«In nome della libertà, non bisogna offendere le altre religioni» – Papa Francesco . Tuttavia, nel mondo, quasi quotidianamente, veniamo a conoscenza di attentati, da parte di estremisti islamici, che provocano centinaia di morti. Proprio negli ultimi tempi la società occidentale è stata gravemente danneggiata dall’ attentato alla redazione del giornale satirico parigino «CHARLIE HEBDO». L’article 11 de la Déclaration des Droits de l’Homme de 1789 qui affirme : «La libre communication des pensées et des opinions est un des droits les plus preciéux de l’Homme: tout Citoyen peut donc parler, écrire, imprimer librement, sauf à répondre de l’abus de cette liberté dans les cas déterminés par la loi» a été reconnu aux journaliste en 1881 .La paura si è diffusa rapidamente in tutta Europa. Il nome della libertà è stato rinnegato. A questo proposito sorge spontanea una domanda: si può uccidere in nome della fede? Se fosse concesso agli antichi romani di affacciarsi per un momento sul mondo di oggi ed esprimere un loro parere riguardo la situazione storica, politica e sociale, credo che si ricrederebbero sulla famosa massima che attribuisce alla storia “magistra vitae”. Perché l’uomo del terzo millennio, tutto affaccendato nella risoluzione pratica di problemi che crede essere il primo ed il solo a dover affrontare, ha forse dimenticato di avere un importante strumento da sfruttare a proprio vantaggio: la storia. Se infatti si soffermasse un attimo a guardare criticamente al suo passato, questo uomo del terzo millennio noterebbe come sia possibile parlare di corsi e ricorsi storici, quanto studiare il passato lo possa aiutare a vivere nel presente. Affrontiamo qui il tema delle diversità religiose: se nel Medioevo le guerre sante si chiamavano Crociate, oggi hanno il nome di Jihad. Nel Medioevo, il pretesto di liberare Gerusalemme dagli infedeli che occupavano la Terra Santa, nascondeva il fine di conquistare nuovi territori da coltivare per cercare di fare uscire l’Europa dalla situazione di profonda crisi in cui versava. Una massa di contadini in cerca di fortuna era cosi spinta da Pontefici in vesti di capi politici ad affrontare, quasi inconsciamente, il viaggio e a combattere una guerra contro un nemico ignoto. All’epoca era il fondamentalismo cristiano a causare lotte e fratture, mentre oggi è quello islamico a essere messo sotto accusa. E allora io mi chiedo: davvero non abbiamo imparato niente? Stiamo lasciando ad altri il compito di scrivere la nostra storia e il risultato è che, mentre noi togliamo i crocifissi dalle aule, costruiamo moschee e ci preoccupiamo dell’immigrazione degli immigrati islamici nei nostri paesi, loro incendiano le chiese e uccidono i sacerdoti. Cos’è che dovrebbe aiutare il popolo italiano a sentirsi unito con quello islamico? In Italia sento tante esaltazioni di democrazia, della libertà di pensiero e di culto, della tolleranza e del rispetto delle diverse culture; ma “attenzione” ammonisce Papa Benedetto XVI, “che la disponibilità al dialogo sia reciproca. ” Prima di parlare di confronto (e non di scontro) tra culture totalmente diverse, sarebbe forse utile e necessario conoscere i propri valori culturali, quelli comuni alla nazione a cui si appartiene, quelli che portano l’uomo del terzo millennio a parlare di Europa Unita. Conoscersi è il primo passo verso il conoscere. Ed è cosi che, chissà quando, si avrà la conciliazione tra queste che sembrano essere due realtà troppe diverse ed in conflitto tra di loro. Stando attenti a non commettere gli stessi errori del passato. E per il potere di una parola Ricomincio la mia vita Sono nato per conoscerti Per chiamarti LIBERTA’ «We celebrate the diversity in our country, get strength from the cultures and the races that go to make up Britain today.» - Prime Minister, Tony Blair, 2 october 2001 Et par le pouvoir d’un mot Je recommence ma vie Je suis né pour te connaître Pour te nommer Liberté -P. Eluard Diversità religiosa «In nome della libertà, non bisogna offendere le altre religioni» Diversità etnica Libertà di espressione Una razza, o tante razze? Qual è la differenza fra la libertà di espressione ed il rispetto del pensiero e dell’entità altrui? Doctor Martin Luther King Jr. was an important civil rights leader. He was born on 15° january 1929 , in Atalanta, Georgia. He was a minister ,his father was a minister and his mother was a teacher . He was an excellent student and went to university when he was only 15 years old ! Doctor King was the leader of the Montgomery Bus Boycott in 1955 and many other protests . He was arrested more than 20 times and once his house was bombed . In 1963 , he organised a march for jobs and freedom in Washington D.C. where he gave his very famous «I Have a Dream » speech . «I have a dream that my four little children will one day live in a nation where they will not be judged by the content of their character. Doctor King was assassinated on 4° april 1968 ,in Memphis ,Tennessee. EDIT BY 3A