Leibniz fu profondamente coinvolto
nella vita politica e culturale del suo
tempo;
I suoi interessi spaziarono in ogni campo
del sapere.
Il suo contributo filosofico alla
metafisica è basato sulla Monadologia,
che introduce le Monadi come "forme
sostanziali dell'essere”.
La realtà è un'insieme infinito di monadi,
le quali non sono unità materiali, ma
spirituali cioè frazioni indivisibili dello
spirito e della percezione.
Alcune costituiscono la percezione
della materia concreta e non la
materia concreta stessa.
 contengono una "forza rappresentativa" e non sono riducibili ad
altre unità minime;
 non ricevono dall'esterno alcuna percezione;
 ogni monade è chiusa in sé stessa e perfettamente compiuta in
sé;
 costituisce la visione della realtà limitatamente a ciò che
percepisce;
 sono finite limitatamente all'oggetto del loro percepire;
 sono infinite in rapporto al modo in cui percepiscono il loro limite;
 l'anima è la monade suprema ,un nucleo spirituale che permette
di raccogliere in sé tutte le monadi che vanno a formare il
pensiero cosciente.
Attività rappresentativa della monade
Il tendere da una percezione all’altra
La consapevolezza delle proprie percezioni
DIO
Anime degli uomini
Anime degli animali
Materia
Le verità di ragione
Le verità di fatto
non sono estensive
della conoscenza
sono estensive della
conoscenza
sono necessarie ed
universali
non sono necessarie
sono fondate sui
principi di identità e
non contraddizione
sono fondate sul principio
di ragion sufficiente
riguardano il
pensiero
riguardano la materia
La materia ci si presenta come divisibile. Ma divisibile fin dove?
la divisione deve ad un certo punto fermarsi→ esistono gli atomi, cioè delle parti
ultime, estesi.
Contraddice la teoria della sostanza.
la divisione può andare all'infinito → non esistono parti semplici;
Senza il semplice non può esistere il complesso.
LEGGE DELLA CONTINUITA’
Principio per cui la natura non fa
mai salti, poichè per passare dal
piccolo al grande e viceversa
bisogna passare attraverso infiniti
gradi intermedi
la materia può essere
divisa all’infinito e non
ci si può fermare agli
atomi.
Il concetto di un corpo non divisibile è per
Leibniz contraddittorio.
“La divisione, allora, è infinita; ma il suo
risultato non è lo zero, il niente; si
abbandona il presupposto materialistico e si
ammette che i "veri" atomi della realtà non
sono realtà materiali, ma quella realtà
immateriale che è costituita dalle "forze
rappresentative", cioè dalle monadi.
La monade è quindi il "limite della divisione
infinita dell'esteso”
Per Leibniz c'è un'unica soluzione:
è necessario ammettere l'esistenza
dell'infinito attuale, e non solo potenziale
”Ciascuna porzione della materia non è
soltanto divisibile all'infinito, come hanno
riconosciuto gli antichi, ma anche suddivisa
attualmente senza fine, ciascuna parte in
parti di cui ciascuna ha qualche movimento
proprio”
(Monadologia)
La vita e
le opere
• 1 luglio 1646 : Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia, da una
famiglia protestante. Suo padre è professore di diritto nella
locale università. Studia filosofia e diritto nella sua città natale e
successivamente ad Altdorf;
• 1666: consegue la laurea in giurisprudenza ;
• 1668 : diventa consigliere alla cancelleria dell'elettore di
Magonza,
• 1670 : incomincia a viaggiare per tutta l'Europa compiendo varie
missioni diplomatiche. Si reca a Parigi, in Olanda ed a Londra,
dove conosce personalmente i maggiori pensatori e studiosi del
suo tempo;
• 1676: rientra in Germania e diventa bibliotecario del duca di
Hannover;
• Dal 1680: incomincia a dedicarsi quasi esclusivamente ai suoi
studi, scrivendo e pubblicando una grande mole di opere di vario
genere. Gli ultimi anni della sua vita sono però amareggiati dalla
disputa sorta tra lui e Newton a proposito della paternità del
calcolo infinitesimale;
• 1716: muore ad Hannover
• Nova methodus pro maximis et minimis (1684)
• Discorso di metafisica (1686)
• Nuovo sistema della natura, della comunicazione tra le sostanze e
dell'unione tra l'anima e il corpo (1695)
• Saggi di teodicea (1710)
• Princìpi della natura e della grazia fondati sulla ragione (1714)
• Monadologia o Principi di filosofia (1714)
• Nuovi saggi sull'intelletto umano (pubblicati postumi nel 1765)
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