Durante l’anno scolastico 2010-11 la 2a A della scuola
primaria “Enrico Toti” di Maggianico in Lecco ha
partecipato al concorso nazionale “L’Italia delle fiabe. In
viaggio con Le fiabe italiane di Italo Calvino” bandito dal
Ministero dell’istruzione e dal Comitato Italia 150.
La fiaba, inventata e illustrata dai bambini che ora sono in 3a,
ha superato la selezione regionale e ha rappresentato la
Lombardia nell’ultima fase del concorso.
C’erano una volta due famiglie.
Una si chiamava Rocciafalco e viveva sul Resegone.
L’altra viveva vicino al lago di Lecco e di cognome faceva Acquapesci.
Le due famiglie erano molto amiche tra loro.
La famiglia di montagna era composta da due figli, una mamma e un papà; la famiglia
di lago invece era formata dai genitori, due gemelle e un fratellino piccolo.
Un giorno i
Rocciafalco
incontrarono
la strega
Tristrega.
Era cattiva, vestita di stracci e, dall’alto del suo castello, li trasformò in statue di
pietra solo perché erano entrati nel suo bosco incantato.
Gli Acquapesci, avvertiti dalla fata Coccinella,
andarono ad aiutare i loro amici.
La fata disse di cercare nel bosco le statue
e di riportarle sul Resegone.
Con tanta tanta fatica obbedirono: com’erano pesanti!
A questo punto arrivò Coccinella e disse che per salvare i
Rocciafalco dovevano uccidere la strega Tristrega.
Fecero costruire una spada
magica con diamanti verdi e rossi
sull’impugnatura.
Il piccolo Acquapesci
stava giocando con la
spada desiderando di
essere lui ad uccidere
Tristrega. Impugnò la
spada, prese la rincorsa
e infilzò un cespuglio.
Non sapeva però che proprio lì si
nascondeva la strega che lo stava spiando.
Tristrega morì e i Rocciafalco tornarono in
carne e ossa.
I Rocciafalco accompagnarono subito al castello della strega
gli Acquapesci. Il castello era grande e bello.
Insieme decisero di
trasferirsi lì dove vissero tutti
felici e contenti.
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Tristrega e le due famiglie