TUTTI GLI UOMINI SONO NEMICI. TUTTI GLI ANIMALI SONO COMPAGNI. La fattoria degli animali è un romanzo satirico scritto da George Orwell nel 1937. La favola, che ha come protagonisti degli animali, può essere considerata un’allegoria di tutte le rivoluzioni che si trasformano in regime. In particolar modo Orwell allude alla rivoluzione russa e ad ogni personaggio coinvolto nei fatti di quel tempo. Autore: George Orwell George Orwell è stato un giornalista, scrittore e attivista Britannico, nato in India il 25 giugno 1903 e, morto a Londra il 21 gennaio 1950. La sua grande fama è dovuta a due romanzi scritti negli anni ’40: «la fattoria degli animali» e «1984». I personaggi: Vecchio Maggiore: è un maiale rispettato da tutti gli altri animali della fattoria in quanto ritenuto molto saggio. Muore nelle prime pagine del secondo capitolo subito dopo il suo discorso. Napoleone: Ha caratteristiche simili a molti dittatori della storia. Possiede delle qualità che lo fanno emergere rispetto agli altri maiali. Egli è un opportunista e un tiranno e poco intelligente. Palla di neve: è un maiale rivoluzionario che viene cacciato da Napoleone e viene accusato di tornare la notte a compiere dei sabotaggi. Piffero: è colui che sostiene le idee e i piani di Napoleone; illude gli altri animali e li spinge ad accettare le tirannie di Napoleone. Boxer: è un cavallo laborioso di grossa stazza, determinato a concludere tutti i lavori della fattoria, compreso il mulino. Rappresenta un esempio per tutti gli altri animali. Beniamino: è un asino cinico e scettico a tutte le proposte messe in atto da tutti gli altri animali. Trifoglio: è la figura materna della fattoria e mostra sempre disponibilità verso gli altri animali tra cui Boxer. Jones: è il proprietario della fattoria e, a causa dei soprusi verso gli animali, viene cacciato con la famiglia dal proprio terreno all’inizio della rivoluzione. o o o o o o o Personaggi secondari: Mollie: cavalla presuntuosa Muriel: una capra bianca I cani da guardia difensori di Napoleone Le pecore: ripetono sempre «quattro gambe buono, due gambe cattivo». Rappresentano il popolo ignorante. Mosè: il corvo che racconta di un paradiso per gli animali. Galline: vengono sfruttate per le uova Topi e conigli (animali selvatici) Distribuzione: Inghilterra Genere: romanzo satirico, allegorico Anno: 1937 Il romanzo narra di una ribellione da parte degli animali di una fattoria inglese, a causa di continui soprusi. Dopo il discorso di incitazione tenuto dal Vecchio Maggiore, quest’ultimo morirà di vecchiaia e il resto degli animali daranno vita alla vera e propria rivoluzione, cacciando il fattore Jones. Gli animali cominceranno a governarsi secondo principi di uguaglianza: scrivono su un muro 7 comandamenti, tutti lavorano duramente e si aiutano reciprocamente. Ma ben presto, alla guida della rivoluzione si porranno i maiali, considerati i più intelligenti. Tra questi, emergono Napoleone e Palla di neve. Essi non vanno mai d’accordo e un giorno, grazie ad un pretesto, Napoleone riesce a cacciare il nemico accusandolo di tradimento e assumendo il pieno potere, instaurando di fatto una vera e propria dittatura. Le disuguaglianze emergono in fretta, infatti alla fine gli animali più semplici si ritrovano sotto il ruolo di sudditi e tra maiali e uomini non ci sarà più alcuna differenza. Orwell scrisse questo romanzo satirico con lo scopo di farci riflettere, attraverso un modo più scherzoso, sul periodo e sulla minaccia che Stalin e la sua dittatura rappresentavano per il popolo russo e per il mondo. La fattoria degli animali è un’esortazione contro ogni tipo di dittatura L’ignoranza rappresenta, perciò, un’arma preziosa nelle mani di un dittatore. Gli eventi narrati si svolgono nel ventesimo secolo. L’intera vicenda si svolge nel giro di qualche anno in Inghilterra. Nel racconto prevale un ritmo narrativo piuttosto veloce(ellisse). Sono presenti alcuni flashback e nessuna anticipazione. Il linguaggio usato appare semplice, certe volte quasi banale: infatti è privo di termini ricercati, perciò la comprensione risulta immediata. Di certo in questo libro sono presenti sia il discorso indiretto che quello diretto, il secondo prevale su tutta la narrazione Il narratore risulta onnisciente e si schiera dalla parte degli oppressi, quindi contro i maiali THE END