LAVORI DI GRUPPO SUI DATI RADIO E TELEVISIONE VIA WEB: LA RIVOLUZIONE DELLO STREAMING Sempre più spesso, persone di ogni età utilizzano computer e altri dispositivi per ascoltare musica e guardare video (il cosiddetto streaming) sfruttando la connessione ad internet. RADIO E TELEVISIONE VIA WEB: LA RIVOLUZIONE DELLO STREAMING/2 È molto importante vedere come questo avanzamento tecnologico possa impattare sulla cultura: in tal modo, infatti, non solo non si è più, in un certo senso, “limitati” a guardare/ascoltare ciò che viene passato unicamente dalle emittenti locali e nazionali (nel caso della televisione, già l’avvento della trasmissione satellitare aveva abbattuto tali barriere), ma si può anche accedere a video e playlist amatoriali, dal contenuto estremamente vario, caricati da utenti di tutto il mondo che dispongono di accesso al web. RADIO E TELEVISIONE VIA WEB: LA RIVOLUZIONE DELLO STREAMING/3 In tal modo, l’ascoltatore/spettatore, può creare una sorta di “palinsesto fai-da-te”, con i contenuti che più gradisce; inoltre, è libero di scoprire il background di culture diverse dalla propria, senza i limiti che, per esempio, può avere un documentario. Vediamo ora qualche informazione sulla quantità di utenti delle web radio e web tv in Europa e in Italia. RADIO E TELEVISIONE VIA WEB: LA RIVOLUZIONE DELLO STREAMING/4 RADIO E TELEVISIONE VIA WEB: LA RIVOLUZIONE DELLO STREAMING/5 Persone di 14 anni e più che negli ultimi 12 mesi hanno ordinato e/o acquistato merci e/o servizi per uso privato su internet, per tipo di merci e/o servizi ordinati e/o acquistati, sesso, classe di età e ripartizione geografica - Anno 2011 (a) (per 100 persone di 14 anni e più con le stesse caratteristiche che hanno usato internet negli ultimi 12 mesi e hanno ordinato e/o acquistato merci e/o servizi per uso privato su Internet negli ultimi 12 mesi) SESSO, CLASSI DI ETÀ E RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Film, musica SESSO Maschi 18,2 Femmine 14,6 Totale 16,8 CLASSI DI ETÀ 14-17 23,0 18-19 18,6 20-24 18,7 25-34 19,3 35-44 17,6 45-54 14,0 55-59 13,2 60-64 7,4 65-74 4,8 75 e più Totale RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole Italia 16,8 17,3 18,8 16,1 13,7 15,3 16,8 Fonte: Istat, Indagine multiscopo "Aspetti della vita quotidiana" NUMBER OF TRIPS BY COUNTRY/WORLD REGION OF DESTINATION Short Description: All tourism trips made by residents, aged 15 or over, for personal or professional/business purpose, with at least 1 overnight stay Questa tabella è interessante perché ci mostra il numero totale di viaggi effettuati dai cittadini di diversi paesi europei. Questi dati possono essere utili per poter meglio orientare l’offerta turistica (mi converrà orientare la mia offerta verso quelle nazioni, i quali cittadini effettuano un maggior numero di viaggi). IN CONCLUSIONE… Come possiamo notare dal grafico il paese, nel quale più cittadini effettuano viaggi è la Germania. Questa è a sua volta seguita rispettivamente dalla Spagna, dall’ Italia e dai Paesi Bassi. Il paese, nel quale meno abitanti viaggiano è Malta. Bisogna però tener presente che questi dati non ci danno la percentuale di quanti cittadini viaggiano per nazione, ma che invece sono dati assoluti sul numero di viaggi effettuati. Ciò significa che, per esempio, confrontando Malta con la Germania dovremo anche ricordarci che la prima ha molti meno cittadini della seconda. Se vorremo sapere se in percentuale viaggiano di più i tedeschi o i maltesi dovremmo rivolgerci ad un’altra tabella. MAPPA PROPENSIONE A VIAGGIARE IN ALCUNI PAESI EUROPEI CONSIDERAZIONI Crediamo che questo indicatore sia molto utile agli operatori per comprendere le caratteristiche dei viaggiatori, non che la loro provenienza per attuare strategie di marketing specifiche, soddisfando al meglio i bisogni dei turisti e individuare mercati di nicchia nei quali investire. Evidenza empirica: Finlandia è il paese più propenso a viaggiare, con un tasso che sfiora il 90% seguita dall’Olanda con 84,1%. La Germania si posiziona al terzo posto con 77,2% L’Italia presenta una bassa propensione a viaggiare con un tasso del 48,7% , solo di qualche punto superiore rispetto a Bulgaria e Romania che in assoluto sono i paesi con una percentuale di partecipazione al turismo inferiore. Si deduce che i paesi con un reddito, con un tasso di felicità e una percentuale di terziarizzazione più alti, sono quelli che maggiormente partecipano all’industria del turismo. REASON FOR NOT HAVING INTERNET ACCESS AT HOME REASON FOR NOT HAVING INTERNET ACCESS AT HOME % ohhousehold with at least one member aged 16 to 74 and without Internet access at home Household without access to Internet at home, because the access costs are too high (telephone, etc.) GEO\ TIME 2005 2006 2008 2010 2011 2012 2013 SE 10 6 26 27 18 U :U :U NL 9 7 8 :U :U 12 U 15 U UK : 18 13 18 16 18 12 U DE 31 33 32 28 24 26 28 FR : : 37 36 31 31 33 EU 27 : 23 21 23 23 24 26 HU 39 43 34 40 42 44 41 ES : : 20 25 21 27 29 PL 33 35 26 21 22 23 22 IT 10 11 :U 10 12 14 :U RO : 33 26 41 50 34 30 : = not available U = low reliability Non si nota una certa congruenza dei valori riguardo la vicinanza degli stati in quanto fra i più bassi vi sono l’Italia l’Inghilterra e la Svezia , contro valori molto alti per l’ Ungheria e la Romania. L’andamento non è lineare crescente o decrescente, anche se per alcuni piuttosto costante (UK,IT e la media dei paesi ell’ EU 27). Reasons for not having Internet access at home % of households with at least one member aged 16 to 74 and without Internet access at home 2012 REASON\GEO SE NL UK DE FR EU 27 HU ES PL IT RO COSTS :U 12 U 18 26 31 24 44 27 23 14 34 PHYSICAL DISABILITY :U :U :U 2U 3 3 11 2 3U 2 1U ACCESS ELSEWHERE 29 U :U 12 U 20 15 14 21 15 5 18 9 EQUIPMENT COSTS :U 16 U 14 U 29 33 26 51 27 27 12 42 NOT NEEDED 60 U 76 51 63 25 47 61 66 57 27 34 PRIVACY :U :U :U 21 14 7 10 2 2U 3 1U LACK OF SKILLS 35 U 13 U 20 33 29 35 41 31 38 37 35 NOT WANTED (CONTENT) : : : : : : : : : : : OTHER REASONS 23 U 12 U 11 U :U 28 9 7 1 12 7 10 Non vi è una certa linearità fra i paesi per quanto riguarda le categorie selezionate. Non disponibili risultano i dati della categoria “reason because access not wanted (contenti s harmful, etc.)” per quanto riguarda non solo il 2012, ma anche il 2011 e 2012. Bassi risultano le % della categoria “physical disability” per quanto siano disponibili ed affidabili. Piuttosto alte sono le % della categoria “Not needed (contenti s not useful, not interesting, etc.)”. UTILIZZO DI INTERNET In Europa e in Italia Fonti: - Dati Eurostat - Cultura in cifre PERCENTUALI DI UTENTI INTERNET NEI PAESI EUROPEI DAL 2003 AL 2013 PAESI 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 SE 69 75 76 80 75 83 86 76 80 80 81 NL : : 74 76 81 83 86 76 79 81 83 UK 46 49 54 57 65 70 76 66 70 73 78 DE 44 50 54 59 64 68 71 60 63 65 68 FR : : : 39 57 63 65 60 62 65 66 EU 27 : 36 43 45 51 56 60 53 56 59 62 HU : 21 34 42 49 56 57 49 56 58 62 ES 29 31 35 39 44 49 54 44 48 51 54 PL : 22 29 34 39 44 52 42 45 46 47 IT 25 26 28 31 34 37 42 46 49 51 54 RO : 10 : 18 22 26 31 21 24 29 32 COMMENTO DELLA TABELLA: Negli ultimi dieci anni in Italia abbiamo assistito a una crescita moderata e continua dell'utilizzo di Internet da parte dei soggetti. Questo aumento è vero che c'è stato, ma rispetto al progresso tecnologico e allo sviluppo dei media rimane comunque basso rispetto ai paesi del Nord Europa (come ad esempio in Svezia, nei Paesi Bassi dove si sfiora l'80% della popolazione che utilizza internet). Notiamo invece nell'Europa meridionale e dell'est, dove lo sviluppo tecnologico non è ancora così accentuato, la percentuale di soggetti che utilizza internet si aggira intorno al 40%, percentuale comunque inferiore a quella italiana. L'unico paese che segue il nostro andamento è la Spagna con il 54%, paese con il quale condividiamo una storia economica e culturale per certi versi molto simile (entrambe le nazioni fanno parte dell’ Europa Meridionale). PERCENTUALI DI CITTADINI CHE POSSIEDONO UN ACCESSO AD INTERNET DAL 2009 AL 2011 Regioni 2009 2010 2011 Piemonte 46,2 50,8 53,7 Valle d’Aosta 48,2 48,8 55,6 Lombardia 50,6 57,7 59,9 Trentino-Alto Adige 51,4 55,3 60,6 Veneto 50,1 55,1 57,3 Friuli-Venezia Giulia 49,5 54,1 56,2 Liguria 42,2 47,7 49,3 Emilia Romagna 50,8 53,4 55,7 Toscana 48,8 53,6 58,6 Umbria 48,5 52,3 52,0 Marche 53 53,5 58,0 Lazio 51,5 58,2 58,6 Abruzzo 48,1 54,1 53,2 Molise 45,4 43,9 48,5 Campania 45,3 48,3 51,8 Puglia 38,1 44,1 44,2 Basilicata 39,8 44,1 45,1 Calabria 38,6 46,9 46,4 Sicilia 39,8 44,2 46,6 Sardegna 49,5 56,4 55,7 COMMENTO ALLA TABELLA: In tutte le regioni italiane assistiamo ad un aumento moderato dell’accesso ad Internet da parte dei cittadini italiani. Nel nord e nel centro Italia, possiamo notare che i valori sono molto simili in tutto l’arco temporale preso in esame, questo fatto può essere causato da un maggiore sviluppo dell’economia, dei consumi e dei processi tecnologici. Nel sud Italia e nelle isole, notiamo valori molto simili tra loro, ma decisamente inferiori rispetto alle regioni più sviluppate d’Italia (es. Lombardia e Trentino-Alto Adige), ciò può essere provocato da un arretratezza non solo economica ma anche tecnologica delle regioni del sud (il valore più basso si registra in Puglia). Nel complesso giungiamo alla conclusione che è vero che ci sono differenze regionali, ma che queste differenze non sono molto accentuate e complessivamente dai dati riportati l’Italia risulta un paese tutto sommato che mostra un utilizzo di internet moderato (la regione con la percentuale più alta risulta il Trentino-Alto Adige con il 60,6%).