Preadolescenza Adolescenza
nodi critici
Annalisa Palermiti
Università della Calabria
Mappa
Gli studi sull’adolescenza
Preadolescenza
Pubertà
Adolescenza
Crisi di identità
Gruppi formali ed
informali
Fattori di rischio
SVILUPPO PUBERALE
SVILUPPO
PUBERALE
EFFETTI
ORMONALI SU UMORE
(UMORE LABILE,
AGGRESSIVITA', DEPRESSIONE
DECREMENTO
RENDIMENTO SCOLASTICO
AUMENTO CONFLITTI
CON GENITORI PER
AUTONOMIZZAZIONE
Se tutto si prepara nell’infanzia, tutto
si gioca nell’adolescenza.
(E. Kestemburg)
Ma ecco che all’improvviso diventi grande,
maturo, responsabile; di colpo cresci senza
riuscire a capire come, senza riuscire a
capire cosa e’ cambiato all’infuori delle
reazioni che gli adulti hanno nei nostri
confronti….
ADOLESCENZA
L’adolescenza e’ la fase di passaggio che divide
l’infanzia dall’età’ adulta
cio’ cui assomiglia maggiormente e’ la nascita.
E’ come una seconda nascita che si realizzerà
in tappe progressive.
E’ necessario abbandonare a poco a poco la
protezione familiare. Lasciare l’infanzia,
cancellare il bambino che e’ in noi, e’ una
mutazione.
(F. DOLTO, 1988)
Alle origini dell’adolescenza
L’adolescenza ha iniziato ad essere trattata come fase della vita umana
intorno al 1900 sia in Europa che in America, quando di tale tema iniziarono
ad occuparsi psicanalisti,pedagogisti, sociologi, letterati.
Per quanto riguarda la psicologia uno dei primi studiosi ad occuparsi di
adolescenza fu Hall con la sua opera Adolescenze, nella quale l’adolescenza
viene paragonata ad una seconda nascita,in quanto si verifica un
rinnovamento di tutti gli aspetti della personalità.
Secondo l’autore questo periodo è caratterizzato da
stress, conflitti e contraddizioni.
L’adolescenza
L’età adolescenziale è identificata come il periodo della vita più complesso e
problematico, dovuto ai molteplici cambiamenti che si verificano.
L’adolescenza va considerata non solo come una fase di cambiamento ma anche
di consolidamento.
Sino agli anni ’60 l’adolescenza è stata studiata come passaggio o crisi da
attraversare per giungere all’età adulta: correnti di studio come la psicologia
dell’arco di vita e la cognizione sociale hanno contribuito a rinnovare questi
studi.
DEFINIZIONE DI ADOLESCENZA
• Fase del ciclo della vita caratterizzata dal cambiamento
fisico, sessuale e psicologico, come implica l'etimologia
della parola: "crescere" dal latino "adolescere". In tale
fase di passaggio si evidenziano processi di sviluppo
diversi come l'avvento della pubertà, le trasformazioni
del corpo, l'acquisizione del pensiero astratto operativoformale, il disinvestimento dei legami infantili e lo
sviluppo dell'identità.
Si può affermare che l'adolescenza è oggi considerata
non soltanto come un evento critico che riguarda il
ragazzo o la ragazza che si avviano a diventare adulti, ma
soprattutto come «un’impresa evolutiva congiunta» di
genitori e figli, volta a rendere possibile il reciproco
distacco senza rotture irreparabili.
(Palmonari, 2001)
Le teorie
Diversi autori concordano nel non considerare più l’adolescenza per stadi
definiti ma, come un processo di transizione che vede l’individuo passare da
uno stato infantile ad uno di maturità attraverso una serie di processi e
cambiamenti non solo fisici ma anche e soprattutto psicologici.
Queste transizioni avvengono a seguito di pressioni interne (fisiologiche,
emotive) ed esterne (legate ai coetanei, ai genitori ecc.).
INDUSTRIOSITA’ VS INFERIORITA’
IO SONO CIO’ CHE RIESCO A
COSTRUIRE
(SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA:
COSTRUZIONE DI ABILITA’)
IDENTITA’ VS
DISPERSIONE DI IDENTITA’
IO SONO
(TENTATIVO DI SINTETIZZARE
SENSO DI SE’ E DEGLI ALTRI)
IDENTIFICAZIONI PASSATE
Condizioni di personalità
• Identità diffusa: facilmente influenzabile dagli altri e
cambia spesso proprie opinioni;
• Sotto ipoteca: si è assunta impegni ma non ha esperito la
crisi, accetta senza porre domande opinioni,atteggiamenti
dal punto di vista degli altri;
• In moratoria: vive ancora crisi di identità e non è capace
di assumersi impegni;
• Piena identità: è passato con successo attraverso le crisi
di identità e ha assunto impegni personali.
Compito di sviluppo
“Un compito che emerge in un certo momento nella vita
dell’individuo e il cui esito porta al conseguimento della felicità e
del successo, nei compiti che seguiranno, mentre il fallimento
porta all’infelicità, alla disapprovazione da parte della società e
all’emergere di difficoltà con i compiti successivi”.
(Havighurst,1972)
Compiti di sviluppo
in adolescenza
ACQUISIZIONE DI IDENTITA’
POSITIVA E STABILE
EMANCIAPAZIONE DA
FIGURE PARENTALI
INDIPENDENZA
Compiti di sviluppo in adolescenza
Preadolescenza
Pubertà fisiologica:
Rapporti con il
corpo (10-15 anni)
1-adottare una
identità di genere
2-costruire
l’immagine del
corpo
3-vivere la propria
intimità sessuale
Adolescenza
Giovane adulto
Vivere nel sociale:i
rapporti con gli altri
(12-17 anni)
Costruzione dell’identità:i
rapporti con il sé (13-20
anni)
1- processo di
emancipazionedistacco dalla
famiglia
1-percorso scolastico
2-sviluppo delle
relazioni con i pari
nel gruppo formale
ed informale
3-sviluppo morale e valori
2-prospettive del mondo del
lavoro
4-convinzioni religiose
5-rapporti con l’altro sesso
6-eventuali disagio e
devianza:
-nella società;-in famiglia;-a
scuola;-nel gruppo dei pari
Lo schema è ripreso da Oliverio Ferraris et al.2002
Adolescenza e famiglia
L’adolescente rappresenta per la famiglia uno dei tanti eventi
critici che richiama una riorganizzazione e il ripristino di un
equilibrio tra due tendenze antagoniste tra loro: da una
parte la tendenza da parte della famiglia al mantenimento
dei legami affettivi e del senso di appartenenza dall’altro la
tendenza alla differenziazione e all’autonomia.
“I genitori hanno bisogno di essere indispensabili ai
figli. I figli hanno bisogno di non aver bisogno dei
genitori”
(Ginott,1971).
Emancipazione
Emancipazione significa non rottura con i familiari ma capacità di trasformare
quei rapporti in modo da renderli più paritari e reciproci; l’indipendenza
non sta a significa andare via di casa bensì libertà di assumersi
responsabilità in diversi ambiti e instaurare nuove relazioni.
Inoltre l’adolescenza di un figlio porta inevitabilmente il genitore a dover fare i
conti con la propria adolescenza.
L’adolescente e la sua famiglia
L’adolescente guarda i suoi genitori rilevando difetti e virtù.
Integra nella propria personalità quel che gli serve per
diventare adulto.
Elimina quel che gli sembra negativo o contrario alla cultura
dei pari.
All’interno del sistema familiare i confini diventano più
permeabili fino a compromettere il senso di integrità e
identità del gruppo familiare.
Stili di funzionamento familiare
Le differenze fra famiglie funzionali e disfunzionali riguardano:
• Le strategie per risolvere i conflitti
• Lo stile di comunicazione
• La formazione di confini generazionali
chiari
• L’abilità nel bilanciare intimità e distanza
nelle relazioni intrafamiliari
Strategie per risolvere i conflitti
FAMIGLIE
FUNZIONALI
FAMIGLIE
DISFUNZIONALI
Hanno la capacità di
abbandonare strategie
di soluzione dei
problemi risultate
inefficaci per
sviluppare in modo
creativo nuove
strategie
Ripetono strategie
risultate infruttuose,
soprattutto
attribuendo agli altri
membri della famiglia
la colpa dei conflitti e
delle tensioni
interpersonali,
reagendo
eccessivamente sul
piano emotivo, o
semplicemente
negando l’esistenza
dei problemi
Famiglie invischiare e disimpegnate
-Invischiate:
Cercano gratificazioni soprattutto all’interno della famiglia. Sopprimono i
sentimenti negativi ed esaltano quelli positivi
Tendono a legare i figli e a renderne difficile l’emancipazione
-Disimpegnate:
Cercano le gratificazioni soprattutto all’esterno, tendono
ad espellere i propri figli prima che il processo di individuazione sia completo
-Bilanciate
Manifestano abilità nel risolvere tensioni. Esse sono coinvolti in attività del
mondo esterno e da questi rapporti sanno arricchire la propria vita
familiare.
La famiglia funziona quando..la linea
generazionale esiste !
Confini con CHIAREZZA AFFETTIVA
Permeabile: confini flessibili
assente: f. disimpegnata
rigida: f. invischiata, simbiosi
Confini
eccessivamente rigidi
Confini chiari
Confini diffusi
Famiglie Invischiate
Famiglie Disimpegnate
P
P
M
M
F
F
F
F
Senso distorto dell’indipendenza
Assenza di sentimenti di appartenenza
e di lealtà nei confronti della propria
famiglia
Rapporto con l’esterno: centrifugo
Mancanza di differenziazione
tra i singoli soggetti e tra i
singoli sottosistemi
Senso distorto
dell’appartenenza
Rapporto con l’esterno:
centripeto
Radici e ali
Non ci si può
separare se prima
non si è
appartenuti e
appartenere
significa sentirsi
parte di quel
sapere condiviso
che è la cultura
familiare.
Gli adolescenti considerano
i loro pari e i genitori delle
guide competenti ma in
campi differenti.
A Genitori e figli necessita, in questa fase del
ciclo vitale, una notevole capacità di tollerare le
differenze attraverso un progressivo mutamento
della natura del loro legame affettivo.
Si tratta di saper attuare una regolazione delle
distanze che non produca la rottura del legame
ma ne cambi la forma, permettendo un
progressivo attaccamento emotivo
dell’adolescente anche a figure esterne al nucleo
familiare.
Nuove “forme” familiari, circoscritte a nuove
realtà
Eventi critici:
prolungamento permanenza a casa dei figli;
famiglie separate;
generatività biologica e sociale (sterilità o fertilità ridotta);
Nuove strutture e dinamiche familiari
definite in base a vincoli affettivi, piuttosto che legali
(cicli di vita non normativi)
attuali tipologie di : “FAMIGLIE”
famiglia “naturale” (tradizionale)
famiglie monogenitoriali
famiglie unipersonali
famiglie di fatto
famiglie riscostituite
famiglie affidatarie/adottive
famiglie multietniche
famiglie e fecondazione assistita
famiglie e omosessualità
famiglie “socio-assistenziali”
L’ adolescente e il suo gruppo
“Il gruppo dei pari è un laboratorio sociale dove il ragazzo e la ragazza
possono sperimentare scelte e comportamenti autonomi”(Sherif,1964).
Il gruppo dei pari viene considerato come fondamentale per la costruzione
dell’identità.
Nel periodo che va dalla fine dell’infanzia ai primi anni dell’adolescenza
sembra essere privilegiato il rapporto diadico (l’amico del cuore).
Durante i 13/14 anni i ragazzi stanno insieme e la loro relazione è più basata
sul fare delle cose insieme (gruppi formali) e successivamente
sperimentano modalità di aggregazione spontanea (gruppi informali).
Gruppi informali/formali
I gruppi informali
riguardano gruppi spontanei che si
presentano in adolescenza
verso i 15/17 anni. Questi
gruppi sono partecipati da
individui di diverse classi
sociali, studenti, di diverso
genere.
Lo stare insieme senza uno scopo
preciso e il parlare
rappresentano attività
importanti per il gruppo.
I gruppi formali
sono caratterizzati dalla condivisone
da parte dei membri del gruppo a
precisi valori di riferimento e dallo
svolgimento di alcune attività
concrete.
Durante la scuola superiore si
assiste ad un allontanamento da
questi gruppi per diversi motivi tra i
quali: caduta di interesse verso gli
obiettivi del gruppo;mancanza di
autonomia nelle decisioni;difficile
rapporto con gli adulti
Rischio
cambiamento
sociale
individuale
Il rischio è una sfida ad uscire incolumi dallo spostamento e dal superamento
continuo del confine
Rischio fisiologico dell’adolescenza
La famiglia
(funzione affettiva e protettiva)
La noia
(insoddisfazione e senso di vuoto)
Sensation-seeking
Il sensation-seeking (ricerca delle sensazioni) è un processo di ricerca di
sensazioni intense, inedite, complesse e variegate, correlate alla disponibilità a
correre rischi a livello fisico, sociale, legale e finanziario.
I comportamenti “spericolati” dei ragazzi devono essere interpretati come
manifestazione di un tratto di personalità connotato dal desiderio di vivere
sensazioni nuove ed eccitanti.
Il rischio permette di sperimentarsi come entità e offre un senso
“magnifico” del proprio IO.
L’assunzione del rischio
1. L’assunzione del rischio permette all’adolescente di sviluppare una propria
identità e costituisce un’esperienza di valorizzazione.
2. Bisogna essere consapevoli della bontà implicita in molte delle azioni a
rischio degli adolescenti (molte attività di assunzione del rischio includono la
partecipazione ad attività sportive, di volontariato, ecc..).
3. Attività negative di assunzione del rischio includono l’uso di alcol, tabacco,
droghe, promiscuità sessuale, atti di microcriminalità ecc.
4. Azioni a rischio pericolose per la salute possono apparire come gesti di
ribellione, azioni premeditatamente rivolte contro i genitori.
5. Un adolescente potrebbe ritrovarsi intrappolato in un comportamento
intrapreso a fini positivi e poi degenerato con pericoli gravi ed evidenti
(es.:disturbi del comportamento alimentare, ecc.).
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adolescenza14 - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali