I ROMANI GRANDI ARCHITETTI E INGEGNERI Testimonianze di architettura arrivate fino a noi IL COLOSSEO Detto anche anfiteatro Flavio, fu costruito tra il 72 e l’80 d.C. Poteva contenere fino a 50.000 spettatori che potevano assistere, tutti comodamente seduti, a spettacoli, circhi, combattimenti tra gladiatori e, addirittura, battaglie navali. IL COLOSSEO Il pavimento era costituito da grosse tavole di legno ricoperte da sabbia finissima. Al di sotto di esso si stendeva una rete di cunicoli e gallerie in cui, ad esempio, si preparavano gli spettacoli, oppure sostavano i gladiatori e le belve feroci prima dei combattimenti. IL FORO Era la piazza più importante della città, su cui si affacciavano i principali edifici pubblici e religiosi. Vi si svolgevano mercati e assemblee, vi si amministrava la giustizia e vi si svolgevano i trionfi di imperatori e generali. I MERCATI DI TRAIANO Serie di edifici fatti costruire nel II sec. d.C. dall’imperatore Traiano. Questi erano utilizzati come botteghe e sedi di attività commerciali e amministrative nel periodo di massima espansione e prosperità dell’impero. IL PANTHEON Tempio costruito tra il 27 e il 25 a.C. e dedicato a tutte le divinità. Fatto costruire da Marco Agrippa, amico e genero dell’imperatore Augusto, è uno dei monumenti romani meglio conservati. Oggi è una chiesa in cui sono conservati i resti di alcuni re d’Italia e di famosi artisti italiani del passato. LA CUPOLA DEL PANTHEON IL TEATRO DI MARCELLO I Romani amavano molto gli spettacoli e copiarono dai greci la struttura dei teatri. Il teatro di Marcello fu dedicato dall’imperatore Augusto a Marco Claudio Marcello, suo nipote ed erede morto prematuramente. Nel corso dei secoli, la sua struttura è stata sfruttata per costruirvi sopra altri edifici. GLI ACQUEDOTTI I Romani furono grandi architetti e ingegneri. Questo è l’acquedotto di Segovia, in Spagna, che serviva per approvvigionare d’acqua la città. GLI ACQUEDOTTI Sfruttando la pendenza del terreno e i grandi archi leggermente in declivio, era possibile far scorrere l’acqua dalle montagne fino alle pianure. In molte località europee, un tempo appartenute ai Romani, rimangono strutture di questo tipo. GLI ACQUEDOTTI Anche in Italia rimangono molti resti di acquedotti. Qui siamo a Spoleto, in Umbria. LE STRADE I Romani furono grandi costruttori di strade che sfruttarono per unificare il vastissimo impero. Queste collegavano le varie città tra loro, i porti, le campagne ed erano fornite di stazioni di sosta per i viaggiatori e i cavalli. Venivano percorse anche dall’efficiente sistema postale del tempo. Nella nostra regione ricordiamo la via Salaria, sfruttata per il trasporto del sale dall’Adriatico a Roma. L’ARCO DI TRAIANO AD ANCONA Anche nella nostra regione troviamo delle importanti testimonianze del dominio romano: per esempio l’arco di Traino ad Ancona. La città, chiamata all’epoca “porta d’Oriente”, dedicò al grande imperatore questo arco poiché aveva provveduto ad ampliarne il porto, luogo su cui i cittadini basavano la loro ricchezza.