Flussi di Comunicazione a cura di: www.partecipiamo.it Flussi di comunicazione Rumori e disturbi Ambiente esterno Interazione continua senza interruzione Emittente Codifica Rumori e Disturbi Ambiente Ricevente Canali decodifica Messaggio Rumori e Disturbi Ambiente Canali Decodifica Rumori e Disturbi Ambiente Messaggio Canali codifica Interazione continua senza interruzione Rumori e disturbi Ambiente esterno Ricevente Rumori e Disturbi Ambiente Emittente REGOLE BASE DELLA COMUNICAZIONE Primo assioma In una relazione la comunicazione è continua ed ininterrotta, si può comunicare con: Secondo assioma Ogni comunicazione può avere due aspetti: Terzo assioma La natura di relazione dipende da una sorta di punteggiatura delle sequenze di comunicazione: Ciò definisce sequenze di causa effetto nei comportamenti. E può essere causa di conflitti. Numerico Quarto assioma La comunicazione può avvenire con due sistemi diversi parole; silenzi; attività; inattività; contenuto; relazione; Il normale linguaggio che prevede l’uso del linguaggio verbale: la parola Gesti; Analogico Uso del linguaggio non verbale Espressione viso; Inflessione voce; Sequenza ritmo; Cadenza parole. E’ fondamentale la capacità di coniugare questi due linguaggi simmetrici Quinto assioma Gli scambi di comunicazione possono essere: complementari Un membro tende a rispecchiare l’altro; uno assume la posizione predominante: one up uno assume la posizione sottomessa: one down In una comunicazione gli scambi non sono mai puri ma c’è una tendenza accentuata verso uno dei due sistemi. Chi pronuncia una frase compie una azione Atto Locutorio Enunciare Frase con senso e riferimenti ben precisi mediante: Emissione di suoni proferire vocaboli con un certo tono di voce Conoscenza ed uso codice grammaticale In sintesi è l’emissione di un significato. Atto Perlocutorio E’ l’azione di produrre: effetti, sentimenti, pensieri ed azioni tramite l’enunciazione di una frase Raggiungimento di un effetto sull’ascoltatore. Atto Illocutorio Affermazione, offerta, promessa costituita dall’enunciazione di una frase in virtù della forza ad essa associata Produzione di una forza convenzionale. Indicatori di forza Illocutoria Tono Voce Modo dei Verbi Lessico Particolare Comportamento non verbale Gesti Posture Movimenti Capo Movimenti corpo Discorso orale Sia nel discorso orale che nel testo scritto è importante: • Il contesto in cui le frasi vengono pronunciate; • Le relazioni tra gli interlocutori; • I rapporti di potere tra gli interlocutori; • Le rispettive credenze, aspettative e volontà. Testo scritto Punteggiatura Ordine sequenza Parole • Chi Comanda esercita un potere nei confronti del destinatario • Posizione di superiorità • Chi accetta l’ordine riconosce ed insieme costruisce l’autorità dell’altro. Alcune frasi: • Mi passi del sale? • Potresti chiudere la porta? • Potresti fare silenzio? Non sono domande vere e proprie ma richiesta di compiere azioni. La Competenza Comunicativa. A Competenza linguistica; capacità di produrre e di interpretare segni verbali; B Competenza paralinguistica Capacità di produrre e interpretare elementi che modulano la comunicazione, come l’enfasi, la cadenza della pronuncia, le risate e le esclamazioni; C Competenza cinesica Capacità di produrre e interpretare la comunicazione dei gesti (cenni, mimica del volto, movimenti delle mani, ecc.) Competenza prossemica Capacità di variare il rapporto con lo spazio in cui avviene l’interazione (distanza interpersonale, contatto reciproco, ecc.) E Competenza performativa Capacità di usare intenzionalmente un atto linguistico per realizzare gli scopi della comunicazione F Competenza pragmatica Capacità di usare i segni linguistici e non linguistici in maniera adeguata e funzionale alla situazione ed ai propri scopi G Competenza socioculturale Capacità di interpretare correttamente le situazioni sociali, i rapporti di ruolo e gli elementi che caratterizzano una cultura. D Possiedono caratteristiche intra-individuali che in contatto con quelle dell’altro intralocutore si trasformano in caratteristiche interpersonali, da ciò si hanno: Intra-locutore soggetto A Interlocutore Potenziale A Poste in gioco (Oggetto dello scambio Comunicativo) Intra-locutore soggetto B Interlocutore Potenziale B Accettazione principi di: Pertinenza (le parti si riconoscono competenze sufficienti per uno scambio di idee), Reciprocità ( alternanza di turni nello svolgimento della conversazione), Coerenza (Le parti si attribuiscono un modo di pensare simile che consente lo scambio di idee) Definizione di una situazione potenzialmente comunicativa (poste in gioco chiare o ambigue) (spc) Selezione caratteristiche contratto di comunicazione (cc), applicazione principio di contrattualizzazione e influenza. Parametri pertinenti in rapporto alla spc Parametri non pertinenti in rapporto alla spc Interlocutore A 1° interlocuzione Interlocutore A 1° interlocuzione Interlocutore B valida L’interlocuzione di A Interlocutore B non valida Instaurazione di un CC A La Quantità di informazioni necessarie per la comprensione del messaggio : esse devono essere esaurienti (dà il contributo richiesto), né ridondanti né superflue (Non dare un contributo più informativo di quanto richiesto) ! B La Qualità delle informazioni da dare (tenta di dare un contributo che sia vero); Esse devono essere vere (non dire ciò che credi essere falso) e sostenute da prove adeguate per essere avvalorate (non dire ciò per cui non hai prove adeguate; C La Relazione di queste informazioni con lo scambio comunicativo ( sii pertinente); D Il Modo con cui il contenuto della comunicazione viene espresso, che deve essere comprensibile (Evita le oscurità di espressione) e chiaro (Evita le ambiguità), ordinato nell’organizzazione e nell’esposizione e conciso ( sii breve). CNV informativo CNV comunicativo Comprende gesti condivisi e Comprende gesti che un interpretati in modo analogo emittente invia in modo da alcune classi dei lavoratori chiaro consapevolmente ad un ricevente di cui si serve per trasmettere un preciso messaggio. CNV interattivo Comprende tutti quei gesti che vengono usati durante una interazione e che influenzano e modificano il comportamento dei partecipanti all’interazione. CODIFICA: DECODIFICA: Inviare informazioni in modo consapevole o non consapevole vedere ed interpretare i messaggi (spesso in modo non corretto). La capacità di codifica e decodifica dei segnali non verbali dipende a volte da caratteristiche individuali dei partecipanti all’interazione ed è fondamentale nelle relazioni sociali Situazioni Specifiche di comportamento non verbale A I due interlocutori attribuiscono al CNV uguale significato; Emittente inefficace; B Interpretazione non corretta del CNV per: Ricevente inefficace Emittente e ricevente inefficaci C Un individuo emette un messaggio ingannevole che l’altro non è capace di interpretare; D Un emittente non ha intenzione di comunicare ma il ricevente può comunque decodificare i messaggi contenuti nel suo comportamento (sbadigli, rossore, ecc.); E Un emittente non comunica ma il ricevente attribuisce ugualmente un significato ad un comportamento (erroneamente). Segnala attenzione e comprensione del messaggio dell’emittente Segnala grado di accordo o disaccordo su quanto viene comunicato Segnali prodotti dall’ascoltatore rispetto al Comportamento di chi parla 1 Aspetto esteriore 6 2 Il volto Movimenti del corpo e gesti Elementi della comunicazione non verbale 5 3 Lo sguardo Comportamento spaziale 4 La voce ed il parlato Conformazione fisica Aspetto esteriore Abiti Attrattiva fisica Caratteristiche fisiche Occhi Fronte Volto Sopracciglia Espressioni del volto Naso bocca Sguardo Gratifica Essere guardati Provoca disagio Qualità Voce ed il parlato Caratterizzatori vocali (sospiro, pianto, riso, sbadiglio) Vocalizzazioni Qualificatori vocali (intensità, timbro, espressione) Segregati vocali (“uh”, “hum”, ispirazioni, pause ecc.) Contatto corporeo Intima (0 a 45cm) Vicinanza-distanza Personale (45 a 120 cm) Sociale ( 120 a 365 cm) Pubblica ( da 365 cm in poi) Orientazione Fianco a fianco Frontale Eretta Comportamento spaziale Mani sui fianchi Capo all’indietro Sguardo e capo basso Inchinato Postura In ginocchio Rilassato Movimento del corpo e gesti Status inferiore dominanza Moderatamente esprime simpatia Gesticolazione (se non c’è contatto con altre parti del corpo) Manipolazione di sé ( in caso contrario). Relazione fra gli interagenti Interazioni riuscite o fallimentari fra persone Per il contenuto delle frasi Incomprensione da parte dell’ascoltatore Comprende in modo errato il discorso Interpreta in modo errato il discorso Rappresentazione errata da parte del parlante Per precisa volontà di fare fallire la comunicazione Per inettitudine Relazione fra interagenti Interazioni riuscite o fallimentari fra persone Referenziale Per il contenuto delle frasi Affettiva Reazioni dell’ interlocutore alla definizione di se dell’emittente Può confermare accettandola Può rifiutarla sostenendo “Tu hai torto” Può disconfermarla Il che equivale a dire “Tu non esisti” Rottura relazione fra interlocutori Errori di Presentazione o comprensione del contenuto Simmetrica (Pericolo competitività) Complementarità Rigida One-up One-down Risposte incongruenti Che contengono due messaggi in Contraddizione fra loro Risposte ambigue Messaggi con significati molteplici che disorientano l’interlocutore. Risposte impenetrabili Rifiutare risposta ad una persona: al telefono, faccia a faccia, per lettera Risposte di interruzione una persona parla prima che l’altra abbia finito. Modalità di disconferma della comunicazione Risposte irrilevanti Non collegate a ciò che è stato appena detto Risposte impersonali Piene di formule generiche che non rispondono al parlante Risposte tangenziali Si parte dall’ultima frase per cambiare argomento (take aways). A Distinguere i fatti dalle inferenze. Distinguere il comportamento osservabile (fatti) dalle interpretazioni (inferenze). B Usare eufemismi con parsimonia. L’uso di parole gentili per mitigare l’impatto a volte distorce la comunicazione (è una acconciatura originale). Vittoria anziché massacro, eccentrico anziché matto, C Usare linguaggio emotivo con moderazione. D Evitare il linguaggio equivoco. Parole che possono avere più di un significato comunemente accettato. E Diffidare delle valutazioni statistiche. Precisare il contesto in cui si sono verificati certi comportamenti. “Marietto è un ragazzo aggressivo”, “ Marietto in quella circostanza è stato aggressivo”. classico anziché fuori moda.