“Lo sviluppo e l’applicazione degli esami
specialistici del sistema cardiovascolare
rappresentano di certo un grande
successo per la medicina moderna.
Tuttavia la loro applicazione specifica è
di ausilio ma non può sostituire un
esame clinco accurato.”
Eugene Braunwald
È quindi opportuno tenere sempre
presente che, nella valutazione di
pazienti con cardiopatie sospette o
documentate, informazioni essenziali
sono ricavabili dall’anamnesi, dall’esame
obiettivo, dall’Rx del torace, dall’Ecg e
da esami standard di laboratorio
In molti pazienti questo insieme di dati,
quando corredato in modo appropriato,
costituisce il fondamento di una
diagnosi accurata e consente di
individuare in modo valido, e con costi
contenuti, una corretta terapia
Una raccolta accurata dell’anamnesi
costituisce il fondamento della
valutazione di tutti i pazienti con
cardiopatie sospette o note
Vediamo in che modo è possibile
raccoglierla nel modo più efficace
Il colloquio tra medico e paziente non
deve condurre mai ad una
contrapposizione di ruoli
Il medico non deve apparire mai
frettoloso, non deve esigere risposte e
non deve mai mostrare segni di
impazienza
Non deve essere insofferente per
ogni mancata risposta, né insistere
ad indagare su temi che mettono il
paziente a disagio
È importante che il medico cerchi lo
sguardo del paziente e deve
accettare di essere interrotto anche
più volte durante il colloquio
Non deve mai trattare con
indifferenza patologie temute dal
paziente, né deve manifestare
segnali non verbali di
insoddisfazione o disinteressarsi
del problema
La sintomatologia lamentata dal
paziente, sulla quale occorre indagare
più a fondo, non sempre corrisponde al
problema più grave
Il medico deve saper individuare
sintomi diversi da quello lamentato in
prima istanza dal paziente
È molto importante una precisa
interpretazione dell’anamnesi
patologica remota e di quella
familiare
Dolore toracico
I dolori toracici rappresentano la
manifestazione primaria dell’ischemia
miocardica. Sono dovuti a uno
squilibrio tra fabbisogno miocardico
di ossigeno e perfusione coronarica
La diagnosi differenziale delle
toracoalgie è assai ampia
Diagnosi differenziale delle toracoalgie
Angina pectoris/infarto miocardico
Altre etiologie cardiovascolari (stenosi aortica, miocardiopatia
ipertrofica, ipertensione sistemica severa, insufficienza aortica,
dissezione dell’aorta, pericardite, etc.)
Patologie gastrointestinali (spasmo esofageo, reflusso esofageo,
ulcera peptica, etc.)
Disturbi psicogeni (ansia, psicosi cardiaca)
Patologie neuromuscoloscheletriche (malattia degenerativa delle
connessioni vertebrali a livello cervico/toracico, herpes zoster,
etc.)
Patologie polmonari (embolia polmonare, pneumotorace, etc.)
Pleurite
Dolore extratoracico
La claudicazione intermittente secondaria ad
arteriosclerosi periferica può comparire sotto
forma di dolore che si manifesta durante sforzo
Episodi occlusivi acuti a carico delle arterie degli
arti inferiori possono dar luogo a ipoestesie
Il dolore alle dita è spesso tipico della malattia di
Raynaud
L’ischemia miocardica talora si associa a dolore
alla testa localizzato nella regione della
mandibola o delle guance
La comparsa di dolore addominale può conseguire
all’espansione o alla rottura di un’aneurisma
dell’aorta addominale
Sintomi respiratori
Si definisce dispnea una respirazione difficoltosa o
laboriosa, o la percezione spiacevole dei propri atti
respiratori
La dispnea cronica può conseguire a insufficienza
cardiaca,
pneumopatie,
obesità,
versamento
pleurico, etc.
La dispnea acuta può insorgere a seguito di edema
polmonare
acuto,
pneumotorace,
embolia
polmonare, etc.
La dispnea da sforzo costituisce un sintomo
frequente, secondario in genere ad insufficienza
cardiaca congestizia o a pneumopatie croniche
L’ortopnea impone il ricorso a due o più cuscini al
momento di coricarsi.
È dovuta ad un aumento della pressione idrostatica
polmonare che si verifica con il passaggio alla
posizione supina. Provoca tosse e dispnea
Il respiro di Cheyne-Stokes consiste in una forma di
respirazione periodica caratterizzata da cicli
respiratori
inizialmente
poco
profondi,
che
successivamente
aumentano
di
frequenza
e
profondità fino a giungere ad un’iperpnea
significativa, seguita da una progressiva riduzione
di frequenza e profondità della respirazione e quindi
da un periodo di apnea che talvolta supera i 15
secondi
Il respiro di Cheyne-Stokes è associato allo
scompenso cardiaco in fase avanzata e ad
alcune patologie del sistema nervoso centrale
Compare durante il sonno, senza che il
paziente ne sia consapevole, e viene quindi
riferito da terzi
La dispnea parossistica notturna è la dispnea
che compare durante il sonno, in genere entro
2-3 ore dal momento in cui il paziente si è
coricato. Regredisce assumendo la posizione
eretta
A
volte
gli
episodi
dispnoici
sono
particolarmente drammatici con sibili, tosse e
fame d’aria
La presenza di una tosse secca e non
accompagnata da espettorato, durante sforzo o
a riposo, può dipendere dalla congestione
polmonare associata ad insufficienza cardiaca
La tosse che si accompagna all’EPA si associa
spesso ad un espettorato schiumoso e di colore
rosato
La presenza di rantoli associati a dispnea
può
conseguire
a
cardiopatie
o
a
pneumopatie
Se l’insorgenza della sintomatologia è
recente e interessa un soggetto di età
superiore a 40 anni è opportuno cercare
altri segni della presenza di cardiopatie
I rantoli secondari a cardiopatie
vengono indicati con il termine di
asma cardiaco
L’emottisi si associa a numerose
cardiopatie
Edema e ascite
L’edema costituisce un sintomo o un reperto
frequente nei pazienti con insufficienza delle
sezioni destre o sinistre. In una persona di taglia
media, il liquido in eccesso deve raggiungere i 2,34,5 litri perché l’edema si manifesti
L’anamnesi positiva per un aumento ponderale
recente correla spesso con un deterioramento del
quadro clinico complessivo
Alcuni pazienti con scompenso cardiaco cronico
presentano edemi alle caviglie o nella parte
inferiore delle gambe durante il giorno che
regrediscono con il riposo notturno
L’edema di origine cardiaco può dar luogo ad un
anasarca. È raro che siano interessati il volto o gli
arti superiori
La presenza di ascite viene notata dal paziente
per l’aumento della circonferenza addominale.
Alcuni pazienti con gravi forme di edema
secondario a scompenso cardiaco congestizio
sviluppano ascite
Il liquido ascitico si forma per essudazione di
liquidi dalla superficie della membrana sierosa
a seguito dell’aumento della pressione venosa
Palpitazioni
Quando il battito cardiaco è più
forte del normale e la sua
percezione risulta sgradevole si
parla di palpitazioni
Costituiscono spesso un sintomo benigno, cui
non si associa alcuna cardiopatia. In altri casi
possono indicare la presenza di situazioni
potenzialmente letali
Alcuni pazienti sono in grado di percepire ogni
battito prematuro, altri invece sono del tutto
inconsapevoli della presenza di aritmie
frequenti o pronunciate
Sincope
La sincope cardiaca consiste
nella transitoria perdita di
conoscenza dovuta
all’insufficiente perfusione
cerebrale per il calo
improvviso della portata
cardiaca
Con il termine di episodi sincopali si
indicano quei quadri clinici nei quali il
paziente prova un senso di vertigine e
debolezza e tende a perdere il tono
posturale, senza però perdere
completamente conoscenza
La sincope secondaria ad aritmia si
associa talvolta ad episodi convulsivi di
breve durata
Il ritorno allo stato vigile è immediato
dopo
la
regressione
dell’aritmia
responsabile della sincope cardiaca
Lo svenimento nell’accezione comune del
termine (sincope vasovagale) è dovuto a
bradicardia
e
ipotensione
provocate
da
iperstimolazione vagale
In genere i segni premonitori (nausea, sbadigli,
riduzione del visus, etc.) sono sufficienti ad
impedire che il soggetto cada del tutto
all’improvviso
Può aversi sincope anche successivamente alla
minzione (sincope da minzione) in concomitanza
con la rapida decompressione della vescica
Episodi parossistici di tosse, in genere in soggetti
con patologie polmonari di base, esitano talora in
episodi sincopali
La sincope di Morgagni-Adams-Stokes è dovuta a
blocco cardiaco completo intermittente, blocco
sinusale o tachiaritmie ventricolari
Si caratterizza per la brusca perdita di
conoscenza, senza alcun preavviso, seguita da un
periodo di incoscienza di durata variabile (da
pochi secondi a vari minuti) e quindi un rapido
ritorno al normale status mentale, senza che si
osservino amnesie o quadri post-ictus
Embolia
L’ingresso nel circolo sistemico di un
trombo, di vegetazioni o di frammenti
tumorali provenienti dal cuore provoca
un’embolia arteriosa
La sintomatologia varia a seconda del
distretto interessato
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Semeiotica 1