Comitato Locale di Castellarano LA CHIAMATA AL 118 TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE I NOSTRI APPUNTI... Questo piccolo libricino è stato scritto proprio per te! Perché? La risposta è semplice: qui potrai trovare scritte tutte le informazioni principali che ti serviranno quando in futuro avrai bisogno di chiamare il 118 e che ti permetteranno, chissà, di salvare la vita in sicurezza a chi ne dovesse avere bisogno! Buona lettura!! Croce Rossa Italiana Comitato Locale di Castellarano Pagina 2 ATTESA DEI SOCCORSI Che si sia prestato o meno un primo soccorso, è necessario comunque che assistiamo l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi. Non possiamo abbandonarlo prima dell’arrivo dell’ambulanza. Preoccupiamoci anche di notare se le condizioni dell’infortunato rimangono stabili: nel caso dovessero cambiare, dobbiamo avvisare subito il 118!! LA CHIAMATA DEI SOCCORSI (118) E L’ATTESA DEL LORO ARRIVO SONO OBBLIGATORI; IL RESTO SONO CONSIGLI UTILI MA DA METTERE IN PRATICA SOLO SE VE LA SENTITE! MEGLIO NON FARE CHE FARE MALE Pagina 18 IL 118 Il 118 è il numero unico per le emergenze sanitarie. Ma come funziona effettivamente? Il 118 è un numero NAZIONALE e GRATUITO, raggiungibile da qualsiasi apparecchio telefonico sia fisso che cellulare, utilizzato per le emergenze sanitarie, veterinarie e ambientali. E chi ci risponde dall’altra parte della cornetta? L’incaricato è generalmente un infermiere o un operatore qualificato che gestisce in pieno la chiamata e ci aiuta nel trasmettere le informazioni giuste che permetteranno ai soccorsi più idonei di arrivare il prima possibile. Prima di passare alla chiamata di questo numero però, dobbiamo fare alcune distinzioni e rispettare diverse norme di comportamento, che troverai nelle pagine seguenti! Pagina 3 DISTINZIONE FONDAMENTALE #1 SOGGETTO NON TRAUMATIZZATO – OSTRUZIONE La prima distinzione fondamentale che dobbiamo spiegare prima di procedere, riguarda le differenze che intercorrono tra Primo e Pronto Soccorso, due concetti che si confondono con facilità ma che hanno natura ben diversa: PRONTO SOCCORSO: prestato dal personale qualificato per farlo, come i medici, gli infermieri e i soccorritori volontari; noi può prestare a una o più persone nell’attesa che i soccorsi e il personale qualificato giungano sul luogo per intervenire. Pagina 4 Il soggetto tossisce, si porta le mani alla gola, ha il viso cianotico oppure bluastro fino ad arrivare anche allo svenimento; è il soccorso PRIMO SOCCORSO: è l’aiuto che chiunque di Come lo riconosco? Come mi comporto? Cerco di capire cosa ha ingerito e lo invito a tossire; se nel mentre dovesse smettere di respirare, lo aiuto dando delle pacche sulla schiena. Esistono manovre specifiche, ma solo un soccorritore qualificato può praticarle senza rischiare di fare del male al soggetto. Pagina 17 SOGGETTO NON TRAUMATIZZATO – SCOSSA ELETTRICA Come lo riconosco? Il soggetto presenta bruciature sulla pelle; nelle vicinanze posso notare cavi elettrici scoperti, apparecchi bruciati o anneriti; Come mi comporto? Se è possibile, rispettando le norme di sicurezza, cerco di staccare la corrente dal quadro principale oppure allontano la “fonte” elettrica aiutandomi con un bastone di legno o qualsiasi altro strumento che non conduca la corrente elettrica. Pagina 16 DISTINZIONE FONDAMENTALE #2 La seconda distinzione fondamentale che dobbiamo spiegare riguarda i concetti di “gravità” e “urgenza”, indispensabili per poter valutare correttamente la situazione di chi dobbiamo aiutare in attesa dei soccorsi: GRAVITÀ: una situazione grave è seria ma indipendente dal tempo, ovvero una situazione dove lo scorrere delle ore non comporta un’eventuale compromissione o peggioramento delle funzioni vitali; URGENZA: una situazione molto grave, direttamente proporzionale al pericolo e dipendente dal tempo, ovvero una situazione dove lo scorrere delle ore può comportare un peggioramento delle funzioni vitari Pagina 5 I CODICI COLORE SOGGETTO NON TRAUMATIZZATO – USTIONE Una volta chiamato il 118 e raccontato l’accaduto, il personale qualificato valuta la situazione di chi sta per ricevere soccorso applicando un codice colore che cambia a seconda della gravità e dell’urgenza. I codici colore sono: Rosso = per situazioni gravi e urgenti; Giallo = per situazioni urgenti; Verde = per situazioni non urgenti; Come lo riconosco? Il soggetto presenta rossore e/o bolle cutanee; Come mi comporto? Innanzitutto allontano la fonte di calore; se mi trovo di fronte una piccola scottatura la sciacquo con acqua fresca; se ci sono vesciche non devo toccare né tantomeno scoppiarle! Se la bruciatura è estesa non devo toccare la pelle interessata e non tolgo i vestiti al soggetto (in caso di ustione, pelle e tessuti si attaccano): l’unica azione possibile è quella di coprire con un panno pulito in attesa dell’ambulanza. Bianco = per situazioni ritardabili. Pagina 6 Pagina 15 SOGGETTO NON TRAUMATZZATO – SVENIMENTO Come lo riconosco? Il soggetto sarà sdraiato, pallido e non risponderà. Come mi comporto? Avviso il 118 e rimango sempre con lui. METTIAMOCI IN SICUREZZA Ecco che ci troviamo di fronte a una situazione dove dobbiamo aiutare una o più persone in attesa dei soccorsi qualificati. Anche se l’istinto potrebbe suggerci di intervenire immediatamente, ci sono alcuni passaggi che non possiamo ignorare perché il rischio di infortunarci o di metterci in pericolo è sempre dietro l’angolo. 1. AUTOPROTEZIONE! IO sono in sicurezza? Se la risposta è sì, posso intervenire sulla scena; se la risposta è no, è meglio non fare nulla, anche se può sembrare crudele, per evitare che i soccorsi debbano recuperare anche noi stessi. 2. L’INFORTUNATO È IN SICUREZZA? Se la risposta è sì, posso avvicinarmi e prestare un Primo Soccorso all’infortunato; se la risposta è no, posso cercare di eliminare la fonte di “insicurezza” senza però compromettere la mia sicurezza. Pagina 14 Pagina 7 3. GLI ALTRI SONO IN SICUREZZA? Se sulla scena dell’infortunio sono presenti anche altre persone, dobbiamo preoccuparci anche della loro sicurezza per non aumentare il numero dei feriti, sopratutto se ci troviamo di fronte a un ambiente o a circostanze che potenzialmente potrebbero mettere a rischio la vita di tutti. Mettersi e mettere in sicurezza è fondamentale, non dimenticarlo!! PRIMO SOCCORSO – SOGGETTO NON TRAUMATIZZATO Prenderemo in considerazione solo alcuni casi di soggetti NON TRAUMATIZZATI, ovvero persone che presentano altri tipi di infortunio che non comportino traumi fisici e fratture. Parleremo delle norme generali di comportamento per: SVENIMENTO USTIONE SCOSSA ELETTRICA OSTRUZIONE Pagina 8 Pagina 13 PRIMO SOCCORSO – SOGGETTO TRAUMATIZZATO Prendiamo in considerazione di dover aiutare nell’attesa dei soccorsi un SOGGETTO TRAUMATIZZATO. Il TRAUMA non è una paura, ma una frattura! Ecco le norme generali di comportamento. Come lo riconosco? Un soggetto traumatizzato è difficile da identificare se non eravamo presenti: possiamo provare valutando la dinamica dell’evento. Esempio: abbiamo una persona stesa a terra con affianco una scala o una bici per terra? Magari è caduto? Molto probabilmente siamo di fronte a un soggetto traumatico che presenta fratture! Come mi comporto? Non muovo l’infortunato e allerto il 118; muovere un soggetto traumatizzato può peggiorare gli eventuali traumi e peggiorare le sue condizioni vitali; nell’attesa però posso eventualmente mettere del ghiaccio nelle zone traumatizzate per diminuire il dolore al soggetto. IN QUESTI CASI, PIUTTOSTO CHE FARE MALE, É MEGLIO NON FARE NULLA!!! Pagina 12 LA DINAMICA DELL’EVENTO Una volta soddisfatti i requisiti di sicurezza per noi stessi, per l’infortunato e per gli altri presenti, devo raccogliere più informazioni possibili sulla dinamica dell’accaduto: Cosa è successo? Quante persone e mezzi sono coinvolti? Se l’infortunato non riesce a raccontarci nulla, cerchiamo dei testimoni oppure osserviamo attentamente il luogo dove ci troviamo! Qualsiasi informazione può essere un elemento prezioso da riportare quando sarà il momento di chiamare il 118. Pagina 9 ESAME DELL’INFORTUNATO Siamo in sicurezza, sappiamo più o meno cosa è accaduto: è il momento di concentrarsi sull’infortunato. Una prima analisi deve essere fondata sui parametri vitali di base: Se gli parlo mi risponde? Se l’infortunato è in stato d’incoscienza e non risponde alla nostra chiamata, dobbiamo passare al punto successivo; Respira (si alza il torace)? Se l’infortunato è incosciente. Perde sangue? Altro parametro importantissimo che non dobbiamo ignorare è la presenza di emorragie che se non notiamo in tempo possono compromettere i parametri vitali. CHIAMATA AL 118 Siamo in sicurezza, sappiamo cosa è accaduto e conosciamo le condizioni dell’infortunato: abbiamo raccolto tutto quello che ci serve per chiamare il 118. Innanzitutto MANTIENI LA CALMA! L’agitazione potrebbe produrre una chiamata caotica che fa perdere tempo prezioso. Dall’altra parte l’infermiere ci chiederà: Luogo dell’evento (casa, strada, numeri civici); Eventuali punti di riferimento (cerchiamo di comunicare luoghi facilmente riconoscibili); Che cosa è successo; Numero di telefono di chi chiama; È nostro compito comunicare anche eventuali problemi di sicurezza o comunque qualsiasi altra informazioni utile al 118. Per terminare la chiamata, attendi sempre che sia l’infermiere a riagganciare e tieni vicino il telefono: in caso di bisogno il 118 ricontatterà il numero che lo ha chiamato per primo. Il 118 si occuperà di contattare tutti gli altri mezzi di soccorso eventualmente necessari. Pagina 10 Pagina 11