Direzione Scolastica Regionale
Incontro con i Dirigenti dei C.S.A. della Sicilia
Palermo 13 ottobre 2003
Per un agire comunicativo
nella vita quotidiana della scuola
Dati generali e obiettivi
Dati generali
Soggetto ideatore
MIUR
Direzione Regionale Sicilia
Soggetto attuatore
Gruppo di lavoro costituito presso la
Direzione Scolastica Regionale
Referente
Gruppo di lavoro
Obiettivi:
Creare le condizioni per la crescita nelle scuole di un efficace ambiente
comunicativo, al fine di:
 prevenire e/o alleviare il disagio infanto-giovanile;
 favorire il dialogo tra le diverse discipline;
 qualificare il rapporto interpersonale (che suppone quello con se stessi e
con la realtà) tra tutti i soggetti coinvolti nelle comunità scolastiche;
 educare a una cittadinanza attiva e responsabile.
Riferimenti normativi
Il tema della comunicazione tra le componenti delle comunità scolastiche è
presente nella normativa vigente, per esempio:
DPR. 10.10.1996 n.567, di disciplina delle attività scolastiche complementari e integrative,
che istituisce le Consulte degli studenti;
DPR. 24.6.1998 n.249, Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti
della scuola secondaria che modifica lo status degli studenti, da destinatari dell’azione
educativa (quali erano considerati nel Testo Unico) a componenti delle istituzioni
scolastiche, con diritto a formulare richieste, sviluppare temi liberamente scelti, realizzare
iniziative autonome, dialogare con i dirigenti scolastici e con i docenti sulle scelte di loro
competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, organizzazione
della scuola, criteri di valutazione, scelta dei libri e del materiale didattico;
DPR. 8.3.1999 n.275 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle
istituzioni educative”, che finalizza l’autonomia organizzativa e didattica alla erogazione di
interventi di educazione, formazione e istruzione, riferiti ai diversi contesti, alla domanda
delle famiglie e alle caratteristiche dei discenti ed erogati con la “partecipazione di tutte le
componenti scolastiche”; l’art. 3 prevede un ampio coinvolgimento di discenti e famiglie
nella elaborazione del POF;
D.Lgs 30.6.1999 n.233 di riforma degli OO.CC. territoriali della scuola, che enuncia il
principio della “cooperazione” tra personale scolastico, utenti e loro genitori, enti ed
associazioni esterne;
Legge delega 23.3.2003 n.53 (c.d. Riforma Moratti), che enuncia il principio del
Adesione al progetto
L’adesione al progetto implica interventi educativi
volti a realizzare:
una maggiore reciprocità nei rapporti tra alunni e
insegnanti, alunni e alunni, scuola e famiglie, dirigenti
scolastici, insegnanti, personale ATA;
un clima di scambio di idee e di esperienze culturali dentro
la scuola.
Destinatari e tempi di realizzazione
Destinatari:
trecento Istituti selezionati tra le scuole pubbliche - statali e non statali - ,
di ogni ordine e grado, della Sicilia (60 Pa, 50 Ct, 40 Me, 30 Tp, 30 Ag,
20 En, 20 Cl, 20 Rg);
Date orientative:
primi di ottobre 2003, incontro con tutti i dirigenti CSA;
incontro dei CSA con i Dirigenti Scolastici scelti (20% degli Istituti pubblici);
metà novembre 2003, conferenze di servizio provinciali con i dirigenti
d’Istituto indicati dai dirigenti CSA**;
da dicembre 2003 a febbraio 2004 corsi di formazione per referenti (due
docenti per Istituto);
marzo 2004 costituzione di team provinciali e di reti di scuole.
**accorpamenti:Agrigento, Caltanissetta, Enna – Ragusa, Siracusa – Palermo,
Trapani – Catania, Messina
Azioni Previste
Creazione di un sito Internet che costituisca il punto di riferimento e di collegamento per la
progressiva realizzazione del progetto.
Incontro con i responsabili dei CSA e con i dirigenti scolastici della Sicilia per la
presentazione del Progetto.
Conferenze di servizio decentrate per i dirigenti scolastici che decidono di aderire al
Progetto
Corsi di formazione decentrati, per moduli di 24 ore ciascuno, per la formazione dei
referenti.
Individuazione dei referenti - docenti, personale ATA, studenti e famiglie - che devono
costituire i team per la gestione del Progetto a livello provinciale, in costante dialogo con il
gruppo di lavoro della Direzione regionale.
Creazione di reti di scuole, tenendo presente l’esigenza di un coinvolgimento territoriale il
più possibile vasto e variegato.
Coinvolgimento, a tutti i livelli territoriali, delle associazioni dei genitori e quelle
professionali dei docenti, che potrebbero, nella loro opera di formazione, privilegiare il tema
della comunicazione, in sintonia con il progetto.
Offerta di consulenze a vario livello.
Verifiche periodiche del processo attraverso cui, gradualmente, e secondo i tempi e le
modalità di ogni scuola, il progetto viene progressivamente realizzato.
Elementi caratterizzanti
Figure coinvolte
Dirigenti scolastici, docenti, personale ATA, genitori, studenti, in particolare i
membri dei Consigli d’Istituto.
Motivazione dell’iniziativa
La constatazione che all’attuale sforzo di riforma in termini normativi non
corrisponde, nelle scuole, quella tensione comunicativa indispensabile per
recuperare quel tessuto di valori condivisi, di cui l’impresa educativa e la
convivenza scolastica non possono fare a meno.
Risultati attesi
Il miglioramento del clima comunicativo nelle scuole siciliane.
Apporto cooperativo di associazioni
Il Progetto intende avvalersi dell’apporto delle associazioni professionali dei
docenti e di quelle dei genitori sia nell’individuazione dei referenti, sia
nell’animazione delle iniziative che verranno svolte nelle singole scuole.
Punti di forza e punti critici
Punti di forza
Il Progetto riduce al minimo la creazione di nuovi enti - comitati,
gruppi, etc. - , puntando piuttosto sulla valorizzazione dell’esistente .
Per questo gli obiettivi non implicano altro che un funzionamento - non
meramente burocratico - di organi e momenti istituzionali, attraverso uno
specifico coinvolgimento di persone che - a tutti livelli - possono
contribuire dall’interno a riattivare o migliorare questo funzionamento.
Punti critici
Proprio perché si fonda sull’attivazione di micro-comportamenti,
piuttosto che di vistose novità istituzionali, il Progetto esige una intima,
personale e tenace adesione da parte di un certo numero di soggetti
disposti a cambiare la propria prassi quotidiana e a sollecitare, prima di
tutto con l’esempio, un analogo cambiamento da parte di quanti insieme
a loro garantiscono il funzionamento degli organi delle singole scuole.
Questo elevato peso del fattore umano per la riuscita del Progetto ne è al
tempo stesso il punto di forza e la debolezza.
Ipotesi di specifiche, riferite al punto 1,
da commissionare agli enti di formazione
Il primo campo d’intervento: “Reciprocità nei rapporti fra alunni e
insegnanti”, mira a consolidare una disposizione professionale
rispettosa degli allievi, attenta a favorirne l’autostima e valorizzare
le diversità, a personalizzare la didattica secondo le caratteristiche e
i tempi individuali
L’intervento degli esperti dovrebbe, quindi, concretarsi nella
presentazione di:
Strumenti con cui il docente osserva gli studenti
Strumenti con cui il docente autovaluta
Strategie d’intervento sulla classe
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