LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE NELL’UNIONE EUROPEA Michele Colucci [email protected] Sito internet: www.colucci.eu 1 Le fonti primarie Ogni cittadino dell’Unione ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri(art. 18 CE) E’ cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro (art. 17 CE). 2 Le fonti di diritto primario Artt.39 - 42 CE. I lavoratori subordinati hanno il diritto di: – rispondere a offerte di lavoro effettive; – spostarsi liberamente a tal fine nel territorio degli Stati membri; – prendere dimora in uno degli Stati membri al fine di svolgervi un’ attività di lavoro; – rimanere sul territorio di uno Stato membro, dopo aver occupato un impiego. 3 Le fonti di diritto primario Lavoratori autonomi: – Diritto di stabilimento (artt. 43-48 CE): facoltà di esercitare la propria attività non salariata in un altro Stato membro attraverso l’insediamento di una propria sede. – Libera prestazione di servizi (artt. 49 -55 CE): possibilità di prestare la propria opera in uno Stato membro diverso da quello dove è stabilito, senza una sede stabile nello Stato della prestazione. 4 Le Fonti di diritto secondario Regolamento CEE 1612/68 relativo alla libera circolazione dei lavoratori; Direttiva CE 2004/38 (entrata in vigore: 1 maggio 2006) relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare nel territorio degli Stati membri. 5 La giurisprudenza « evolutiva » della Corte di Giustizia Definizione di « Lavoratore subordinato»: – Colui che fornisce una prestazione di indiscusso valore economico ad un’ altra persona e sotto la direzione della stessa, ricevendo come contropartita una retribuzione (Lawrie-Blum, C-66/85). Concetto di « valenza comunitaria »(Unger, C75/63). Principio fondamentale: interpretazione estensiva (Levin, C-53/81). Eccezioni e deroghe: interpretazione restrittiva (Kempf,C-139/85). 6 Familiari a carico dei lavoratori Direttiva 2004/38. Definizione «unica»: – Il coniuge; – Il/la convivente; – Discendenti (minori e non, a carico e non); – Ascendenti (a carico e non). 7 Ambito di applicazione ratione materiae Diritto d’ingresso e di soggiorno Art. 6, Dir. 2004/38: Carta d’identità o passaporto validi per >3mesi, indipendentemente dal documento di soggiorno rilasciato. NO VISTI d’ingresso o di uscita! Art. 6 , par. 2: Stesso diritto riconosciuto ai familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro. 8 Diritto di soggiorno « permanente » Qualsiasi cittadino dell’Unione acquisisce il diritto di soggiorno permanente nello Stato membro ospitante dopo avervi risieduto legalmente per 5 anni: – Familiari:stesso diritto – Carta di soggiorno: Accesso all’assistenza sociale, Divieto di espulsione nello Stato di residenza. 9 PARITA’ DI TRATTAMENTO Art. 12 CE: no discriminazione sulla base della nazionalità… Art. 39 CE:… – Accesso all’impiego, – Retribuzione, – Condizioni di lavoro. Accordi di Associazione, Co-operazione, ecc. 10 Forma giuridica dell’atto discriminatorio Categoria ampia: – Legge statale, – Contratti collettivi, – Regolamenti di Associazioni private,(Bosman, C-415/93): FIFA, UEFA, …. 11 DISCRIMINAZIONI DIRETTE ED INDIRETTE Art. 3 Reg. 1612/68: Inapplicabilità di disposizioni e di pratiche amministrative che abbiano carattere « direttamente o indirettamente discriminatorio ». Esigenze oggettive, principio della proporzionalità! Esempi: conoscenze linguistiche Nuovi casi : delibere CONI « salva-vivai »? 12 Accesso all’impiego Art. 4.1. Reg. 1612/68: – “Inapplicabilità delle disposizioni che “limitano, per impresa, per ramo di attività, per regioni o su scala nazionale, il numero o la percentuale degli stranieri occupati”. Giurisprudenza Corte di Giustizia: Bosman 13 CONDIZIONI DI LAVORO Giurisprudenza della Corte: – Retribuzione, – Elementi accessori della retribuzione: indennità, – Computo anzianità aziendale, – Licenziamenti, – Reintegra, – Ricollocamento professionale, e ... 14 Diritti collettivi Art.8, Reg.1612/68: – Parità di trattamento per quanto riguarda l’iscrizione alle organizzazioni sindacali e l’esercizio dei diritti sindacali; – Elettorato attivo e passivo: Reg. 312/1976 Consiglio: accesso ai posti amministrativi o direttivi di Org. Sind. Corte di Giustizia, ASTI C-213/90. 15 Discriminazioni a « rovescio » Disparità fra norme “interne” e “comunitarie”: – diverso contenuto materiale; – differenti finalità. NO applicazione del Diritto CE a situazioni puramente “interne”. 16 LIMITI AL DIRITTO DI LIBERA CIRCOLAZIONE IMPIEGO NELLA P.A.: – INTERPRETAZIONE UNIFORME: – “CONTENUTO DELLA FUNZIONE” E NON QUALIFICAZIONE GIURIDICA: – Partecipazione diretta o indiretta all’esercizio di poteri conferiti in base al diritto pubblico; – Funzioni dirette alla salvaguardia degli interessi dello Stato; – Rapporto di “fedeltà”, – Reciprocità di diritti e dovere ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA PUBBLICA – Non per motivi economici (art. 26 Dir. 2004/38). SANITA’ PUBBLICA: – Malattie infettive, con potenziale epidemico o parassitarie contagiose. 17 Protezione contro l’allontanamento e garanzie procedurali Provvedimenti conformi al principio di proporzionalità Comportamento personale: minaccia effettiva e sufficientemente grave, pregiudizievole di un interesse fondamentale della società Notifica per iscritto e motivata No provvedimento permanente Possibilità di ricorso ai mezzi di impugnazione giurisdizionali e amministrativi. 18 CONCLUSIONI PROCESSO EVOLUTIVO: da “colui che esercita un’ attività economica” al “cittadino dell’Unione” NUOVO SCENARIO: MERCATO DEL LAVORO di 25 STATI MEMBRI ( a partire dal 1 Maggio 2006?):regola 2+3+2! UNA GRANDE CONQUISTA 19