LA FIABA E’ un genere letterario. Le fiabe sono antichi racconti di origine popolare, trasmessi oralmente di generazione in generazione, che solo in seguito sono stati raccolti e trascritti da studiosi e appassionati di tradizioni popolari. Vi sono fiabe di tutti i paesi del mondo e in genere presentano molte somiglianze. Non esistono solo le fiabe antiche, ma anche quelle moderne, infatti molti autori contemporanei ancor oggi scrivono fiabe, adattandole ai nostri tempi. Nelle fiabe si possono individuare le seguenti caratteristiche: • il testo è più lungo e più complesso di quello delle favole • il tempo è un passato generico, imprecisato • l’ambiente non è descritto con cura, a volte è reale, altre volte è fantastico I PERSONAGGI possono essere più numerosi che nelle favole, sono meglio descritti, sono persone, ma anche creature magiche, possono subire trasformazioni (la Bestia, il principe Ranocchio, il brutto anatroccolo…) I PERSONAGGI • in genere si dividono in: - ricchi e poveri, - servi e padroni - rispecchiano le classi sociali dell’epoca in cui le fiabe sono state scritte • tra i personaggi principali si individuano: il protagonista, l’antagonista, l’aiutante magico IL PROTAGONISTA • in genere deve compiere una missione che lo porta ad allontanarsi da casa • deve superare delle prove e alla fine viene premiato • per superare le prove è aiutato dall’aiutante magico • supera sempre le prove, compie l’impresa, riceve il premio (ricchezza, potere, matrimonio…) L’AIUTANTE MAGICO • può essere una fata, un mago, uno gnomo, una vecchia o altro, a seconda delle tradizioni del luogo in cui la fiaba è stata inventata • fornisce al protagonista i mezzi magici (lampada di Aladino, anello magico, filtro magico, spada invincibile …) L’ANTAGONISTA • È colui che si oppone al protagonista, cerca di ostacolarlo, rappresenta il Male • viene sempre sconfitto e punito - muore - riceve un sacco di botte - viene cacciato - non se ne sa più nulla… IL LINGUAGGIO • è semplice • vicino alla lingua parlata • contiene espressioni tipiche del luogo di origine della fiaba • spesso vi sono ripetizioni, formule fisse (c’era una volta, vissero felici e contenti…), proverbi e filastrocche (stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia…), formule magiche (abra cadabra, bibidi bobidi bu…) • numeri magici (tre, sette); vi sono spesso le triplicazioni cioè la ripetizione per più volte dello stesso elemento che serviva per fissare meglio nella mente il significato di un testo orale. PARTI DEL TESTO Nel testo si possono individuare tre parti principali: • la situazione iniziale • lo svolgimento dopo la rottura dell’equilibrio iniziale che dà il via alla storia • la conclusione VLADIMIR PROPP è uno studioso russo di fiabe. Egli sostiene che le fiabe siano il ricordo degli antichi riti di iniziazione a cui venivano sottoposti i giovani per poter entrare nel mondo dei grandi: - restare da soli di notte nella foresta - cacciare un animale pericoloso - superare prove di resistenza alla fatica, al dolore, alla fame, al freddo. LO SCOPO DELLE FIABE • Per i bambini rappresentavano e ancora oggi rappresentano una specie di campionario di tutto quello che potrebbe accadere nella vita: difficoltà, problemi, contrasti. • Il racconto, anche se a volte pauroso, si conclude sempre bene e ciò infonde nei bambini una visione positiva della vita e la sicurezza che tutto si può superare con l’impegno, l’intelligenza e la volontà, scegliendo il Bene e lottando contro il Male. • In passato le fiabe con il loro lieto fine davano un messaggio di speranza e di riscatto da difficili situazioni economiche alla povera gente.