I promessi sposi Introduzione Lezioni d'Autore Il frontespizio di una delle edizioni della cosiddetta Ventisettana, www.segnineltempo.it Il frontespizio della cosiddetta Quarantana, ww.istitutomontessori.it La storia del testo 29 gennaio del 1821 Prima notizia della creazione dei Promessi sposi. Manzoni scrive all’intellettuale francese Fauriel: “Sappiate dunque che io sono immerso nel mio romanzo, la cui trama si svolge in Lombardia tra il 1628 e il ‘31”. 1823 L’autore termina il Fermo e Lucia, in quattro tomi, mai pubblicato. Romanzo assai più ampio dei successivi Promessi sposi, molto spazio è dedicato ai personaggi ‘secondari’. Mosè Bianchi, La signora di Monza con il ritratto dell’amante Egidio (1867 ca.), partic., www.vbs50.com La Ventisettana e la Quarantana 1827: Dopo un intenso lavoro di “asciugatura” e di risistemazione dell’intreccio, vede la luce la prima edizione dei Promessi sposi, la cosiddetta Ventisettana. 1840: Edizione definitiva dell’opera, detta Quarantana, che Manzoni pubblica dopo aver risciacquato i panni in Arno. Nicola Cianfanelli, Lucia ai piedi dell’Innominato (1834), www.internetculturale.it I capisaldi della poetica manzoniana La letteratura deve avere “il vero per soggetto, l’utile per iscopo, l’interessante per mezzo”. Il narratore eterodiegetico onnisciente Ricerca di uno spazio d’intervento e di “dialogo” costante con i propri lettori. Dal “cantuccio” dei cori delle tragedie al contatto diretto con il lettore nell’introduzione al romanzo. La lingua cambia Le due edizioni del romanzo differiscono soprattutto dal punto di vista linguistico. L’autore va alla ricerca di un linguaggio che possa essere riconosciuto da un ampio numero di lettori borghesi, lontano dalla lingua solenne dell’epica e della tragedia. Esclusione, nella Quarantana, di quasi tutti i pronomi personali “egli” a favore del più colloquiale e diffuso “lui” e inserimento di un lessico spesso toscaneggiante, a sostituire il parlato lombardo, molto presente nella prima edizione. Francesco Hayez, Ritratto dell'Innominato (1845), www.internetculturale.it Contro il regime austriaco La finzione narrativa del manoscritto ritrovato permettere all’autore: - di assumere il ruolo di colui che relata refert, - di denunciare le iniquità del regime austriaco che opprime il Lombardo-Veneto dei suoi tempi, riconoscibile dietro alla dominazione spagnola del Seicento descritta nel romanzo. La Provvidenza, motore dell’azione Tutto ciò che nel romanzo viene descritto dall’autore e disposto dagli eventi è figlio della Provvidenza, che rappresenta il vero motore dell’azione. Una sorta di moira cristiana, alla quale l’uomo si può solo abbandonare con fiducia e dedizione, assecondando con la preghiera e la fede ciò che Dio ha disposto per ciascuno. FINE Lezioni d'Autore