Milena Corradini X Corso Multidisciplinare di educazione allo sviluppo 2006/2007 Torino, 1 Marzo 2007 Contesto generale I paesi Europei hanno una storia consolidata nella promozione dell’uguaglianza di genere che risale al Trattato di Roma del 1957. Il trattato in particolare stabiliva il principio di pari opportunità di trattamento di donne e uomini nel lavoro riconoscendo stesso salario per stesso lavoro o stesso lavoro per stessa remunerazione. Al fine di garantire il raggiungimento di questo obiettivo, l’Unione Europea ha adottato una strategia che comprende l’utilizzo di 3 strumenti: la legislazione, le misure attive ed il « mainstreaming » 2 Gender mainstreaming : terminologia “Per gender mainstreaming si intende la ri-organizzazione dei processi politici in modo da poter incorporare la parità di genere a tutti i livelli e durante tutte le fasi di policy making affinché i programmi e le azioni siano realizzate tenendo conto delle diversità dei bisogni ed interessi che esistono tra uomini e donne”. La distinzione sesso/genere: Sesso = classificazione basata sulle differenze biologiche umane Genere = classificazione costruita dagli attori sociali che tende a mettere in rilievo la differenza tra maschi e femmine. 3 La strategia di Lisbona La “Strategia di Lisbona” , il cui obiettivo é di fare dell’Europa, entro il 2010: “l’economia più dinamica e competitiva al mondo basata sulla conoscenza, capace di crescita sostenibile che favorisca l’occupazione sia a livello quantitativo che qualitativo garantendo una maggiore coesione sociale”. Al fine di poter monitorare il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona, degli indicatori quantitativi sono stati concordati tra i paesi membri quali, per citarne alcuni: abbandono scolastico, livello di scolarizzazione, partecipazione al life long learning, tasso di occupazione. Due di questi indicatori si riferiscono al genere: tasso di occupazione femminile che deve raggiungere il 60% aumento del numero di laureate in materie scientifiche quali la matematica, scienze e tecnologia 4 La situazione attuale Nonostante un rallentamento della crescita negli ultimi anni, con limitato incremento occupazionale, si nota una tendenza positiva per quanto riguarda la situazione femminile sia nel campo dell’istruzione che dell’ occupazione nell’Europa allargata a 27 paesi. Tuttavia il problema del divario nel trattamento salariale continua a sussistere. 5 Livello di istruzione femminile nei paesi Europei Le donne superano gli uomini nell’istruzione e nel 2004 rappresentavano il 58% dei laureati. Questo è dovuto all’alto livello di istruzione dei nuovi paesi membri. Le donne hanno il 41% di PhD, tuttavia, nel 2002, l’ 86% del personale accademico di ruolo erano uomini. Le donne sono più attive nella partecipazione ad attività i formazione ed educazione (life long learning ) in 21 dei paesi membri (11.7% rispetto al 10% degli uomini). 6 La situazione in alcuni paesi dell’area Mediterranea In relazione al primo indicatore dell’obiettivo di Lisbona per il 2010 relativo all’istruzione (85% dei giovani di 22 anni completato livello di scuola media superiore) si notano: Italia (Totale 70% - donne 73% - uomini 67%) Francia (Totale 80% - donne 82% - uomini78%) Grecia (Totale 82% - donne 87% - uomini 78%) Croazia (Totale 92% - donne 93% - uomini 91%) 7 Il contenuto dell’istruzione Tra i paesi membri esiste una larga convinzione che uomini e donne seguono percorsi educativi e formativi che collocano le donne in professioni meno importanti e meno retribuite. L’educazione contribuisce anche a promuovere degli stereotipi sia nella società che nelle carriere professionali. 8 Occupazione Nel 2006, il tasso di occupazione femminile ha raggiunto il 56.3% e continua ad aumentare in particolare nelle donne di fasce di età più avanzate Tuttavia il divario tra occupazione maschile e femminile in particolare nelle fasce di età più avanzate continua ad essere elevato (19% a favore dei primi) La quota di donne occupate part-time era 30.5% nel 2004 mentre il valore corrispondente era 6,6% per gli uomini. OCSE (Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa) sottolinea che, in generale, le donne tendono a guadagnare circa il 6080% degli uomini con lo stesso livello di istruzione, e pertanto le donne sono più a rischio di povertà. 9 Ulteriore obiettivo prioritario: tasso occupazionale Per il 2010 l’obiettivo occupazionale di Lisbona dovrebbe essere del 70% con un tasso di occupazione femminile del 60% Italia (totale 56% - donne 42% - uomini 70%) Francia (totale 63% - donne 57% - uomini 69%) Grecia (totale 57% - donne 43% - uomini 71%) Croatia (totale 67% - donne 60% - uomini 75%) 10 Conclusioni I paesi membri sono tenuti a coordinare le proprie attività, non esiste di fatto una politica comune per l’istruzione e occupazione, con relative conseguenze sulla parità di genere. Siti importanti: http://ec.europa.eu/dgs/employment_social/index_en.htm http://ec.europa.eu/comm/dgs/europeaid/index_en.htm http://www.etf.europa.eu 11