Inno a Venere
Aeneadum genetrix, hominum divomque voluptas
Madre degli Eneadi, piacere degli uomini e degli dei
“Venere e Anchise”- Annibale Carracci (Palazzo Farnese)
Alma Venus, caeli subter labentia signa
Venere nutritrice, che sotto gli astri vaganti del cielo
Quae mare navigerum…
Rendi il male popoloso di navi…
Quae terras frugiferentis concelebras
…quae terras
frugiferentis concelebras.
… e la terra ricca di frutti.
E la terra ricca di frutti
Grazie a te è concepita ogni specie vivente
Te, dea, te fugiunt venti, te nubila caeli
Da te, dea, fuggono i venti e dal tuo arrivo
fuggono le nubi del cielo.
Tibi suavis daedala tellus summittit
flores
Per te la terra dedalica genera i fiori soavi
Nam simul ac species patefactast verna diei…
Infatti, non appena disvela il suo volto il giorno primaverile…
Et reserata viget genitabilis aura Favoni
e, liberato, il soffio del fecondo Zefiro prende vigore
Particolare de ‘‘La nascita di Venere’’ – Sandro Botticelli
(Galleria degli Uffizi)
Aeriae primum volucres te, diva, tuumque
significant initum, perculsae corda tua vi.
Per primi gli uccelli dell’aria ti annunciano, dea, e il tuo
arrivo, colpiti nel cuore dalla tua forza.
Inde ferae pecudes persultant pabula laeta
Poi anche gli animali selvaggi balzano su pascoli fecondi
Et rapidos tranant amnis
E attraversano fiumi impetuosi
Ita capta lepore
Così, prigioniero al tuo incanto
Te sequitur cupide, quo quamque inducere pergis
Ognuno ti segue ansioso dovunque tu voglia condurlo
Denique per maria ac montis
E infine per mari e monti
Fluviosque rapacis
E nei corsi impetuosi dei fiumi
Frondiferasque domos avium
E nei nidi frondosi degli uccelli
Camposque virentis
E nelle verdi pianure
Omnibus incutiens blandum per pectora
amorem
Infondendo a tutti nel cuore la dolcezza dell’amore
Efficis ut cupide feneratim saecla propagent
Fa in modo che, nel desiderio, facciano continuare le
generazioni.
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Alma Venere