Il Primo Soccorso è l’insieme delle azioni che un soccorritore occasionale compie per aiutare una persona colpita da un malore o coinvolta in un incidente, senza l’ausilio di attrezzature particolari. Osservare e valutare la situazione; Avvisare le autorità, se nessuno l’ha fatto; Assistere la persona secondo il buon senso. Trascurando questi doveri siamo imputabili di omissione di soccorso Ogni qualvolta che ci troviamo di fronte ad un infortunato dobbiamo chiamare i Soccorsi. Componiamo il numero 118 e riferiamo all’operatore nome, cognome, il luogo dove mi trovo dando indicazioni più possibile precise, che cos’è successo, quante persone sono coinvolte e lasciare se necessario il recapito telefonico e attendere eventuali altre domande da parte dell’operatore. ( non riattaccare prima dell’operatore) Le ferite sono lesioni che interrompono la superficie del corpo, e possono estendersi ai tessuti molli sottostanti. Si distinguono in: Abrasioni, Escoriazioni, Ferite da punta, Ferite da taglio, Ferite lacero-contuse, Ferite di arma da fuoco. Gli effetti più comuni sono: il dolore, la difficoltà a muovere la parte ferita, possibile emorragia, le infezioni. La loro gravità si valuta in base a: l’estensione, la profondità, il posto, la presenza di corpi estranei, eventuali altre lesioni, lo stato di salute generale di persona. Puliamo la ferita, disinfettiamo, copriamo e se necessario portiamo in ospedale Le ustioni sono ferite provocate da: calore, sostanze corrosive, elettricità, radiazioni. Le ustioni si dividono in: 1° Grado: la zona e’ calda ed arrossata, il dolore e’ intenso. 2° Grado: la zona e’ molto arrossata con chiazze e bolle piene di liquido chiaro, il dolore e’ intenso, potrebbero restare cicatrici. 3° Grado: sono le più gravi, oltre all’arrossamento e alle bolle possiamo notare zone scure (carbonizzate), o chiare (essiccate), potrebbe non presentare dolore nella parte più interna, rimangono vistose cicatrici. 1. Eliminare la causa dell’ustione, 2. raffreddare la parte interessata, 3. se l’ustione e’ importante ospedalizzare. La frattura e’ la rottura di un osso in una o più parti. Si dividono in: chiuse ed esposte; composte o scomposte. I sintomi sono: Forte dolore sul punto di lesione, incapacità di muovere l’arto, deformazione dell’arto. Il Primo Soccorso: Immobilizzare l’arto come lo troviamo senza provocare ulteriori danni ed ospedalizzare. Le distorsioni si verificano quando un trauma indiretto e/o un movimento anomalo imprimono una sollecitazione esagerata ad un’articolazione, provocando la fuoriuscita del capo articolare dalla sua sede con un riposizionamento spontaneo. Segni e sintomi sono: dolore localizzato e gonfiore progressivo. Le lussazioni consistono nella fuoriuscita del capo articolare dalla sua sede senza il riposizionamento spontaneo. Segni e sintomi sono: dolore acuto e localizzato; deformità visibile dell’articolazione; impotenza funzionale; intorpidimento e gonfiore. IL PRIMO SOCCORSO Accompagnare l’infortunato in ospedale In Italia non esistono insetti pericolosi per la vita delle persone, però la loro puntura può divenire pericolosa se: Il soggetto punto è allergico al veleno iniettato; la sede della puntura e’ il viso, la gola, la lingua o il collo; il numero delle punture e’ elevato. Dolore pungente e prurito; dolore e arrossamento della zona punta; mal di testa stato confusionale o possibile incoscienza, febbre, crampi. In caso di reazione allergica possiamo notare: debolezza, nausea, vertigini gonfiore su tutto il corpo soprattutto in viso difficoltà respiratoria shock anafilattico. Se è accessibile estraiamo il pungiglione, laviamo con acqua fredda e sapone, disinfettiamo, applichiamo ammoniaca diluita per qualche secondo, bendiamo e se necessario ospedalizziamo. Chiunque trovi un essere umano inanimato, ferito o incapace di provvedere a se stesso deve darne immediato avviso alle autorità competenti (118), o prestare l’assistenza necessaria. Chi non rispetta queste norme, commette il reato di Omissione di Soccorso (art. 593 c.p.) Se da una manovra di soccorso deriva un aggravamento o la morte dell’infortunato, il soccorritore può difendersi invocando l’art. 54 del C.P.,secondo il quale il soccorritore non è punibile se l’azione è stata compiuta per evitare danni maggiori ed irreparabili all’ infortunato stesso.