“La potenza del negativo”
Le filosofie del dubbio e gli scetticismi
2. Il teatro della Verità: L’epoca
barocca
Lezioni d'Autore
La rivoluzione scientifica
Il metodo d’indagine razionale sovverte
certezze acquisite e compatte visioni del
mondo.
Dal dubbio metodico di Cartesio al moderato
pirronismo dei libertini.
La Verità è una conquista definitiva oppure
è “figlia del Tempo”?
Il contesto culturale
Tra Cinquecento e il Seicento, grande fioritura
del genere teatrale in tutta l’Europa.
L’idea del teatro e la ‘teatralità’ delle idee
→nel modo di organizzare gli spazi in pittura e
architettura,
→nell’organizzazione delle feste di corte,
→nel modo di argomentare una scoperta
filosofica
→nel modo di dimostrare i teoremi da parte
dei matematici.
La Filosofia si avvicina al Teatro
Francis Bacon, Novum Organum (1620)
La filosofia e la scienza hanno per
oggetto la verità, che però non è mai
assoluta bensì è “figlia del Tempo”.
Eppure scienziati e filosofi, da sempre,
tendono a presentarsi come portatori
dell’Unica Verità.
In questo assurgono al ruolo di teatranti
che raccontano “favole”.
Cartesio, Il Mondo o Trattato sulla Luce
La “favola” per Cartesio è uno scudo
protettivo.
Cartesio dichiara che la sua ipotesi sul cosmo
“si avvolgerà nelle vesti di una favola”.
La finzione della favola è necessaria per
difendere l’autore, così come può essere
indispensabile adottare pseudonimi. Il
travestimento, classico espediente teatrale,
è imposto dalle autorità che ostacolano la
libera circolazione del pensiero.
Cartesio
Spinoza, Principi della filosofia di Cartesio
(1663)
Spinoza confessa di aver soddisfatto la
richiesta che da più parti gli veniva fatta di
pubblicare qualcosa non proponendo il proprio
pensiero, ma quello di Cartesio, del quale non
condivideva molte idee.
Tuttavia, i Principi della filosofia di Cartesio
avrebbero potuto far nascere in qualche
potente lettore olandese il desiderio di leggere
qualcosa di più e di proteggere l’autore.
Cartesio: il genio maligno
Cartesio introduce un elemento di teatralità
nel presentare, nelle Meditazioni
metafisiche e nel Discorso sul Metodo,
l’argomento del “Cogito”.
Il personaggio del genio maligno, o del dio
ingannatore, rappresenta l’artificio barocco
che gli consente di raggiungere col massimo
effetto l’annuncio del Cogito, ergo sum.
Il Teatro si avvicina alla Filosofia
William Shakespeare
Riccardo III→Le Teorie di Machiavelli e la
Ragion di Stato di Botero
Prospero ne La Tempesta →Il titanismo
prometeico
Re Lear e Lord Macbeth →L’indagine
sull’animo umano
Amleto→Il dubbio tra essere e non essere
Re Lear
Pedro Calderón de la Barca (1600-1681)
La vita è sogno
Cosa è davvero reale?
Ha davvero senso interrogarsi sulla differenza
tra vita reale e sogno, tra Arte e Vita?
FINE
Lezioni d'Autore
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