UN SORRISO ALL’IMPROVVISO
A Fabrizio,
Papà, Mamma e Sofia
C’era una volta un bambino vivace,
che come tanti viveva felice.
Rideva
parlava
giocava
e
ascoltava
E quando il suo nome la mamma chiamava
subito attento lui rispondeva.
Finché una notte una strega cattiva
si avvicinò mentre lui dormiva.
Troppo gelosa del suo bel viso
rubò la sua voce e gli tolse il sorriso.
Gli mise in testa una gran confusione
e lui finì per scordare il suo nome.
Certi rumori più non sopportava
e con le mani le orecchie tappava.
Storceva gli occhi girando veloce
della sua mamma non sentì più la voce.
Non gli piaceva di esser toccato
né tanto meno di esser baciato.
Perse interesse per i suoi balocchi.
Smise di guardar la gente negli occhi.
“AUTISMO è il nome di questo incanto”
disse la strega ridendo tanto
“E non c’è cura che può funzionare”
disse la strega prima di andare.
Venne di giorno un angelo buono
e a quel bambino concesse un dono:
di esser amato dai compagnetti
così com’era con i suoi “difetti”.
Tutti si strinsero in un girotondo
dando al bambino un amore profondo
e mentre giravano, all’improvviso,
sul suo visetto spuntò un sorriso.
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