Formazione docenti neo assunti 2012-2013
Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna
Stefano Meloni
I giovani sono inclini ai desideri e portati a fare ciò che desiderano
”Chi sono i nostri principali interlocutori, nel lavoro scolastico?”
Indipendentemente dall’ordine e dal grado di scuola, abbiamo a che
fare con una categoria (giovani, adolescenti, bambine/i) di cui
dobbiamo conoscere le caratteristiche, le attitudini, le aspirazioni.
Ogni insegnante è un educatore
Dove troviamo dei riferimenti legislativi, normativi, culturali, di contesto
generale che prescrivono, evidenziano, sottolineano, l’aspetto e il ruolo
educativo della professione docente?
Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e
persona, la finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e
integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione
italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della
conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità
individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e
del primo ciclo di istruzione. MIUR, settembre 2012. pag.5
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
(Gazzetta Ufficiale 27 dicembre 1947, n. 298).
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti
alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
IL CCNL (sui docenti CAPO IV artt. 24-43)
ART. 26 - FUNZIONE DOCENTE
1.La funzione docente realizza il processo di
insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano,
culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e
degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari
ordini e gradi dell’istruzione.
ART. 27 - PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE
Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze
disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche,
organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e
valutazione tra loro correlate e interagenti
Competenze chiave per l’apprendimento permanente
Obiettivo generale del processo formativo del sistema pubblico di istruzione
Definite come una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini
appropriate al contesto. (quelle di cui si ha bisogno per realizzare lo
sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e
l’occupazione (saperi sociali, saperi spendibili).
1.comunicazione nella madrelingua;
2.comunicazione nelle lingue straniere;
3.competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4.competenza digitale;
5.imparare a imparare;
6.competenze sociali e civiche;
7.spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8.consapevolezza ed espressione culturale.
Raccomandazione del Parlamento Europeo del 18-12-2006
L’istruzione è un fattore strategico per lo sviluppo di un paese
Il miglioramento del sistema d’istruzione, della sua qualità, degli esiti in
uscita (cfr. la campagna Save the Children), passa attraverso il lavoro
nelle classi, la condivisione di un’azione didattica, la costruzione di una
comunità professionale che governi i processi chiave del “fare scuola”:
•Il curricolo
•Le strategie didattiche
•La gestione della classe
•La valutazione
Focus sulla valutazione
“Dalla valutazione di sistema alla valutazione disciplinare degli apprendimenti”
Valutazione = avere un prezzo, stimare, dare valore
Valutazione = attribuire un valore a un fatto significativo e rilevante
La valutazione è connessa alle procedure, ai metodi e agli strumenti
usati, che possono influenzare l’attendibilità del giudizio
I tre livelli della valutazione
sistema
scuola
classe
docenti
decisori politici
dirigente
Regolamento SNV 2013
Livelli di valutazione e accountability
Livello
Fonte
Accountability
Quale livello
valutare?
Informazioni
Chi risponde alla
società?
Sistema
Indagini nazionali e
internazionali, campionarie e
censuarie
Ministro
Parlamento
Organi di controllo e
indirizzo ministeriali
Scuola
Rilevazioni apprendimenti
Scuola in chiaro
Dirigente scolastico
Classe
Rilevazioni apprendimenti
Osservazioni, interviste
Valore aggiunto
Docenti
La valutazione degli apprendimenti
Perché valutare? Quando valutare?
Che cosa e come valutare?
Essere soggetti che valutano.
L’essere soggetti che valutano è connaturato alla professione docente.
IL CCNL (sui docenti CAPO IV artt. 24-43)
ART. 27 - PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE
Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze
disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche,
organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione
tra loro correlate e interagenti
dpr 122 del 06/09
Elementi caratteristici della valutazione degli apprendimenti
ha per oggetto:
1. il processo di apprendimento (formativa e in itinere)
2. il comportamento (educativa)
3. il rendimento complessivo degli alunni (sommativa e certificativa)
deve essere:
1. individuale e collegiale;
2. trasparente e tempestiva;
3. coerente con gli obiettivi di apprendimento del POF
deve garantire:
1. omogeneità
2. equità
La valutazione delle competenze
Risultati dell’apprendimento
Descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al
termine di un processo di apprendimento. I risultati sono definiti in termini di
conoscenze, abilità e competenze
Conoscenze
Un insieme di informazioni (fatti, principi, teorie e pratiche) relative a un settore di
studio o di lavoro, assimilate mediante l’apprendimento
Abilità
Capacità di applicare conoscenze e utilizzare know-how per portare a termine
compiti e risolvere problemi. Nel QCER si definiscono cognitive (logiche, intuitive,
creative) o pratiche (manuali, uso di metodi, materiali e strumenti)
Competenze
Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e
metodologiche, in contesti di studio, lavoro, nello sviluppo professionale. Nel QCER
sono descritte in termini di autonomia e responsabilità
Il dibattito sulla valutazione tra passato e presente
(teorie, metodi, strumenti, nuovi orientamenti)
Luisa Benigni
http://www.edscuola.it/archivio/ped/valutazione.pdf
Valutazione e autovalutazione come risorse
aggiuntive nei processi di istruzione
Gaetano Domenici
http://riviste.unimc.it/index.php/es_s/article/download/196/124
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia
e del primo ciclo d’istruzione
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/prot7734_12
Perché valutare?
Preventivare l’impatto del progetto
Osservare il progetto in itinere
Far luce sul processo di apprendimento
Stabilire la bontà delle scelte
Rendere conto delle scelte
Usare i feedback per ritarare i percorsi
Migliorare i processi di apprendimento
L. Benigni
Quando valutare?
Iniziale (diagnostica)
Intermedia (a scopo formativo)
Finale (con finalità sommative)
L. Benigni
Come valutare?
Chiarire gli obiettivi da raggiungere
Definire i criteri di verifica e renderli espliciti
Legare la valutazione a quanto effettivamente insegnato
Usare varie tipologie per rispondere a vari stili di apprendimento
Favorire la familiarizzazione degli strumenti usati
Usare un criterio riferito a uno standard
Riflettere sugli esiti per migliorare didattica e valutazione
L. Benigni
Come prepariamo le nostre verifiche?
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quadro di contesto normativo e culturale