Lezione n. 11
«Chi impara, ma non pensa, è perduto. Chi pensa, ma non
impara, è in pericolo».
Confucio, V secolo A. C.
Anno Accademico 2009 -2010
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TIPOLOGIE DI PREZZI NEI TRASPORTI
NOLO: prezzo dibattuto sul mercato;
TARIFFA: prezzo prefissato;
PEDAGGIO: prezzo prefissato per l’uso di infrastruttura;
COSTO GENERALIZZATO: prezzo comprendente costo
monetario dello spostamento e costo del tempo di viaggio;
DIRITTO: prezzo per l’uso di infrastruttura terminale.
Queste figure di prezzi fanno capo a tre processi di
formazione (Wickham 1969):
1. prezzo liberamente dibattuto: tipico dei mercati di
concorrenza;
2. prezzo derivante da contratti di durata: dipende dal
tipo di operatore che partecipa alla contrattazione;
3. prezzo pubblicizzato e prefissato: tipico della
formazione delle tariffe
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LOGICHE DI FORMAZIONE DEI PREZZI
1.
PREZZO ISPIRATO AL COSTO: si riferisce al costo marginale o
al costo medio;
1.
PREZZO BASATO SULLA STRUTTURA DELLA DOMANDA: in
connessione alle economi di scopo tipico dei mercati
monopolistici;
1.
PREZZO FISSATO IN BASE ALLA POSIZIONE DELL’OPERATORE
SUL MERCATO: dipende dalla sua incidenza;
1.
PREZZO FISSATO DAI POTERI PUBBLICI: in genere nei servizi
di trasporto per servizi a carattere sociale.
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PREZZO ISPIRATO AL COSTO MEDIO
Si riscontra nel libero mercato dei trasporti
stradali in cui vige la concorrenza ed insistono
imprese marginali e prevede la remunerazione
dei fattori impiegati.
Costi fissi: non variano al mutare della quantità
prodotta;
Costi variabili: da determinare?
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PREZZO ISPIRATO AL COSTO Marginale
La tariffazione al costo marginale (Cm) di breve periodo
è un meccanismo teorico di difficile applicazione
pratica.
Hotelling dimostrò che il massimo benessere sociale si
consegue con la vendita dei servizi al costo marginale
anche se il punto di equilibrio si raggiunge sul ramo
decrescente dei costi medi (CM) il deficit risultante va
coperto dalle imposte sui redditi.
L’ipotesi di coprire i costi fissi con l’imposizione fiscale è
stata largamente confutata; in particolare Clemens
affermò che la determinazione del Cm incontra
difficoltà di ordine tecnico:possibilità di produrre a
costi congiunti, presenza di indivisibilità tecniche.
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Segue: PREZZO ISPIRATO AL Cm
Domanda bassa D1 = q1, p1 si
riscontra un deficit pari alla
diff. Fra CM e prezzo
Aumento della domanda
sino a D2 = q2, p2 ;in questo
caso si raggiunge il punto di
equilibrio. Il punto in cui Cm
incontra CM è detto punto di
fuga al di sotto del quale la
impresa subirebbe perdite.
q2 viene prodotta al CM
minimo (ottimo tecnico)
Aumento della domanda
sino a D3 profitto pari alla
differenza fra p3 e CM
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TARIFFA al Cm secondo tre ottiche:
- operatore graf. 1, - rete graf. 2, - utente graf. 3
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COMMENTO AL GRAFICO
DOMANDA LIVELLO D1
utente: posizione favorevole– prezzo inferiore al CM;
operatore: posizione negativa perdita pari alla differenza tra fra CM e
prezzo;
rete: il punto B è in posizione di non congestione
DOMANDA LIVELLO D2
utente : posizione di equilibrio
operatore : posizione di equilibrio
rete: al punto A non si presenta ancora una situazione di congestione
DOMANDA LIVELLO D3
utente: utente addizionale arreca maggior danno rispetto all’utilità che
trae dal suo inserimento in rete
operatore: lucra la differenza tra p3 e CM ed aumenta la q venduta
rete: raggiunge il punto di congestione
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ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGISTICI