GAZZETTA SETTIMANALE
SCIENZA ECONOMICA, FINANZA, COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI
Direttore
M. J. de Johannis
Flreme-Roma, 19 marzo 1922 ¡
A ddo XLIX - Voi, LUI
ROMA
6 : V ia G r e g o r ia n a , 56
|j 2498
SO M M ARIO
PARTE ECONOMICA
Programmi p olitici.
Il mercato finanziario in Italia nel 1922. R iccardo Ba c h i .
Canapa o bietole? Federico Flo ra .
L a crisi del risparm io.
La settimana decorsa, è gtata davvero feconda di
programmi politici, che si sono'estesi dàlie dichiara­
zioni dell’on. N itti ai suoi elettori, a quello di pre­
sentazione del nuovo ministero, stèso e letto dall’on.
Facta, alle orazioni dei deputati iscritti a parlare
sul programma del governo.
Colla abituale presunzione di sè il N itti, all’indomani di una crisi laboriosa, alla vigilia delle parole
del capo del governo ha voluto dar peso alla cente­
sima esposizione di quelle viete linee che egli reputa
costituire il suo programma, ma che, una volta al
potere, sa perfettamente di non sapere mantenere,
e che, ad ogni modo, getterebbe a mare mille volte,
se ciò gli giovasse a ritardare d’un giorno solo la
caduta del suo gabinetto. Con opportunità di dub­
bio gusto egli ha voluto premettere al proganuna
del governo il suo, nella speranza evidente di far
emergere un contrasto a suo favore, che gli potesse
fare aumentare la popolarità perduta.
Se dovessimp giudicare dalla impressione che il
paese ne ha avuta, l’on. N itti non avrebbe rag­
giunto il suo scopo, anzi avrebbe, non sappiamo
con quanto giovamento, provocati ordini del giorno
come quello dei fascisti di Milano, che invocano
la sua scomparizione dall’orbita della vita politica
italiana.
Che nelle dichiarazioni dell’on. N itti vi sia un
chiaro programma di ricostruzione -economica e so­
ciale non ci è apparso, nè è apparso a nessuno di
coloro che non sono direttamente o indirettamente
portavoci deH’uomo politico in attesa di risalire al
Governo, quando il paese gli saprà perdonare gli
infiniti torti che egli ha verso di esso.
Il discorso dell’on. Facta è sostanzialmente im ­
prontato a dichiarare che siccome un Governo ci
doveva essere, siccome la crisi andava risolta,, così
si è fatto del meglio per formare un ministero e
per formulare un programma. Pare quasi che si
chieda scusa di tanta pochezza nell’uno e nell’altro.
Vi sono, è vero, toccati tutti i punti più salienti
della economia nazionale e delle finanze di Stato,
ma non appare o megli ) non traspare il convinci­
mento nelle opinioni ’e nelle misure accennate.
Ciò, torniamo a dire, riflette esattamente lo stato
di crisi di coscienza nel quale si trova la Nazione,
che non ha saputo nè sa ancora assumere una di­
rettiva precisa e che nella incertezza dei rapporti
internazionali, dell’avvenire dei traffici ecc. ecc., non
sa non solo abbracciare, maneppure sentire o con­
cepire un programma che si proponga di restau­
rare le forze della Nazione in un congruo periodo
di tempo, con provvidenze successive e collegate
che permettano una visione completa di un futuro
migliore.
E ’ il solito vivere alla giornata che perdurerà
fino a tanto che il paese non ritroverà sè stesso e
non partorirà uomini capaci di attuare un pro­
gramma di vera ricostruzione.
Programmi politici
PARTE ECONOMICA.
RIVISTA DEL RISPARMIO.
Risparmio italiano.
Numero indice dei prezzi a ll’ingrosso negli S tati U niti.
RIVISTA DEL MERCATO E DEI VALORIQuolazioni di compenso delle azioni di società anonime
Indici dei prezzi di borsa delle azioni per i singoli gruppi di
Società.
1922
Il p r e z z o d i a b b o n a m e n t o è di lire 4 0 annue per l’Italia
I e Colonie, e di Hre 8 0 por l ’Estero, pagate in moneta del paese di
provenienza calcolate alla pari; sempre anticipato. Non si dà corso
alle richieste di abbonamento, non accompagnate .dal relativo importo
L’abbonamento è a n n u o e decorre dal 1, gennaio.
Un fascicolo separato costa L. 4 per lTtalia è in proporzione, per
gli altri paesi.
Trascorso un mese dalia pubblicazione n o n si t r a s m e t t o n o
f a s c i c o l i r e c l a m a t i dagli abbonati.
I cambiamenti di indirizzo vanno accompagnati dalla fascetta e
| dalla, rimessa di L. 6.
N o n si I n v i a n o b o z z e degli scritti favoriti dai collaboratori,
j i quali debbono rimettere gli originali nella loro redazione definitiva.
N o n si d a n n o in o m a g g i o estratti, né copie di fascìcoli/
. Potrà solo essere tenuto conto degli indirizzi, che preventivamente gli
autori avranno designato, per l ’ invio' delle cop:e contenenti i loro
j scritti.
Per gli estratti richiedere alla Amministrazione il nrezzo di cnsfc
B I B L I O T E C A D E “ L ’E C O N O M I S T A , ,
Studi( Economici Finanziàri e Statistici
pubblicati a'ciira de L ’E C O N O M I S T A
1)
FELICE VINCI
L. 2
L’elasticità dei consumi con le sue applicazioni
ai consumi attuali prebellici
2)
GAETANO ZINGALI
L. 1
DI ALCUNE ESPERIENZE METODOLOGICHE
TRATTE DALLA PRASSI DELLA STATISTICA DEGLI ZENI5TW0 RUSSI
3)
Doti. ERNESTO SANTORO
L. 4
S a g g i o critico su la te or ia dei v a l o r e
nell'econom ia politica
4)
ALDO CONTENTO
L. 2
*
Per una teorìa induttiva dei dazi sui grano e sulle farine
5)
ANS l LMO BERNARDINO
L. 2
Il f e n o m e n o b u r o c r a t i c o e il m o m en to
economico-finanziario
In -vendita presso ip r in c ip a li lib ra i-e d itori e presso V Aniinìnistrazione de L’Economista -56 Via Gregorianaf ROMA 6.
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I 78
L’ECONOJVTÍSTA
Il mercato finanziario in Italia
nel febbraio 1922
Presentiamo qui appresso i numeri indici compu­
tati per il mese di febbraio rispetto ai. prezzi di com­
penso delle azioni di 132 Società anonime, le quali
avevano alla fine del 1921 un complessivo capitale di
6905 milioni. Gli indici sano computati rispetto alla
base del dicembre 1921 e sono riferiti anche (me­
diante concatenamento con gli indici computati nel
precedente triennio) alla vecchia base del dicembre
1918.
Due tabelle esposte in altra parte del fascicolo, pre­
sentano i dati analitici rispetto a ciascuna singola so­
cietà e indice di gruppo e che risalgono addietro nel
precedente biennio.
TITOLI
Numeri indici j
Numeri indici
sulla base |
sulla base
deldicemb.1918 del dicembre 1921
Idicemb. febbraio
1921 I 1922 I
Istituti di credito.
Ex ferroviari . . .
Trasporti terrestri.
Trasporti marittimi
Industria del cotone
Industria della juta
Industria della lana
Ind. del lino e can.
Industria della seta
Miniere.................
ind. siderurgiche,
ind. meccaniche.
Ind-, delle autom.
Ind. elettriche . .
Ind. chimiche . .
ind. dello zucchero
Ind. aliment. varie.
Acquedotti . . . .
Società immobiliari
Società diverse . .
indice
getier.
94.19
50.84
58 45
53.97
125.08
102.15
118.41
155.41
153 85
53.23
17 77
32.81
56.29
67 95
58.98
101.54
107.33
90.35
100.64
112.26
gennaio
1922
96.88 100.02
52.06
99.93
59 26 100 71
46.37
89.85
123.62
96.07
102.59 100.00
115.79 98 24 ex
135.67 80.38 ex
120.76
96.08
55.09 100.06 ex
18.34 103 89 ex
23.81
94 98
44.82
89 64
66.66
96. 17
56.76
92 67
97.13 94 07 e x
107.75
97,83
87.68 97.91 ex
97.29
97.44
103.13 95.86 ex
63.84 60.0J 96.61 ex
dlcem.
1921
¡ 02.86
102.39
101 39
85.01
98.83
100.43
.u —-m
e oj c-j
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O i——«
. -3 C
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19 marzo 1922 — N. 2498
lungi dal livello raggiunto a ll’indomani della guerra,
in dipendenza principalmente della politica adottata
dello Statò. Fra le azioni chimiche si registrano spe­
cialmente rialzi per le imprese elettrochimiche. La
crisi nel traffico marittimo ha recato ancora qualche
falcidia sulle azioni delle società di navigazione. Per
le società esercitanti I'e industrie tessili si hanno va­
riazioni piuttosto tenui in divèrso senso secondo le
imprese e i rami di manifattura. Una notevole fer­
mezza si constata per i titoli bancari dopo la prece­
dente scossa : notevole sopratutto il rialzo avvenuto
per le azioni della Banca Commerciale malgrado la
lieve riduzione nel dividendo in confronto con l ’eser­
cizio piecedente.
•
La considerazione degli indici per i vari gruppi di
società in confronto con i prezzi praticati all’indomani
deH'armistizi-o, mostra come questi nostri dati, per
quanto si riferiscono alle società esercitanti la grande
produzione di beni strumentali siano ottimi sintomidelie variazioni nella congiuntura economica1.
(Vedi tabelle a pag. 82-83-84).
+ 2.84
+ 2 85
+ 0.68
4 39
+ 2 87
+ 0 43
0.24 9I.t9BJl.65 + 1.23
6.67 87.30 + 14.90
78.49 — 18 31
0.09 105.50 + 3.44
0.64 103.21 — 0.60
72.58 — 25.59
79.6Zex6.43 — 10.70
98 10 +
+ 2.00
96.24 + 3.85
3.19 95 66,
1.69
100.39 + 2.62
0.14 97.04 — 0.89
96.67!— 0 79
0.91 91.7BexO.as!- 4.08
0.26 94 12 I- 2.54
ex0,04
Il mercato finanziario ha avuto ancora nel febbraio
un andamento' irregolare, essendo stata mantenuta la
limitazione degli affari .alle transazioni a contanti : il
movimento delle operazioni è stato sempre piuttosto
limitato e l ’andamento prevalentemente calmo senza
grandi spostamenti nelle quotazioni. Il capitale pri­
vata ha continuato ad1affluire piuttosto largamente ne­
gli investimenti in titoli di Stato, tanto che fra i prez­
zi di compenso del gennaio e del febbraio si ha un
progresso di circa due lire per la Rendita 3 1/2 % e di
circa tre lire per il Consolidato 5 % . Come appare
dalla tabella seguente la diminuzione è data essenzial­
mente d'ai gruppi di titoli attinenti ai rami di attività
economica più fortemente colpiti dalla crisi. Prevale
sopra tutto l ’enorme diminuzione in ragione del 25 1/2
per cento registrato per le società meccaniche : una
così eccezionale svalutazione è dovuta alla discesa nel­
la quotazione per le afzioni Ansaldo- da L. 46 alla fine
di gennaio a sole L. 28 alla fine di febbraio : i 'indice
per le meccaniche segna pertanto un ribasso di circa
il 27 % rispetto al dicembre 1921 e di oltre il 76 %
rispetto ai dicembre 1918, Una falcidia notevole, di
quasi 111 % si ha per le azioni automobilistiche le
quali hanno perduto rispetto allo scorso dicembre
circa il 20 % per loro valore : questa grossa depres­
sione è principalmente dovuta al deeli nare del prezzo
per le Fiat dopo che l ’amministrazione della società ha
prudenzialmente rinunciato a distribuire dividendo per
f esercizio decorso. Per i valori minerari l ’indice "se­
gna qualche rialzo unicamente dovuto a plusvalenza
delle azioni Montecatini sulla presunzione di un fa­
vorevole bilancio. Pressoché stazionarie le azioni si­
derurgiche al lba>sso livello raggiunto. In migliore vi­
sta le azioni di società elettriche, ma sempre assai
R iccardo Bachi.
Canapa o bietole ?
Ogni problema agricolo, per un paese quale l'Ita ­
lia in cui l ’agricoltura costituisce pressoché l ’unica
industoia « naturale », è un problema nazionale.
Tale quello odierno della riduzione della coltiva­
zione della canapa, necessaria per evitare ogni ulte­
riore incremento della odierna pletora del prezioso
tessile, che tanto concorre, e concorrerà per qualche
anno a deprimere i prèzzi da lungo- inferiori al costo
di produzione.
E ’ un problema — ch e entro p och i giorni urge
risolv ere
poiché 1 epoca utile per la semina è pros­
sima alla fine Esso, in apparenza riguarda i soli
canapiculiori emiliani, veneti, napoletani, ma, in real­
tà,. — per la entità dei quantitativi assorbiti dalla in­
dùstria paesana e sopratutto dalla esportazione —
interessa tutta la vita produttiva e commerciale delia \
nazione. La riduzione di un terzo della superficie !
complessivamentdbcoltivata a canapa, ora pari a 100
mila ettari, risolverebbe tosto la crisi, aggravata dal
contemporaneo incremento delle spese generali e
delle esigenze dei lavoratori, più solleciti dei loro j
interessi di classe, che di quelli generali -della pro­
duzione.
Senonchè cosa coltivare su questi 3 3 -0 0 0 ettari da !
sottrarsi in via approssimativa, alla canapicoltura in
tutto il regno e specialmente nella Campania a cui
più è dovuto il recente incremento della- produzione? j
P er l'Em ilia che conta diciassette fabbriche di zuc­
chero, la coltivazione più proficua, dall’aspetto ’;,aividuale e sociale, è quella della bietola da zucchero, !
nella cui produzione unitaria per ettaro, ILtalia1 gode,
in Europa il primato che perde tosto, però, qualora
si consideri, invece, il quantitativo di z jcchero effet­
tivamente ricavato da ogni quintale d . bietole lavo­
rato.
Lo zucchero difetta ora ovunque e specialmente
in Italia sebbene fosse riuscita vittori- samente prima
della guerra ad affrancarsi in pochi- a ni da ogni co­
stosa dipendenza dai mercati stranieri.
La guerra ridusse la produzione eur- pea dello zuc­
chero da. 16 milioni di tonnellate e mezzo a sole
5 -6 0 0 .0 0 0 tonneliate. Nè, alla sorte o mune, sfuggì
1 Italia che prima né esportava. Lo mostrano le cifre
seguenti riguardanti il commercio estero della bianca
derrata durante il periodo del conflitto e negli anni j
successivi caratterizzati da una contimi t espansione
de! consumo interno, purto ostacolato caH’incremen- j
to parallelo dei prezzi.
-
19 marzo 192i — N. 2498
Commercio estero dello zucche, o
Anni
1915
1916
1917
1918
1919
1920
1921
(Semestre)
Importazioni
Q.li 80.736
» 514.577
» 509.661
» 297.134
» 794.809
» 113.755
» 661.604
79
L’ ECONOMISTA
Esportazioni
Q.li
»
»
»
»
»
»
449.165
36.183
8.222
1.065
247
267
116
La quantità importata, che occorre quest’anno ac­
quistare a l!’estero per colmare la differenza fra’ la
produzione nazionale; salita nel 1921 a poco più di
due milioni di quintali, ed il consumo .nterno che sor­
passa i due milioni e 500 mila quinti li, è addirittura
imponente. Per i consumatori, per ¡’agricoltura e l ’in­
dustria, per la nazione tormentata di’l crescente sbi­
lancio commerciale e dall’ascesa dei cambi, rappre­
senta perdite e disperdi enormi che urge evitare estendendo tosto la coltivazione della bietola — ora
limitata a soli 74 mila ettari — e 1- successiva sua
lavorazione non scio in misu-a tale da soddisfare ,
bisogni interni ma altresì da riprendere l ’esporta­
zione ora favorita dalla deficienza' della concorrenza
belga, francese, polacca e, sopratutto, dalla man­
canza della ingente produzione russa.
Il socialismo evolutive, che sempre persegue lo ':
sviluppo della produzione, deve concorrere lealmente
allo scopo moderando le pretese della mano d’opera,
specialmente per ciò che concerne i prezzi dei tra­
sporti delle bietole ai zuccherifìci, mlvolta quasi proi­
bitiviIl capitalismo industriale non è che il socialismo
in potenza.
E ’ un aforisma marxista finora obliato dai socia­
listi italiani, che, a differenza dei compagni tedeschi
e irglesi, preferiscono razione politica, generalmen­
te negativa, a ll’azione strettamente economica e co­
struttiva, che sola può elevare le sorti d elle.m ae­
stranze e della collettività. Aiutare lo sviluppo della
grande industria saccarifera in tutti i suoi stadi con
equi patti di lavoro, non è fare soltanto l ’interesse
degli industriali ma ancora più quello dei lavoratori
che dalle nuove industrie ritraggono sempre i mag­
giori benefici. I profitti degli industriali, quando le
imprese guadagnano, rappresentano normalmente; in
media, appena la decima parte dell’ammontare dei sa­
lari.
Con questo, inoltre, che senza quella decima par­
te, unico compenso della abilità creatrice ed organiz­
zatrice dell’imprenditore — che nessuna gestione
sindacale e statale può sostituire — il proletariato
non. avrebbe potuto nascere, nè progredire, nè con­
servare di poi gli alti salari odierni che, senza biso­
gno di rivoluzioni, quasi gli assicurano l'intero fru t­
to del suo lavoro ».
F ederico Flora .
La crisi del risparmio
Fra g li allegati alla esposizione fatta recente­
mente alla Camera dal Ministro del Tesoro, vi
sono alcuni dati interessanti sui quali è opportuno
dare qualche rilievo anche perchè sono indici di
situazioni la cui importanza può aumentare in
seguito.
Vi è ad esempio la situazione delle Casse di r i­
sparmio postali; sappiamo tutti,afferma l’on.Olivetti,
che i depositi di queste Casse danno il m aggiore
alimento a quell’altro istituto, la cui funzione uti­
lissima ci è invidiata da altre nazioni e elle è co­
stituito dalla Cassa Depositi e Prestiti:
Ora i depositi alle Casse di risparmio postali
sono cresciuti costantemente e durante la guerra :
avevano superato i 5 miliardi e 890 milioni al
I o luglio 1920 , avevano sei mesi-dopo, al I o gen­
naio 1921, raggiunto quasi i 7 miliardi, per arri­
vare al 1» luglio scorso a 7821 milioni. Quasi due
miliardi di aumento in un anno, cioè una media
di circa 165 milioni.
Nel secondo semestre di quest’anno l ’aumento
rallentò : i versamenti alle Casse di risparmio con- i
tinnano durante il quadrimestre luglio-ottobre con
una media mensile di circa 260 milioni, inferiore
però a quella del semestre precedente, che era
stata di circa 325 milioni. Ma continuano pure in
misura sempre- maggiore i rimborsi, con uria me­
dia che per il quadrimestre luglio-ottobre è di
. circa 240 milioni, mentre nel 1° semestre 1921 era
stata di circa 180 milioni.
Per questa diminuzione di versamenti e per
l’aumento di rimborsi, l ’eccedenza dei primi sui
secondi è andata sempre maggiormente diminuendo.
Essa infatti è rappresentata dalle seguenti cifre.
2° semestre 1920
'
1° semestre 1921
Luglio-Ottobre 1921
921.147.903
885.482.465
85.526.302
media mensile
153.524.000
147.580.000
21.381.000
La diminuz'one è dunque assai no'.evole, ma più
notevole ancora è la c ms illazione che la situa­
zione è diventata in qu sto ultimo quadrimestre
sempre meno favorevole di mese in mese, tanto
che nel mese di ottobre por la prima volta i rim ­
borsi eccedono i versamenti. Ecco infatti le d if­
ferenze fra depositi e rimborsi :
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
in più
in più
in più
in meno
69.'10.240
20 947.320
2 162.052
7.293.310
Come si vede, il movimento è costante e rapido
e non può non esser preso in considerazione, se
si pensa che mentre le Casse di risparmio postali
vedono diminuire l ’affluenza di depositi, d’altra
parte si richiedono sempre maggiori sforzi — sotto
forma di crescenti concessioni di mutui — alla
Cassa Depositi e Prestiti, la quale infatti ne ac­
cordò nel periodo dal 1° gennaio al 24 novem­
bre 1921 per L. 1.257 .786 .404 , oltre a L. 206 .053.024
per case popolari.
La situazione.quindi merita tutta l’attenzione,
perchè è evidente come la Cassa Depositi non
potrà continuare ad esercitare la funzione che le
è stata assegnata, se le viene a mancare il danaro
liquido da mutuare e che sinora le è derivato dal
deposito presso le Casse di risparmio postali.
Certo la crisi, specie la crisi di disoccupazione,
che si è acuita nei passati mesi in alcune regioni
d’Italia, può spiegare la m aggior richiesta di r im ­
borsi e la minore affluenza di depositi. In genere
infatti sono le categorie di piccoli risparmiatori
quelle che sono state maggiormente colpite dalla
depressione economica che si é manifestata nei
mesi scorsi.
Tale ragione può giustificare il fenomeno. Tanto
più se la si confronta con altri dati raccolti dalla
stessa esposizione finanziaria. Dall’allegato 24 ri­
sulta l’enorme incremento che hanno avuto i depositi, in buoni fru ttiferi dal 1914 al 191 ?. I dati
presso gli Istituti privati, purtroppo, non sono
così aggiornati come quelli per le Casse di r i­
sparmio perchè.giungono solo sino al30 giu gn ol 921 .
Ma intanto valgono a dimostrare come, accanto
alle Casse di risparmio postali, altri enti concor­
renti hanno sviluppata la loro azione.
A l 80 giugno 1914 i depositi a risparmio am­
montavano a L. 7 .595 .382.667 così divisi.
percentuale
Istituti di emissione
Istituto di cred. ord.
Banche popo. e coop.
Casse di risp. ordin.
Casse di rispar. postali
Monte di Pietà
Casse rurali
100.013.906
1.044.584.177
1.211.280.508
2.800.032.936
2.121.280s945
214.526.835
103.663.360
1.3
13.8
15.9
36.9
27.9
2.8
1.4
ICO —
|
|
;
I
||
!
80
L’ ECONOMISTA
A l ! 0 giugno 1921 i depositi erano cresciuti al­
l ’enorme cifra di 26 .(518.272.376 , cioè si sono quasi
quadruplicati, ma la. loro suddivisione era notetevolmente variata.
Istituti di emissione Istituti di cred. ordin.
Banche pop. q doop.
Casse di risp. ordin.
Casse di risp. postali
Monti di Pietà
Casse rurali
996.813.125
5.612.544.912
3.665.660.503
7.475.772.692
7.869.407.274
553.723.706
444.350.164
percentuale
3.8
21.1
13.7
28.1
29.6
2.1
1.6
Cioè i depositi si erano spostati verso gli isti­
tuti di emissione (da 1.3 a 3 .8) ed agli istituti di
credito ordinario (da 13.8 a 21 .1).
Ma se dagli allegati alla relazione finanziaria
non si traggono altri dati più recenti, questi pos­
sono essere ricavati dalle situazioni mensili pub­
blicate dagli istituti di credito ordinario.
Si vedo da queste comparire meno accentuato
il medesimo movimento nel quadrimestre succes­
sivo al 1" luglio. I depositi della Banca d’Italia,
del Banco di Napoli e del Banco di Sicilia,* che
erano infatti al 30 giugno di 996 milioni, si ridu­
cono al 31 agosto a 890 , al 30 settembre a 865 ,
al 31 ottobre a 862 .
Solo quelli delle quattro principali banchejianno
un andamento quasi stazionario ; negli ultimi tre
mesi essi infatti sono :
al 31 agosto
al 30 settembre
al 31 ottobre
dl L. 3.535.800.000
di »
532.000.000
di » 3.520.000.000
Insommn, dal complesso della situazione noi
possiamo concludere che ci avviamo verso una
crisi nel risparmio, corrispondente del resto alla
crisi economica che il paese sta attraversando.
Non è quindi inutile ripeterò che la politica del
raccoglimento è più che mai necessaria per lo Stato
come per i cittadini.
Evitare oggi illusioni può servirci domani ad
evitare più gravi sacrifici.
RIVISTA DEL RISPARMIO
Un incremento notevole si è verificato nell’ultimo
anno nei depositi a risparmio, in conto corrente, ed in
buoni fruttiferi, presso le banche, le Casse di risparmio,
e gli istituti afoni. L’incremento non solo rappresenta
il necessario compenso alla svalutazione della moneta
ma segna un effettivo accrescimemo della massa del ri­
sparmio raccolto in Italia in un periodo di condizioni economiche rese oltremodo avverse dalla crisi delle in­
dustrie.
Valutati in milioni di lire e ripartiti a seconda del ge­
nere dell’istituto che li ha in deposito i risparmi i aliani
presentano le cifre seguenti.
Totale
20,659.0
scorso., valutati a 5612.5 m ilioni di lire, di cui 3478.7 milionn cu è il 62 per cento, presso le quattro m aggiori
banche libere. A lor v o lta i risparmi presso le dette
quattro banche si presentavano, nel perii do d i ni ì preso
a considerare, riparti i nel m odo seguente.
30 giugno
1920
Banca Commerciale
682.3
Credito Italiono
763.8
Banca Italiana diSconto 826.6
Banco di Roma
494.4
Totale
30)
2.767.1
30 giugno
1921
830.2
973.5
921.1
753.9
Aumento
pere.
3.478.7
25 %
21
%
27 %
H %
52 %
Numero indice del prezzi a ll’ ingrosso
negli Stati Uniti
(Base 1913-100) '
1620
cu <v
a §
:> s
C-
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novemb re
Dicembre
g-
N
o.
QPTJ
15 2
cu O
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4> 3
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03 O
£
U
244
250
265
266
260
253
238
231
213
195
178
216
218
242.
246
226
208
182
164
142
127
112
252
256
264
262
256
248
229
211
181
163
146
242
247
263
204
257
249234
227
21!
193
176
242
246
263
263
258
249
237
233
211
192
176
247
263
274
274
265
251
235
225
209
190
171
240
241
257
201
255
250
229
218
203
187
171
242
248
263
264
258
250
234
226
208
190
173
166
156
152
145
145
141
144
145
145
143
142
139
114
il 3
114
109
105
102
103
104
106
107
108
, 111
.142
135
125
121
125
122
122
123
144
DI
138
136
165 .
155
—
—
164
152
146
136
139
133
134
133
138
140
141
140
166
158
153
148
145
140
136
133
133
132
128
127
159
152
161
147
144
144
152
157
152
445
143
140
163
154
150
143
142
139
141
143
143
14l
140
138
140
ìio
135
141
126
139
138
5
1921
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno .
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
—
—.
_
__
__
—
1922
Risparmio Italiano
30 giugno
1920
Istituti di emissione
758.5
Ist. di Credito ord. 4.125.3
Banche popo. e ccop. 3 004.6
Casse di risparmio
6.030.3
Casse postali
5.896.5
Monti di Pietà
483.0
Casse rurali.
360.8
19 marzo 1922 — N. 2498
30 giugno
1921
996.8
5.612.5
3.665.6
7.475.7
7.869.4
553.7
444 0
Aumento
pere.
31 %
.
36 %
22 %
23 %
33 %
14 %
23%
26.617.7
28 %
/O
Il risparm io italiano ai 1921, g ià in coas d e re v o le au­
m ento risp et.o al 1920, ha presentato poi un increm ento
del 250 per i en o rispetto alle c ifre prebe ILcue, dato che
ri 30 g iu gn o 19 4 il risparm io ¡'.aliano non era che di
7595.3 m ilioni d lire. E l ’aum ento è tanto più s 'g n ¡A c a ­
ti vo- in quanto, durante tutto h p erio d o b 1 ico e p ost­
b ellico, r s p irm i grandi ,e picco i furono assorb ii su
la r g ì sua a d alle lu.mer se em issioni di titoli ai Stat e
di va lori industriali.
N I p -rrod o g iu gn o 1920-giugno 1921, ¡1 m a gg iore in ­
crem ento percentuale (36 per cento) nei depositi a ri­
sparmi >. si è v e r ife a to presso g li istituti oruinari di cre­
dito. P resso tali istituti .i risparmi erano, al 30 g iu gn o
RIVISTA DEL MERCATO E DEI VALORI
Rassegna settimanale
L ’attività delle borse, che aveva accennato nelle
ottave decórse
intensificarsi è andata nuovamente
contraendosi nel corso di questa ’ settimana tanto
che oggi le transazioni potevano dirsi addirittura
nulle. Buona parte dei ^titoli infatti non diedero
luogo ad alcuno scambio e le quotazioni furono
semplicemente nominali.
Sono queste le ripercussioni inevitabili della
crisi generale che infierisce e della diffidenza del pubblico verso tutto ciri che è investimento stabile.
Finche il Ministero Facta non avrà chiarito politi—
vamente il suo pensiero, espresso in forma sibillina
da un ci mumeato Stefani, per quel che riguarda la
nominatività dei titoli e la politica fiscale e finanziaiia del nuovo Ministero, sarebbe illusione atten­
dere una notevole ripresa di attività e sperare di
veder scomparire la diffidenza che attualmente si
dirige sopra tutto verso i titoli di Stato. Il capitale
ha bisogno di tranquillità : nulla gli è più invisa
della continua mutevolezza di umori e di opinioni.
.
uopo ch^ si addivenga al più presto ad una
sistemazione definitiva di questioni cosi cocenti,
lasciando finalmente in pace il capitale ed il ri­
sparmio. Lrattanto pare d’intravedere che il Mini­
stero attuale voglia attuare la nominatività facola iva per i titoli di Stato, applicando un’imposta
sulle cedole dei titoli non convertiti al nome. Da
quasi due anni andiamo propugnando e ribadendo
questo concetto, tanto che la questione sembra orinai
19 marzo 1922 — N. 2498
L’ ECONOMISTA
81
I
addirittura rancida, ^ ’essenziale, è che si addivenga
finalmente ad una conclusione, qualunque essa sia,
che nulla è più deleterio e nefasto di questa eterna
incertezza, di questo interminabile ondeggiamento
I fra una speranza ed una minaccia che si alternano
| l ’una altra ad ogni muover di fronda.
Anche la Banca Nazionale Svizzera ha ridotto
di recente il saggio dello sconto dal 4 al 3 54, Riprova
manifesta di quanto dicevamo in precedente nostra,
j essere cioè l ’abbondanza del denaro fenomeno mon| diale, che si presenta con tutti i suoi classici ca­
ratteri anche in Svizzera. Puie agli Stati Uniti la
I discendente del tasso d’interesse si estrinseca in
duplice modo Da un lato le nuove emissioni si ba­
sano oggi su un tasso medio del 6%, contro al
7.74 " 8.% degli ultimi anni. Secondariamente essa
. si manifesta nelle quotazioni ognora in rialzo dei
I titoli di ogni specie sul mercato' americano, verso
il quale è crescente il flusso del denaro. Cosicché
non pare azzardato pronosticare che, ove notevoli
ed imprevedibili mutamenti non avvengano, in Italia, continuando nel passo odierno, non dovrebbe
passare un anno che il tasso d’interesse dei Buoni
del Tesoro ordinari annuali venisse ridotto al 4 %
passando prima attraverso i due stati successivi del
5 e del 4 y2 %, ciò che procurerebbe un forte ri­
sparmio per interessi passivi all’erario e consenti­
rebbe vasta consolidamento del debito fluttuante,
Una conseguenza della depressione economica
1 abbiamo, osservando ciò che avviene sul mercato
libero quale quello Nord-Americano. Su 215 titoli
ferroviari ed industriali, che troviamo quotati in
un listino della borsa di New York, rileviamo ad
I esmpio che soli n o , ossia poco piùdella metà, hanno
distribuito dividendo, mentre 105 non ricevettero
I alcun dividendo per l ’esercizio scorso. Prova e v i­
dente che grave e ancora la crisi nella federazione
nord-americana, ed al tempo stesso è una piccola
consolazione per noi, giacché in Ita lia la proporzione
| delle aziende industriali e ferroviarie che non di■ stribuirono dividendo è finora fortunatamente assai
inferiore.
Il proposto concordante per la Banca Italiana
di Sconto, ha dato luogo ai più svariati commenti
segnatamente per i gravissimi conflitti d’interessi
che avrebbero potuto sorgere. Di ciò preoccupato, il
Tribunale di Roma ha fatto intendere che non avrebbe concessa l ’omologazione, ed oggi la Commis­
sione Giudiziale ha ritirato il progetto, oggetto di
tante critiche. Col concordato proposto tutte le di­
sposizioni del vigente Codice di Commercio venivano
calpestate. Re assemblee degli azionisti non sono
più sovrane; è tolto agli azionisti il diritto di eleg­
gere ad amministratori persone di loro esclusiva
fiducia. E con quali criteri si impedisce agli azio­
nisti della Banca Italiana di Scònto di esercitare
le azioni di responsabilità verso gli ex amministra­
tori . Ed altri molti appunti si potrebbero fare alla
proposta di concordato anche d’ordine finanziario,
ma al punto in cui sono le cose meglio è sorvolare
per non aggravare la situazione difficile del disgra­
ziato Istituto.
Altra proposta di concordato è attualmente
all’esame del Tribunale di Roma per la situazione
del Lloyd Mediterraneo e fu accolta favorevolmente
dai Commissari Giudiziali e dalla Commissione dei
Creditori. Ra .sistemazione dovrebbe avvenire su
queste basi: 40% ai creditori chirografari; 100% ai
privilegiati fino alla concorenza del privilegio o del
pegno che si assiste; riduzione' delle obbligazioni
da Rire 1000 a Rire 700 con un aumento dell’interesse dal 5,50 al 6o/o; pagamento integrale delle
obbligazioni estratte e delle cedole scadute, pro­
lungamento del periodo di ammortamento delle ob­
bligazioni.
Anche questa proposta di concordato non è sceTra di opposizioni, che affiorano qua e là. E ’ tut­
tavia lecito chiedere: in caso si volesse provocare
a forza il fallimento della Società, che cosa si spe­
rerebbe di ricavare dalla vendita delle navi, data
l’attuale esuberante offerta su tutti i mercati monj
diali? Che cosa potrebbe valere, di più dell’acco- !
modamento proposto, il pegno sulle navi sociali?
Ci dicono che il valore della tonnellata di stazza
lorda sia notevolmente diminuito negli ultimi tempi, !
tanto che il prezzo corrente per vapore disarmato
sarebbe notevolmente inferiore alle 400 lire la ton­
nellata. Il Rloyd possiede 31 bastimenti della por­
tata di 123.000 tonnellate di cui 13 di stazza infe­
riore a' 2.000 tonnellaie, poste in bilancio per 63 mi­
lioni di lire. Aveva inoltre il io Novembre 1921
vapori in costruzione per 8.000 tonnellate, segnato
in bilancio per 24 milioni. Sarebbero dunque 131.000
tonnellate circa per 87 milioni di lire ossia oltre
lire 670 per tonnellata in complesso. Di fronte a
ciò stanno 77 i{2 milioni di Obbligazioni. Gli altri
debiti ammontavano a 104 milioni !
Buono il’ contegno dei Fondi di Stato ; Rendita
3 i\2 % da 73,50 lunedi a 74,25 oggi ; Consolidato
5 % da 77,77 a 78,25 oggi con costanti oscilla- i
zioni.
I progetti finanziari del Ministro Facta potreb­
bero avere speciale ripercussione su questo Fondo
di Stato. Prestito 4 ij2 % 72,50 ; Prestito 5 % 77,00 ;
Buoni settennali 5 % intorno a 99; Ferroviarie 3 % 262,
San Paolo 3 3j4 384 ; Obbligazioni Meridionali 229.,
Qualche domanda di Banca a'Italia -in fine di set­
timana la porta da 1335 lunedì a 1354 oggi. E perche non si distribuiscono gratis fra gli azionisti le
azioni del Risanamento di Napoli ? Stazionaria in­
torno a 900 la Banca Commerciale ed a 630 circa il
Credito Italiano; Banco di Roma da 112 lunedì a n o
oggi ; il dividendo proposto sarebbe di sole 6 lire.
Credito Marittimo n o circa % con 6 lire di divi­
dendo approvato dalTassemblea.
Migliori le Meridionali da 284 a 200 ; Mediter­
ranee 138.
Fermo il Rabattino sul 488 e la Navigazione Alta
Italia, Lloyd Sabaudo migliore ; da 213 a 2x8.
1 rascurata la Snia a 25 14 e quella privilegiata
a - zj.o.
.Resistente la F ia t intorno a 170 con qualche
oscillazione. Interessante sarà il bilancio 1921 colle
. comunicazioni dell’amministrazione. Spa 81 circa ;
per provvedere ai mezzi liquidi per la gestione di
questa azienda occorrerà una sistemazione finan­
ziaria. Itala 16.
Ansaldo San Giorgio da 17 a -15; Terni 410; A n­
saldo 27 ; Ilva 14 ; Reggiane in contrazione da 9 a
5 14. Elba da 48 y2 lunedì a 46 oggi.
Ricercati i Saccariferi : Eridania da 296 lunedi a
3 I I 4° g g i; Raffineria 355 ; Industria Zuccheri 333.
. berme le Montecatini a 141 circa e le Marconi
intorno a 162. Pesanti le Elettricità Alta Italia ascese
da 277 a 2 7 3 e ferma la S ip a 125. Trascurato il
Cotowificio Valli di Lauzo a 37 ^ le Bauchieyo a 76.
Fecolerie 128, Tedeschi da 165 a 168; Cementi 39 14,
con tre lire di dividendo probabile ; Dainiime 80
circa son 8 lire di dividendo probabile; Cascami
beta 370 circa e 25 lire di dividèndo presunto.
Acqua potabile 495 con 30 lire di dividendo di cui
20 lire già pagate in acconto al i* gennaio 1922 e
io lire a saldo verranno pagate il 1° luglio pros­
simo.
1
Officine Elettriche Genovesi in ripresa a 235 con
15 lire di dividendo probabile ; Jutificio Costa 95
circa ed 8 lire di dividendo presunta.
Sempre ricercate le Nebiolo passate da 295 a
3 02 -* > Paramatti 153 con 15 lire di dividendo ; Beni
Stabili calmi a 276,
Cambi durante 1 ottava -in notevole aumento ;
poi verso fine dit settimana in leggera reazione.
Torino, 11 marzo 1922.___ __ ■ __ _______________ ___
G ustavo Desuex
______________________Luigi Ravera, gerente
Tipografia de V È cm om tsia — Roma
----------
82
L’ECONOMISTA
21 )
19 r.ìarzo 1922
N. 2498
Quotazioni di compenso delle azioni di società anonime
TITOLf
Banca d’Italia
M
Banca Commerc. M
Banco di Roma M
Credito Italiano M
Istit. cred. fond R
Istit. cred. mar. G
B. comm. Triestina
M
Mediterranea
M
Meridionali
Tranvie romane R
Unione tram. el. G
Veneta costr.ferr. M
Torinese tranvie T
Comp. ferr. sarde R
Lloyd sabaudo M
M
Navigazione
Navigazione A I T
Veneziana navig. T
Soc. nav. it.am. T
Soc. nav.CosulichT r.
Nav.Ubera triest. Ti
Loyd Triestino Tr
Cotonif. Cantoni M
» Valseriana M
» Veneziano M
M
Cucirini Coats
M
De Angeli
M
Manif. Tosi
Manif. Muggiani M
Cotonif. Trobaso M
»
Turati M
Manif. cot. mer. M
M
Manif. Rossari
M
Jutificio Costa
»
Spezia M
M
Lanif. Rossi
M
- » ^Targetti
Man. Borgosesia T
Lanif. Cavar do M
Linif. canap. naz. M
Filatura cascami M
Tess. ser. Bernasc.M
Elba
R
M
Montecatini
Monteponi
T
G
Miniere antim.
M
Monte Amiata
M
Terni
M
Uva
M
Metallurgiche
Voltri
G
Gregorini
T
Acc. ferr. lomb. M
M
Ansaldo
Breda
M
Miani e Silvestri M
M
Reggiane
M
Cariiona
T
Off. Savigliano
M
Magona
Cant. nav. triest. Tr
Stab.tecr. triest. Tr
Fiat
T
Isotta Fraschini M
M
Bianchi
G
Spa
T
Itala
T
Ansaldo S. G.
M
Aut. Diatto
Adriatica elettr. M
M
Bresciana
Riviera ponente M
M
Edison
M
Conti
M
Ligure-toscana
Lomb. dlstr. el. M
M
Unione es. el.
Elettrica A. I.
T
M
Adamello
Forze idr. Mone. M
Trezzo d’Adda M
Off. el. genovesi M
marzo aprile magg. giug. luglio agost. sett. ottob. nov.
1921 1921 11921 19211921 1921 1921 1921 1921
die.
genn. febbr.
1921 1922
ex
ex
1922 1921 1922
141C 1360 1340 1330 1330 1340 1350 1380 1380 1360 1340 13^0 60
1050 1030 870 832 830 850 894 970 920 860 864 916 70
112 112 110 110 110 112 114 114 114 112 112 8
113
634 600 600 606 616 620 650 624 596 600 624 45
636
394
396 450 410 400 385 385 384 386 386 386 382 23
98
100
96
90
96 102 106 110 110 108 110 110 6.50
570 570
1
138 138’ 134 130 134 144 150 154 150 132 139 138 9
276 300 278 290 280’ 290 326 340 320 276 268 28C 12.50
120 106
80
80
86
84
88
86
70
60
56
58
210 222’ 220 200 198 250 260 266 250 248 250 284 22.50
126 120 120 100 114 130 124 128 118 100 104
94
140 148 110 100 100 100 150 150 148 130 130 120
210 210 215 215 215 215 215 215 215 202 202 202
260 270' 230 220 210 220 230 230 230 230 220 220 25
560 524 470 490 484’ 480 560 550’ 518 530 506 486 10
220 176’ 144 134 126 136 142 142 140 120 120 104 8.50
290 274 274 270 200 190 190 190' 190 190 190 190
32
42
30
26
26
28
32
32
32
30
24
22 4
—
—
—
—
—
—
—
—
—
=
270 265
—
—
—
—
—
—
—
—
—
435 430
—
1302 1290
670 650’ 640 640 670 760 790 820 800 800 790 800 50
448 400’ 370 320 400 420 490 470 470 470 450 450 30
94’
160
76
80 100 114 114 104 104 100 104 23
70
160 160 160 170 170’ 170 170 170 200 180 180 180 15
274 260' 240 210 248 280 326 380 350 338 330 350 30
136 132 120 104 134 150 162 166 154 160 158 174 25
120 130’
120 106 120 160 158 164 150 150 150 156 10
50
50
46
42
36
50
42
48
40
30
38
38
220 230 200 170 218 250 270 280 248 256 230 240 35
98
104
70
84 100
80
68
98
82
78
70
70
254 270 250 220 25
310 330 330' 320 310 290 310
94
90’
86
80
90
90
80
80
90
90
90
92 8
118 110’ 108 108 104 104 104 120 110 106 106 104 10
1500 1450 1450 1430 1370' 1490 1530 1700 1700 1750 1760 1730 40
214’ 200 190 150 170 180 210 220 200 170 140 160 30
490 490 490 480 460’ 460 470 474 500 490 480’ 490 15
15
500 470’ 460 460 500 580 570 570 580 580 560 560 40
410 400 380 320 370 470 530 568 &90 600 .426
490 34
40
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25
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90
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8
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78
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—
—
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—
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____
____
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175 162
—
—
—
—
—
—
—
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400 400
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40
40 —
50
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„
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100 O
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1030
95 5
100 0
105 2
101 8
19 marzo 1922 —X
TITOLI'
2493
83
L’ ECONOMISTA
marzo aprile qnagg.| giug. luglio rgost. seti. ottob. nov. | die.
genn. 'ebbr. j ex
19211921 19211921
1922 1922 !1921 1922
Gen. El. Sicilia M
Tecnomas io it.
M
Anglo Romana R 410
It. carb. calcio
R 660
84
Elettrochimica
R
Prod. azotati
R 270
44
Mat. col. Bonelll M
Candele Mira
M 104
Lubrif. Reinach M 200
A. Brioschi
M 200
Italiana p. il Gas T
Ind. it. zucch. ind.M 314
Raff. L. Lomb.
M 320
80
Gulindii
M
Roman fabb. zuc. R •60
Eridania
G 280’
Distillerie
M 110
Molini A. I.
M 230
Pantanella
R 130
Semoleria
G 320
Vénchi
T 310
Macinaz. Certosa M 320
Acqua Marcia
R 1800
Condotte
R 220
Acqued. pugliese 0 242
» De Ferrari G 278
Torino acque pot.T 500
Beni stabili
R 314
Immobiliare
R 420
96
Imprese fond,
R
Fondi rustici
R 238’
Bonif. ferraresi T 326
9
Aedes
G
76
Rendite fondiarie R
Dell’Acqua
M 430
Richard Ginori
M 270
Italo americana M 280
Sylos di Genova G 114'
Concerie it. rinn. T 500
380
Cartiera italiana
Cartiera merid.
T 1400
44
A. Rcina
M
G. Gilardini
T 156
Marconi (ord)
M 184
60
Unione it. ceni. M
160’
uvini Zerboni
Grandi Alberghi M
Rinascente
M
Assicur. gen. Tr. —
Riunione Adriatica —
di Sicurtà
Tr. —
430 440
640’ 634
72’
80
256 220
34
38
104 100
190 190
200’ 200
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426
470
66
304
92
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470
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28
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180
180
330 304’ 300’
310 320’ 304
64
64
96
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54
66
264
320 260’
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116 100
240
240 250
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328
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316
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320
320
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272
266 272
274
266 266
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334
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92
86
100
226
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350
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66
90
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188
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44
44’
—
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150
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.-—
—
—
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—
—
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• -•--—
— —
— —
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n
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8.45’
66'
500
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510
380
1400
40’
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200
150’
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'--
—
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—
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90
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40
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—
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124
258
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280
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42
90
158’
40
171
— —
—, ~
—
—
—
—
ex
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90
90
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74
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76
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—
—
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540
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40
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CO 76 40 66
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10 ~r
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—
—
—
84 —
190
—
—
—54 -780
—
—
—
—
60 133 —
— — 1325 1900 —
— — 2010’ — — 100
—
Indice
gennaio
1922
Indice
febbraio
1922
100.0 100.0
100.0 100.0
97.2 96.2
100.8 102.6
96.6 103 4
94.4 96.7
71.4 78.6
97.4 110.1
100.0 100.0
105.0 100.0
106.7 109.1
97.0 99.4
98.3 98 3
97.3 102.7
97.1ex8.0S 87.1
954txil i 97.3
96.5 101.7
100.0 102.2
97.6 87.2
97 7 97.7
104.0 104 0
100.0 110.0
97.0ex0.7S 96.3
95.7 95.7
102.2 99.3
96.9 96 9
96.0 96.0
98.0 94.6
100.0 100 0
95.6 95.6
95.9 95.9
100.0 100.0
95.5 94 2
97 0 100.0
—
94 4
100 0 103.0
92.2 91.8
101.2 102. 38X5.81
100.0 100.0
100.0er2.B5 102.9
85.1 85 1
100.0 100.0
92.1 86.8
102.5ax3.00 94.9
100.0 100.0
105.3 100.0
100.0 105 0
85.7 77.1
100 0 100.5
95.7 90.5
(1) Ex 6 — (2> Ex 19 — <3) FR 21,53 — (4) Le vecchie az’oui suiio state sostituite da 5 nuove anioni — (5) Rimborsate lire"25. — (6) ex i
7) 12,5) — (8 ex 20 — «9) ex 11.25.
.
1 1
22)
Indici dei prezzi di barsa delie azioni per i sin goli gruppi di Società
AVVERTENZA. — Gli indici riferiti al dicembre 1918 sono presentati nella tabella presente senft la indicazione relativa alla entità
delle cedole staccate in dati mesi. La indicazione del valore proporzionale di tali cedole (colla notazione ex) figura invece pereti analoghi
indici riferiti al dicembre 1920.
■
O
« .» g
I
GRUPPI
- “ '5 '2- « ® gennaio febbraio marzo
- —o
13 ¡EL
* s. •J~re-a
Istit. di credito ^ 1920
6
7
1145
1397
7
1220
>920
'921
1922
1922
2
2
2
297
293
293
Trasp. terrest. ( 1920
6
6
6
Indici riferiti
4 '921
al 31 dicembre 1918 ( 1922
al 31 dicemb. 1921 . 1922
Ex ferroviari
1
(
Indici riferiti
{
al 31 dicembre 1918 (
al 31 die. 1921 . .
Indici riferiti
\ 1921
al 31 dicembre 1918 ( 1922
al 31 die. 1921 . . 1922
Trasp. maritt. 1 102O
Indici riferiti
1 1921
al 31 dicembre 1918 ( 1922
al 31 die. 1921 . . 1922
aprile
maggio giugno
1 -•
108.82 113.82 114.02 112.37 108.41
101.51 106.08 99.90 99.21 96.54
94.20 96.88
100.02 102 86
91.22
55.07
50.80
98.33 ¡95.64
56.53 51.69
52.06
99.62
93,86
luglio
97.99
93.93
agosto
.1
1
settem. ottobre novemb dicemb.
98.16
95.59
97.26 96.16 103.06 103.17
97,73 101.20 97.73 94.19
94.16
54.53
96.06
51.37
86.91 105.95 104.52
52.23 74.14 73.97
97.47
68.18
92.97
55.91
90 40
64.29
92 09
62.21
87.32
62.18
86.78
60.11
81.37
55.71
74.63
57.47
74.14
63.21
69.42
64,62
66.68
66.69
72 01
63.10
70.86
58.45
107.11 116.52 114.92 127.30 124.92 102.08
72.67 73 02 64.40 57.28 51.76 50.19
48.49 46.37
-
90 79
48.90
91.96
45.08
83.38
56,76
77.89
56.27
91.08
54.19
83.61
53.97
99.93 102.39
93
93
93
87.76
70.73
58.56
89.25
65.71
59.26
87.80
62.87
100.71 101.39
3
5
5
255
470
470
89.85
85.91
84
L’ ECONOMISTA
1
.-g
2 -* ■3.5
§1
a
gennai febbrait) marzo
§ ”à>'Z
§•■5= 2
^ cc V
c
6 RUPPI
____________ ______
Ind. cotone
(
l
Indici riferiti
a! 31 dicembre 1918 f
a! 31 die. 1921 . .
192(
192
1921
1921
7
11
11
82
100
240
(
\
Indici riferiti
al 31 dicembre 1918 (
al 31 die. 1921 . •
192C
1921
1922
1922
2
2
2
5
7
7
Ind. lana
1920
1921
1922
1922
4
4
4
Lino e canapa ( 1920
1
1
1
Ind. jota
(
)
, Indici riferiti
al 31 dicembre 1918 (
a! 31 die. 1921 .
2
2
2
M iniere
1920
1921
1922
1922
5
6
e
1920
1921
Indici riferiti
al 31 dicembre 1918 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
5
6
6
1920
1921
Indici riferì i
al 31 dicembre 1' 18 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
7
8
8
1920
Indìei riferiti
? 1921
al 31 dicembre 1918 1922
ai 31 die. 1921 .. 1922
6
7
7
1920
Indici riferiti
( 1921
al 31 dicembre 191: / 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
14
13
13
| 1920
Indici riferiti • / 1921
al 31 dicembre 191 ì ) 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
8
8
8
1920
1921
1922
1922
6
5
5
Meccaniche
Automobili
Elettriche
Chimiche
Zuccheri
j
Indici riferiti
{
al 31 dicembre 1918 ]
al 31 die. 1921 ..
A ltre aliment. ( 1920
Indici riferiti
j 1921
al 31 dicembre 1918 ! 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
37
62
62
'
151.83 168 39 163.16 181.30 215.15 165.84 147.69 160 60 137.36 136.25
165 84 152 « 1
129.49 126 91 106.20 103.61 98.42 82.90 95.83 121.59 137.22 147.00
152.81 155.41
124 92 135.67
19
75
75
EX 6 67
171.39 189.29 189.29 204.08 250.89 187.90 176.68 201 05 169.36 163,68
178.95 172 2?
154.47 162.19 135.04 132.19 123.79 102,63 114.54 135.74 154.54 160.12
152.80 153.85
147.82 120.76
ì
96 08
171
354
354
512
552
552.
716
747
747
109.12 114.67 118.62 124 33 122.13 106 04
71.72 75.58 68 42 60.89 55.79 45.37
53.26 55 09
98.17
45.72
92.29
53.36
77.75
59.83
71.14
61.69
76.32
54.50
74 54
53.23
90.12
41.40
18,41
90.96
42.15
18.34
92.78
38.04
85.45
35.20
84.32
20.93
75 27
23.12
62.91
22.73
60.55
25.39
52.30
24.82
44.93
24.18
45.14
18.55
47 45
17.77
92.02
55.30
84.90
59.24
85 51
58.28
78.24
54.25
75.33
44.10
69.28
47.25
01.44
52.83
48 14
59.01
54.03
42.73
55.12
32.81
121 65 129 35 125.41 130.69 122.77 103.10
59 09 62.71 63.05 55.59
. 46.55
50.46 44.82
89.14
44.95
87.57
46.55
73.43
47.31
60.05
56.19
70.73
56.79
72.71
56.29
90.37
50.31
31.16
90.83
58.99
23 81
94 98 .. 72.58
266
300
300
565
770
770
89.64
79.62
ex 0.43
95.26
68.08
05.35
98.95
70.98
66.66
98.06
67.63
94 54
68.43
96.23
68.48
88.13
65.17
81.05
65.30
SI 54
67.08
78.43
68.80
70.78
69.83
69.25
66.62
67.68
07.95
99.52 102.92 102.53
68.94 67.10 67,07
97.09
60.66
90.57
58 41
87.94
58.85
78.23
60.03
73.51
64.42
80.57
59.60
80.26
58.98
96 17 98.10
216
139
139
132
235
235
92.22
75.36
54.16
98 58
74.42
56.76
92.67
96.24
123 58 127.88 128.19 135.53 137.49 120.01
102.97 105.11 97.63 97.52 92.24 85.93
95.52 97.13
94.07
6
7
7
81
86
86
97.31 108.56
88.47 96.69
94.84 94.35 111.95 108.91
99.02 105.31 105.02 201.54
95 66
ex 3.19
123 81 122 37 118.23 126.92 124.28 111.52 101.44 105.75 93.13 93.52 103.93
106.40
105.95 108.12 103.51 98.43 90.66 86.54 92.40 99.35 100.00 108.30 108.14 107.33
105.00 107.75
97.83 100.39
Im mobiliari
1920
1921
1923
1922
7
7
\ 1920
1921
Indici riferiti
al 31 dicembre 1918 ( 1922
al 31 die. 1921 .. 1922
11
13
13
96
221
221
INDICE G ener.i 1920 113
5049
6382
6382
D iverse
78.49
103.89 103 21
ex 0 64
5
5
5
\
87.30
100 06 103 50
•
ex0.09
1920
1921
1922
1922
Indici riferiti
\
ai 31 dicembre 1918 ‘
al 31 die. 1921 ..
113.62 125.49 123.69 124.12 131.65 120.71 109.10 110.36 103.17 94.66
109.26 in i 47
102.40 106.28 105.45 101.70 101. 4 97.40 96.26 104.51 107.85 117.38
117.15 118.41
•
116.3: 115.79
15
40
40
(
Indici riferiti
)
al 31 dicembre 1918 (
al 31 die. 1921 ..
Acquedotti
136.37 152.9' 134.86 122.57 150 70 137.77
105.67 120.6? 133.14 137.14 129.39 .125.08
100.U 113.81 152.9E 147.6? 172.52 150.48 138 13 132.6? 125,40 118.18
117 04 113 18
113.11 108.00 109.4? 103.6? 96.07 96.07 94.54 98.94 101.29 107.54
103.66 102.15
102.15 102.5?
70.00
1920
1921
1922
1922
Siderurgiche
135.41 162.9? 164.9? 171.6C 191.02 155.1'
133.5( 96.98 117.02 115.1? 103.3C 93.9'
120.11 123.62
96.0' 98.88
agosto settem ottobre ^novemb dicemb.
|
98.24 97.79
e* 0.24 ex 1.66
^
Indici riferiti
al 31 dicembre 1918 (
fi 31 die. ¡921 .
Indici riferiti.
al 31 dicembre 1918
al 31 die. 1921 .
j'
100.0« 100 48
< 1921
Indici riferiti
al 31 dicembre 1918 ( 1922
al 31 die. 1921 . 1922
Ind. seta
aprile
19 marzo 1922 — N, 2498
1
I
maggio giugno luglio
55
55
55
99.41 100.15
87.25 86.24
88.46 87.68
97.91
ex0.14
234
246
246
99.19
85.39
99.15
90.23
97.80
87.44
97.08
86.62
89 98
85.08
90.07
84.79
87.77
84.53
85.59
89.92
85.31
90.57
87.13
90 35
97.01
105.40 112.81 111.14 119.03 116.83 108.54 101.98 103.34
101.52 105.55 102.24 102.11 102.66 97.99 93.03 97.44
98.06 97.29
98.74 92.06 99 68 100 63
97.60 101.97 102.97 100.64
97.44 96.67
1921 125
Indici riferiti
al 31 dicembre 1918 { 1922 125
al 31 die. 1921 ... 1922
110.20 120 65 132.77 152.18 135.49 123.39 118.52 127.38 125.43 136.50 129.37
130.50
124.73 120.22 115.38 ! 16.41 108.67
105.35 103.67 107.23 112.62 111.58 112.26
104-3
o
107.61 103.13
95 86 91.87 «k
exO 91 ex 0.08
102.23 106.27 106.42 105.95 105.04
75.08 78.42 73.15 72.11 68.39
61.68 60.09
96.61 94.12
ex0.26 ex 0.04
94.39 87.12
64 34 62.71
86.42
66.02
79.92
69.34
73.24
72.56
79.79
66.91
79 67
63.84
Monte dei Paschi di Siena
ISTITUTO ITALIANO
DI
CREDITO FONDIARIO
Capitate itilutariQ L. 100 rallisti • Emesso e tersati L. 40 militili
e Sezioni annesse:
CASSA DI RISPARMIO, CREDITO FONDIARIO E MORTE PIO
Succursale di R O M A S. Silvestro, 62
SEDE IN ROMA : Via Piacenza, 6
(Palazzo proprio)
L ’Istituto Italiano di Credito Fondiario fa mutui al
5 per cento, ammortizzabili da 10 a 50 anni. I mu­
tui possono esser fatti, a scelta dal mutuatario, in
contanti o in cartelle.
Il mutuo dev’essere garantito da prima ipoteca
sopra immobili di cui il richiedente possa compro­
vare la piena proprietà e disponibilità, e che abbiano
un valore almeno doppio alla somma richiesta e dia­
no un reddito certo e durevole per tutto il tempo del
mutuo. Il mutuatario ha il diritto di liberarsi in
parte o totalmente del suo debito per anticipazione,
pagando all’ Erario ed a ll’Istituto i compensi a norma
di legge e contratto.
Per la presentazione delle domande e per ulteriori
schiarimenti sulla richiesta e concessione di mutui,
rivolgersi alla Direzione Generale d ell’Istituto in Ro­
ma, come pure presso tutte le Sedi e succursali della
Banca d'Ttalia, le quali hanno esclusivamente la rap­
presentanza dell’ Istituto stesso.
Presso !a sede dell’ istituto e le sue rappresentanze
sopra dette si trovano in vendita le cartelle fondiarie
e si effettua il rimborso di quelle sorteggiate e il pa­
gamento delle cedole.
Filiali in Abbadia S. Salvatore, Arezzo, Asciano* Buonconvento,Casteldepiano, Castelfiorentino, Castelnuovo Berardenga, Cecina, Certaido, Chianciano,
Chiusi, Colle d’EIsa, Empoli, Firenze, Grosseto,
Livorno, Lucca, Massa Marittima, Montevarchi,
Monticiano, Piombino, Pistola, Pitigliano, Poggibonsi, Pontedera, Portoferraio, Porto S. Stefano,
Radicondoli, Roma, S. Gemignano, S. Qnlrico
d’Orcia, Sinalunga e Torrita.
Anno 3 5 0 d’ e s e r c iz i o
OPERAZIONI
Depositi
Libretti di risparmio ordinario a piccolo
risparmio e speciali al 3, 3,25 e 3,50 per cento
libretti di deposito vincolati al 3,25 - 3,50 3,75
e al 4 per cento - Buoni fruttiferi a scadenza fis­
sa dal 3,25 al 4 per cento - Conti correnti a vista
al 2,5 per cento.
Impieghi : Mutui ipotecari e fondiari a privati e a
Enti morali - Conti correnti guarentiti da ipote­
che da titoli e da cambiali - Acquisto di titoli e
riporti - Sconti cambiari - Prestiti su pegno.
D iverse: Effetti a ll’incasso - Assegni su eie infrutti­
fero - Depositi per custodia e amministrati - As­
sicurazioni operaie, popolari di maternità.
BANCO DI ROMA
150.000.000 IN T E R A M E N T E V E R S A T O
: ROMA, Corso Umberto I, 307 (Palazzo proprio) - ROMA
SOCIETÀ ANONIMA - CAPITALE L.
SKDB Sociale
e
Direzione Centrale
FILIALI IN IT A L IA : Alba, Albano Laziale, Anagni, Andria, Anzio, Aquila, Arcidosso, Arezzo, Assisi, Aversa, Avezzano,
Bagni di Lucca, Bagni di Montecatini, Bari, Benea Vgienna, Bibbiena, Bologna, Bolzano, Bra, Brescia, Camaiore, Campiglia Marittima, Canale, Canelli, Carate Brianza, Carrù, Castellamonte, Castelnuovo di Garfagnar.a, Castiglion Fioren­
tino, Catania, Cecina, Celano, Centalio, Ceva, Chiusi, Città di Castello, Como, Cortona, Cotrone, Cuorgnè, Fabriano,
Fermo, Firenze, Foggia, Foiano della Chiana, Foligno, Fossano, Frascati, Frosinone, Gaiole in Chianti, Gallipoli, Genova,
Grosseto, Gubbio, Intra, Ivrea, Livorno, Lucca, Luserna San Giovanni, Marciana Marina, Merano, Messina, Milano, Modica,
Mondovì, Montesampietrangeli, Napoli, Nocera Inferiore, Norcia, Novi Ligure, Oneglia, Orbetello, Orvieto, Pagani, Pallanza, Palermo, Pietrasanta, Pineroio, Piombino, Pontedera, Portoferraio, Porto S. Giorgio, Potenza, Roma, Salerno,
Sansevero, Saronno, Segni-Scalo, Siena, Siracusa, Tagli acozzo, Tivoli, Torino, Torre Annunziata, Torre Pellice, Trento,'
Trieste, Velletri Viareggio, Viterbo.
FILIALI NELLE CO LO N IE: Bengasi, Tripoli d’Africa.
I
FILIALI A L L ’ESTERO: F ra n cia : Parigi, Lione. Spagna-, Barcellona, Tarragona, Montblanch. Svìzzera : Lugano, Chiasso,
Egitto : Alessandria, Cairo, Porto Said, Monsourah, Tantah, Beni Magar, Beni Soueff, Bibeh, Dessouk, Fashn, Kafr-Ei-Cheikh
Magaglia, Mehalla Kebira, Minich, Mut Gamr, Zagazig - M alta: Malta. T u rch ia: Costantinopoli. Asia Minore : Smirne,
Scalanova, Solzia. Siria : Aleppo, Alessandretta, Beyruth, Caiffa, Damasco, Giaffa, Tripoli. Palestina : Gerusalemme, Rodi.
O P E R A Z I O N I E S ERZ I Z I
DI VERSI :
DEPOSITI IN C O N TO CORRENTE liberi e vincolati - CONTI CORRENTI DI CO RRISPONDENZA in Lire italiane
e valuta estera. — DEPOSITI A RISPARMIO. - SC O N TO E INCASSO EFFETTI, semplici e documentati, sull’Italia
e sull’ Estero. - AN TIC IPAZIO N I E RIPO RTI su valori pubblici e industriali. - OPERAZIO NI DI CREDITO AGRARIO.
— EMISSIONE G R A TU ITA ED IM M ED IATA DI ASSEGNI CIRCOLARI pagabili a vista sulle principali piazze d’Italia
- LETTERE DI CREDITO E CHEQUES sulle principali piazze d’Italia e dell’ Estero. — ESECUZIONE DI ORDINI
sulle Borse italiane ed estere. - APERTURE DI CREDITO, libere e documentarie. - VERSAMENTI SEMPLICI E
TELEGRAFICI per tutti i paesi del mondo. — NEGOZIAZIONE DI DIVISE ESTERE a vista e a termine. — CAMBIO
MONETE E BUONI BAN CA ESTERI. - SERVIZIO DI CASSA per conto di amministrazioni e privati. — PAG AM EN TO
d’ imposte, utenze, assicurazioni, ecc. — SERVIZIO MERCI.
f
Tutte le altre operazioni di Banca — Servizio Cassette di Sicurezza
[iSSII DI RISPARMIO DEL BANCO DI DIPOLI
Gomp.ia Italo-Argentina
OPBKAZIONI
di
Depositi su libretti ordinari di risparmio al 2,50%
»
vincolati per riscatto pegno
.
» 5 %
»
di piccolo risparmio operaio .
» 5 %
»
su buoni fruttiferi (per la Libia) dal 3,25 al 4%
Credito agrario - Mutui ipotecari
»
a Comuni, Provincie e Consorzi di bonifìcaz.
»
a Società ferroviarie e ad Enti con garenzia
di deleg. a carico dello Stato
»
a Eliti diversi
Cassette economiche custodia libretti a risparmio.
Assicurazioni Generali
C a p itale sociale L sf. 2.000.000 c|l.
interam ente sottoscritti
Assicurazioni : VITA - INCENDI
TRASPORTI - INFORTUNI
UFFICI
Là cassa di Risparmio ha complessivàmente 61 Uffici raccoglitori
dei rispàrmi, dei quali 12 in Napoli e 43 nelle provincie meridionali
e sàrde, 4 nllle provincie redente, 1 nella Libia (Tripoli) e 1 in Amencà (Chicago). in gennaio 1921 è stato attivato il servizio di Cassa
di risparmio presso la Sede del Banco in Roma.
La Compagnia Italo-Argentina
di Assicurazioni Generali
Situazione al 30 settembre 1921
ha la esclusività, per tutto il territorio della
Repubblica Argentina, della riassicurazione dell’
ATTIVO
Titoli
.
............................................ ..........
Credito a g r a r i o .............................
’
„
CjC col Banco di Napoli
»
Partecipazione a Consorzi per mutui, allTet. naz.
di credito pel risorgimento delle Venezie ed al1 Istituto di eredito per le Casse di risparmio
»
Mutui ipotecari e privati .
.
.
.
.
.
»
a Comuni, Prov. e Cons. di bonif *
.*
»
»
a Enti cj gar.a deleg. a carico dello Stato
»
»
a Eenti diversi .............................................. »
Anticipaz. su polizze ex combattenti
,
»
Anticipaz. straord. alle Casse Prov. di Cred. Agrario »
Partite v a r i e .................................... ........
»
Spese del l ’ esercizio.
.
.
.
,
»
Totale generale lire
_
.
469.122.420 91
4.045 452 87
15.837.432 50
del Regno d’ Italia
8.764.922 27
48.689* 49
35 585.741 J1
19 297.982 :>6
585.594 14
65,870 278 39
1.457 394 45
3.617 913 60
1.899.733 06
626.139.511 15
le cui riserve sono garantite dal TESO RO dello S T A T O
Banchiere: B A N C O IT A L O -B E L G A
Direttore Generale: R O N C A G LIA cav. rag. ARM AND O
i :
PASSIVO
Patrim, Fondo di 'lotaz. e riserva
”3 « ( lib r- ord. al portatore ,
‘w . \ »
»
nominativi. .
^2 (
» per riscatto peg.ji.
® ’S # »
piccolo risp. operai
os \ buoni fruttiferi . . .
Partite, varie
.
.
Utili netti dell tsereizio .
Istituto Nazionale delle Assicurazioni
lire 23.602.370.66 23.811,970
» 513 127.327.03
»
2.721.175 45
»
785.25
»
64.165.32
»
56.51q— 515.963 063
69 529 127
16 '834 44 9
totale generale lire
6* i f 39.511
Avenida de Mayo 963 u- T- 610>Rivadala
66
--------------------------- -----------
Questa Compagnia emetterà polizze sulla
05
90
54
Í5
vita in lire italiane a l cambio del giorno
'<A$SANÁZIONAIS;
D’ASSICVRAZIONE
PER GUNFÒRTv NI s v l LAVORO
S V
C. T . 2045, Central.
Fondata con legge 8-7-1883, N. 1473. Auto­
rizzata ad operare col privilegio della esclusività
in Tripolitania — Cirenaica— Trentino— Aito
Adige
e nella
Venezia Giulia ed esercente
l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni
in
agricoltura, in sessantuna provincie del
Regno.
* S ID E C E N T R A E w R O M A *
Direzione Generale : ROMA 33 - Piazza Cavour, 3
SED I
D EI
COMPARTIMENTI s
A l e s s a n d r i a - A n c o n a - A q u il a - B a r i - B e n e v e n t o - B e n g a s i - B e r g a m o - B o l o g n a - C a g l ia r i C a l t a n i s s e t t a - C a s e r t a - C a t a n ia - C h e t i - C o s e n z a - C r e m o n a - F ir e n z e - F o r l ì - G e n o v a
- Le c c e
M il a n o - N a p o l i - N o v a r a - P a d o v a - P a l e r m o - P e r u g ia - P is a - P o t e n z a - R e g g io
C a l a b r ia - R e g g io E m il ia - R o m a • S a s s a r i - S ie n a - T o r in o - T r e n t o - T r i e s t e - T r ip o l i U d in e - V e n e z ia - V ic e n z a - F iu m e
49 Sedi Secondarie — 434 Agenzie — 26 Ambulatori medici — Sub Agenzie in tutti i comuni di importanza agricola od industriale.
La Cassa Nazionale Infortuni è Istituto pubblico ed organo ufficiale delle Assicurazioni per gli Infor­
tuni sul l avoro.
L’Istituto non ha scopo di lucro.
La corrispondenza anche raccomandata e i vaglia diretti alla Cassa Nazionale Infortuni degli assi­
curati godono franchigia postale.
La Cassa Nazionale concede lo sconto del 5 per cento sul premio ai propri assicurati ch-e da un
anno sono soci dell’Associazione degli Industriali d’Italia per prevenire gli infortuni del lavoro — Mi­
lano, 13 — Piazza Cavour, 4.
A cura della C. N , I. viene pubblicata la :
Kassegna della Previdenza Sociale
INFORTUNISTICA E ASSICURAZIONI SOCIALI —
ANNO IX
LEGISLAZIONE, MEDICINA E QUESTIONI DEL LAVORO
Abbonamento annuo : Italia e Colonie L. 36 - Estero L. 69
Direzione ed Amministrazione : Roma 33 Pìaz^aii'Cavour, 3
— 1922 -
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1922¡ |j 2498