SCUOLA MEDIA STATALE
“GIUSEPPE GRASSA”
MAZARA DEL VALLO
PROGETTO PLURIDISCIPLINARE
“ALIMENTARSI …. UNA SCELTA CONSAPEVOLE”
CLASSE 2°E
ANNO SCOLASTICO 2012-13
GLI ALIMENTI E I PRINCIPI NUTRITIVI
Per «ALIMENTO» si intende qualsiasi sostanza che assunta dall'esterno
per via orale viene utilizzata dall'organismo per formare energia
(funzione energetica), per costruire nuove cellule e tessuti (funzione
plastica), per proteggere e stimolare le normali attività fisiologiche
(funzione protettiva e regolatrice). Gli alimenti, sia di origine animale
che di origine vegetale, sono costituiti da sostanze chimiche semplici
denominate «PRINCIPI NUTRITIVI», che l'organismo assorbe a livello
intestinale come prodotti finali della digestione degli alimenti.
I PRINCIPI
NUTRITIVI
I principi nutritivi sono sostanze assunte durante il
processo di nutrizione e sono indispensabili alla vita e
al metabolismo degli esseri viventi.
In natura, ad eccezione dello zucchero comune e dell'olio, non
esistono alimenti costituiti da un solo principio nutritivo, ma in ogni
alimento naturale sono presenti quasi tutti i principi nutritivi
distribuiti in varie percentuali. I principi nutritivi si dividono in:
- principi nutritivi calorici, quali le proteine, i grassi e i carboidrati, in
quanto il loro consumo fornisce calorie all’organismo;
- principi nutritivi non calorici quale le vitamine, i sali minerali e
l'acqua, in quanto il loro consumo non fornisce alcuna caloria al
corpo umano.
I principi nutritivi vengono suddivisi anche in macronutrienti e
micronutrienti.
I macronutrienti sono sostanze che devono intervenire in quantità
consistenti nella nostra dieta (superiori alle decine di grammi) e
comprendono le proteine, i carboidrati e i grassi. (Come si vede
corrispondono ai principi nutritivi calorici).
I micronutrienti svolgono importantissime funzioni di regolazione
delle attività metaboliche ma le quantità necessarie nella dieta
giornaliera sono molto basse, di solito inferiori ad un grammo.
Comprendono le vitamine e i sali minerali, entrambi principi
nutritivi non calorici.
I principi nutritivi svolgono diverse funzioni all’interno dell’organismo
umano. Esse si possono riassumere in:
- Funzione energetica che assicura il fabbisogno calorico complessivo
dell’organismo;
- Funzione plastica, ossia costituiscono il materiale di base per la
costruzione delle cellule e dei tessuti;
- Funzione bioregolatrice e protettiva, quando controllano e
regolano le attività metaboliche o proteggono le cellule
dall’invecchiamento o da agenti stressanti (microrganismi e
inquinanti).
Di solito ciascun principio nutritivo svolge diverse funzioni, ma di
queste una in modo prevalente. E’ in questo senso che va considerato
il grafico della diapositiva seguente.
I PRINCIPI NUTRITIVI
ENERGETICI
PLASTICI
(GRASSI,
CARBOIDRATI)
(PROTEINE)
BIOREGOLATORI
(VITAMINE, SALI
MINERALI)
I PRINCIPI NUTRITIVI PLASTICI
I principi nutritivi plastici sono i composti chimici costituenti le
nostre cellule e sono, quindi, fondamentali per la loro crescita, per il
loro mantenimento, per la loro riparazione nel caso subiscano danni
e per la nascita di nuove cellule e tessuti. I principi plastici più
importanti sono le proteine, ma svolgono una azione plastica,
seppur in misura più ridotta, anche i lipidi, i carboidrati e l'acqua.
Le proteine
Le proteine, dette anche protidi, essendo il principale
materiale plastico necessario alla costruzione dei
tessuti e degli organi umani, vengono chiamati “i
mattoni del nostro corpo”. Le maggiori fonti
alimentari di proteine sono la carne, il pesce, il latte e
i suoi derivati (latticini e formaggi), le uova e i legumi.
COMPOSIZIONE CHIMICA DELLE PROTEINE
Le proteine sono composti organici costituiti da atomi di carbonio,
idrogeno, ossigeno e azoto; talvolta contengono anche zolfo,
fosforo e metalli come ferro, zinco, rame, ecc.
Le proteine sono macromolecole formate da catene di molecole
azotate dette “amminoacidi”. Gli amminoacidi sono 20, tutti diversi
tra loro, ed è possibile ottenere un infinito numero di proteine a
seconda del tipo, del numero e dell'ordine di sequenza con cui
vengono legati i diversi amminoacidi. Il nostro organismo riesce a
sintetizzare alcuni degli amminoacidi necessari per costruire le
proteine, ma non è capace di costruirne altri, che vengono perciò
definiti essenziali e devono essere introdotti con gli alimenti.
Gli alimenti di origine animale presentano generalmente
tutti gli aminoacidi essenziali in buone quantità. A
differenza di questi, gli alimenti di origine vegetali
presentano solitamente carenze di uno o più aminoacidi
essenziali. Ecco perché, specie durante lo sviluppo del
corpo umano (0-18 anni), non è consigliabile una dieta
esclusivamente vegetariana.
Oltre alla funzione primaria, che è quella plastica in quanto
costituiscono la materia prima per la costruzione dei vari tessuti
umani, le proteine svolgono altre funzioni:
-Funzione di difesa dai microorganismi, attraverso la costruzione di
molecole proteiche, dette “anticorpi”
- Funzione enzimatica, attraverso la costruzione di molecole
proteiche, dette “enzimi”, che accelerano le reazioni chimiche nelle
cellule umane;
- Funzione di trasporto dentro e fuori dalla cellula (per es. i globuli
rossi che trasportano l’ossigeno e l’anidride carbonica);
- Funzione energetica, durante l’esercizio fisico, ad opera dei
muscoli, ad integrazione del rifornimento calorico dato dai grassi e
dai carboidrati. Le proteine forniscono mediamente al nostro corpo
4,1 Kcal per grammo.
Le proteine sono soggette ad un continuo processo di demolizione
e sintesi, il turnover proteico, attraverso il quale l'organismo è in
grado di rinnovare continuamente le proteine logorate sostituendole con nuovo materiale proteico.
La quota di aminoacidi che quotidianamente vengono degradati si
attesta mediamente intorno ai 30-40 g/giorno.
Questa quota viene chiamata quota proteica di logorio e deve
essere introdotta quotidianamente con la dieta perché il nostro
organismo non dispone di riserve proteiche; tutte le proteine
presenti nel nostro corpo (circa il 12-15% della massa corporea)
sono infatti funzionali.
Rappresentazione grafica di alcune
proteine
La quantità giornaliera raccomandata (RDA) di proteine è di
0,8 g per ogni chilo che fai registrare sulla bilancia. Ma questo
valore può raddoppiare se ci si sottopone ad allenamenti
intensi, arrivando così a una RDA di 1,6-2 g di proteine per
ciascun kg di peso.
Così come una dieta carente in proteine determina una
sofferenza nel metabolismo cellulare, anche una dieta
iperproteica determina danni al nostro organismo, in quanto lo
smaltimento delle proteine in eccesso causa problematiche a
livello renale e una trasformazione delle stesse in lipidi.
I PRINCIPI NUTRITIVI ENERGETICI
I principi nutritivi energetici, suddivisi in carboidrati e grassi,
servono a fornire energia per il mantenimento delle funzioni
vitali e della temperatura corporea e per l’attività motoria legata
alla vita di relazione.
I carboidrati
I carboidrati, o glucidi, sono la fonte energetica principale per il
nostro organismo in quanto vengono rapidamente metabolizzati
in glucosio che viene usato come "carburante" per lo svolgersi di
tutte le funzioni delle cellule e dei tessuti.
I carboidrati sono sostanze formate da carbonio ed acqua. Hanno
forma molecolare (CH2O)n e sono contenuti principalmente negli
alimenti di origine vegetale.
I carboidrati si dividono in:
- Monosaccaridi e disaccaridi, meglio conosciuti col
nome di zuccheri
- Polisaccaridi (amidi, cellulosa, glicogeno)
In media forniscono 4,1 kcal per grammo, anche se il loro
valore energetico oscilla dalle 3,74 kcal del glucosio alle
4,2 Kcal dell'amido.
Le maggiori fonti alimentari di carboidrati sono i cereali
(frumento, mais, riso, soia, ecc.) le patate, la frutta e il
latte.
GLI ZUCCHERI
Gli zuccheri si dividono in monosaccaridi e disaccaridi. In natura
esistono più di 200 monosaccaridi che si differenziano per il
numero di atomi di carbonio presenti nella loro catena.
I monosaccaridi più importanti sono:
- Glucosio (C6H12O6) : si trova in quasi tutti i cibi
e
costituisce la forma in cui devono essere trasformati gli altri
zuccheri per poter essere utilizzati dal nostro organismo.
- Fruttosio: (ha la stessa composizione chimica del glucosio ma
una diversa disposizione degli atomi nel reticolo cristallino) si
trova in abbondanza nella frutta e nel miele. Viene metabolizzato
dal fegato che lo trasforma in glucosio.
- Galattosio: (ha la stessa composizione chimica del glucosio ma
una diversa disposizione degli atomi nel reticolo cristallino) in
natura non si trova libero ma, legato al glucosio, forma il lattosio,
lo zucchero del latte.
I disaccaridi più importanti sono:
- Saccarosio, dato dall’unione di una molecola di glucosio
con una di fruttosio; molto comune in natura, è presente nel
miele, nelle barbabietole e nella canna da zucchero.
- Lattosio, dato dall’unione di una molecola di glucosio con
una di galattosio; è lo zucchero del latte ed è il meno dolce
tra i disaccaridi.
- Maltosio, dato dall’unione di due molecole di glucosio;
poco presente nella nostra dieta, si trova principalmente nei
cereali e nei germogli.
I polisaccaridi
I polisaccaridi sono costituiti da lunghe catene (lineari o ramificate) di
monosaccaridi, legati a formare molecole grandi e complesse.
I principali polisaccaridi sono:
- Amido: è la riserva glucidica dei vegetali; abbonda nei semi, nei
cereali, nelle patate, nei fagioli, ecc.
- Fibre: sono polisaccaridi strutturali, tra cui la più importante è la
cellulosa; il nostro organismo non è in grado di utilizzarle a scopo
energetico, ma la loro fermentazione a livello intestinale è essenziale
per regolare l'assorbimento dei nutrienti e per proteggere il nostro
organismo da numerose patologie. Il contributo calorico della fibra
nella dieta è nullo.
- Glicogeno: è la riserva glucidica degli animali ed è utilizzato da
questi come fonte di deposito e di riserva energetica primaria. Viene
immagazzinato nel fegato e nei muscoli fino ad un massimo di 400500 grammi.
I lipidi
I lipidi, sono un'importante fonte di energia e possono servire
come riserva in quanto vengono utilizzati più lentamente che i
glucidi. Essi si trovano nel burro, nell’olio, ma anche nella
carne, nel pesce e nella frutta secca (noci, mandorle ecc.).
I lipidi sono formati da carbonio, idrogeno, ossigeno al pari dei
carboidrati, ma il rapporto tra idrogeno ed ossigeno è molto più
alto. Questa caratteristica li rende più energetici dei glucidi. Infatti
un grammo di lipidi fornisce circa 9,1 Kcal per grammo.
Si trovano soprattutto in alimenti di origine animale (grassi) ma
sono abbondantemente presenti anche nel regno vegetale (oli).
Oli e grassi sono molto simili chimicamente ma, mentre i primi
sono liquidi a temperatura ambiente, i secondi sono solidi.
Esistono più di 500 tipi di lipidi; la loro struttura molecolare è
piuttosto complessa e risultano formati dalla combinazione di
molecole più semplici, tra le quali i più importanti sono gli acidi
grassi. Gli acidi grassi possono essere saturi o insaturi.
Vedremo nella diapositiva seguente la classificazione degli acidi
grassi.
CLASSIFICAZIONE DEGLI ACIDI GRASSI
Gli acidi grassi si dividono in :
• Acidi grassi saturi
• Acidi grassi monoinsaturi
• Acidi grassi polinsaturi, alcuni dei quali sono detti “essenziali”
• Acidi grassi idrogenati
ACIDI GRASSI SATURI
Gli acidi grassi saturi sono privi di doppi legami tra gli
atomi di carbonio ed hanno quindi il massimo numero di
atomi di idrogeno. Si trovano principalmente nei prodotti
di origine animale (grasso della carne, uova, latte e
derivati) ma anche in alimenti di origine vegetale (olio di
cocco e di palma).
Palma fruttifera dalla quale si
ricava l’olio di palma
ACIDI GRASSI MONOINSATURI
Gli acidi grassi monoinsaturi contengono un solo doppio
legame fra gli atomi di carbonio che li compongono. Sono
presenti soprattutto nell'olio di oliva, negli altri oli vegetali e
nella frutta secca. Essi sono considerati grassi buoni in
quanto trasformano il colesterolo cattivo LDL, responsabile
di infarti e ostruzioni vascolari, in quello buono HDL,
innocuo per l’organismo.
ACIDI GRASSI POLINSATURI
Gli acidi grassi polinsaturi contengono almeno due doppi
legami fra gli atomi di carbonio; sono contenuti nel pesce
azzurro, nelle noci, nell'olio di girasole, di mais, di arachide, e
in alcuni estratti vegetali. Appartengono a questo gruppo gli
Omega3 e gli Omega 6. Tra gli Omega3, ricordiamo l’acido
linolenico che è un acido grasso essenziale e si trova
abbondante nei semi di lino, nei semi di perilla e nei semi del
kiwi.
Semi di lino
Tra gli Omega6, ricordiamo l’acido linoleico, anch’esso
un acido grasso essenziale, che si trova abbondante
nell’olio di girasole e l’acido arachidonico che si trova
abbondante nell’olio di arachide. Numerosi studi
internazionali hanno evidenziato come gli Omega3 e gli
Omega6 contrastano le patologie cardiovascolari come
infarti e ictus e riducono il colesterolo cattivo.
ACIDI GRASSI ESSENZIALI (AGE)
Non possono essere sintetizzati dall'organismo umano a
partire da altre sostanze lipidiche; i più importanti sono
l’acido linolenico e l’acido linoleico appartenenti
rispettivamente agli Omega 3 e 6. Essendo molto importanti
nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e nel
rafforzamento del sistema immunitario, è molto importante
introdurli con la dieta nelle giuste quantità.
ACIDI GRASSI IDROGENATI
Normalmente gli acidi grassi di origine vegetale sono liquidi a temperatura
ambiente. Essi possono essere resi solidi dal processo di idrogenazione che ne
altera la struttura chimica rendendoli particolarmente dannosi per la nostra
salute, in particolare per il sistema cardiovascolare e per il funzionamento delle
cellule, incrementando la produzione di radicali liberi, molecole prodotte
durante il metabolismo cellulare che danneggiano nel tempo le strutture
cellulari e che sono potenzialmente cancerogene. Si ottengono in questo modo i
cosiddetti acidi grassi trans o idrogenati. Questi grassi si trovano abbondanti
nelle margarine. Per tale motivo la margarina è assolutamente da evitare nella
dieta quotidiana. Purtroppo la margarina si trova in molti prodotti industriali
confezionati, come biscotti, brioche, focacce, crostate, torte, patatine in
sacchetti. Pertanto, prima di acquistare questi prodotti, controllare
attentamente le etichette alimentari con la lista degli ingredienti .
STEROLI VEGETALI
Gli steroli vegetali sono particolari lipidi presenti negli oli vegetali e in
minor misura in tutti gli alimenti di origine vegetale. Non sono sintetizzati
nel corpo umano ma vengono introdotti esclusivamente con la dieta.
Studi scientifici hanno dimostrato che assumendo con costanza due
grammi di steroli vegetali al giorno, per tre settimane, è mediamente
possibile ridurre il colesterolo "cattivo" dell'8-10%. Il consumo di cibi
contenenti steroli di origine vegetale ha quindi un effetto protettivo sulle
malattie cardiovascolari come ictus ed infarto. Tra i vegetali, oltre agli oli, i
contenuti più elevati di steroli si riscontrano nei broccoli, cavolfiori, olive
nere e verdi.
I trigliceridi derivano dall'unione di una molecola di glicerolo
con tre acidi grassi.
I trigliceridi rappresentano la forma di immagazzinamento
degli acidi grassi, un po' come avviene per il glicogeno ed il
glucosio. Durante i processi energetici il nostro corpo
provvede infatti a scindere i legami tra glicerolo e acidi grassi,
permettendo la formazione di glucosio.
Il colesterolo
Il colesterolo è un particolare lipide prodotto dall’organismo umano. Esso
svolge diverse importanti funzioni per l’organismo umano:
- È un componente delle membrane cellulari
- Partecipa alla formazione degli ormoni maschili e femminili (testosterone,
progesterone, ecc.), della vitamina D
- Stimola la crescita e la divisione cellulare.
Esistono due tipi di colesterolo:
- Il colesterolo LDL, detto anche “colesterolo cattivo” in quanto ha la
tendenza, quando è in eccesso nel sangue, ad aderire alle pareti interne dei
vasi sanguigni provocandone il restringimento;
- Il colesterolo HDL, detto anche “colesterolo buono” in quanto previene il
deposito del colesterolo LDL sulle pareti dei vasi.
In alcune persone, specie dopo una certa età, il colesterolo LDL
viene prodotto in quantità eccessive, si accumula nel sangue e va a
depositarsi sulle pareti dei vasi sanguigni con possibili ostruzioni e
conseguenti infarti e ictus. In questi casi è necessario ridurre al
massimo il consumo di alimenti di origine animali contenenti grassi
saturi e colesterolo e incrementare il consumo di pesce azzurro e
alimenti di origine vegetale contenenti grassi monoinsaturi e
polinsaturi che stimolano la produzione di colesterolo buono HDL.
Anche una attività fisica regolare stimola la produzione di
colesterolo HDL.
SEZIONE DI ARTERIA ATEROSCLEROTICA
I PRINCIPI NUTRITIVI REGOLATORI
I principi nutritivi regolatori sono sostanze chimiche che
regolano le attività metaboliche cellulari . Essi comprendono:
- l’acqua
- le vitamine
- i sali minerali
L’acqua
L’acqua è il nutriente fondamentale per il nostro organismo. Basti
pensare che circa il 70% del peso corporeo di un uomo è dovuto
all’acqua. In essa avvengono tutte le reazioni metaboliche del
nostro organismo e ogni cellula è fatta in massima parte di acqua.
Noi ci riforniamo di acqua non solo bevendola direttamente ma
anche attraverso gli altri cibi. Ricordiamo infatti che la carne è
formata per circa il 70% di acqua, frutta e verdura ne contengono
il 90% e il pane intorno al 20-25%.
LE VITAMINE
Le vitamine sono sostanze organiche che rientrano nella
categoria dei micronutrienti. Sono necessarie in quantità
piccolissime (nell’ordine dei milligrammi o addirittura dei
microgrammi) ma svolgono un ruolo fondamentale nel
regolare il metabolismo corporeo. Sebbene alcune di esse
(per es. vitamina D) vengono prodotte dal nostro
organismo, la maggior parte devono essere assunte con gli
alimenti.
Le vitamine si dividono in due gruppi:
- Vitamine idrosolubili se sono solubili in acqua
-Vitamine liposolubili, se sono solubili nei grassi
Fanno parte delle vitamine idrosolubili le vitamine B1, B2,
PP o B3, B5, B6, B7, B9, B12, C.
Fanno parte delle vitamine liposolubili le vitamine A, D, E,
K.
Le vitamine, in particolare, svolgono le seguenti funzioni:
- Accelerano le reazioni metaboliche
- Azione antiossidante, prevenendo l’invecchiamento delle
cellule
- Regolazione ormonale
- Crescita delle ossa, capelli e ossa
- Corretto funzionamento degli occhi
- Funzionamento del sistema nervoso
- Stimolano le difese immunitarie
Vediamo nelle diapositive seguenti una classificazione delle vitamine,
delle loro funzioni e i sintomi da carenza.
Vitamina
Alimenti
Funzione
Sintomi di
carenza
A o retinolo
carote, latte, formaggi, olio,
fegato
necessaria agli occhi,
alla pelle, alla crescita
pelle secca
e rugosa,
cecità
D o calciferolo
latte, burro, tuorlo, olio di
fegato di merluzzo
necessaria ai denti,
alle ossa, alla crescita
rachitismo,
fragilità
ossea
E o tocoferolo
ortaggi verdi, olio di semi e
di oliva
protegge i tessuti
dall'ossidazione
molto rari
K
spinaci, cavoli, ortaggi verdi
in genere
necessaria alla
coagulazione del
sangue
emorragie
C o acido ascorbico ortaggi verdi, agrumi, fegato assorbimento del
ferro, rafforzamento
sistema immunitario
stanchezza,
insonnia
Vitamina
Alimenti
Funzione
Sintomi di carenza
B1 o tiamina
lievito di birra, legumi,
frutta, germe dei cereali
metabolismo
degli zuccheri
fatica, irritabilità,
inappetenza
B2 o riboflavina
latte, uova, pesci, carne
metabolismo
delle proteine,
grassi e zuccheri
lesioni cutanee,
lacrimazione
B3 o PP o niacina
carni magre, pesci,
cereali
metabolismo
pellagra, cefalea,
depressione
B5 o acido
pantotenico
tuorlo d'uovo, fegato,
pappa reale, ortaggi
metabolismo
cefalea, stanchezza
B6 o piridossina
germe dei cereali, uova,
latte, legumi
metabolismo
delle proteine
depressione
B12 o
cianocobalamina
carne, latte, uova, pesce,
crostacei
formazione
globuli rossi,
sistema nervoso
anemia, anemia
perniciosa
B9 o Acido folico
fegato, uova, formaggio,
ortaggi verdi
formazione
globuli rossi,
sintesi acidi
nucleici
anemia, disturbi
neurologici
I SALI MINERALI
Sebbene i sali minerali sono presenti in modeste quantità
nell’organismo umano (circa il 6% del peso corporeo), tuttavia
svolgono funzioni essenziali nel metabolismo e nell’accrescimento
corporeo. Di questi alcuni sono presenti in discrete quantità, come
il calcio, fosforo, magnesio, zolfo, sodio, potassio e cloro. Altri
sono presenti in tracce (pochi milligrammi), ma risultano
ugualmente essenziali per il nostro organismo. I più importanti
sono: ferro, rame, zinco, iodio, selenio, cromo, cobalto, fluoro.
Vediamo nelle diapositive seguenti alcuni di questi sali.
I principali Sali minerali
Sali di calcio
Sali di fosforo
Sali di magnesio
Sali di ferro
Sali di Iodio
Sali di sodio
Sali di potassio
Sali di calcio
I Sali di calcio si trovano
principalmente nel latte e nei
latticini e costituiscono la
materia
prima
nella
formazione delle ossa e dei
denti. Regolano la coagulazione del sangue e il
funzionamento dei muscoli.
Sali di fosforo
I sali di fosforo si trovano nella
carne, nel pesce, nel latte, nelle
uova, nei cereali e nei legumi;
contribuiscono assieme al calcio
alla formazione delle ossa e dei
denti,
intervengono
nella
formazione del DNA, nelle
trasformazioni energetiche che
avvengono dentro le cellule e
aiutano il funzionamento dei
muscoli e dei nervi.
Sali di magnesio
I sali di magnesio di trovano
negli arachidi, nelle noci, nelle
mandorle, nei cereali e nei
legumi. Aiutano il metabolismo cellulare e in particolare
la formazione delle proteine.
Sali di ferro
I sali di ferro si trovano nella carne, specialmente quella rossa,
nel fegato, uova, legumi, cereali e verdura, in particolare negli
spinaci. Il ferro entra a far parte della molecola dell’emoglobina che è parte integrante dei globuli rossi. Trasporta
ossigeno e anidride carbonica nel sangue. Se manca si hanno
forme di anemia.
Sali di iodio
Gli alimenti più ricchi di iodio sono il
sale marino, i pesci e i molluschi di
mare, i crostacei, le verdure e le
uova. Regola l'attività della ghiandola tiroidea. Se manca si ha
l'ingrossamento della ghiandola e il
caratteristico gozzo.
Sali di sodio
Il sodio è il costituente, assieme al cloro, del sale da cucina. Si
trova nei cibi salati e nelle acque minerali. Regola gli scambi
tra cellule e liquidi corporei. E' utile per il bilancio dell'acqua
nell'organismo e regola la pressione sanguigna.
Sali di potassio
Il potassio è presente in tutti i cibi, soprattutto cereali,
verdure e carne, patate. Regola il funzionamento delle
membrane cellulari e gli scambi tra le cellule e i liquidi
corporei.
IL FABBISOGNO ALIMENTARE
-
Il fabbisogno alimentare è il giusto apporto di alimenti
plastici, energetici e regolatori che assicurino una sana
alimentazione. Il fabbisogno alimentare si divide in:
fabbisogno energetico;
fabbisogno plastico;
fabbisogno bioregolatore;
fabbisogno idrico.
FABBISOGNO ENERGETICO GIORNALIERO
Età
Kcal
NEONATO
440 KCAL
BAMBINA
1800KCAL
BAMBINO
1900KCAL
ADOLESCENTE ( femmina)
2500KCAL
ADOLESCENTE (maschio)
2700KCAL
ADULTA
2000KCAL
ADULTA INCINTA
2500KCAL
ADULTA CHE ALLATTA
3000KCAL
ADULTO (LAVORO SEDENTARIO)
2500KCAL
ADULTO (LAVORO MODERATO)
2800KCAL
ADULTO (LAVORO PESANTE)
3400KCAL
ANZIANO
2000KCAL
IL FABBISOGNO PLASTICO GIORNALIERO
Età
Grammi di proteine
per kg di peso
corporeo
Bambino
1,4-1,6 g/Kg p.c.
Adolescente
1,6-1,8 g/kg p.c.
Adolescente (atleta)
1,8-2g/kg p.c.
Adulto
0,7-1 g/Kg p.c.
Il fabbisogno bioregolatore
Il fabbisogno bioregolatore è uguale, grossomodo, per tutte
le età. Questo fabbisogno viene assicurato da un consumo di
almeno 500g di frutta e verdura, distribuito nell’arco della
giornata. Tra i bioregolatori un ruolo fondamentale spetta
alle vitamine ed ai sali minerali, che ingeriamo soprattutto
con gli alimenti di origine vegetale.
Il Fabbisogno idrico
Il fabbisogno idrico è assicurato in parte dal consumo degli
alimenti che contengono sempre una parte di acqua e dalle
bevande assunte durante i pasti. Nonostante ciò è importante
bere almeno un litro di acqua lontano dai pasti in quanto svolge
un’azione depurativa sia a livello intestinale che renale.
Percentuale di cibo che si dovrebbe
mangiare ad ogni pasto della giornata.
Lavoro realizzato da:
Bruno Giovanni
Di Lorenzo Andrea
Giacalone Simone
Giancontieri Tommaso
(sotto la supervisione del prof. Andrea Fiducioso)
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I PRINCIPI NUTRITIVI - Scuola Media Statale Giuseppe Grassa