Lavoro individuale realizzato da
Carbone Giuseppina
Motivazioni della mia scelta
Ho scelto di intervistare un grande
informatico della nostra società in
quanto Bill Gates è uno dei maggiori
imprenditori dell’informatica che stimo
molto per la sua eccellente carriera.
INTERVISTA
G: Buon giorno dott. Gates. La ringrazio tantissimo per
aver accettato il mio invito, nonostante i suoi
innumerevoli impegni.
B: Grazie a lei, o meglio a te, visto la tua giovane età ti do
tranquillamente del tu. Dimmi tutto, sono a tua
completa disposizione…
G: Mi parli un po’ della sua vita, partendo dalla sua nascita,
dall’ambiente familiare in cui è cresciuto e dei suoi studi…
B: Si, dunque, sono nato il 28 ottobre del 1955 a Seattle (Washinton),
dove sono cresciuto con i miei genitori e le mie due sorelle. Mio
padre William H. Gates II è stato procuratore, mentre mia madre,
Mary Gates, un’insegnante all'Università di Washington e
presidente della United Way International. Ti confesserò una cosa
che ti sembrerà molto strana, ma quand’ero piccolo non amavo
andare a scuola.
G: Non ci credo, mi sta prendendo in giro…
B: Assolutamente no, infatti i miei genitori decisero di iscrivermi nella
scuola privata di Lakeside a nord di Seattle. Fu lì che incominciai la
mia carriera come programmatore di software per personal computer,
se non ricordo male avevo 13 anni. La scuola non aveva i soldi per
comprare un computer (all'epoca esistevano solo grandi elaboratori
molto costosi) e così feci un contratto di noleggio a ore di
elaborazione per un DEC PDP10 della General Electric.
G: Era solo lei ad usufruire di queste ore all’interno della scuola?
B: Ovviamente no Giusy! Altri ragazzi come me amavano l’informatica e infatti
eravamo diventati inseparabili da quel computer. Rimanevamo nella stanza
del computer giorno e notte, scrivendo programmi, leggendo testi e
qualsiasi cosa che potesse essere utile all'apprendimento dell'informatica.
Ma questa scelta ci creò problemi con la facoltà: non studiavamo le altre
materie, saltavamo le lezioni per stare sempre in quell'aula, ma peggio di
tutto, in poche settimane avevamo esaurito le ore di noleggio che la scuola
aveva acquistato pensando fossero più che sufficienti per tutto l'anno
scolastico!
G: Cosa mi sa dire del Lakeside Programmers Group ?
B: Fu il gruppo che abbiamo formato io, Paul Allen e altri due verso la fine del 1968.
Eravamo molto determinati nel trovare un modo per applicare le nostre
conoscenze sui computer nel mondo reale.
G: E siete riusciti a farlo?
B: Siamo stati anche fortunati in quel periodo in quanto il Computer Center
Corporation's (la società che aveva l'elaboratore) iniziava ad avere dei problemi
dovuti alla vulnerabilità del sistema e ai suoi frequenti guasti. Impressionati dalla
nostra abilità negli assalti al sistema di sicurezza, quelli della Computer Center
Corporation decisero di assumerci per trovare i punti deboli nel sistema. In
compenso avremmo potuto usare la macchina a tempo indeterminato! E’ stato
quando abbiamo finalmente avuto a disposizione un computer tutto per noi che
siamo
finalmente
entrati
nella
logica
del
sistema.
G: Quando arrivò la costituzione della Microsoft?
B: Arrivò sette anni dopo. Nel frattempo abbiamo lavorato molto con i
miei soci, anche perché disponevamo di tutta la documentazione
tecnica con la quale abbiamo imparato un sacco di cose!
G: Mi faccia capire, voi facevate tutto questo lavoro senza ricevere in
cambio nessuna paga?
B: Esattamente! Ma presto ci fu offerta una proposta dalla "Information
Sciences Inc." (ISI) che ci assunse per scrivere dei programmi di calcolo
dei cedolini paga. Ancora una volta il nostro gruppo aveva accesso
libero ad una macchina e fu la prima volta che abbiamo guadagnato
qualche soldo: che soddisfazione!
G: Quale fu il suo progetto successivo?
B: Dunque se la mia memoria non mi inganna, ci fu richiesto la
costituzione di una ditta a noi intestata, la Traf-O-Data.
Producevamo un piccolo computer che veniva usato per
misurare il traffico. Dal questo progetto guadagnammo circa
$20.000.
G: Quindi Paul Allen è stato per lei un compagno di avventura?
B: E’ stato più di un compagno, con lui è nato il progetto della
Microsoft.
G: So che ha scritto anche un libro, come si intitola?
B: Si, nel 1995 scrissi "The road ahed", che rappresenta la mia visione
di dove la Information Technology condurrà la società.
E’ stato pubblicato in più di 20 lingue.
G: E’ vero che ha venduto più di 400.000 copie soltanto in Cina e che
ha donato l’intero ricavato ad una fondazione no-profit per
aiutare gli insegnanti di tutto il mondo ad introdurre il computer
nello studio scolastico?
B: Esattamente!
B: Le ho portato una copia
del mio libro che mi aveva
richiesto conoscendo la
passione di suo padre per
l’informatica.
G: E’ un uomo sposato se non sbaglio? Cosa ne pensa sua moglie del suo
ingegno?
B: Si, io e mia moglie Melinda French, una donna straordinaria dirigente delle
vendite della mia società ci siamo sposati il 1 gennaio del 1994 e dal nostro
amore sono nati: Jennifer Katherine, Rory John e Phoebe Adele. Mia moglie
stima moltissimo il mio lavoro e la mia passione per l’informatica.
G: Cosa mi dice invece della Bill & Melinda Gates Foundation?
B: E’ l’organizzazione umanitaria privata che nel 2000 abbiamo fondato insieme
con mia moglie Melinda: ha lo scopo di combattere alcune malattie come
l'AIDS soprattutto nei paesi del Terzo mondo.
G: Le sue capacità lo hanno portato ad essere l’uomo più ricco del
mondo, cosa ne pensa?
B: Del fatto che sono un uomo ricco o delle mie capacità? Sono molto
felice perché ho potuto realizzare il mio sogno più grande: creare
un sistema che accelerasse la diffusione dei computer e di
conseguenza anche la diffusione della cultura.
G: Se non ricordo male questa foto risale a
due anni fa, quando la Microsoft voleva
acquisire Yahoo per contrastare il potere di
Google sul web. Cosa mi dice al riguardo?
B: Sì, hai ragione! Ma purtroppo era solo
un’ipotesi di fusione, in quanto Microsoft e
Yahoo rappresenterebbero comunque una
sfida debole al dominio di Google sul
mercato delle ricerche web, ma non è detta
l’ultima parola: non mi rassegno!!!
G: Come mai si è dimesso dalla presidenza della Microsoft?
B: Dunque il 27 giugno 2008, dopo trentatré anni, ho dato
ufficialmente le dimissioni da presidente lasciando il mio posto a
Steve Ballmer, mio cosiddetto braccio destro da ormai più di due
anni. Ora desidero dedicarmi a tempo pieno alla mia Foundation
con mia moglie e alla ricerca di nuovi software e hardware, per
una maggior semplicità di utilizzo da parte degli utenti.
G: La ringrazio infinitamente Bill Gates per il tempo che mi ha
dedicato e per aver voluto condividere con me parte della sua
vita…
B: Ringrazio te, Giusy per avermi dato l’opportunità di farmi
conoscere di più dagli altri… Alla prossima!
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i-ab-04- intervista ad un grande informatico