ORIENTAMENTO DI VITA:
DALLE SCELTE
ALLA SCELTA
16. Cenacolo Scalata
Nella vita ci troviamo a fare migliaia di piccole e grandi scelte;
la qualità di ogni scelta prepara e costruisce
l’unica grande scelta di vita.
Il punto non è scegliere, ma imparare a scegliere.
L’ora delle scelte
L’uomo può essere definito e descritto da molti punti di visti.
Se l’uomo è persona, è altrettanto vero che l’uomo si fa’ persona, si
costruisce giorno dopo giorno. L’uomo è “già e non ancora”.
Affrontiamo in queste riflessioni il tema delle scelte/scelta, cioè di quella
serie innumerevoli di atti che accompagnano l’esistenza di ognuno e che
riempiono la nostra vita, modellandola, orientandola.
Nel libro del Deuteronomio è scritto:
“Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male;
poiché io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio, di camminare
per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue
norme, poiché tu viva e ti moltiplichi …” (Dt 30,15-16),
In tutte le fasi dell’esistenza ogni persona è chiamata a dover
scegliere .
Soprattutto durante l’adolescenza e la giovinezza si parla di “ora
delle scelte”.
Centrali sono le scelte di vita: esse sono quelle che danno alla vita
una direzione precisa, un orientamento definito, sono quelle scelte
che fanno crescere la propria vita nella sua specificità, le danno
energia, gusto, luce e senso.
Sono scelte di vita quelle che hanno fatto o fanno crescere la propria
capacità di amare, le scelte di coerenza con i valori scelti, di
fedeltà al Signore e a se stessi, le scelte di testimonianza della
fede, di vitalità e creatività, di bontà e di vera libertà, di verità, di
accoglienza dell’altro come tale, di rispetto di sé, corpo, psiche e
spirito.
Le scelte di vita sono quelle orientate a realizzare tutto ciò che è
bello, buono, vero, giusto secondo il bene reale, oggettivo,
conformemente al disegno di Dio.
Ovviamente per andare decisamente verso il disegno di Dio
bisogna prima dover scegliere tra due direzioni: quella del
matrimonio come vocazione e quella della vita consacrata o
impegnata.
Le posizioni intermedie, oltre l’età debita, segnalano un’identità
che fatica a configurarsi o una vita per uno o per più aspetti
mancata, prigioniera dell’idealismo o dell’attendismo.
Al contrario non sono scelte di vita quelle dispersive, le scelte
qualunquiste, di parcheggio, contraddittorie, oppure le scelte di
morte lenta e camuffata o precisa …
Tipi di scelte
•Ci sono anzitutto scelte feriali: sono quelle che costellano il
cammino dalla percezione alla decisione vera e propria. Possono
essere scelte consonanti o dissonanti con il proprio cammino
vocazionale.
•Ci sono quindi le scelte significative per il soggetto: sono quelle
particolarmente vive e incisive che segnano quasi il passaggio da
un’età all’altra.
•Quindi ci sono le scelte qualificanti e fondanti: fine scuola media
superiore, fine università, entrata o abbandono del lavoro, entrare in
una comunità.
•Poi ci sono le scelte tendenzialmente definitive.
•Infine c’è la scelta-decisione o opzione vocazionale irreversibile.
Ma quali caratteristiche deve avere una scelta ben fondata?
Tutto dipende dall’obiettivo.
Tratti di una scelta ben fondata
L’obiettivo da perseguire è quello di poter operare, realmente e
validamente, una scelta tendenzialmente definitiva, una scelta ben
fondata perché corrispondente alla propria identità e vocazione.
Per tale scelta questi sono i tratti caratterizzanti:
- una scelta libera
- una scelta responsabile
- una scelta generosa
- una scelta conforme al disegno di Dio su di sé
- una scelta motivata, ben radicata nella persona
- una scelta graduale.
La capacità di scegliere è come un termometro che segnala la
temperatura ambiente, un luogo di convergenza di forze disparate che
verificano la tenuta della compagine della costruzione”.
Caratteristiche di una vera scelta
-La tenuta nel tempo di fronte alle prove della vita;
-La fedeltà feconda di vita e di creatività;
-La capacità di adattamento positivo al reale della vita;
-Il contatto perenne, in profondità con la sorgente di vita;
-Il recupero e la ripresa dopo situazioni di sbandamento e di ristagno.
“Scegliere” consiste nel coraggio di ‘farsi carico’ dei
problemi attorno a sé, della vita e degli altri
(dinanzi all’Altro)
con una decisione consequenziale.
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