Epigrafi della Via Appia La realizzazione del sistema costituisce il risultato di una collaborazione fra l’ENEA e la Soprintendenza Archeologica di Roma, con l’intento di avvicinare il pubblico alla conoscenza del mondo antico attraverso l’esame di documenti archeologici, l’approfondimento di temi storici sociali ripercorrendo la via Appia. Epigrafi della Via Appia Il sistema Web fruibile da Internet ha previsto inizialmente le attività di acquisizione, strutturazione ed archiviazione del materiale documentale relativo alle epigrafi (documenti tecnici, storici, fotografie ed immagini) messo disposizione dalla Soprintendenza Archeologica di Roma. a Epigrafi della Via Appia Di ogni reperto si sono raccolte le seguenti informazioni: • la foto; • il titolo; • il materiale con il quale è stato realizzato; • la tecnica di realizzazione; • la datazione; • le misure; • il luogo di ritrovamento con la relativa data; • lo stato e luogo di conservazione (o collocazione) spesso diversa dalla sede di ritrovamento; • il numero di inventario; • il numero di catalogo; • la posizione giuridica; • il testo ( in lingua latina ); • la traduzione in lingua italiana; • il commento storico – archeologico; • la bibliografia principale Epigrafi della Via Appia • Il sistema presenta una selezione di circa cinquanta reperti epigrafici, tutti di destinazione sepolcrale, provenienti dal tratto urbano della Via Appia, compreso tra Porta Capena ed il Grande Raccordo Anulare. • Ad integrazione dei commenti ai testi epigrafici, è prevista la possibilità di accesso ad approfondimenti di carattere storico archeologico, sociale e tecnico corredati anche loro da immagini che ne rendono più vivido il contenuto. Epigrafi della Via Appia Le funzionalità del sistema realizzato consentono all’utente di eseguire le seguenti operazioni: • l’esplorazione dell’archivio epigrafico; • la visualizzazione dei dati riguardanti ogni reperto epigrafico in differenti gradi di dettaglio; • la ricerca di un reperto epigrafico partendo dal dato di collocazione attuale; • la possibilità di intraprendere un percorso virtuale. Epigrafi della Via Appia La scelta degli strumenti di sviluppo si è basata principalmente sui requisiti di stabilità, portabilità e velocità richiesti per il sistema. L’applicazione lato server è stata implementata mediante l’utilizzo del webserver Apache, del linguaggio di scripting server side PHP e del server MySQL come data base administrator. Il lato client è stato rappresentato da un qualunque http user agent (browser) in grado di interpretare il codice HTML. Epigrafi della Via Appia • • • • La produzione della carta delle dislocazioni delle epigrafi ha consentito di: ricostruire attraverso l’elaborazione di una carta tematica gli spostamenti che hanno interessato i reperti; fornire informazioni riguardo l’attuale assetto e disposizione dei reperti epigrafici; studiarne le correlazioni basandosi su caratteristiche specifiche come il secolo di appartenenza, la professione dei relativi defunti e la loro condizione sociale; creare un database di reperti archeologici georeferenziati. Epigrafi della Via Appia L’integrazione dei dati cartografici con le schede epigrafiche presenti nella base di dati ha consentito la realizzazione di un applicativo WebGis che offre la possibilità di effettuare tutte le ricerche possibili nell’ambito delle principali caratteristiche di un reperto epigrafico e di visualizzarne i risultati ottenuti sulla cartografia. Epigrafi della Via Appia Il sistema WebGis è stato dotato dei seguenti layer: • Cartografia IGM 25000. • Vettoriale lineare della rete stradale. • Ortofoto metri 1 di risoluzione. • Vettoriale puntuale delle epigrafi. Epigrafi della Via Appia E’ possibile accedere all’epigrafe sia tramite il collegamento presente nel box di ricerca testuale che direttamente dalla cartografia. Inoltre sono disponibili di base gli strumenti ”classici” di interazione con un sistema cartografico: lo Zoom in, lo Zoom out, il Calcolatore di distanze, il Dettaglio informazioni. http://archeoroma.beniculturali.it/ParoleDiPietra/index.htm Acquedotti di epoca romana caso rilevante: Un caso Acquedotti di epoca romana •Resti archeologici di opere monumentali, di grande interesse architettonico, ingegneristico ed idraulico. • Poco studiati: Ashby, Lanciani, Corbellini, Ducci, Van Deman, di Fenizio e pochi altri. •Inoltre: incuria e sistematica mancanza di mezzi le cause del loro progressivo disfacimento. Acquedotti di epoca romana Con analoga metodologia, ENEA ed ISPRA hanno inteso sviluppare un sistema sugli acquedotti di epoca romana in cui tutte le informazioni sono tra loro correlate. E’ stato così progettato e realizzato un sistema basato sulla tecnologia GIS. Acquedotti di epoca romana E’ stata presa in considerazione come base cartografica la Carta storico-archeologico-monumentale-paesistica dell’Agro Romano, prodotta e resa disponibile in formato cartaceo dalla Sovrintendenza Comunale ai Beni Culturali di Roma. In essa sono stati riportati, su scala 1:10000, i tracciati degli undici acquedotti costruiti tra il III secolo a.C. ed il III secolo d.C. Acquedotti di epoca romana • I tracciati degli acquedotti riguardano la porzione di territorio compresa in un raggio di circa 30 Km dal Campidoglio. • Sulla Carta storico-archeologico-monumentale- paesistica dell’Agro Romano sono anche riportati alcuni rilevanti elementi di valore storico-artistico, tra cui chiese, mausolei, torri, monumenti. Acquedotti di epoca romana • Sono stati vettorializzati tutti i tracciati degli acquedotti, riportando per ciascuno di essi, i diversi tipi di tracciato, distinguendo in sotterraneo, emergente ed ipotetico. • Sono parimenti stati vettorializzati gli altri elementi di rilevanza storico-artistica. Acquedotti di epoca romana Acquedotti di epoca romana Ad ogni acquedotto, e ad ogni suo tratto, sono state associate nel sistema GIS le seguenti informazioni: l’epoca di costruzione, la lunghezza, la portata, le sorgenti, il committente, gli sbocchi, i restauri intervenuti nel tempo, le derivazioni, le terme, le mostre ed i ninfei, i ponti, le tecniche costruttive, le iscrizioni e le opere letterarie che presentano citazioni riferite all’acquedotto o allo specifico tratto. Acquedotti di epoca romana Acquedotti di epoca romana • E’ stata realizzata un’ applicazione web che consente, in modo agevole e con alto grado di amichevolezza, di utilizzare le funzionalità maggiormente significative per lo studio degli acquedotti e del territorio circostante. • L’applicativo WebGis è stato sviluppato con tecnologie open source, a differenza del sistema GIS che invece è stato realizzato con tecnologie proprietarie. Il sistema WebGis che costituisce il nucleo dell’applicativo web è il sistema ALOV Map/TMJava. Acquedotti di epoca romana Acquedotti di epoca romana Lazio latino Con il termine "Lazio latino" viene indicata quella parte di Lazio, posta a Sud del Tevere, dove nacque e si sviluppò la civiltà latina. In questo sacro scenario si sono svolte le vicende degli ultimi sei libri dell’Eneide di Virgilio in cui con lo sbarco di Enea nell'antica Lavinium (l'attuale Pratica di Mare a Pomezia), vengono cantate le origini di Roma e dei popoli Latini. Tale territorio ancora poco conosciuto ed in parte incluso in parchi e riserve naturali, possiede un esteso patrimonio archeologico, artistico, etnografico, naturale, storico e scientifico. Lazio latino