La nascita di Venere fa parte di un ciclo di importanti
opere di carattere simbolico e mitologico come La
Primavera, Pallade che doma il centauro e Venere e
Marte.
La nascita di Venere è da
sempre considerata l’idea
perfetta di bellezza femminile
nell’arte, così come il David di
Michelangelo è considerato il
canone di bellezza maschile.
Le fonti di ispirazione di Botticelli
Sandro Botticelli dipinge La nascita di Venere ispirandosi alla
letteratura classica: in modo particolare all’Inno a Venere di
Omero, alla Teogonia di Esiodo, al De rerum natura di Lucrezio,
alle Metamorfosi di Ovidio ed alla Storia naturale di Plinio.
Botticelli si rifà anche ad un passo delle Stanze per la giostra di
Angelo Poliziano:
“ una donzella non con uman volto
da’ zefiri lascivi spinta a proda
gir sopra un nicchio […] ”
Il dipinto ha per protagonista Venere Anadiomene nata dalla
spuma del mare. La dea, sostenuta da una conchiglia, è sospinta
dal soffio dei venti verso terra, dove una figura forse Flora o una
delle Ore, mitiche divinità femminili l’aspetta per coprirla con
un manto purpureo. Nel prato si scorgono delle violette,
simbolo di amore.
Il titolo del quadro non è, però, esatto in quanto non
rappresenta la nascita di Venere, ma bensì il suo approdo
sull’isola di Cipro.
A differenza de La Primavera, La nascita di Venere si “legge”
da sinistra verso destra.
La scena rappresenta la dea Venere in equilibrio su una
conchiglia che naviga sospinta dal soffio di Zefiro,
abbracciato ad un personaggio femminile (forse la ninfa
Cloris o il vento Aura o Bora), un vento dolce che fa
leggermente increspare il mare e muovere i capelli di
Venere.
Venere ,che si copre con le braccia
il seno ed il basso ventre, è in una
posa classica.
Si pensa che il suo volto
rappresenti Simonetta Vespucci,
nobildonna del Rinascimento,
amata da Giuliano de’ Medici e
celebrata da artisti e poeti
fiorentini per la sua bellezza
“senza paragoni”, e che morì
giovanissima a soli 22 anni.
Secondo alcuni lo stesso Botticelli
si innamorò della bellissima
Simonetta.
Sulla riva dell’isola di Cipro, una delle
Ore (le figlie di Zeus) che presiede al
cambiare delle stagioni, accoglie
Venere porgendole un mantello rosso
trapuntato di fiori (mirti, primule e
rose). Questa figura col vestito a
motivo floreale ci ricorda Flora,
personaggio de La Primavera.
Sandro Botticelli dispone le figure su un solo piano anteriore e
Venere rappresenta il centro della composizione.
La composizione è estremamente bilanciata e simmetrica.
Tipica dell’artista è la vena leggermente malinconica , che si
nota negli sguardi.
La nascita di Venere suggerisce, però, una certa irrequietezza,
che anticipa la crisi artistica e spirituale che travolgerà il suo
autore.
Proprio così, abbiamo la Venere di
Botticelli in tasca…
…nel corso dei secoli questo dipinto
è diventato una delle icone della
cultura italiana universalmente
conosciuto ed anche per questo
motivo, un particolare de La nascita di
Venere (il volto della dea) è utilizzato
nella moneta italiana del valore di
dieci centesimi.
Mi metto alla prova
1) Disegna sul tuo quaderno La nascita di Venere.
2) Rispondi alle seguenti domande: Chi ha dipinto La
nascita di Venere? Quando è stata dipinta? Dove si
trova? Quali sono le fonti di ispirazione dell’artista?
Che cosa rappresenta il dipinto?
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La nascita di Venere