ai docenti e ai genitori;
-la valutazione del livello d’inclusività del Circolo;
-la raccolta proposte dei GLHO;
-l’elaborazione e l’approvazione del Piano Annuale di
Inclusività ;
-l’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse
specifiche, istituzionali e non;
-essere interfaccia della rete dei CTS/CTI e dei
servizi sociali e sanitari locali.
PERCHE’ QUESTO INCONTRO?
o Presentare il gruppo;
o Rendere nota la sua attività;
o Cercare collaborazione;
oCondividere il percorso
verso l’inclusione.
Come?
Partendo dal presupposto che
I rappresentanti hanno un ruolo di raccordo tra i
docenti e i genitori della classe.
Occorre considerare che
I gruppi classe sono caratterizzati da
un’eterogeneità di bambini tutti portatori degli
stessi diritti.
C’è un’eguaglianza dei bisogni dei
fronte delle differenze dei figli.
genitori a
Quindi …
Vi chiediamo di collaborare alla costruzione ogni
giorno di una scuola inclusiva.
Attraverso
Una politica dei piccoli gesti, tenuto conto che
i genitori hanno un ruolo fondamentale nel
trasmettere atteggiamenti positivi ai loro
figli.
Alcune parole chiave per contribuire a un
clima
inclusivo
nelle
capire, accogliere.
classi
conoscere,
IL GLI E’ DISPONIBILE A
RACCOGLIERE IDEE E
SUGGERIMENTI CIRCA INIZIATIVE
RIVOLTE ALL’ACCOGLIENZA E ALLO
“STAR BENE A SCUOLA”
IL GLI E’ DISPONIBILE A OFFRIRE
SUGGERIMENTI E INDICAZIONI PER
POTENZIARE L’INCLUSIVITA’ DELLE
CLASSI.
Quando mi sento
incluso?
Io sto bene se:
sono ascoltato, sono compreso,
sono accolto per quello che sono,
e so rapportarmi con gli altri.
Per questo ho bisogno di tutti voi.
Gli alunni con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI sono
tutti gli alunni in genere, perché ognuno di loro è
portatore di una storia che li rende unici e
difficilmente assimilabili tra loro.
Tra tutti gli alunni, tuttavia, alcuni possono avere dei
bisogni più specifici e chiedere alla scuola interventi
più personalizzati.
Per trovare queste risposte servono strumenti
compensativi,
misure
dispensative,
strategie
didattiche differenziate. Per raccogliere questa
progettazione posso essere compilati PEI e PDP.
L’INCLUSIONE
Inclusione è una dimensione nella quale ci
sentiamo parte di un tutto. Nella quale non
è importante essere uguali, ma è
importante partecipare ognuno con la
propria personalità , il proprio modo di
essere, i propri talenti e la propria cultura.
Partecipare in modo leale e onesto al
raggiungimento di obiettivi condivisi che
devono avere a che fare con il benessere
di ognuno.
Scarica

qui - home - [direzione didattica 3° circolo sesto fiorentino]