La qualità nei sistemi educativi - Quality in educational system Firenze 28 - 29 ottobre 2004 Critica della nozione di CLIENTE nelle organizzazioni educative Marco ORSI dirigente scolastico C.d.A. IRRE - Toscana Università di Pisa - Facoltà di Scienze Politiche La nostra tesi: la nozione cliente applicata alla scuola è impropria – rispetto all’approccio psico -pedagogico – rispetto all’approccio organizzativo Per l’approccio psico - pedagogico l’alunno è... •Membro della comunità •Partner della propria educazione •Responsabile dell’educazione •Si gioca nei ruoli dell’insegnare e imparare J. Dewey, Il mio credo pedagogico “l’insegnante non è nella scuola per imporre certe idee al fanciullo o per formare in lui certi abiti, ma è lì come membro della comunità per selezionare le influenze che agiranno sul fanciullo e per assisterlo convenientemente a reagire a queste influenze” C. Rogers, Libertà nell'apprendimento “La valutazione del proprio apprendimento è uno dei mezzi principali attraverso cui l’apprendimento si fa, oltre che autonomo anche pienamente responsabile” H. Gardner, Sapere per comprendere gli studenti devono imparare ad assumersi [...] la responsabilità della propria crescita [...]. Nella misura in cui sapranno darsi degli obiettivi, valutare il cammino percorso […], riflettere […] sui propri apprendimenti […] diventeranno “... partner della propria educazione”. J.Hillman, Lettera agli insegnanti italiani “…comunque diamo forma a questa relazione, l’insegnante e l’allievo, la guida e l’apprendista, l’esperienza e l’innocenza, il sapere e l’ignoranza, il pieno e il vuoto sono costituenti costanti della vita interiore dell’anima”. Per l’approccio organizzativo •Il cliente è assorbito: membro •Non c’è distinzione tra produttore e consumatore •il cliente diventa co - produttore / co - progettatore J. D. Thompson, L’azione organizzativa “L’ospedale pubblico può erogare prestazioni a pazienti esterni, ma i casi più difficili sono ospitati a tempo pieno nell’organizzazione e sono tenuti a conformarsi alle norme e ai regolamenti dell’ospedale, nei limiti consentiti dalla loro condizione” . Thompson: L’organizzazione assorbente ... SUPERMARKET SCUOLA M. Corzier, L’impresa in ascolto “si deve lavorare con personale e con clienti che non sono più passivi…”. “E’ quindi importante conoscere le risorse di cui dispongono[…] per permetterne l’uso più costruttivo nella relazione di cooperazione che con essi deve essere sviluppata”. R.Normann, Ridisegnare l’impresa • “la distinzione tra ‘produttore’ e ‘consumatore’, o tra ‘fornitore’ e ‘cliente’, [ovvero tra docente e studente] diventa sempre meno chiara man mano che il panorama economico si orienta al servizio”. Indicazioni per la scuola... in SINTESI… lo studente non è un cliente ma un membro … per i seguenti aspetti • Permanenza / inclusione • Buoni compagni • Auto - apprendimento • Co - progettazione / logica enabling • Non determinatezza delle funzioni dell’insegnare e dell’imparare IN DEFINITIVA… se l’alunno non è un cliente allora è necessario… riconfigurare la visione dell’organizzazione scolastica (idea di comunità) innovare gli approcci pedagogici (ripresa dell’attivismo) ridefinire i modelli di qualità incluso EFQM