STORIA DEI PROMESSI SPOSI 24 aprile 1821 Alessandro Manzoni inizia a scrivere il romanzo in prosa ambientato nella Milano del Seicento. Prima versione: Fermo e Lucia (mai pubblicato) 1827: I Promessi Sposi. Storia milanese del secolo XVII scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni (38 capitoli) 1840-1842: edizione definitiva 38 capitoli, solo ritocchi linguistici per creare una lingua nazionale, viva, aperta al pubblico medio. Si eliminano I residui dialettali lombardi La lingua di Manzoni viene adottata dal sistema scolastico della nuova Italia unita. I Promessi Sposi Il romanzo descrive la società lombarda del 1600, nel periodo della dominazione spagnola. Nel descrivere questa società, Manzoni assume un atteggiamento da illuminista, cogliendo tutti gli aspetti del reale: pregiudizi, ingiustizie, ignoranza, irrazionalità della folla, prepotenza dei signori. L’ideale di società manzoniana si fonda su principi cristiani ed evangelici, quindi sull’uguaglianza, l’umiltà, la generosità e la rassegnazione. La sua società ideale sarebbe composta da: l’indipendenza nazionale; una politica interna equa e che si opponga a sopprusi e prevaricazione, restando immune agli interessi dei potenti; un apparato di giustizia che faccia rispettare la legge, tutelando l’individuo; una distribuzione più equa della ricchezza. IL ROMANZO Basato sul romanzo greco: due giovani innamorati ostacolati nel loro amore da una serie di ‘avversità’ma che, dopo lunghe peripezie, riescono a trovarsi e a sposarsi. Valori religiosi e morali del cattolicesimo senza gli elementi erotici e fantastici tipici del romanzo antico Modello linguistico: il toscano Il Romanzo Storia dello scontro tra le forze che ostacolano la normale esistenza dei due giovani innamorati e quelle che invece vengono a aiutarli e sostenerli Lo scontro fra il bene e il male I PERSONAGGI LUCIA RENZO DON ABBONDIO PADRE CRISTOFORO DON RODRIGO IL SEICENTO (XVII) Contesto Storico Crisi demografica; diminuzione della produzione agricola per epidemie; abbandono della terra. Crisi economica e politica. Nascono nuove strutture stati: monarchia francese, la borghesia lotta contro il feudalesimo. Olanda: le libere repubbliche. Spagna: profonda crisi politica ed economica. Ripercussioni della guerra dei Trent’anni (1618-1648). Italia sotto domino spagnolo: Napoli, Sicilia, Sardegna, Il Ducato di Milano e lo Stato dei Presidi (Maremma Toscana). In Italia si assiste a un periodo di decadenza morale ed economica.In crisi l'amministrazione della giustizia: esistevano tribunali e funzionari, ma nessuno che applicasse le leggi . LA GUERRA Guerre di religione in tutta Europa fin dal ‘500, conflitti per il predominio politico Spesso hanno il volto di vere e proprie guerre civili (Francia, Inghilterra) In Francia si afferma l’assolutismo politico che culminerà con la monarchia del Re Sole (Luigi XIV di Borbone) La guerra dei Trenta Anni (1618-1648) è la prima guerra civile europea, perché coinvolge molteplici stati: Impero, Francia, Svezia, Danimarca Con la pace di Westfalia del 1648 si ridisegna l’assetto politico europeo ECONOMIA IN CRISI Incremento demografico dalla prima metà del 500 alle grandi epidemie del 600 Sottoalimentazione Crescita dei prezzi (inflazione) Svalutazione della moneta Diminuzione del potere d’acquisto dei salari LA FAME 1594-1597 piogge e cattivi raccolti in tutta Europa 1601-1603 spaventosa carestia nella Russia Bianca, fornitrice di cereali 1630 carestia in tutta l’Europa Occidentale 1659-1662 terribile crisi alimentare LA PESTE La malnutrizione favorisce la diffusione di virus: bacillo della peste, tifo, sifilide, vaiolo, colera Pessime le condizioni igieniche Tutte le nazioni europee sono colpite Calo demografico IL LAVORO Cambia il modo di lavorare: Si incrementa la produzione industriale (manifattura) Tramonta la mentalità artigianale e declinano le corporazioni Prolifera il lavoro a domicilio LA CITTÀ Incremento dell’urbanesimo Afflusso di popolazione dalle campagne Ma vagabondi, mendicanti, malfattori affollano le metropoli dell’Europa Occidentale (Roma, Madrid, Parigi) Le associazioni caritative cattoliche si prendono cura degli emarginati IL BAROCCO Questo stile architettonico dà nuovo volto alle città: Bernini è il più grande architetto della Roma seicentesca (poi Borromini) Si manifesta anche nelle arti figurative: Caravaggio, Murillo, i Carracci Capitale del barocco è Roma e da lì si diffonde nel mondo LA SCIENZA MODERNA Nuovo modo di guardare la natura La rivoluzione astronomica: Copernico, Keplero Lo sviluppo delle Accademie Galileo e Newton e la fondazione del metodo scientifico Progressi nell’ottica, nella medicina, nella matematica LA CULTURA Aumentano e si sviluppano le Università in tutta Europa Nasce il giornalismo moderno: nascono i “periodici” E’ comunque attiva la censura Ci si avvia alla nascita di una opinione pubblica europea Nascono i “professionisti della penna”, scrittori che vivono del loro lavoro Si afferma il romanzo moderno: Cervantes, Defoe (inglese) Nel teatro: Calderon de la Barca, Racine (francese) e Shakespeare In Italia: Tasso, la Commedia dell’Arte LA CULTURA Nella filosofia: in Italia Galileo in Francia Cartesio, Montaigne, Pascal in Inghilterra Bacone, poi Hobbes e Locke in Germania Leibniz CONCLUSIONI Un’epoca complessa, dalle mille sfaccettature Prende il via il declino irreversibile della Spagna degli Asburgo Si lanciano definitivamente nello scenario internazionale Inghilterra (dopo gli Stuart gli Orange) e Olanda (è una Repubblica) L’Italia vive la sua “età spagnola” La Francia dei Borboni pacificata dopo la guerra civile mette le basi di quell’assolutismo politico che poi si affermerà in tutta Europa All’interno dell’Impero degli Asburgo si consolida la potenza politica ed economica della Prussia degli Hohenzollern L’ILLUMINISMO Movimento culturale diffuso nell‘Europa del '700 che faceva appello ai "lumi" della ragione dell'uomo e della scienza come strumenti di lotta contro l'ignoranza e la superstizione dei secoli precedenti. l'assoluta fiducia nella ragione, in grado di illuminare le menti, contro le superstizioni e i pregiudizi delle religioni, della tradizione e di tutti quegli elementi sociali e culturali che limitano la libertà dell'uomo. Le idee prevalenti di questo movimento sono: la libertà e l’uguaglianza sociale, I diritti umani, lo Stato laico, la scienza e il pensiero razionale. Tornare indietro