Istituto Comprensivo “F. Jovine”
A.S. 2012-2013 Classi II Disciplina: Scienze
Realizzato dalla prof.ssa Mariafelicia Pasquale
L’apparato
digerente
Insieme degli organi che
svolgono il processo digestivo,
dove gli alimenti vengono
1. ASSUNTI
2. ELABORATI
3. ASSORBITI
4. ELIMINATI
Questo risultato è ottenuto
mediante due tipi di azione:
1. MECCANICA
MASTICAZIONE
RIMESCOLAMENTO
PERISTALSI
2. CHIMICA
Zuccheri o Glucidi
Proteine o Protidi
Grassi o Lipidi
Queste reazioni chimiche si dicono di idrolisi:
scissione delle varie molecole costituenti gli alimenti in
molecole più piccole ad opera dell’acqua.
Tale scissione è piuttosto lenta e quindi è necessario
l’intervento di sostanze speciali (proteine) che di solito
accelerano, sincronizzano, regolano tutte le reazioni.
Queste sostanze sono gli enzimi e sono specifiche: ogni enzima,
cioè, controlla sempre e soltanto una particolare reazione!
La digestione orale: dalla bocca allo stomaco
La bocca è il luogo dove avviene la prima fase della digestione.
Il cibo subisce la prima scomposizione attraverso la masticazione ad
opera della triturazione grazie ai denti e del mescolamento aiutato dalla
lingua, un muscolo ricoperto di mucosa e fornito di papille gustative
che funzionano come organo di tatto e gusto.
Le ghiandole salivari secernono la saliva:
1. ammorbidisce gli elementi macinati e
discioglie quelli solubili in acqua;
2. contiene il lisozima, un antisettico;
3. contiene la ptialina che trasforma gli
amidi (zucchero complesso) in maltosio
(zucchero più semplice).
Il boccone, trasformato in bolo,
viene ingoiato (deglutizione) e
scende attraverso la faringe, la
cavità a forma di imbuto in comune,
grazie ad un’apertura, la glottide,
con la laringe dell’apparato
respiratorio, la quale viene chiusa da
una valvola di tessuto cartilagineo,
l’epiglottide, quando passa il cibo.
Attraverso i movimenti peristaltici
(involontari), favoriti da una
sostanza viscosa, il cibo passa lungo
l’esofago, un tubo muscoloso di
oltre 20 cm e con un diametro di 3
cm che porta il bolo fin nello
stomaco.
La digestione gastrica
Lo stomaco è un allargamento del tubo digerente.
Possiede una valvola di ingresso dall’esofago, detta cardias.
È formato da strati di fibre muscolari in grado di contrarsi per
rimescolare il cibo (movimenti peristaltici).
La superficie interna si presenta a pieghe, sotto le quali sono
presenti le ghiandole che secernono i succhi gastrici.
Al termine della digestione il materiale
ingerito è stato trasformato in chimo, una
sostanza poltigliosa e biancastra.
Con le contrazioni dello stomaco il chimo
passa attraverso un’altra valvola, il
piloro, e giunge nell’intestino.
La digestione intestinale
INTESTINO TENUE: un tubo dal diametro di circa 3 cm e lungo 7 o 8 m.
Ha una duplice funzione: nel primo tratto si completa la digestione degli
alimenti, mentre la seconda parte è principalmente deputata all’assorbimento
dei prodotti della digestione.
DUODENO
DIGIUNO
ILEO
Nel duodeno, lungo circa 25-30 cm, ha inizio la digestione
intestinale ad opera:
1. della bile secreta dal fegato,
2. dei succhi provenienti dal pancreas,
3. dei succhi enterici riversati sul chimo dalle ghiandole
intestinali, presenti nel digiuno e nell’ileo, e composti da
enzimi che trasformano gli zuccheri rimasti in componenti
più semplici e finiscono la riduzione delle proteine.
Il fegato
Il fegato è la ghiandola più grande del nostro corpo.
• Secerne la bile un liquido di colore giallastro, molto
amaro, che si raccoglie nella colecisti e da qui, quando si
mangia, attraverso lo sfintere di Oddi, passa in un
apposito condotto, il coledoco, e giunge nel duodeno.
• Filtra e trasforma le sostanze che, trasportate dal sangue, arrivano al fegato
attraverso la vena porta; le sostanze tossiche, come l’alcool, vengono neutralizzate,
mentre altre vengono qui accumulate per poi essere rilasciate nel sangue nel
momento di necessità:
glucosio (nel sangue)
glicogeno (nel fegato)
• Produce l’eparina, una sostanza anticoagulante del sangue che ne
permette un buon scorrimento.
• Produce il fibrinogeno, che si trasforma in fibrina che consente
di far coagulare il sangue in presenza di un’emorragia.
Il pancreas
Il pancreas è una grande ed importante ghiandola del nostro corpo che produce:
il succo pancreatico che, attraverso il dotto pancreatico, viene riversato
nell’intestino tenue, trasforma i peptoni in amminoacidi e l’amido sfuggito
all’azione della saliva in maltosio (che diverrà poi glucosio) ed infine aggredisce
i grassi riducendoli a un miscuglio di sostanze più semplici, affinché possano
essere assorbiti dai villi intestinali;
l’insulina, ormone in grado di trasformare il glucosio in glicogeno, lo zucchero più
complesso immagazzinato nel fegato. Se questa sostanza scarseggia, il glucosio non
viene immagazzinato nel fegato e non può venire rilasciato nel momento in cui i
muscoli lo devono utilizzare. Quindi, il glucosio si accumula nel sangue e compare
nelle urine (diabete);
il glucagone, un ormone che aumenta il tasso di
glucosio nel sangue.
L’assorbimento intestinale
Il cibo è trasformato dai succhi
enterici e pancreatici in un liquido
lattiginoso, il chilo, che passa per il
digiuno e quindi per l’ileo, la parte
più lunga e ingarbugliata
dell’intestino, dove avviene
l’assorbimento delle sostanze
ingerite attraverso cinque milioni di
villi intestinali, minuscole
sporgenze al cui interno scorrono i
vasi linfatici ed i capillari che
trasportano il nutrimento ai vari
organi.
La parte terminale dell’intestino è l’intestino crasso, il quale comunica
con il tenue attraverso la valvola ileo-cecale, che lascia passare le
sostanze in una sola direzione.
L’intestino crasso è diviso in tre parti:
• l’intestino cieco
• il colon (ascendente, trasverso e discendente)
• il retto che termina all’esterno attraverso lo
sfintere, un anello muscolare in parte volontario e
in parte involontario che permette di regolare
l’apertura anale.
Nell’intestino crasso viene assorbita l’acqua residua, mentre
miliardi di batteri (flora batterica) attaccano il materiale rimasto,
traendo sostanze per la loro nutrizione e producendo preziose
vitamine per il nostro organismo.
Le sostanze non assorbite costituiscono le feci (batteri morti,
cellulosa, cellule epiteliali, pigmenti biliari) che vengono eliminate.
R
Gli ZUCCHERI vengono scissi:
1. nella bocca dalla ptialina
I
2. nel duodeno dall’enzima pancreatico
C
3. definitivamente trasformati in glucosio (la
A
forma più semplice) da enzimi contenuti nel succo
P
intestinale.
I
T
Le PROTEINE vengono scisse:
O
1. nello stomaco dalla pepsina
L
2. nel duodeno dall’enzima pancreatico
A 3. definitivamente ridotte ad amminoacidi (i componenti più semplici)
N
da enzimi contenuti nel succo intestinale.
D
I GRASSI vengono
O
definitivamente digeriti nel duodeno grazie all’azione
…
emulsionante della bile seguita da un enzima
pancreatico che li riduce in componenti più semplici
utilizzabili dall’organismo.
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La digestione