Il fascismo al potere
I governi del dopoguerra
ottobre 1917 – giugno 1919
Orlando
giugno 1919 – maggio 1920
Nitti I
maggio 1920 – giugno 1920
Nitti II
giugno 1920 – luglio 1921
Giolitti V
luglio 1921 – febbraio 1922
Bonomi I
febbraio 1922 – agosto 1922
Facta I
agosto 1922 – ottobre 1922
Facta II
ottobre 1922 – luglio 1943
Mussolini
O Le mediazioni giolittiane: debolezza per gran parte dell’opinione
pubblica:
O sia agli imprenditori ( attesa uso della forza da part del governo)
O sia al ceto medio (preoccupazione diffusione sovversivi)
O 1920: dopo le velleità rivoluzionarie, il movimento fascista
O Da campagne emiliane, le squadre d’azione fasciste: attacco a leghe,
cooperative, amministrazioni socialiste
O Appoggio e finanziamento possidenti e piccoli proprietari, stanchi
del potere acquisito dalle organizzazioni “rosse”
Da un testo scolastico del 1938:
“Intanto il movimento e la sua audacia aggressiva
si estendono a tutta l’Italia [...]
Nella lotta quotidiana e incessante i sovversivi [...] sono dapprima
costretti alla difensiva, poi il Fascismo ne tronca gli scioperi e ne
conquista le posizioni e in molte provincie assume i poteri,
sostituendosi ai rossi e alle autorità dello Stato, impotenti a
difendere l'osservanza della legge.
Lo squadrismo […] si dà ben presto[…] una gerarchia e un
ordinamento militare, con le denominazioni romane di squadre,
manipoli, centurie, coorti, legioni e con l’assunzione dei simboli,
dei distintivi, dei canti, della camicia nera e del berretto o elmo
degli « arditi » e si arma, oltre che del celebre manganello, di
bombe a mano, di rivoltelle e di mitragliatrici.”
“All’interno, occupazione delle fabbriche da parte degli operai,
scioperi, violenza, anarchia;
lo Stato impotente a farsi obbedire.
Ma il Fascismo, colla bellezza e santità dei suoi ideali e col
fascino e l’impeto della sua azione ardimentosa, raccoglie sotto
i suoi gagliardetti numerose falangi di ex combattenti, di
intellettuali, di studenti, di cittadini,
appartenenti alla borghesia urbana, di industriali, di gruppi di
operai, (nazionalisti, liberali, e perfino comunisti) e oppone
sempre più vigorosamente la forza contro la violenza,
organizza il lavoro di volontari contro gli scioperi nei pubblici
servizi, moltiplica le spedizioni punitive contro i giornali
sovversivi, contro le organizzazioni e assume le difesa dello Stato,
sostituendosi alle autorità costituite impotenti e imbelli.”
E. Barilli, L’Italiano Nuovo, Manuale di Cultura Fascista
O Azioni dimostrative, di intimidazione e punitive nelle
città, violenze praticamente impunite a causa della
connivenza delle forze dell’ordine
O Sfruttamento da parte di Giolitti per utilizzo fascisti a fini
trasformistici e per le elezioni del 1921 (offre seggi nelle
liste liberali)
O 35 fascisti in Parlamento
O Evanescenti governi Bonomi e Facta, inidonei a
contenere le violenze
O Mussolini e l’intuizione della conquista del potere
O Congresso Roma 1921 : rinuncia a impostazione
repubblicana e anticlericale
O Trasformazione in Partito Nazionale Fascista : le
aspettative di governo
O Congresso Napoli , 1922 : milizie fasciste a Roma per
ottenere il governo
O Rifiuto re per intervento esercito contro le squadre
O Ingresso pacifico nella capitale il 28 ottobre
O Chiamata a Mussolini per sostituire il dimissionario
Facta
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