La valutazione
dei progetti
Anna Maria AJELLO
Trento 6 novembre 2015
La valutazione..
 Struttura
della valutazione nota
 Criteri:
 Coerenza
progettuale esterna
 Coerenza progettuale interna
 Qualità
 Come
si rapportano alla specificità degli
AVVISI?
a)Interventi di rete per il contrasto
all’insuccesso formativo precoce
b)Interventi per il contrasto alla dispersione
scolastica
c)Proposte progettuali relative ad interventi
di accostamento alla lingua tedesca e
inglese nei nidi e nelle scuole dell’infanzia
d)Predisposizione di un catalogo di interventi
per la formazione permanente di lingua
tedesca e inglese per gli insegnanti del
sistema educativo trentino
 Trilinguismo
nei nidi e nelel scuole
dell’infanzia:
 Il più innovativo
 si fonda su riconoscimento:
 della
funzione molto positiva di interventi
precoci (v. esiti a distanza)
 della specifica funzione per
l’apprendimento delle lingue
 Precocità:
predisporre un ambiente
“arricchito”, in situazioni di normalità,
v.routine, giochi, attività varie
 Sperimentare lingua come codice per cui si
passa da una all’altra (il nome non è
“attaccato” alla cosa, ma le cose possono
avere nomi diversi nei diversi codici)
 Induzione
di sviluppo della funzione
simbolica (es.insegnante, maestra,
istruttrice di nuoto..)
 Giochi
e routine situazioni più adatte:
 Da salvaguardare “il gusto di imparare”
 Non si deve indurre il fastidio o il disinteresse
per quella lingua: si fa danno permanente!
 Una
lingua si impara davvero se si è
coinvolti, meglio con piacere
 Ma
come si valuta tutto questo?
 Valutare
esiti nella scuola dell’infanzia:
 Dibattito acceso e vivissimo sul piano
internazionale
 Due preoccupazioni:

evitare etichettamento dei bambini (età in
cui la variabilità è la regola)
 Fornire
informazioni attendibili sulle
realizzazioni
 Dibattito
in cui INVALSI e MIUR sono
coinvolti per il RAV delle scuole dell’infanzia
 Valutazione
in corso delle scuole di Reggio
Children da parte università di Chicago
 Importante
individuare criteri che indicano I
progressi e verifichino l’efficacia della
proposta educativa (non per singoli
bambini ma per l’azione professionale dei
docenti)
 Nel
valutare i progetti si terrà conto della
specificità del nido e della scuola
dell’infanzia, anche in relazione ai criteri
proposti nei progetti
******
 Progetti per contrasto all’insuccesso
formativo precoce e alla dispersione:
 Consolidata tradizione di interventi nella
 Provincia Autonoma di Trento

 Possiamo
considerare I due avvisi per la
continuità tra i due fenomeni
 Insuccesso
 Dispersione
 Sottintendono un insieme di microfenomeni
 che delineano i due esiti finali
 Sono
tenuti insieme da un macro concetto
che è il cosiddetto “danno di motivazione”
 Danno
di motivazione: non si impara in un
ambito, in un campo disciplinare,
 ma si impara e si consolida la percezione di
non poter imparare quelle nozioni,
 “non si è portati”…
 Effetto “farmaco“ dell’intervento educativo
fallimentare, fa male
 Chi
viene dopo deve riparare “il danno”
 Come?
 Riconoscendo
che si deve recuperare la
sensazione di incapacità
 Si deve promuovere il senso di fiducia di
potercela fare
 Trovare I punti di forza, che danno
soddisfazione e gusto di competenza
 Valutare
l’acquisizione della competenza
 Riconoscendo i punti di partenza
 Indicazione
del nodo che si affronta tra I
tanti
 Con quali criteri si pensa di valutare gli esiti
 Di valutare la proposta didattica
 Quali competenze sono attese negli
studenti.
 Se
si rivolgono invece interventi a docenti,
quali sono i criteri per cui si ritengono
raggiunti gli obbiettivi
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La valutazione dei progetti - Provincia autonoma di Trento