LA RILEVAZIONE PREMESSA SULLA “RILEVAZIONE” La RILEVAZIONE è il terzo momento dell’amministrazione aziendale e, come già detto, ha funzioni strumentali rispetto all’organizzazione e, soprattutto, rispetto alla gestione. La rilevazione è l’attività rivolta a “registrare” in vari modi i “fatti della gestione”, onde poter “controllare l’andamento dell’azienda”. Come già visto altrove, infatti, la gestione dell’impresa si compie tramite una serie ininterrotta di operazioni tra loro coordinate. Conseguentemente l’amministratore dell’azienda non può fare affidamento solo sulla sua memoria; è necessario, pertanto, prendere nota di tutti quei dati che possono interessare l’impresa (quali impegni, diritti, obblighi, acquisti, vendite, costi ricavi, consumi, produzioni, prezzi, risultati e così via), scrivendoli su apposite schede, moduli, documenti, libri o inserendoli nella memoria di un elaboratore elettronico. La rivelazione è, dunque, l’operazione che permette di registrare i fatti economici e finanziari, di misurarli e valutarli secondo opportuni principi. UTILITÀ e FINALITÀ della “RILEVAZIONE” Utilità e necessità della rilevazione (vedi). Più esattamente, la rilevazione si occupa della osservazione sistematica, della determinazione qualitativa e quantitativa, dell’elaborazione, rappresentazione e interpretazione dei fenomeni di azienda e di mercato. Finalità della rilevazione (vedi). Il “sistema delle rilevazioni” è l’insieme delle procedure di rilevazione e delle modalità con cui vengono collegate. Il complesso delle rilevazioni (scritture) che ogni azienda tiene in relazione alle "operazioni di gestione” rappresenta la cosiddetta “CONTABILITÀ” dell’impresa e, in senso più ampio, il Sistema Informativo Aziendale (S.I.A.). (Ricordiamo che il termine “contabilità” deriva da “conto”, in quanto le rilevazioni aziendali prevalentemente si realizzano mediante l’utilizzo di uno strumento particolare, di cui si dirà in seguito: il “conto” appunto). Le principali classificazioni delle rilevazioni La RILEVAZIONE si effettua attraverso “note scritte” predisposte convenientemente secondo lo scopo che con esse si vuole raggiungere: in questo senso parliamo di SCRITTURE. Poiché tali scritture per essere composte vengono raccolte in LIBRI o REGISTRI, si usa il termine, tecnicamente più appropriato, di “REGISTRAZIONI”. Attualmente, grazie all’introduzione dell’informatica, i registri, in gran parte, non sono più cartacei, ma rappresentati dai corrispondenti registri virtuali nelle memorie degli elaboratori elettronici: la sostanza però non cambia. All’interno del sistema delle rilevazioni è possibile procedere a “classificazioni”, sulla base di differenti criteri di riferimento. Possiamo CLASSIFICARE LE SCRITTURE (rilevazioni) aziendali: 1) 2) 3) 4) 5) facendo riferimento al grado di elaborazione; facendo riferimento al criterio ordinatore; facendo riferimento all’obbligatorietà; facendo riferimento al metodo di rilevazione; facendo riferimento al momento in cui avviene la rilevazione. Le scritture complesse (in particolare) Le scritture complesse (per approfondimenti vedi la relativa presentazione). La rilevazione e il Sistema Informativo Aziendale La rilevazione, in passato, rivolta principalmente alla sistematica osservazione dei fatti di gestione, ha ormai esteso i suoi compiti, interessandosi a tutti i dati e informazioni che possono, in qualche modo, interessare l’azienda. Allargando così la sua sfera d’azione e i suoi compiti, la “rilevazione” è diventata l’attività che gestisce, nel senso più ampio possibile, l’informazione aziendale: in pratica è diventata il Sistema Informativo Aziendale (S.I.A.), al cui interno le scritture contabili (tipiche della rilevazione tradizionale) continuano ad avere un ruolo fondamentale, ma attualmente anche altre informazioni sono diventate strategicamente importanti.