Davanti ad un pubblico attento e numeroso, si è tenuta la prima presentazione del romanzo “Il respiro del mare”, di Sergio Ruggiero, un’opera importante presente in quasi tutte le librerie Calabresi e nelle principali librerie d’Italia, rappresentando la nostra città in un contesto di diffusione senza precedenti. Nel corso della presentazione, tenuta presso l’Hotel Mediterraneo, è stata argomentata l’opera con riflessioni storiche, filologiche ed emozionali, suscitando l’interesse dei presenti, molti dei quali l’hanno acquistato al banco allestito dall’ottimo Franco Morelli, organizzatore dell’evento. Ringraziamenti da parte dell’autore A Franco Morelli, titolare dell’omonima libreria, per aver inteso organizzare la bellissima manifestazione, e per averlo fatto bene. Ad Enzo Alfano, titolare del Mediterranoe Park Hotel, per avere reso disponibile la bellissima sala e le attrezzature. A Monica Sabatino, per avere presentato l’opera con freschezza e sorprendente competenza, dopo averla letta ed apprezzata. A Roberto Musì e Vincenzo Segreti, autorevoli studiosi di Amantea, per avere magistralmente relazionato nel merito della contestualizzazione storica, filologica e letteraria del romanzo. Ad Ines Ferrante e All’associazione culturale Sifeum di Castrovillari, per avere recensito ed adottato il romanzo, e per averlo qualificato “capolavoro nel panorama narrativo calabrese” A Loredana Ponti, per aver interpretato magistralmente brani del romanzo, suscitando viva emozione tra i presenti. A Marcello Morelli, per aver lavorato con impegno alla riuscita della manifestazione ed alla divulgazione dell’opera. All’editore Franco Mannarino, amanteano operante a Brescia, amico personale prim’ancora che editore, per aver creduto nell’opera e nel suo autore, accettando di occuparsene e di investire prim’ancora di averlo letto. Un atto di coraggio e di fiducia, che spero possa essere ripagato come merita. Agli intervenuti, tanti, per aver seguito con attenzione e vivo interesse l’intera manifestazione, che per tutta la durata non è stata abbandonata da nessuno. A tutti quanti, grazie 1 Di seguito si riporta il commento al romanzo della prof.ssa Ines Ferrante, responsabile editoriale di Sifeum (Castrovillari) Ines Ferrante, responsabile del settore editoriale, studi e ricerche storiche, dell’associazione culturale “Sifeum” di Castrovillari. Commento “Il respiro del mare” è un romanzo capace di attirare l’attenzione di ogni lettore, di “tenerlo” con il fiato sospeso fin dalle prime pagine, pervaso com’è di un realismo crudo e drammatico, di una suspence magnifica e ambiziosa che consente di assaporare sensazioni ora piacevoli, ora tremende, e di percepire l’aura mistica di aspirazioni luminose e ragioni oscure che guidano gli eventi. Con la curiosità intellettuale di un eccellente scrittore, Sergio Ruggiero descrive l’anima di un’epoca, che fa da cornice a una struggente storia d’amore e di affetti, di eroismo e di misteri, descrivendo una Calabria di fine Cinquecento ancora legata alla sua dimensione medievale, ma attiva e vitale, orgogliosamente protagonista della piccola e della grande storia. Sullo sfondo di un’Europa ottenebrata dall’incombente minaccia islamica ottomana, l’autore rievoca lo spirito di un tempo ribollente di atmosfere belliche e miserie, di passioni politiche e turbolenze religiose, in cui cospirazioni, brame inquietanti, semplici e legittime aspirazioni e sentimenti oscuri concorrono all’affermazione di una realtà brutale ed esaltante nella quale i protagonisti appaiono pedine sulla scacchiera degli avvenimenti che fatalmente ne tracciano i destini. La magistrale caratterizzazione dei personaggi è in grado di suscitare sentimenti autentici, siano essi di disgusto, di tenerezza, di ammirazione, di deferenza, o di compiacimento. La ricostruzione storica è accurata e minuziosa, incastrata perfettamente alla trama del romanzo che risulta vibrante e a tratti turbinoso. La narrazione è fluida e intrigante, mai noiosa, mai banale, mai scontata, frutto di un talento che si caratterizza non soltanto per la spiccata abilità creativa o per la disponibilità di una consistente cifra storiografica, ma sopratutto per l’indiscutibile capacità di assicurare, fino all’ultima parola, il coinvolgimento emotivo del lettore. Ines Ferrante 2 Saluti dell’autore Con la presente mi pregio di proporre all’attenzione dei lettori il romanzo “Il respiro del mare”, edito da “Editore Mannarino”. La storia è ambientata ad Amantea al tempo della battaglia di Lepanto, avvenuta nel 1571, e ricostruisce tecnicamente, per quanto più fedelmente possibile, le tappe della storica partecipazione amanteana a quella memorabile battaglia il cui esito, favorevole alla sorte dei cristiani, consentì di bloccare l’avanzata islamica ottomana verso l’Europa e verso il cuore della cristianità. La narrazione, che intreccia l’intrapresa bellica alla fiera rivendicazione amanteana all’antico vescovato e ad un caso di stregoneria e di delirio collettivo, fornisce un quadro suggestivo della superstizione alimentata dal furore controriformista calabrese che proprio in quel periodo manifestava la massima tensione sanguinaria (strage dei valdesi, persecuzioni di laici e religiosi da parte del sant’Uffizio di Cosenza), in una regione percorsa da eresie e da una diffusa ed illusoria sete di pensiero e di scoperta. Il romanzo, di 400 pagine, corredato da cartine ed immagini d’epoca, rappresenta uno sforzo importante sia da parte dello scrivente, sia da parte dell’editore (Franco Mannarino, residente a Brescia ma nativo di Amantea). Ha già ottenuto lusinghieri ed autorevoli apprezzamenti, segnalandosi nel panorama letterario nazionale, e regionale in particolare. Il libro è infatti presente nella vetrina delle più importanti librerie d’Italia, e reca come sottotitolo la seguente iscrizione: “Italia, Amantea, 1571. Sullo sfondo di un’Europa in affanno di fronte alla minaccia islamica ottomana, la storia di un’amore sconfinato e di un tempo oscuro in cui tramarono dèmoni e vissero giganti.” esportando significativamente il nome della nostra città, che proprio in quel momento storico fu presente attivamente nel consorzio della grande storia. La città e la cala di Amantea nel 1571 (Calavecchia) - Elaborazione dell’autore sulla stampa del Berotti 3 Il tavolo dei relatori 4