NON SI PUO’ NON COMUNICARE
QUESTO È IL PRIMO ASSIOMA DELLA COMUNICAZIONE
L’ATTIVITÀ O L’INATTIVITÀ, LE PAROLE O IL SILENZIO HANNO TUTTI
VALORE DI MESSAGGIO:
INFLUENZANO COMUNQUE GLI ALTRI CHE, A LORO VOLTA ,
NON POSSONO NON RISPONDERE….
IL SECONDO ASSIOMA DICE CHE
OGNI COMUNICAZIONE HA UN ASPETTO DI CONTENUTO E UNO DI RELAZIONE
NELLA RELAZIONE C’È L’INTENZIONE COMUNICATIVA CHE ADOPERIAMO:
CHIEDERE, PREGARE, RACCOMANDARE, MINACCIARE, AVVERTIRE….
MA QUANDO NASCE LA COMUNICAZIONE?
DA SEMPRE L’UOMO HA SENTITO IL BISOGNO DI COMUNICARE CON I SUOI SIMILI
QUANDO PENSIAMO ALLA COMUNICAZIONE PENSIAMO ALLA PAROLA COME STRUMENTO CHE
COTRADDISTINGUE L’ANIMALE “UOMO”
MA SONO TIPICI DELL’UOMO, E COMPLEMENTARI AL LINGUAGGIO ORALE, I SEGNI GESTUALI CHE
PERMETTONO DI PRECISARE LA PAROLA, LA ENFATIZZANO E SPESSO LA COSTITUISCONO.
PROBABILMENTE I GESTI HANNO PRECEDUTO LA PAROLA. L’IMPOSSIBILITÀ DI TRASMETTERE L’ESPERIENZA DELLA
REALTÀ COMPLESSA HA SPINTO I PRIMI UOMINI A RAPPRESENTARLA, INVENTANDO SOSTITUTI VIA VIA PIÙ
ARTICOLATI.
NEL CORSO DEL TEMPO I PRIMI SEGNI GESTUALI SI SONO MOLTIPLICATI, ALL’INFINITO
A TUTT’OGGI FORME DI COMUNICAZIONE UTILIZZATE DALL’UOMO SONO STATE:
IMMAGINI E SIMBOLI
IL LINGUAGGIO
GESTUALE E ORALE
FINO A
LA COMUNICAZIONE ELETTRONICA
LA SCRITTURA
LA STAMPA
CHE ATTRAVERSO LE NUOVE TECNOLOGIE HA RIVOLUZIONATO IL
MODO DI COMUNICARE.
IL PROCESSO DI COMUNICAZIONE INTERPERSONALE, FONDAMENTO DELLA
RELAZIONE STESSA, È COSTITUITO PRINCIPALMENTE DA MESSAGGI
messaggio
a) EMITTENTE
RICEVENTE
codice
messaggio
b) RICEVENTE
EMITTENTE
codice
MA COSA È IL MESSAGGIO?
È IL CORPO DELLA COMUNICAZIONE
COSA È IL CODICE?
INSIEME DELLE REGOLE UTILIZZATE PER COMUNICARE
IL TERMINE COMUNICAZIONE DERIVA DAL LATINO COMMUNIS E VUOL DIRE
METTERE IN COMUNE
LA COMUNICAZIONE È COMPOSTA DA ALMENO 3 ASPETTI:
 COMUNICAZIONE VERBALE
 COMUNICAZIONE
PARAVERBALE
 COMUNICAZIONE
PARAVERBALE
PARAVERBALE
IL MODO IN CUI QUALCOSA
VIENE DETTO. CI SI RIEFERISCE
AL TONO, ALLA VELOCITÀ, AL
TIMBRO, AL VOLUME, ECC.
DELLA VOCE.
NELLA SCRITTURA POSSIAMO
PENSARE ALL'USO DELLA
PUNTEGGIATURA, CAPACE DI
INFONDERE UN CERTO RITMO
A QUELLO CHE SI LEGGE.
NON VERBALE
inglesi in italia
TUTTO QUELLO CHE SI TRASMETTE
ATTRAVERSO LA PROPRIA POSTURA, I PROPRI
MOVIMENTI, MA ANCHE ATTRAVERSO LA
POSIZIONE OCCUPATA NELLO SPAZIO (QUALE
ZONA DI UN AMBIENTE SI OCCUPA, QUALE
DISTANZA DALL'INTERLOCUTORE, ECC.) E GLI
ASPETTI ESTETICI (IL MODO DI VESTIRE O DI
PRENDERSI CURA DELLA PROPRIA PERSONA).
NELLA COMUNICAZIONE SCRITTA
OVVIAMENTE QUESTO FATTORE VIENE MENO,
IN QUANTO NON VIENE TRASMESSA LA
"FISICITÀ", IN SENSO AMPIO, DELLO
SCRITTORE. POTREMMO PERÒ RICONDURRE
ALTRI FATTORI ALLA COMPONENTE NON
VERBALE DELLA SCRITTURA: IL SUPPORTO
CHE OSPITA IL BRANO SCRITTO, SE IL BRANO È
SCRITTO A MANO O AL COMPUTER, LA
CALLIGRAFIA O IL FONT UTILIZZATI, ECC.
MA A COSA CI SERVE CONOSCERE QUESTE COSE?.........
INFONDO TUTTI NOI SIAMO IN GRADO DI
COMUNICARE
INNANZITUTTO, DIVENIRE CONSAPEVOLI DELLE DIVERSE SFACCETTATURE CHE
COMPONGONO LA NOSTRA COMUNICAZIONE, CI CONSENTE DI RENDERE
QUEST'ULTIMA ETEROGENEA, POLIEDRICA E, QUINDI, PIÙ FACILMENTE ADATTABILE
ALLE DIVERSE ESIGENZE.
UNA DELLE PECULIARITÀ RICORRENTI NEI COMUNICATORI EFFICACI STA PROPRIO
NELLA LORO CAPACITÀ DI VARIARE LA PROPRIA COMUNICAZIONE A SECONDA
DELL'INTERLOCUTORE CHE SI TROVANO DI FRONTE.
E' CHIARO QUINDI CHE AVERE A DISPOSIZIONE UN NUMERO MAGGIORE DI
ELEMENTI DA POTER VARIARE, RAPPRESENTA SENZ'ALTRO UN VANTAGGIO.
MOMENTO FONDAMENTALE DELLA COMUNICAZIONE È:
LA DECODIFICA DEL MESSAGGIO
PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE VIENE ATTRIBUITO / COSTRUITO
UN SENSO A CIÒ CHE SI RICEVE
AVETE MAI AVUTO LA SENSAZIONE CHE QUELLO CHE VI STESSERO DICENDO NON
SEMBRAVA PARTICOLARMENTE CREDIBILE?
LA COMUNICAZIONE INFATTI PUÒ ESSERE PIÙ O MENO
EFFICACE!
UNO DEI FATTORI CHE INCIDONO MAGGIORMENTE NELLA
COMUNICAZIONE È POI IL LIVELLO DI "CONGRUENZA"
CHE RIUSCIAMO AD INFONDERE AL MESSAGGIO CHE
VOGLIAMO TRASMETTERE.
PER COMUNICAZIONE CONGRUENTE SI INTENDE UNA
COMUNICAZIONE CHE VEDE ALLINEATI FRA LORO IL
LIVELLO VERBALE, QUELLO PARAVERBALE ED IL NON
VERBALE.
RITORNIAMO AGLI ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA COMUNICAZIONE
EMITTENTE
LA PERSONA CHE EMETTE IL MESSAGGIO
RICEVENTE
COLUI CHE RICEVE IL MESSAGGIO EMANATO DALL’ EMITTENTE
MESSAGGIO
CORPO DELLA COMUNICAZIONE
REFERENTE
SCOPO E ARGOMENTO DELLA COMUNICAZIONE
CODICE
INSIEME DI REGOLE UTILIZZATE PER COMUNICARE
CANALE
STRUMENTO DELLA COMUNICAZIONE
LA COMUNICAZIONE È STRUTTURATA COME UNA CATENA.
PROVA A RIORDINARE IN UN DISCORSO TUTTI GLI
ELEMENTI VISTI IN PRECEDENZA…………
IL PRIMO ANELLO, ELEMENTO CHIAVE DI EMISSIONE DEL MESSAGGIO, È L’ EMITTENTE ,
IL QUALE, ATTRAVERSO UN CANALE DI EMISSIONE, INVIA IL CORPO DELLA CONVERSAZIONE, IL
MESSAGGIO ,
CHE A SUA VOLTA CONTIENE UN REFERENTE , O ARGOMENTO ED È STRUTTURATO SECONDO
UN CODICE .
INFINE, ATTRAVERSO UN CANALE DI RICEZIONE, IL RICEVENTE , RECEPISCE IL MESSAGGIO
INVIATO DALL’EMITTENTE.
PERCHÈ UNA COMUNICAZIONE SIA QUINDI EFFICACE,
BISOGNA CHE TUTTI I SUOI ELEMENTI COSTITUTIVI
ENTRINO IN RELAZIONE E SIANO ADEGUATI
IN PARTICOLARE……..NE OSSERVIAMO ALCUNI
1. REGISTRO LINGUISTICO
IL REGISTRO LINGUISTICO È IL LIVELLO ESPRESSIVO SCELTO DALL’EMITTENTE
(VOCABOLI, COSTRUZIONE DELLA FRASE, PRONUNCIA, TONO) IN BASE ALLA
SITUAZIONE E AL RAPPORTO ESISTENTE TRA TRASMETTITORE E RICEVENTE.
IL REGISTRO, PERÒ, È EFFICACE SE È ADEGUATO AI DESTINATARI E COERENTE IN
OGNI PARTE DEL TESTO.
A SECONDA DELL’AMBIENTE E DELLA RELAZIONE CON L’INTERLOCUTORE, IL
REGISTRO CAMBIA .
I PRINCIPALI REGISTRI SONO TRE:
IL REGISTRO ALTO O FORMALE , FRUIBILE NELLE
COMUNICAZIONI UFFICIALI CON DELLE PERSONE CHE NON SI
CONOSCONO, UTILIZZA UN LESSICO ALTO E DELLE FINEZZE
LINGUISTICHE.
IL REGISTRO MEDIO , SFRUTTABILE NELLE NORMALI SITUAZIONI
AL DI FUORI DELLA FAMIGLIA, È COSTITUITO DA UNA SCELTA
LINGUISTICA DIGNITOSA E CORRETTA, MA SENZA PARTICOLARI
RICERCHE LINGUISTICHE.
IL REGISTRO BASSO O INFORMALE , SI ADOTTA CON PARENTI E
PERSONE IN CONFIDENZA, È CARATTERIZZATO DA SPONTANEITÀ, POCHE
ESPRESSIONI FORMALI, FRASI BREVI E SPEZZETTATE, TERMINI GENERICI E
LINGUAGGIO COLORITO.
2. IL CONTESTO
L’INSIEME DELLA SITUAZIONE GENERALE E DELLE PARTICOLARI CIRCOSTANZE IN CUI OGNI EVENTO
COMUNICATIVO È, PER FORZA DI COSE, INSERITO, SI CHIAMA CONTESTO.
I PRINCIPALI TIPI DI CONTESTO SONO TRE:
 IL CONTESTO TESTUALE È PURAMENTE LINGUISTICO. PER COMPRENDERE MEGLIO IL CONCETTO FACCIAMO
UN ESEMPIO: GIULIO È PASSATO. QUESTA FRASE PUÒ AVERE VARI SIGNIFICATI; GIULIO POTREBBE AVER
SUPERATO UN ESAME OPPURE, POTREBBE AVER OLTREPASSATO UNA PORTA …
 IL CONTESTO SITUAZIONALE VA OLTRE IL LINGUAGGIO E PRENDE VITA NELLE NORMALI SITUAZIONI
EXTRALINGUISTICHE. AD ESEMPIO: LA CAMPANELLA DI UNA SCUOLA. IL SIGNIFICATO INTRINSECO DI
QUEST’ULTIMA VARIA IN RELAZIONE ALL’ORARIO; ALLE 8:00 INDICA L’INIZIO DELLE LEZIONI E ALLE 13:00 LA
FINE, MA, PERIODICAMENTE, OGNI ORA, STA AD INDICARE IL CAMBIO DI LEZIONE.
 NEL CONTESTO CULTURALE È IMPORTANTE VALUTARE IL BACKGROUND CULTURALE DEL RICEVENTE AL FINE
DI OTTIMIZZARE LA COMUNICAZIONE. AD ESEMPIO, UN MEDICO NON SI ESPRIMERÀ CON I MEDESIMI
TERMINI CHE UTILIZZA CON I SUOI COLLEGHI, CON UN PAZIENTE DI CUI LUI CONOSCE IL BASSO LIVELLO
SCOLASTICO.
3. IL CODICE
PER FAR SÌ CHE IL PROCESSO DI COMUNICAZIONE SIA CORRETTO, IL MESSAGGIO DEVE
PASSARE ATTRAVERSO IL CANALE IDONEO E DEVE ESSERE COMPRENSIBILE AL
DESTINATARIO.
L’EMITTENTE E IL RICEVENTE DEVONO CONOSCERE IL MEDESIMO CODICE, OSSIA
L’INSIEME DELLE REGOLE CHE PERMETTONO DI DARE UN SIGNIFICATO E UN VALORE AI
SEGNI E AI SIMBOLI UTILIZZATI ALL’INTERNO DEL MESSAGGIO STESSO.
SE ANALIZZIAMO OGGETTIVAMENTE L’ALFABETO SCRITTO, CI ACCORGIAMO CHE ESSO È
UN INSIEME DI SIMBOLI, I QUALI ASSUMONO UN SIGNIFICATO SPECIFICO SOLO QUANDO
EMITTENTE E RICEVENTE SONO A CONOSCENZA DEL CODICE NECESSARIO A
DECODIFICARLI. PER ESEMPIO, NELL’ALFABETO MORSE, UN PUNTO E UNA LINEA
RAPPRESENTANO UNA “A”.
AL FINE DI RENDERE POSSIBILE LA COMUNICAZIONE, IL CODICE DEVE ESSERE SCELTO
PRIMA DELL’INIZIO DELLA STESSA E DEVE ESSERE NOTO ALL’EMITTENTE E AL RICEVENTE.
4. CANALE
IL MESSAGGIO DEVE OBBLIGATORIAMENTE PASSARE PER UN DETERMINATO MEZZO FISICO O
UNA PARTICOLARE VIA DI TRASMISSIONE, IL CANALE .
I CANALI POSSONO ESSERE DI VARIO TIPO, PER ESEMPIO LE ONDE SONORE COMBINATE CON
L’ARIA O UN FOGLIO DI CARTA SU CUI VIENE SCRITTO DEL TESTO.
INOLTRE, LA SCELTA DEL CANALE È STRETTAMENTE LEGATA ALLA NATURA DEL MESSAGGIO ,
AL CONTESTO E ALLE CARATTERISTICHE DEL RICEVENTE .
PER COMPRENDERE AL MEGLIO QUESTO CONCETTO È POSSIBILE FARE DEGLI ESEMPI:
NEL MOMENTO IN CUI DESIDEREREMMO ESPORRE LA NOSTRA PROTESTA AD UN
PUBBLICO UFFICIALE, COME UN SINDACO O UN’ALTRA AUTORITÀ COMUNALE,
SCEGLIEREMMO IL CANALE SCRITTO IN SOSTITUZIONE DI QUELLO ORALE.
QUALORA VOLESSIMO COMUNICARE CON UNA PERSONA LONTANA DA NOI DURANTE
UNA NOTTE, DOVREMMO AUTOMATICAMENTE ESCLUDERE IL CANALE VISIVO ED
ADOTTARE QUELLO SONORO.
NEL CASO IN CUI VOLESSIMO COMUNICARE CON UN SORDO, DOVREMMO
AUTOMATICAMENTE ESCLUDERE IL CANALE SONORO E PRENDERE IN CONSIDERAZIONE
QUELLO VISIVO E TATTILE .
…PER FINIRE
NEGLI STUDI DI COMUNICAZIONE SI DICE SPESSO CHE SU 100 PAROLE CHE PENSIAMO,
5 SOLTANTO SARANNO RICORDATE DAL NOSTRO INTERLOCUTORE A DUE GIORNI DI DISTANZA
VORREMMO DIRE
100 PAROLE
ESCONO IN REALTÀ DALLA NOSTRA
BOCCA
70 PAROLE
SUPERANO LA BARRIERA DEI RUMORI
ESTERNI FRAPPOSTI TRA NOI E IL NOSTRO
INTERLOCUTORE E L’ ALTRA BARRIERA
COSTITUITA DAI SUOI RUMORI INTERNI
40 PAROLE
VENGONO COMPRESE SECONDO IL
SIGNIFICATO ORIGINALE CHE AVREMMO
VOLUTO AVESSERO
20 PAROLE
VENGONO RICORDATE A DUE GIORNI DI
DISTANZA
5 PAROLE
ED ORA TOCCA A VOI……………….
1.
2.
3.
4.
5.
QUAL È IL PRIMO ASSIOMA DELLA COMUNICAZIONE?
CHE DIFFERENZA C’È TRA CODICE E MESSAGGIO?
PERCHÉ L’UOMO HA SENTITO L’ESIGENZA DI PASSARE DALLA GESTUALITÀ ALLA PAROLA?
LA COMUNICAZIONE PUÒ ESSERE VERBALE, NON VERBALE E?.............................
RICORDI LA PERCENTUALE DELLA COMUNICAZIONE VERBALE IN UNA SITUAZIONE
COMUNICATIVA?
6. PERCHÉ LA COMUNICAZIONE SIA EFFICACE COME DEVE ESSERE IL CANALE?
7. COSA È IL REGISTRO LINGUISTICO, COME PUÒ ESSERE E QUANDO È EFFICACE?
8. SE SONO SEDUTA CON LE GAMBE ACCAVALLATE, LE BRACCIA INCROCIATE APPOGGIATE
SULLE GAMBE E LO SGUARDO VERSO IL BASSO QUALE TIPO DI COMUNICAZIONE STO
ESERCITANDO E COSA COMUNICO?
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UDA1: La comunicazione